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Autore: Tripudium tantum    22/07/2013    5 recensioni
Astrea Parks è sempre stata diversa. Possiede il potere del fuoco.
Appena compiuti i suoi sedici anni si ritrova in un'accademia per persone speciali come lei.
Ma non tutto è come sembra. Lei è più di una ragazza con un potere speciale.
I quattro ragazzi con i poteri più forti che esistano, devono combattere.
Combattere contro il male e qualcosa molto più grande di loro.
Astrea, una semplice ragazzina, si ritrova con la vita di miliardi di persone tra le mani.
Ma se in questa faccenda s'intromettesse anche l'amore?
Harry non ama nessuno, è il ragazzo più pericoloso e violento che si conosca. Egli possiede il potere dell'aria. Ma se si potesse affezionare a una ragazza che è più forte di quel che sembra?
[...]
-E' dal buio che provengo, ed è lì che devo tornare- sussurra lasciandomi un bacio a fior di labbra.
-Harry, no!-
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Entriamo in una sala con il tetto fatto di vetro, e le pareti ricoperte da specchi. Al centro dell’enorme stanza c’è un tappeto enorme bordeaux di mezzo metro rialzato. Harry si mette nel lato destro del tappeto, sbuffando e ordinandomi di venire davanti a lui. Incrocio le braccia al petto annoiata dalla sua superbia e faccio come mi dice.
- Sai cosa fare?- chiede scocciato.
- No. E non sapevo neanche di avere poteri, vedi un po’ tu- incrocio le braccia.
Harry sbuffa ancora una volta venendomi vicino. Adesso che lo guardo un po’ più da vicino, è davvero bello.
- Mettiti completamente dritta. Come una linea- ordina impassibile.
Io faccio quello che mi dice. Mi prende il braccio destro e me lo porta in alto, abbassando il polso. Porta la gamba sinistra poco più avanti della destra. Mi guarda un attimo portandosi alla mia sinistra. Con una delicatezza assurda mette due dita sotto il mio mento e gira il mio viso verso destra. Si allontana e si mette nella stessa posizione.
- Questa è la posizione che devi avere ogni volta che inizi a combattere- m’informa.
 Io annuisco. Mi sembra tanto una posizione da danza classica, ma non fiato.
- Cominciamo!- esclama prima di creare un tornado.
Io di nuovo come un burattino faccio un salto mortale e dalle mie mani fuoriescono fiamme che bruciano le mani di Harry. Lancia un urlo mentre io riprendo il controllo del mio corpo.
Vado verso di lui, mentre egli si contrae dal dolore.
- Oddio Harry… s-scusa- provo ad avvicinarmi ma lui mi allontana bruscamente con una ventata d’aria.
- Stammi lontano!- mi intima urlando.
Cammina a passo veloce verso l’altra stanza ed io lo seguo.  Appena aperta la porta vedo Niall che fa fluttuare dell’acqua, e alla sola vista di quell’ammasso di gelido liquido i miei muscoli si contraggono.
- Che ti succede, Astrea?- mi chiede Zayn venendomi vicino.
- I-io ho paura dell’acqua. Non riesco a vederla.- deglutisco.
Sento Harry parlare con Niall così mi avvicino con un grande sforzo.
- Quella mocciosa mi ha bruciato le mani e ora mi fanno male da morire- sospira forte.
Niall porta giù l’acqua e le mani di Harry s’immergono in essa. Dall’espressione frustrata passa al sollevato.
- Grazie.- pronuncia senza emozioni
Mi guarda male e mi sorpassa dandomi una spallata molto forte, mentre io mi avvicino a Niall.
Lui appena mi avvicino lascia cadere l’acqua che mi schizza sul braccio. Lancio un urlo tenendomi il braccio, notando che la pelle sembrava bruciarsi come un foglio di carta. I ragazzi si radunarono intorno a me, tranne Harry che guardava la scena impassibile.
- Astrea mi dispiace!- mi dice Niall toccandomi una spalla.
Dopo poco tempo la pelle sembra riformarsi, e il dolore passa. Guardo Niall, che quasi si mette a piangere.
- Calma Niall, sto bene- dico sorridendo mostrandogli il braccio.
Lui fa un sospiro di sollievo, prendendo l’acqua e rimettendola nella scatola di vetro.
- Non sapevo non potessi toccare l’acqua- si scusa Niall.
Continuiamo ad allenarci tutti e cinque insieme. Ogni volta che Harry mi passava vicino mi dava una spallata, ma non ci badavo. Delle persone così io non m’interessa.

- SVEGLIA!- mi dice qualcuno o qualcosa.
Apro gli occhi e vedo un uccello di legno fluttuare davanti alla mia faccia. Lancio un urlo, ma mi ricordo di avere dei poteri e tutto mi sembra normale. L’uccello segue una traiettoria e ritorna in una casetta di legno. Mi alzo dal letto e guardo quella stanza. D’ora in poi sarebbe stata la mia casa. Sorrido e prendo un jeans e una camicia rossa. Lascio i capelli sciolti, nonostante mi siano molto ingombranti. Cerco di ricordarmi la strada per la palestra, ma non rammento niente. Sento bussare e vado ad aprire. Vedo il ciuffo perfetto di Zayn fare irruzione nella stanza.
- Ciao Zayn!- mi da un bacio sulla guancia e io ricambio.
- Ciao Astrea! Pronta per l’allenamento?- mi chiede sorridendo.
Io annuisco, mentre lui mi fa strada per la palestra. Nel giardino vedo due ragazze che si vantano tanto dei loro poteri. Sorrido maligna, e immagino nella mia testa che dalle mie dita esca fuoco. Questo accade e io scrivo un ‘ciao’ col dito nell’aria. Le due ragazza mi guardano male, mentre io sorrido.
Arriviamo alla palestra, dove vedo Harry allenarsi con i pesi, Niall fare le flessioni e Elisabeth spostare un raggio di sole entrato dalla finestra avanti e indietro.
- Ciao a tutti!- sorrido.
I ragazzi mi salutano sorridendo, ovviamente tranne l’antipaticone.
-Ma perché si comporta così?- chiedo a Zayn sottovoce.
Lui alza le spalle, e mi accompagna verso l’asse. Anche Niall s’avvicina, mentre Elisabeth e Harry continuano il loro allenamento.
- Devi saper combattere e schivare i colpi anche quando non sei con i piedi saldamente a terra- dice Zayn aiutandomi a salire sull’asse. –Niall adesso ti lancerà delle piccole sfere d’acqua, e tu dovrai evitarle senza colpirlo.- pronuncia.
Niall sembrava preoccupato, agitato.
- Tutto ok, Niall?- domando sorridendo a Niall.
Il biondo scuote la testa.
- Ho paura di farti del male- dice triste.
Io sorriso, e gli lascio un bacio sulla guancia per tranquillizzarlo. Con la coda vedo Harry a denti stretti, che sussurra un ‘puttana’. Io non ci bado, e provo a mettermi in equilibrio sull’asse, lunga almeno cinquanta metri.
- Al mio tre comincia a correre, va bene?- mi chiede Zayn.
Non sono mai stata una grande equilibrista, in realtà. Annuisco, aspettando che Zayn pronunciasse i numeri.
-1…2…3!-
Corro come una pazza, rischiando di scivolare varie volte. Niall intanto cercava di colpirmi, ma non con vera intenzione.
- Niall! Prova seriamente a colpirmi!- gli urlo.
Niall annuisce, e lo vedo già più deciso e con una mira più precisa.
Salto, mi abbasso, corro.
Salto, mi abbasso, corro.
Corro, salto, mi abbasso.
Quando una pallina d’acqua mi colpisce al piede. Cado per terra, mentre il bruciore poco a poco sparisce. Zayn mi porge una mano per rialzarmi, ma quando appoggio il piede ‘sano’ non riesco a reggermi in piedi così mi aggrappo a Zayn. Harry mima ancora una volta quella parola, mentre io lo guardo in cagnesco.
- Tutto ok con quel piede?- mi chiede preoccupato Zayn.
Io scuoto la testa. Vedo Elisabeth precipitarsi verso di me, e trasportarmi verso Niall.
- Prova a curarla!- chiede al biondo.
Niall scuote la testa.
- Io non posso curarla, le farei solo del male- disse accarezzandomi la caviglia.
Mi mordo il labbro, mentre Elisabeth mi trascina in infermeria. Mi fa stendere sul letto, rassicurandomi che l’infermiera sarebbe arrivata presto. Ed è così. In infermeria entra una signora anziana, un po’ bassottella ma magra. Aveva degli occhi viola ametista, e dei capelli castano chiaro. Un naso a patata e le labbra carnose.
- Oh, cara ma cosa ti è successo?- mi chiese guardandomi la caviglia.
Effettivamente non dovrebbe essere messa in quella posizione.
- Sono caduta dall’asse- le spiego.
La donna chiede a Elisabeth di uscire, mentre dalle sue mani si sprigiona una luce violacea. Strabuzzai gli occhi. Non mi ero ancora abituata a tutto questo.
- Non sentirai niente, cara- mi dice sorridente.
Mi appoggia delicatamente le mani sulla caviglia, mentre vedo che una luce abbagliante ricopre essa. Io chiudo gli occhi, cercando di ripararmi dalla forte luce, quando l’infermiera mi annuncia che ha finito. Io guardo la caviglia provando a muoverla, perfetta direi!
- Grazie!- le sorrido.
- Ma figurati cara.- mi pizzica la guancia.
Mi lascia sola un attimo, e in quel momento vedo qualcuno sullo stipite della porta. Riconosco Harry con un’espressione da statua. Le statue non hanno sentimenti, no?
- Tutto bene, mocciosa?-






ED ECCOMI TORNATAAAAA!
Ok, sto morendo perché questo capitolo mi è piaciuto com’è venuto,
 e non è una cosa normale.
Sentite, voi come vi immaginate Astrea? No,
perché io volevo metterla come Ariana Grande,
Ma boh, ho detto che ha i capelli ricci e lunghissimi.
HAHAHAHAHHA Mi consigliate qualcuno? Plz :cc
Tornando alla storia lol...
Vi giuro che sto odiando Harry.
AHAHAHAHHAAHAHHA
Per favore potete lasciarmi delle recensioni?
Dei consigli?
Mi dite cosa sto sbagliando?
Daiiii ditemi anche se la storia vi piace!
Per favore :c ne ho ardentemente bisogno.

   
 
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