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Autore: piccola_pettix    21/07/2013    2 recensioni
una commedia romantica e graffiante, che vi farà ridere fino alle lacrime e piangere per la commozione : a volte l'amore non segue i tuoi programmi.
La protagonista è Giulia, ragazza ribelle e testarda, ma anche romantica e timida. Il suo unico desiderio è "solo" una vita perfetta, ma come ottenerla se continua ad infrangere le regole ??
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Wanna make you smile

Prologo:
“Era maggio, guardavo fuori dalla finestra, gli alberi erano in fiore e il sole splendeva in mezzo al cielo azzurro. Era tutto meraviglioso ed eravamo in piena primavera …”
 Nah, basta fare antologia: che palle, ci devono dare i compiti anche per il penultimo giorno di scuola. Credo sia meglio andare a letto, anche perché sono le 02:08 di notte .
<< Che son … *sbadiglia* … no >>
Mi chiamo Giulia, ho quasi 15 anni. Vivo in Italia.
Non sono come le altre ragazze, preferisco non definirmi come una tipa romantica o sdolcinata, queste cose non fanno per me. Sono sempre stata un po’ scontrosa, arrogante, non rispondo sempre in modo molto fine o educata. Forse quando ci sono altre persone che non conosco. Mi descrivono sempre che sono timida e tenera, poi mi conosco e scoprono la vera me e mi dicono :” ma non eri così” mah, certa gente proprio non la capisco.
Sono una persona molto pazza, fisicamente non sono tanto alta e magra, i miei capelli sono stranissimi perché sono io che li voglio così …. Sono passata da lunghi a sempre più corti fino a quando non mi ritrovo con la cresta e da li ho incominciato a farli diventare di tutti i colori, adesso ce li ho blu .
Amo descrivermi : “diversamente normale o diversamente intelligente” perché è la verità, che ci posso fare ?
 
*triiiiiiiiiiin* << mmmhhhh non voglio svegliarmi, non ho voglia >> staccai la sveglia e mi misi il cuscino in faccia
*TOC-TOC-TOC* << GIULIAAAAAAAAAAA …. SVEGLIATI E’ TARDISSIMO >>  mmmmhh  mia madre, che due palle. << mamma non rompere le palle voglio dormire>> urlai con tutta la poca voce che mi ritrovavo << Ehi signorina, non utilizzare quel modo di parlare con me perché non sono la tua migliore amica. Capito ?! E ora alzati, che oggi devi andare a scuola visto che è il penultimo giorno, e finalmente domani finisce tutto>> tirò un sospiro di sollievo, che palle deve rompere pure di prima mattina.
Mi alzai, la testa mi scoppiava, non c’è la facevo più. Andai in bagno, mi lavai la facci e i denti, mi vestii con un jeans e una felpa leggera, tanto faceva caldo. Scesi in cucina, mi madre come al solito brontolava con il microonde perché non riscaldava bene, ma in realtà era lei che non riusciva a farlo funzionare. Le andai vicino e girai la manopola per accendere il microonde << aahh finalmente, grazie. Ma perché con te funziona e invece con me no ?!>> sospirai << forse perché devi accenderlo prima ?!! >> va beh comunque presi il mio panino con la marmellata e me ne ritornai in camera mia. Visto che era il penultimo giorno dovevo andare con la mia migliore amica Giorgia. Non so come faccia a sopportarmi. Ci conosciamo da quando siamo nate praticamente.
Il campanello suonò, sentii mi madre da sopra che salutava Giò, scesi tutta di fretta e presi la mia borsa. << mi raccomando fate attenzione >> << mamma non abbiamo 2 anni che ci devi dire di non prendere caramelle dagli sconosciuti >> Giò si mise a ridere << arrivederci Rosita >>.
Finalmente uscimmo e ci incamminammo verso la scuola.
Stranamente Giorgia era silenziosa, di solito inizia a parlare e chi la ferma più.
<< Giò ?? sei viva ?? o sto andando a scuola con uno zombie ?? >> lei si gira come se l’avessi disturbata da qualcosa di importante << A … no, no … e che stavo solo pensando >> e prosegui a camminare << ahia, brutto segno quando pensi >> lei mi guardò e poi ci mettemmo a ridere << no, e che stavo pensando che forse oggi marco si dichiarerà, no?>> io la guardai perplessa << ma chi ? Marco l’imbecille ?? haahahha ma se quello non ha le palle nemmeno per chiederti in prestito una matita ahahah>> .
Nel frattempo eravamo davanti al cancello della scuola, ovviamente andarono tutti a salutare  Giorgia come se dovesse partire per il Burundi e non dover mai più ritornare. << guarda … c’è marco … mi sta fissando *-* >> io guardai nella direzione in cui indicava ma non vidi nessuno. Bah forse tutti quei baci l’avevano rincoglionita tutta di un colpo, non è che senza era super intelligente << Giò, sei sicura di vedere Marco lì ? io vedo solamente un ammasso di caproni che vanno dietro a tante Bambi rifatte>> lei era incantata, sembrava di parlare con i muri, anzi i muri ti avrebbero pure risposto. << va beh, ti lascio nel tuo mondo, a rincoglionirti per bene >> mi girai per andare davanti all’entrata.
In un istante, qualcuno mi impediva di andare avanti e mi tirò a se << ehy baby, dove scappi senza nemmeno salutarmi ? >> mi girai di scatto e vidi due occhi color cielo che mi fissavano prima i miei occhi e poi le mie labbra.
 Era Lorenzo, un ragazzo di terza che ho cominciato a frequentare come AMICO. Beh eravamo amici da quando ero arrivata al Giolitti, era il primo amico che ho avuto e aveva fatto tutto lui << ah ciao >> e gli diedi una manata sulla spalla << ahia, ma anche il penultimo giorno mi devi picchiare, lo sai che mi da fastidio >> e mette il broncio. Ma come faccio con lui, era più forte di me, non riuscivo a comportarmi come una ragazza dolce e sdolcinata che prende il migliore amico sotto braccio e se lo sbaciucchia, ero abituata così con lui. Diciamoci la verità, lui era il ragazzo più carino della scuola e non so il perché, quel giorno venne da me a presentarsi per dirmi che lui era la mia guida per i primi mesi … e poi da li siamo diventati amici. Un sacco di ragazze rifatte provavano e provano tuttora  a diventare mie amiche solo perché conosco Lorenzo, mi da pure fastidio quando sono con lui e tutti mi guardano e dicono :” guarda quella ragazza vicino a Lorenzo” QUELLA RAGAZZA !! dio santo ho un nome cazzo, mi chiamo Giulia.
<< Oooohh tesoro, scusami, ti sei fatto la bua ?? >> risposi come avrebbe fatto una di quelle troiette << sii, tanta bua, mi dai un bacino vero ? >> fece una faccia maliziosa, io lo guardai malissimo << fottiti >> e sorrisi con uno di quei sorrisi strafinti e me ne andai << sempre fine te è! >> << si si  ciaoo >>
*DRIIIIIIINNNN* finalmente si entra, non c’è la facevo più, che palle pure di mattina bisogna fare ginnastica, cazzo di scale.
Entrai in aula e vidi “mastro lindo”.. che palle diritto alla prima ora.. no so come gli altri sopportino questo qui.
<< buon giorno a tutti … siete contenti che oggi sia il penultimo giorno di scuola?>> tutti iniziarono a gridare si, io sinceramente volevo solo andare a casa a dormire ancora un pò. Misi la borsa sopra il banco e ci appoggiai la testa e chiusi gli occhi. Per la prima volta nessuno mi disturbò. E cosi se ne andarono via le prime due ore, fino a quando la testa di cazzo della mia migliore amica mi svegliò << giuliaaaa ... dai svegliati c'é l'intervallo>> mi strillo cosi forte nell'orecchio che sbattei la testa sul davanzale della finestra << ahia porca troia ...>> avvicinai la mia mano alla testa per massaggiarmi il punto dolente << minchia potevi vegliarmi più dolcemente?! Cazzo che dolore. Adesso arrivo.>> lei ridacchio, io feci un sospiro grande<< ma perche proprio a me doveva capitare questa rincoglionita ...con tutte le persone che ci sono perche proprio me ?!>> lei rise di gusto << dai che non sono cosi male>> e mi fece l'occhiolino << ah già giusto tu sei molto peggio>>  ok ammetto di volerle bene, in fondo é la mia migliore amica.
<< va beh dai usciamo>> uscimmo dall'aula e ci dirigemmo verso la fine del corridoio per poi aprire la porta per uscire fuori. Cazzo! Ho dimenticato le sigarette su nello zaino ... va beh vuol dire che ne scroccheró una a Lorenzo.
Arrivata, notai subito che non riuscivo a vedere il capelli biondi di Lorenzo ... cercai di non dargli tanto peso. Ci incamminammo verso un gruppetto di amici di Giorgia. Non mi sono mai stati simpatici questi qui pero se Gio era contenta della loro amicizia. Tutti la salutarono dandoli dei baci sulla guancia e io mi sentii il “terzo incomodo”, fecero finta di non vedermi . Dopo qualche secondo dissi a Gio che andavo a cercare una sigaretta da Lorenzo, lei annuii e continuo il suo discorso con gli altri, che nervi quando mi faceva cosí.
Cercai, cercai ma di Lorenzo nessuna traccia .. che nervoso. Passarono pochi secondi che sentii una mano che si appoggiò  sulla mia schiena. Mi girai di scatto, vidi Lorenzo << aaah finalmente ti ho trovato... ti ho cercato da per tutto>> lui rimase immobile e impassivo. Non l'avevo mai visto cosi, era strano, mi faceva un po’ di inquietudine. << lo so che mi stavi cercando ... che vuoi ? >> cosi, tutto ad un tratto divenne ancora più freddo di prima e adesso si che mi metteva paura. Un soffio di vento passo tra noi. Mi venne la pelle d'oca dal freddo. Lui mi strinse il polso << allora? mi vuoi dire cosa vuoi da me ?? Perché mi stavi cercando?>> inizio ad alzare la voce. C'era qualcosa di diverso in lui, eppure stamattina era allegro,contento e adesso sembra infastidito da me. Mai nessuno di aveva trattata cosi come aveva fatto lui ora. Mai nessuno si era permesso perche sapevano che io avrei reagito male o avevano semplicemente paura di me , ma lui ...
i miei occhi diventarono lucidi e in mente mi ripetevo:" dai Giulia non fare cosi,non metterti a piangere per niente, tu sei forte" ma non c'é l'ho fatta. Una lacrima mi rigo la guancia destra. Lui vedendomi cosi cerco di essere un pò più dolce<< scusami Giulia, non volevo risponderti male e che ho appena litigato con Philipe e non so il motivo per cui mi sia sfogato su di te. Scusami ancora, perdonami.>> mi implorò avanzando verso di me. Io indietreggiai spaventata, non riconoscendolo più. Iniziai a tremare << v-volevo solo c-chiederti una sigaretta. Ma non fa niente, va bene cosi>> continuai ad indietreggiare fino a che non arrivai contro il muro. Lui mi vide che stavo tremando. Il mio sguardo era fisso nel suo,adesso era un po’ più dolce << scusami ancora .. e poi ti fa male fumare non voglio che fumi>> si avvicino sempre di più a me fino a quando sentimmo i nostri respiri affannosi uno su l'altro. << non voglio che tu ti faccia del male>> mi sussurrò all'orecchio. Rabbrividii alle sue parole che non ebbi la forza di rispondergli.
<< vieni con me … andiamo in un posto un po’ più tranquillo, dietro quell’albero. Ti devo parlare. >> mi disse prendendomi la mano e tirandomi fuori dalla bolgia di ragazzi che c’era in cortile. Io lo seguii dubbiosa e spaventata, non sapendo cosa volesse dirmi.
Arrivammo dietro l’albero e lui mi lasciò la mano. Era diventato un po’ impacciato, iniziava a giocherellare con le dita, il suo sguardo era fisso per terra, come se improvvisamente i fiorellini che ci stavano intorno fossero diventati interessanti da guardare. Io lo guardai e lui di scatto mi inchiodò con lo sguardo.
<< non è facile dirtelo, visto la situazione di prima in cui mi sono comportato da cafone e strafottente, ma tu lo sai che non sono così … >> fece una pausa che sembrò durare un eternità. Rimasi in silenzio ancora un po’ sotto shock e poi lui continuò << ti volevo dire … >>

Spazio Scrittrice :

Allora ?? che ve ne pare della nuova ed emozionante avventura di Giulia ?? ok basta mi farebbe molto piacere se lasciate un commento ;) buona continuazione
By Piccola Pettix <3
  
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