Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
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Autore: DeniRevenger_    21/07/2013    2 recensioni
E' incredibile quanto la tua passione di una vita, porti a realizzare il tuo futuro.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Joe Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Presi coraggio e mi avvicinai a loro. Speravo tremendamente di non essere la prima delle due ragazze ad essere arrivata. Per mia fortuna, mi si affiancò una ragazza che a prima vista, pareva dolcissima e carina. Mi disse: -ciao! Sei Alexandra? O meglio Lexie? Tanto piacere, sono Jade! Spero fortemente di legare con te! Io le risposi sorridendo: -piacere mio, davvero! Lo spero tanto anche io! Cavolo, già mi piaceva! Sapevo che nel giro di poco, sarebbe diventata la mia confidente, con tutto il rispetto per Sam. In quel momento, mi sentii inferiore a Jade. Lei era alta un metro e ottanta, aveva delle gambe chilometriche, occhi scuri e capelli neri. Mi resi anche conto che lui la stava guardando. Non feci altro che mandar giù groppi che mi sentivo incastrati nella gola. Certo, come poter paragonare me e lei? Ma quando meno me l'aspettavo, lui si presentò. Si presentò prima a me. Mamma mia, era uno scherzo? Fui talmente presa da una miriade di emozioni che la prima cosa che dissi fu che per me, era un onore essere lì, quel giorno. Lui era così calmo, pacato, educato. Continuava a sorridere e caspita, era così naturale quel suo gesto. Lo stavo osservando, o meglio, ammirando in ogni suo centimetro. I suoi occhi marroni che a volte parevano verdi, quelle pochissime lentiggini sul naso, le sue labbra carnose. Tutto questo accade nei pochissimi secondi in cui si presentò. Poi dovette andare da Jade, ovviamente. Oddio, la scia che il suo profumo aveva lasciato nell'aria, mi inebriava così tanto. Com'è possibile che un uomo, mi facesse questo effetto? Forse sarà che non è un uomo normale? Mi tornarono in mente le parole di Sam "è troppo bello e perfetto per essere di questo pianeta pieno di scarti" e mi venne da sorrideva. Dio, Sam era la persona più simpatica ed estroversa che conoscessi. Ero presa nei miei pensieri, che novità. Però, dovetti smettere di starmene sul mio albero di pere cresciuto nella mia mente e tornare alla vita reale. Stavamo entrando nel ristorante, uno dei più esclusivi della città. Notai che il tavolo, aveva i posti a due a due. Pensai che, chiaramente, Jade si fosse seduta accanto a me. Invece sbagliavo. Lui gentilmente, mi chiese se poteva sedersi nel posto vicino al mio. Ed eccoci qui, di nuovo. Ero tornata sul mio albero. No, Lexie, svegliati! Fai la matura! Digli sì! Con tutta la tranquillità possibile, gli feci un sorriso e dissi: -certo, non c'è problema, va benissimo! Mi spostò la sedia. Nessuno l'aveva mai fatto per me. Però, dai, lui con le donne è un playboy, ovvio che lo fa! Ci sedemmo tutti quanti e decidemmo cosa ordinare. Io presi una bistecca con contorno di verdure e lui lo stesso. Tra me e lui, cambiava solo la cottura della bistecca. Tutti parlavamo di quello che sarebbe avvenuto nei mesi a venire. Si parlava di ore di prove, serate promozionali, prima che iniziasse il tour, più o meno ad inizio luglio. Non appena arrivarono i piatti, mangiammo tutti di gusto. Il cibo era davvero strepitoso. La cosa che mi preoccupava, era il prezzo. Ma non aveva importanza, avevo soldi a sufficienza. A un certo punto, Meredith disse a Joe e Jade che il mio patrigno, era mezzo messicano e che quindi, me la cavavo con lo spagnolo. Ovviamente, quando si parla di queste cose, è chiaro che debba dimostrare le mie capacità nel districarmi con questa lingua che tanto mi da angoscia, visto che odio la mia voce quando la parlo. Iniziai a dire qualcosa e tutti sembravano felici. Lui più di tutti. Fu in quel momento, che per levare la mano dal tavolo, la fece scivolare sulla mia coscia sinistra, abbastanza nuda per via del vestito che indossavo. Si scusò praticamente subito. Dopo un'ora, era tempo di dileguarci. Io ero nel bagno a lavarmi le mani, felice come non mai. Avevo trovato delle persone meravigliose. Non appena uscii dal bagno, mi diressi al cassa. Ma il proprietario disse che lui aveva pagato anche per me. Porca miseria, aveva pagato per me? Deve essere matto! Poco dopo, ero fuori dal ristorante a ridere e scherzare insieme a lui. Mi sembrava di stare con la versione al maschile di Sam. Mi chiese se avevo la macchina e io dissi di no, che aspettavo un'amica. Non era vero. Avrei preso un taxi. Fu lì che si offrì di accompagnarmi lui. Accettai senza tanti complimenti, alla fine, che problema c'era? Alle 14.55 eravamo davanti al vialetto di casa. Sorrise e disse: -sei una persona adorabile, sai? Sono felice di poterti conoscere meglio da qui in poi! Io dissi che ricambiavo. Scesi dalla macchina e sentii il rumore del finestrino del passeggero abbassarsi. Mi girai e mi resi conto che con il labbiale aveva detto "grazie per tutto". E il tutto si concluse con uno scambio di sorrisi. Nello stesso istante, la mia vocina interiore mi disse: Alexandra Jane Fox, l'hai conquistato.
  
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