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Autore: miss dark    01/02/2008    2 recensioni
Una ragazza innamorata del suo migliore amico.
Lui non ricambia, non subito.
Potranno mai avere una storia, o entrerà qualcun altro nella loro vita?
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mai Più Noi Capitolo 4

CAPITOLO 4

Oggi. Corridoio della scuola. Ora di matematica.

Giulia è uscita per prendere una boccata d’aria da quell’interminabile susseguirsi di formule, teoremi e calcoli. Non ha mai sopportato la matematica, nemmeno alle medie.

Mette le cuffie alle orecchie, decide di dedicarsi una canzone, per staccare del tutto la mente.

“Notte prima degli esami, notte di polizia...,” Venditti canta forte, in un concerto solo per lei.

Raggiunge le scale, scende qualche gradino e si siede sul penultimo. Si lascia cullare da quelle note romantiche e quasi si addormenta.

La canzone finisce. Peccato, avrebbe volentieri saltato qualche altro minuto di quella giornata squallida, ma non può.

Si alza a malavoglia e si dirige verso la classe. Passa davanti ai bagni, lo sgabuzzino dei bidelli, altre due porte verdi, uguali a quella della sua classe, e poi è arrivata.

Tira un lungo respiro, poggia la mano sulla maniglia e apre la porta.

Si siede veloce, come per non farsi notare, ma non ce la fa.

- Farletti, stavo giusto cercando un volontario per l’interrogazione di oggi.

La prof. l’ha sempre odiata, dal primo giorno del primo anno, ma che ci può fare lei, povera vittima dell’interrogazione giornaliera.

- Io non sono una volontaria. Anzi, farei volentieri a meno della sua interrogazione.

- Molto divertente. Ora vieni alla cattedra e vediamo come ti sei preparata.

Se vuole sapere come si è preparata sarà un’interrogazione molto corta. Ieri sera ha avuto di meglio da fare. O di peggio, dipende.

- Allora.....

La prof. sta sfogliando lentamente le pagine del libro di aritmetica col suo dito affusolato e rugoso.

- Mi dica il primo teorema di Euclide.

Bene! E chi sarebbe quest’Euclide? Ci ragiona attentamente.

- Beh, stando al teorema di Euclide si deduce che....

Si deduce che.... Non sa neanche lei che cosa vuole dire.

- Farletti? Si deduce....

La porta si spalanca. Il bidello entra trionfante in classe, consapevole di aver salvato uno degli alunni, probabilmente interrogato alla cattedra.

- Ci sarebbe un piccolo problema. Il preside la desidera nel suo ufficio il prima possibile.

- Certo.

Lancia uno sguardo fulmineo a Giulia, è lei quella salvata.

La professoressa esce velocemente dalla classe, il rumore dei suoi tacchi si allontana sempre di più, mentre quello delle urla degli alunni lo può sentire solo il bidello.

Daniele si alza, va verso la cattedra, vuole chiedere spiegazioni a Giulia.

Sara lo vede, fiuta aria di guai ed è più veloce.

- Giulia, te la sei vista brutta. C’hai un culo. Mancano dieci minuti e figurati se la prof. ci mette di meno col preside!

Lascia un’aria di mistero che solo l’amica può intendere.

Secondo Sara, la prof. di matematica, Ghincetti, e il preside, hanno una storia d’amore, piena d’intrighi e di passioni folli. Per lei, lo fanno sulla cattedra del preside, vicino alla macchina del caffé e pure sui tavoli della mensa, ma Giulia la conosce troppo bene, sa che alla sua fantasia, non ci sono limiti.

Daniele si allontana sconsolato, ha capito che, almeno per oggi, non avrà risposte.

La campanella dell’ultima ora è quella che sembra non suonare, mai.

Però, dopo le preghiere di tutti e ventiquattro i ragazzi della classe, con un flebile tintinnio, segna la fine della giornata di scuola.

Anche oggi suona. Per Giulia, ancora più in ritardo di tutti gli altri giorni.

Si catapulta fuori, seguita da una ragazza ansiosa di trascorrere un pomeriggio con lei e rincorsa da un ragazzo in cerca di disperate risposte.

Giulia e Sara fanno sempre la strada insieme. Una volta la facevano anche con Daniele, ma da un mese no. Da un mese, quel tratto di strada è più silenzioso, meno allegro e molto più lungo.

Daniele sapeva come farle ridere, come far dimenticare loro una brutta giornata o un’interrogazione andata male; da quel pomeriggio, però, quella strada era colma di ricordi, di strane emozioni, di malessere.

Le due amiche avevano cercato un percorso alternativo, ma l’unico era molto più lungo e stancante.

Immersa in questi pensieri, Giulia era arrivata a casa, aveva salito le scale e si era sdraiata sul letto.

Aveva annullato l’incontro con Sara con un semplice “Non mi sento molto bene” e ora era in camera sua, a contemplare il soffitto.

La ragazza prese l’I pod, si mise una cuffia nell’orecchio destro e attese l’inizio della sua canzone preferita: “Domani”

Le venne in mente il giorno del concerto.

L’aveva accompagnata proprio lui. Erano arrivati sei ore prima del concerto e si erano presi un bel posto in seconda fila.

Alle dieci e mezza di sera i Finley avevano fatto la loro entrata sul palco e avevano iniziato a cantare il primo brano del loro secondo disco. Che emozione sentirli cantare! Che emozione cantare con loro! Che emozione stare abbracciata a Daniele per tutto il concerto! A lui non era mai piaciuto quel gruppo, ma l’aveva accompagnata volentieri, per vederla sorridere.

Giulia decise di scacciare in fretta quel pensiero e di cambiare immediatamente canzone. Quella non era più la sua preferita.

Chiuse gli occhi, aspettò che la canzone seguente iniziasse e, poi, si addormentò.

Sognò il momento mai arrivato di dargli un bacio. Un momento magico, che lei sapeva non avrebbe mai dimenticato, ma ora quella meravigliosa sensazione le dava fastidio. Pensare che a lui non avrebbe fatto piacere, che non sarebbe stato molto importante, la faceva stare troppo male. Preferiva dimenticare.

Sono le tre del pomeriggio, Daniele e lì. Davanti alla scuola, proprio dove Mariangela gli aveva detto di aspettarlo.

Quando lei gli aveva chiesto se gli andava di accompagnarla a nuoto, non c’aveva pensato due volte. Era la ragazza più bella di tutta la scuola e lui aveva avuto il privilegio di poterla vedere in costume da bagno, come rifiutare.

Ora, però, dopo averla aspettata per mezz’ora, si stava chiedendo se non fosse stato tutto uno scherzo di pessimo gusto.

Era seduto su una delle panchine nella piazza e guardava verso i gradini della scuola, nella vana speranza di vederla arrivare, dirigersi di corsa verso di lui e scusarsi con un bacio passionale.

Quella era stato il suo desiderio sin dall’inizio. O prima o dopo, voleva baciarla, a lungo e con intensità.

Chiuse gli occhi e s’immaginò la scena. Che bello sarebbe stato! Se fosse stato.

Sentì vibrare il telefonino nella tasca. Tirò fuori il vecchio modello di Nokia e, per pochi secondi, sperò che fosse stata Mariangela a scrivergli un messaggio.

Non era lei. Federico gli chiedeva come stava andando con Marilena e perché quella mattina era così rabbuiato.

Daniele non sapeva come rispondere alla prima domanda e non voleva rispondere alla seconda.

Accidenti a lui, non aveva pensato a Giulia per tutto il pomeriggio e ora ci voleva quell’idiota a ricordargli della sua esistenza.

Quella stupida ragazza viziata che gli aveva rovinato metà anno scolastico. Veramente una stronza.

Subito dopo aver pensato queste amare parole, si sentì un mostro orribile. Come poteva pensare così di quella persona meravigliosa che gli era sempre corsa in aiuto, anche non sapendo per quale motivo. Era stato lui lo stronzo.

D’altronde lei non aveva nessuna colpa. Non si comanda all’amore. Non si può decidere per chi farsi mancare il respiro, per chi dimenticarsi persino di mangiare. Giulia si era innamorata di Daniele, ma lui non di lei, non al momento giusto. Pensarla a piangere sul suo comodissimo letto tutto arancione e rosso gli provocava una stretta al cuore.

Una tristezza nell’anima prese a dilagarsi, anche un’incontro con Mariangela lo avrebbe tirato su.

Il pomeriggio era rovinato. Tanto valeva andare a casa.

_______________________________

Eccomi...sono tornata!!! Lo so, per pubblicare questo cap c'ho messo una settimana, ma se sapeste cosa mi è successo in questi giorni, credo che capireste.

In ogni caso...ecco il quarto capitolo della storia. Per Daniele e Giulia si prevedono tempi duri,ma loro ce la faranno...o no?!?

Che bello tenervi sulle spine ^_^ !!! No, scherzo, cercherò di aggiornare presto, d'ora in poi, promesso!!!

Passiamo, come d'abitudine, ai ringraziamenti.

Kia 93: sai...è veramente orribile!!! anche perchè quando capisci che lui non prova lo stesso per te, ti senti crollare il modo addosso ed è difficile trovare l'uscita dal pozzo buio in cui si cade...W l'allegria ^_^ !!! Va beh...la smetto di deprimermi, grazie ancora!!!

Cherie lily: questa storia sembra così vera, perchè è vera, e non è altro che la mia storia!!! Magari le cose fra me e il mio migliore amico non sono andate così per filo e per segno, anzi, sono state più umilianti, ma il senso è lo stesso. Sono contenta che ti piaccia ^___^ !!!

Miss_miky: non hai idea di quanto ti capisca!!! mi dispiace per te e il tuo amico, ma, se vuoi un consiglio, se i tuoi sentimenti verso di lui sono veri e forti, non mollare, continua a sperare in un suo interessamento. Se poi credi che lui provi le stesse cose, ma sia timido, allora prova a fargleilo capire, che ti piace... bene, dopo questo angolo dei suggerimenti, ti ringrazio del commento!!!!

Lady vampire: grazie, grazissime!!! Anche io ti voglio bene ^_^ !!! E magari il libro, fra qualche anno, lo pubblicheremo veramente!!!!

Grazie anche a: Francy94 e Bella.

Al prossimo capitolo,

la vostra

Miss dark

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