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Autore: Pachiderma Anarchico    21/07/2013    1 recensioni
--STORIA DA RIPRENDERE A BREVE--
2 anni sono passati dall'ultimo campionato mondiale e dalla sconfitta della BEGA.
2 anni dove la calma e la quiete hanno aleggiato sul mondo del Beyblade.
Ma qualcosa sta per cambiare.
Un viaggio inaspettato.
Una sfida ancora più grande.
Demoni che non possono essere cancellati, cicatrici che non possono essere dimenticate e uno sparo di luce nell'oscurità più nera.
Cosa sei disposto a sacrificare per salvare ciò che ami?
Cosa sei disposto a perdere per vincere?
Ci sono davvero attimi, in cui il corso degli eventi dipende solo da una tua scelta?
Forse perchè quando hai il sole dentro, non importa se fuori piove?
Genere: Avventura, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kei Hiwatari, Takao Kinomiya, Un po' tutti, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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*Il RE DEL GHIACCIO*

 

A colazione quel giorno nessuno dei due volle parlare con l’altro. Bevvero il loro latte in assoluto silenzio e l’aria era carica di rabbia. Takao non dava tutta questa grande importanza ai voti e non poteva certo biasimare il nonno per come lo aveva trattato. Da parte sua nonno Jey voleva che Takao pensasse anche a portare a termine altri risultati oltre a quelle trottole. 

Alcune urla eccitate in lontananza ruppero il silenzio. Quella voce per Takao non era nuova, anzi, l’aveva sentita costantemente fino al giorno prima. Max Mizuhara, membro della squadra dei Blade Breakers e ottimo amico di Takao, padrone della Tartaruga Nera e del BeyBlade Draciel, si affannava sulla sua traballante bicicletta e chiamava a gran voce Takao mentre si avvicinava alla grande casa di nonno Jey. Vedere uno dei suoi compagni metteva Takao sempre di buon umore, sorrise a Max che col fiatone e le gambe doloranti, senza chiedere il permesso entrò in casa di Takao completamente sudato. 

-Hai sentito l’ultima??- Max aveva una voce da bambino, bassa e  gentile, nonostante avesse la stessa età di Takao, sedici anni. I capelli biondi, indomabili erano sparpagliati ancora di più e grondavano di sudore dopo essere stati sotto il sole cocente. La pelle pallida di Max e il suo girovita magrissimo lo facevano sembrare ancora più fragile. Eppure Max negli ultimi anni era cresciuto parecchio.Si  era fatto più robusto e le lentiggini iniziavano a sparire. Il suo Bey adesso attaccava e con forza, anche se il suo vantaggio maggiore era sempre la difesa. Il ragazzo era per metà statunitense e per metà giapponese, quindi parlava un perfetto inglese.  La madre, Judy Mizuhara era la principale “dottoressa” del PPB (Project Power of Beyblade) un centro di ricerca situato negli Stati Uniti che usa la scienza come sua unica arma.

-No amico che è successo?- Chiese Takao distrattamente.

-Il Presidente Daitenji vuole vedere tutta la squadra alle undici per discutere di cose irrimandabili, almeno è come ha detto lui in diretta mondiale al telegiornale di stamattina.- 

Takao si voltò verso di lui, prestandogli finalmente attenzione. -Cioè Max fammi capire, intanto siediti, e poi vorresti dirmi che il presidente Daitenji ci ha chiamati a raccolta in diretta mondiale?! Wow ma allora è davvero importante come dice! Bè non abbiamo tempo da perdere, oh no! Sono le undici meno quindici, muoviti Max andiamo!-

-Takao aspetta dobbiamo avvisare gli altri, e comunque due secondi fa mi hai detto di sedermi, aspetta!-

Ma Takao non lo sentiva, era troppo preso dalla notizia che gli aveva appena dato il suo amico, ed era già in strada, svoltando velocemente per le strade del suo quartiere, non vedeva neanche dove andava, la sua mentre era troppo concentrata su quello che avrebbe potuto dirgli il presidente. In poco tempo Max raggiunse Takao e insieme andarono nell’alloggio di Rei Kon, un altro membro dei BladeBreakers. Rei sostava in un albergo a tre stelle ben curato al limitare della città. Essendo cinese Rei aveva viaggiato molto prima di formare una vera e propria squadra di BeyBlade. L’edificio si stagliava, non molto alto, davanti ai due, che andarono alla reception e come avevano già fatto altre volte in passato, chiesero del loro amico e compagno di squadra.

-Mi dispiace ma il signor Kon è uscito stamattina presto.- La signora della reception era una donna dalla faccia simpatica. I capelli a caschetto erano ricci e fitti tanto da sembrare una criniera di leone. 

-Ma non le ha detto dove andava?- Takao era impaziente.

-No, e anche se me lo avesse detto non potrei dirglielo signore, mi dispiace ma è un fatto di privacy. Non possiamo rivelare dove si dirigono i nostri ospiti quando escono dall’albergo, non ne abbiamo il diritto.-

-Si si va bene ho capito- Ripensandoci era da una settimana che Takao e Max non avevano visto il resto dei BladeBreakers, ma intendevano trovarlo.

Provarono persino ad andare nella possente ed immensa villa dell’altro membro della squadra, il padrone dell’Aquila Rossa, ma risultava scomparso. 

Ormai erano quasi le undici così si avviarono presso gli studi della BBA, l'organizzazione che li rappresentava e si occupava dei campionati, delle gare e delle selezioni, per discutere con il Presidente. La sede della BBA era grande ma non incuteva timore, anzi di fuori l’intonaco era di un rassicurante rosa chiaro e dentro tutti erano amichevoli. Lo studio del Presidente era all’ultimo piano, un piano riservato interamente a lui, al contrario degli altri, divisi in uffici. Appena bussarono fu aperta la porta dal Presidente in persona, un uomo corpulento e rotondetto con folti baffi bianchi e una bombetta verde acido sulla testa, che li fece entrare. Sbarrarono gli occhi dalla sorpresa perché dentro la stanza del presidente c’era Rei, con un radioso sorriso sulle labbra.

La pelle di Rei tendeva all'olivastro, più scura di quella di Max e leggermente più dorata rispetto a quella di Takao, capelli neri come la pece che terminavano in una lunghissima coda che lui teneva spesso legata grazie a un “tubo” di stoffa che lasciava libera sola l’ultimo tratto della ciocca. Rei era più robusto di Takao e Max, era un agile Bleyder molto abile con il suo BitPower, la Tigre Bianca. Indossava un tradizionale vestito del suo paese, bianco e dorato e gli occhi, come quelli di un felino, di un candido color miele, splendevano di felicità. 

-Non ti abbiamo visto per un’intera settimana!- I due amici corsero dal compagno, ma prima che potessero aggiungere altro una seconda porta si spalancò all’improvviso rivelando il quarto membro dei BladeBreakers, padrone indiscusso del fuoco, Kai Hiwatari. Kai aveva lineamenti delicati e decisi nello stesso tempo, capelli argentati e blu e un fisico allenato. Portava una maglia aderente viola e un giacchetto in pelle scuro che lasciava scoperte le sue braccia dai muscoli definiti e un pantalone largo dello stesso colore. Come sempre non poteva mancare la sua sciarpa bianca avvolta intorno al collo che arrivava fino alle caviglie. Kai veniva dalla stessa città di Takao ma aveva conosciuto il BeyBlade molto prima di quest’ultimo. I suoi occhi erano di un rosso scuro, lo stesso colore dei rubini, e irradiavano lucentezza. Le ciglia, folte e scure, terminavano alle estremità come le ali di un' aquila, arcuate e lunghe. La carnagione di Kai era chiara ed eterea, più candida di quella di Rai e di Takao ma più scura di quella di Max che così si assicurava il primato della pelle più bianca della BBA. 

Il presidente Daitenji li fece accomodare tutti su delle comode poltrone arancioni intorno a un tavolino di vetro, e sembrava impaziente di parlare soprattutto con Takao e Max. Aprì un computer messo sulle sue gambe e lo poggiò, senza smettere di sorridere tra se, sul tavolino in direzione dei Bleyder. In corrispondenza con loro c’era il Professor K. che aveva lanciato un beyblade solo due volte in tutto il tempo che conosceva i Breakers. La prima volta nelle 1° selezioni per decidere chi avrebbe rappresentato il Giappone al campionato mondiale di quattro anni fa, e la seconda nel campionato mondiale di due anni fa contro uno dei Bleyder più forti del mondo. Il professore non amava la pratica, ma sulla teoria era il migliore, sapeva tutto dei componenti di un beyblade, i pezzi di ricambio, potenzialità e cosa si dovesse aggiungere o sottrarre per rafforzare o indebolire un bey. Analizzava ogni sfida con suo fedele amico, il PC che si portava sempre dietro, e spesso le sue previsioni sul risultato di un incontro erano corrette. Anche il suo aspetto lasciava intuire questa grande caratteristica della passione per la parte teorica sul mondo dei beybleade. Mingherlino, capelli castani che gli cadevano fin sopra gli occhi, enormi occhialoni, camicia e cravatta. 

-Ehy ragazzi!- Il professore li salutava dallo schermo del computer in attesa anch’esso di scoprire di che notizia si trattasse. Senza indugiare oltre il Presidente Daitenji si schiarì la gola e iniziò a parlare: -Come sapete vi ho convocati perché c’è una novità importantissima da annunciarvi. I vostri due compagni di squadra, Kai e Rei sanno già tutto ma Takao, Max e il Professor K. Non sapete ancora di cosa si tratta, quindi è giunto il momento che ve lo dica.-  

Takao e Max guardarono per un attimo i due amici del tutto tranquilli, e tornarono a volgersi verso il Presidente.

-Bene, state pronti. Siete stati invitati dal centro di ricerca mondiale per Grandi Campioni del BeyBlade!-

-Cosa?!!- Max, Takao e il professore saltarono dall’eccitazione, Rei scoppiò in una fragorosa risata e Kai alzò gli occhi al cielo.

-Ma..- Iniziò Takao. -Cosa..?- Continuò Max. -Per mille Bit Power danzanti!- Urlò dal computer il professor K. Nessuno era capace di proferir più parole di quelle che avesse pronunciato, tutti e tre erano stati colti di sorpresa fino a quando il Prof. non si ridestò dall’impatto della notizia e commentò -Oh.. oh.. OH devo dirlo immediatamente a Ilary!- E prima che potessero salutarlo o potessero aggiungere altro chiuse la videochiamata e interruppe la comunicazione. Il presidente li guardava con tanto d'occhi, e si mise a parlare con Takao, che sparava domande a raffiche senza pensare neanche a quello che chiedeva: - Ma, ma dove si svolgerà? E come si svolgerà?? Ma soprattutto, perché si svolgerà???- 

Max invece rimaneva fermo, come imbambolato, forse a metabolizzare la strabiliante notizia che gli era appena giunta alle orecchie.

-Ehm..Ci potrebbe dare qualche informazione in più?-

Il biondo sembrava perplesso.

-Oh si giusto, che sbadato. E’ stata istituita una nuova sede per Ricerca sui Campioni del BeyBlade. In poche parole sarebbe un centro di studio per valutare la forza del bey e del Bit Power, la rarità di quest’ultimo,la velocità, il carattere, la forza fisica e psicologica e altre cose che possono rendere un Bleyder un campione. Tecnologie avanguardistiche e monitoraggi continui per rendervi ancora più forti. Questa sede si trova, tenetevi forte, sulle Isole Vergini nei Caraibi, quindi un paradiso. Appena arriverete all’aeroporto ci sarò io ad accompagnarvi. Ragazzi credetemi è un’occasione prestigiosissima, ci saranno i maggiori Bleyder di tutto il globo, è una struttura veramente avanzata e non possono mancare i Campioni del Mondo. 

-Devo preparare tutto per il viaggio, e in fretta anche. Oh, perché dite di si vero? Un blayder che si rispetti non può non fare un’esperienza di questo genere.-

-Oh, si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si..- Takao pronunciava si ininterrottamente come una radio inceppata

-Takao, tu non dovevi studiare quest’anno?- Rei aveva detto queste parole senza troppa convinzione perchè sapeva che un campione del mondo e per giunta impulsivo come Takao non si sarebbe mai fatto perdere un occasione del genere.

-Si, “dovevo” studiare, ma ora non più.- Un sorriso da ebete gli si stampò sulla faccia 

Rei lo guardò sorridendo ormai rassegnato -Come lo dirai a tuo nonno?-

Takao lo guardò con un’espressione tra il folle e il confuso.

-Quale nonno? Ciao io vado a fare le valigie!-
-Ma Takao non sai ancora quando si parte, e con quale aereo si parte, e..-

-Tranquillo presidente, lo informeremo noi.-

Takao era sicuro di sé e fuori di testa per l’emozione.

-Perfetto, si parte dopodomani, 10 giugno, alle due di notte, scusate per il ritardo della notizia ma abbiamo dovuto preparare tutto al meglio. L’aereo è privato e già prenotato se voi siete d’accordo ovviamente.-

- Io ci sto. -

Rei aveva dato il suo consenso e Kai aveva annuito in cenno di assenso. -Vedremo se saranno all'altezza.-

Max disse per ultimo < Ma sì, sarà costruttivo. >

-Bene, avverto immediatamente i piani alti della fondazione e voi riposatevi e preparatevi perché dopodomani vi voglio tutti puntuali.-

E così dicendo il Presidente sorridendo li accompagnò alla porta. Uscendo i tre campioni si guardarono con sguardi compiaciuti prima di riprendere ognuno la propria strada verso casa.
 

*
 

La sfuriata che seguì alla notizia che sarebbe andato ai Caraibi, il giorno dopo fu sentita da tutto il vicinato.

Nonno Jey in un primo momento era diventato rosso, poi viola e infine verde.

-Takao non intendo darti retta! Proprio ieri ti avevo detto che i tuoi voti sono pessimi e adesso tu te ne vuoi andare ai Caraibi per delle trottole! Non se ne parla!-

-Questa è un'occasione unica per un campione come me!-

Nonno Jey squadró il ragazzo dalla testa ai piedi prima di inseguirlo per tutta la casa con il bastone da Kendo sollevato cercando di colpirlo.

-Fermo, basta, Time-Out!- 

Takao aveva il fiatone, correvano all'impazzata da oltre dieci minuti e il nonno, lo sapeva bene, avrebbe potuto continuare per molto tempo.

-Studieró quando questa cosa finirà ma tu per favore fammi partire con il resto della mia squadra.-

-Mmm…-

-Nonno, a che stai pensando?-

Non prometteva niente di buono. 

-Partirai.-

Takao saltó per tutta la stanza gridando come un ossesso per la gioia.

-A una condizione.-

La felicità di Takao si arrestó di colpo e con la paura di voltarsi chiese - Quale condizione? -

-Studierai ai Caraibi.-

Sul viso del vecchio si materializzó un largo sorriso mentre la città udiva un urlo da perforare i timpani.
 

*
 

Partirono alle 2 di notte per arrivare in tempo la sera dello stesso giorno. Il professor K e Ilary li attendevano già seduti. 

L'aereo era strepitoso. Sedili in pelle bianca, cornetti, cappuccini e ogni tipo di bevanda serviti ogni mezz'ora ed era tutto loro.

-Takao cosa succede?- 

Max si accorse del viso imbronciato di Takao e, sporgendosi dal suo posto, chiese al compagno il perché di quel broncio.

-Quel pazzo di mio nonno mi ha ordinato di studiare, ai Caraibi! Con un mondo sui BeyBlade intorno a me e campioni da vincere io devo studiare!-

Max e Rei, seduto nell'altra fila, trattennero alcuni risolini. Kei, davanti il blayder cinese, osservava in silenzio il paesaggio. 

Il presidente Daitenji sorrise e disse -Non dovete preoccuparvi di niente, è tutto già sistemato, voi non dovete far altro, vi assicuro che il posto vale tutte le ore in aereo. Bene, BladeBreakers in posizione, uno, due, tre, pronti…SI PARTE!-

L'aereo decollò. Daitenji sorrise soddisfatto per tutto il viaggio. Sorvolarono oceani e praterie sconfinate, steppe e foreste fino a quando, alle 19.00 atterrarono. 

-Questo non mi sembra l'aeroporto dei Caraibi.-

Takao prese le sue due grosse valigie e con non poca fatica le tiró a se. 

-Se non erro questo dovrebbe essere l'aeroporto privato della struttura.-

Il professor K aveva parlato poco durante il viaggio impegnato a fare ricerche sulla loro destinazione.

-Non erri affatto professore, questo è l'aeroporto privato della R.M.B.B.-

C’erano un’altra decina di aerei più o meno di lusso posteggiati nel territorio dell’aeroporto. 

-Campioni benvenuti!-

Una ragazza magra e alta,si avvicinò a loro. Sui ventotto anni, il viso dai tratti morbidi incorniciato dai capelli mossi di un brillante biondo oro, gli occhi verde scuro dal taglio a mandorla e indossava un vestito corto verde e bianco che risaltava contro le unghie corallo. Li accolse con un sorriso radioso sulle labbra rosse e piene.

-Ragazzi lei è Victoria Pessiòn. Sarà la vostra coordinatrice, e a proposito di coordinare, è tardi, devo andare, vi spiegherà tutto lei e vi guiderà nelle vostre stanze, a dopo.- 

Proprio allora due macchine svoltarono da una strada secondaria. Erano due automobili di lusso, una nera, blindata, con i finestrini oscurati e un’altra bianca con i sedili beige. 

Il presidente salì sulla prima mentre i ragazzi furono fatti accomodare nella seconda in cui c’erano in tutto nove posti. Victoria si sedette davanti, accanto all’autista che, senza parlare, mise in moto e accellerò. 

Max e Takao cantavano senza ritegno per la felicità, uno in giapponese e l’altro in americano, dimostrando grande professionalità. Il professor K discuteva con Ilary. Rei parlava con l'autista del paesaggio e Kai teneva lo sguardo basso cercando di ignorare quei due che strillavano, almeno fino a quando l’auto non si fermò davanti un’enorme struttura a più plessi. La sede principale interamente bianca, blu, rossa, gialla e verde, tranne che per il portone e le finestre bronzee, contava almeno dodici piani. Intorno a esso c'erano altri edifici di vari colori: azzurro, verde, rosso, grigio, immersi nella vegetazione verde e rigogliosa sotto un cielo stellato.

Takao saltava sul sedile posteriore dell'auto, a Max brillavano gli occhi, e Rei sorrise raggiante.

Kei alzó solo lo sguardo.

Il professor K sembrava quello più elettrizzato. Per un teorico come lui del Beyblade questa era un'occasione imperdibile, si sarebbe confrontato con esperti a livello mondiale e tecnologie avanzate.

Appena il veicolo si fermó davanti all'ingresso comparve Daichi, atterrato poco prima con i White Tigers, perchè si trovava momentaneamente in Cina quando aveva ricevuto l'invito dalla struttura. Era verde e barcollava vistosamente. 

Si teneva lo stomaco. 

Daichi detestava volare e ogni volta si sentiva male. I capelli rossi erano sparpagliati e in disordine e parlava strascicando le parole, come se facesse una gran fatica.

Appena vide i BladeBreakers si sollevó nonostante continuasse ad avere lo sguardo spento. Takao scese subito e gli tiró una pacca sulla spalla dimenticandosi che Daichi stava sempre male dopo un volo in aereo.

-Takao.. - si poggió la mano sulla bocca -scusate- corse dentro.

-Ma.. Forse ha voglia di iniziare- Takao sorrise e guardó Hitoshi, uscito con Daichi

-Siete già arrivati?-

-Siamo atterrati mezz'ora fa- disse il fratello, passandosi una mano fra i capelli azzurri.

-Lo vedo- Takao si guardó intorno. -Ragazzi, si preannuncia magnifico qui.- 

Il rumore del mare in lontananza e l'odore di salsedine rilassavano qualunque animo e le stelle nel faro scuro della sera erano più brillanti che mai.

-Entriamo.- li spronó Rai. 

-Questo è l'ingresso- Annunciò Victoria. -Quel beyblade che vedete al centro della sala nella teca di vetro, è il prototipo del primo beyblade professionale, quello che ha dato via alla la costruzione di bey sempre più precisi e avanzati per prestazioni sempre migliori, fino a vostri.. Prendiamo l'ascensore. Come vedete sono due per poter prendere l'altro se il primo è occupato. Questa struttura ha dieci piani accessibili, oltre due che saranno aperti in seguito.-

I ragazzi si divisero. Takao, Rei, Hilary e il professor K andarono nel primo, mentre Kei, Victoria, Daichi e Hitoschi entrarono nel secondo. Victoria disse di premere il tasto che indicava il 1º piano, le porte si chiusero e gli ascensori si mossero verso i piani superiori. Il primo piano era elegante quando il piano terra, ma più semplice.

-Da qui si accede alle aule per i corsi. Nell'edificio principale, cioè questo, voi dormirete, farete i pasti e seguirete le lezioni.- Li informò la donna -Il resto dei piani, dal 6º in poi, è occupato dagli studiosi e dagli esperti. Su ogni piano, fino all'ultimo usato, il 10º, si studia una diversa caratteristica di questa disciplina-

-Cioè, lei mi sta dicendo che.. Ad esempio.. Un gruppo di esperti studia il disco di attacco.. E solo e soltanto quello??-

-Esattamente professor.. K, vero?-

-Si si.. Questo è il paradiso!-

Il professor K era strabiliato. Per un'amante della teoria questo era davvero un paradiso, ma gli altri bleyder aspettavano la pratica sul campo per poter dire lo stesso.

Victoria prese un palmare bianco e digitó un numero sul touch screen -Vediamo a che piano siete stati assegnati.. Si. Voi maschi siete stati messi nelle stanze al piano 5. Le femmine della squadra dei BladeBreakers, cioè tu Hilary, sarai dall'altro lato dell'edificio, sempre al piano 5. I piani sono divisi fra maschi e femmine. Venite.-

Entrarono nuovamente negli ascensori, che silenziosi e veloci, percorrevano il loro tragitto, arrivando al piano 5. Il piano su cui si affacciavano le stanze era confortevole, dava un senso di calore. Un lungo tappeto persiano, rosso e dorato, toccava da un'estremità all'altra del corridoio. Lampade semi trasparenti attaccate alle pareti  emanavano una luce gialla e rilassante. Ai tropici si usava abbellire sempre tutto con le piante, in richiamo alla vegetazione esterna, infatti anche sul qui c'erano tre piante e piccoli alberi rigogliosi e verdi.

-Ogni blayder risiede nella stanza a lui assegnata con un compagno di squadra, quindi sarete in due per stanza. Takao con Kai- Victoria lesse sul palmare -Max con Rei, Daichi con il professore e Hilary, tu starai con una bleyder russa dall'altra parte. Adesso ti ci porto. Hitoshi, come già sa, starà negli alloggi del personale e degli altri allenatori. Gli orari dei pasti, dei corsi e degli allenamenti vi saranno dati questa sera a cena. Sono le otto, preparatevi e scendete. A dopo campioni.-

Victoria scese seguita da Hilary che parlava ininterrottamente. 

Max contó le stanze. Erano sette, e loro, essendo sei, ne occupavano soltanto tre. Chi sa chi avrebbe diviso il piano con loro.. 

-Ragazzi guardate che comodo- Takao si buttó su una delle due poltrone in un piccolo soggiorno alla fine del corridoio. C'erano de divani in pelle rossa che formavano angolo e due poltrone di fronte, intorno a un tavolino in vetro. Una grande finestra dava sul lungomare caraibico e le luci sfavillavano oltre il vetro sulla costa. -Takao non è il momento di contare Bit Power, andiamo nelle nostre stanze e scendiamo per la cena.- Disse perentorio il professor K.

-Professore ma come parli?- Max lo guardó stranito.

Rei si mise a ridere.

-Contare Bit Power.. Da dove ti escono Prof?- 

-Hahaha il professor K è andato con tutta questa tecnologia moderna.. Ma quando facciamo un po di pratica?- Sorrise pensando a Dragoon e a come volesse lanciarlo contro un altro bey in un incontro. Poterlo dirigere, poter sentire la forza che ne scaturiva..

-Tempo al tempo, su- K andó davanti la porta con scritto il suo nome e quello di Daichi, la prima sulla sinistra, ma non si apriva. Non avevano pass, come avrebbero fatto ad entrare. Poi si accorse di un rilevatore di persona. Riconosceva il suono della voce e sbloccava la porta se la persona era una delle due assegnata a quella stanza.

-Wanderfoul!- Gridó Max quando si accorse della stessa cosa. La lucina sulla maniglia in ottone passó da rossa a verde e la porta si sbloccó. 

Takao saltó dalla poltrona e disse davanti la sua porta -Il professor K è pazzo- la portà si aprì.

-Ei Takao!-

-Hehehe- Takao entró nella stanza.  Era ampia e spaziosa, due letti singoli erano separati da un comodino in ciliegio. Una trapunta era rossa e una azzurra. Una finestra con delle pesanti tende di velluto permetteva di affacciarsi sul lungomare e su una scrivania in mogano era poggiato un computer di ultima generazione, piatto e sottile. Il bagno era dotato sia della doccia sia della vasca, era arredato con sobrietà e raffinatezza, in rosso e blu.

C'erano bustine con dentro saponi, shampoo, bagnoschiuma, balsami, oli per la pelle e profumi per l'acqua.

-Guarda Kai- Sorrise come un ebete al suo riflesso nello specchio. 

Kai si guardo intorno un secondo. C'era un piccolo campo da gioco di Beyblade nella stanza, incastrato nel parquet lucido. 

Guardó i due grossi armadi in stile barocco, poggió il borsone a terra e si sdraió sul letto a destra.

-Non essere troppo entusiasta- Takao spió nella camera di Rei e Max. La loro era bianca e dorato in stile neoclassico.

-Wow ragazzi, questo è lusso vero!-

-Questa è una struttura ambitissima Takao- disse il professor k andando accanto a lui.

-All'ultimo grido direi- Daichi toccava qualsiasi cosa gli capitasse a tiro, fino a quando il professor K non lo trascinó nella loro stanza e chiuse la porta.

-Allora ci vediamo tra poco a cena- Rei sorrise dolcemente.

-Amazing!-

Disse Max dal bagno della stanza.

-A dopo amici- Takao tornó nella sua stanza -A cena ci saranno campioni mondiali ed esperti, come mi dovrei vestire?-

-Di quanto in qua ti preoccupi di come vestirti?-

Disse Kai inespressivo fissando il soffitto.

-Ma si, hai ragione, mi basta la mia abilità, il mio Dragoon e..- lo stomaco del bleyder emise un lamento -la mia fame. Quando si mangia?-
 

*
 

La sala dei pasti, grandissima e splendida, aveva oltre cinquanta tavoli a distanza uguale l'uno dall'altro.

Ogni tavolo aveva tovaglie di un qualche materiale morbido, dove piatti di porcellana, posate d'argento e bicchieri in vetro colorato che rappresentavano gli elementi dei Bit Power dei bleyder, rendevano tutto uno sfavillio di lucentezza. 

Alcuni esperti della struttura giravano fra i tavoli salutando i bleyder, altri parlavano fra loro seduti a un tavolo lungo, altri sembrava osservassero ognuno in silenzio.

Camerieri in abito elegante servivano ogni genere di pietanza, di ogni luogo, di ogni specie: italiane, messicane, americane, cinesi, francesi, giapponesi, russe, greche.

Ilary, il professor K ed Hitoschi osservavano con rassegnazione Takao e Daichi che facevano piazza pulita di tutto quello che finiva nei loro piatti e chiedevano sempre il bis, suscitando sorrisetti fra i camerieri.

-Hilary che bel vestito.- Sorrise Rei

-Oh beh.. Grazie- la ragazza accenno un sorriso lisciandosi le balze morbide del suo vestito rosa confetto, lungo fino alle ginocchia e con una fascia nera alla vita. 

-Di solito uso vestiti più stretti..semplici ma..- 

-Sei molto carina- Max salutó gli All Stars, i campioni d'America di cui la madre era titolare. 

-Guardate, ci sono Mao e gli altri- Rei si alzó e andó al tavolo dei White Tigers, le Tigri Cinesi, che erano amici e parte della sua tribù.

Una donna dai lunghi capelli biondi, le guance di un tenue rosa porpora e gli occhi verde foglia si avvicinó al tavolo dei BladeBreakers.

-Salve ragazzi, gradite la cena che vi abbiamo fatto preparare per inaugurare l'apertura di un nuovo capitolo nella storia del beyblade?-

-mmm- bofonchió Daichi

-È tutto buonissimo- Disse Takao ingoiando.

-Sono lieta che vi piaccia. Come avrete già constatato molti bleydare li conoscete già, ma altri vi sono completamente sconosciuti. Non sottovalutateli- la donna sorrise -Sono Demetria, sono la prima titolare della struttura e posso dire di essere molto felice di avere i campioni del mondo nella mia struttura. Buon proseguimenti ragazzi, Professore, Hitoshi- Demetria si allontanó.

-Avete sentito?- Il professor K era alle stelle, diventando tutto rosso.

-Loro ti considerano un esperto di bey, Professore- Hitoschi sorrise.

-Un.. Un esperto..?- Quasi cadde dalla sedia.

Rei ritornó e si sedette al tavolo -Ci sono anche gli Europian Dream-

-E gli F Sangre- annunció Max.

Kei si guardó intorno e per un attimo il suo sguardo rosso si perse nella sala, poi abbassó gli occhi.

Distribuirono ad ognuno un foglio stampato con gli orari dei pranzi, dei corsi e degli allenamenti.

-Ma.. Cioè.. Io non ho capito- Farfuglió Takao

-Figurati- Sbottó Daichi sorridendo.

-Cosa vuoi dire pidocchio!?- Takao digrignó i denti.

-Non è il momento ragazzi- Hitoshi li guardó severamente proprio quando un uomo dai capelli scuri e corti,  la carnagione abbronzata e lineamenti duri sul viso, prese un microfono tirando dei colpetti sulla cappella per provarne il corretto funzionamento, poi inizió a parlare.

-Benvenuti nella RMBB, Ricerca Mondiale Bey-Blade, il tempio dell'avanguardistica del beyblade. Se vi chiedete come mai siete qui, sappiate che non è tempo perso per dei veri bleyder. Siete qui perchè noi crediamo che potete raggiungere una forza e una potenza incomparabili e indistruttibili, siete qui perchè avete dimostrato, con le vostre sfide e i vostri incontri, di poterci stare. Qua vi faremo "vivere" il beyblade in ogni sua sfaccettatura, dalla teoria alla pratica, dal monitoraggio e allenamento continuo dei vostri punti di forza, e dallo sforzo di celare o cancellare quelli deboli. Potenzieremo i vostri beyblade con pezzi innovativi e vi daremo allenamenti e strategie personalizzate per farvi raggiungere il top. Volete vincere, o comunque dimostrare di saperci fare a prescindere e noi siamo qui per questo. Allora, cosa ne pensate bleyder?-

La sala scoppió in un boato di grida ed acclamazioni, un vociare chiassoso e continuo. C'era chi applaudiva, chi si sorrideva a vicenda, chi urlava o parlava ad alta voce tra fischi e schiamazzi.

La porta di vetro a due battenti si aprì.

Il vociare si spense, le poche voci che perseverarono per qualche secondo in più si persero nel silenzio.

I suoi occhi azzurro ghiaccio adornati da lunghe ciglia fecero una rapida e disinteressata occhiata delle persone presenti, poi si fissarono freddi davanti a se. Le sopracciglia dalla linea elegante contribuivano ulteriormente a dare allo sguardo qualcosa di estremamente bello ed estremamente glaciale. Il passo sicuro e sinuoso mentre percorreva la sala, i capelli rosso fuoco risaltavano sulla pelle immacolata, quasi fosse di porcellana pura. I lineamenti morbidi e delicati, eppure non c'era niente di delicato nei suoi occhi, nel modo in cui si fissavano verso un punto senza perdersi in altri elementi, nel modo in cui il suo corpo slanciato si muoveva, come una belva che è consapevole della sua forza. Nessuno osava parlare, tutti lo fissavano mentre avanzava inflessibile e disinvolto. Quasi poteva sentirsi il sibilo sottile del suo beyblade quando, ruotando velocissimo, avanza spietato verso il bey avversario, attaccando selvaggiamente e con precisione assoluta, come un lupo che ha puntato la sua preda e non intende lasciarla andare prima di averla finita. Sembrava che si fosse freddata ogni parola, ogni respiro, ogni filo d'aria.

Max si immaginó la neve scendere dal soffitto mentre il padrone di Wolborg si sedeva al tavolo con i suoi compagni. Come avevano fatto a non notare proprio loro!?

-È come se avesse congelato tutti- Mormoró Daichi tra lo stupito e il nervoso, guardando prima lui e poi gli altri.

-Bè- sussurró di rimando Takao -È sempre il Re del Ghiaccio. È sempre Yuri Ivanov.-




 
Per questa storia ho voglia di adottare lo stile del "crescendo", che voi non sapete sicuramente qual'è visto che me lo sono inventata in questo preciso momento.
Ma ho inventanto anche la risposta, quindi ve la dirò xD.
Produrrò un effetto a scala, ovvero man mano che la storia andrà avanti ci addentremo nel fitto di incontri e scontri, misteri e descrizioni sempre più dettagliate.
E' uno stile che uso alle volte in modo quasi sempre efficace, perchè è come una musica che sale di volume fino all'ultimo atto, quando di colpo si spegne.
Ci vuole pazienza, perchè all'inizio le cose sembreranno tranquille, forse quasi noiose, per poi rendersi conto che la visuale di narrazione è cambiata, perchè mi concentrerò su pochi personaggi che costruiranno i colpi di scena e le parti salienti della storia. 
Se volete seguirmi, non posso promettervi niente, tranne una cosa: non ve ne pentirete-
  
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