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Autore: Gogetathebest    22/07/2013    0 recensioni
Salve a tutti! Questa è la mia prima ff e parla di Bra, una sedicenne che si trova alle prime esperienze e che ancora non è in grado di decidere cosa sia giusto o sbagliato senza essere condizionata dall'orgoglio... Dopo una serata andata male in discoteca, si troverà costretta ad affrontatre la punizione di suo padre che, pur capendo sua figlia, non può permettersi di fargliela passare liscia e... non vi anticipo più niente! Scoprirete tutto leggendo la storia! Spero di non avervi annoiato troppo ;)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bra, Bulma, Nuovo personaggio, Vegeta
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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[Intanto avevano visto Trunks e Goten, ed erano salite in macchina, pronte a ritornare a casa.]
 
Erano passate un paio di settimane dalla prima giornata di shopping con Jennifer, la nuova amica di Bra, e ce ne erano state anche altre, che si erano alternate a pomeriggi di studio sempre con lei; Bra si stava velocemente abituando al fatto di trascorrere del tempo con qualcuno che non fosse un Sayan, e la cosa le piaceva. Iniziava perfino a fidarsi e stava considerando l’idea di dirle di lei e Baiko, ma c’era ancora qualcosa che la frenava, una specie di sesto senso, e lei aveva intenzione di seguire le sue sensazioni, dato che il suo istinto non sbagliava mai. Ora era stesa sul letto, stanca per aver passato un pomeriggio intero ad allenarsi con suo padre e Baiko, avvolta da un asciugamano che la copriva dal seno a metà coscia, che aveva messo dopo un lungo e rilassante bagno. Controllò l’orologio e vide che erano le sette e mezza, e aveva un appuntamento per le otto e mezza in pizzeria con Jennifer, la quale le aveva chiesto di portare anche Baiko, dato che lei sarebbe stata accompagnata da suo fratello; Bra avrebbe preferito che fossero da sole, ma l’amica le aveva detto che il ragazzo era stato molto impegnato nell’ultimo periodo e quindi voleva dargli la possibilità di passare una serata in compagnia. Comunque non poteva certo farle male conoscere qualche persona nuova, dato che la sua cerchia di amici era abbastanza ristretta, e magari il ragazzo era anche simpatico. Così si alzò svogliatamente dal letto e iniziò a rovistare nel suo armadio in cerca di qualcosa da indossare, anche se non voleva essere troppo elegante o appariscente come faceva di solito. Alla fine optò per un Jeans attillato chiaro e una camicetta bianca con una leggera scollatura, con decolleté bianche tacco dodici classiche. Niente di troppo appariscente che però la valorizzava ugualmente. Una volta pronta andò nella stanza di Baiko che però trovò, con sua sorpresa, vuota. Allora afferrò al volo la sua borsetta azzurra e scese al piano di sotto per scoprire dove fosse il ragazzo, e lo trovò spaparanzato sul divano che guardava annoiato la TV. Sapeva che lui si era accorto di lei, ma gli andò comunque dietro e gli stampò un delicato bacio sulla guancia. A quel punto lui si alzò e insieme uscirono di casa, anche se, dopo una giornata dura come quella, avrebbero preferito qualunque cosa fuorché uscire. Quando arrivarono davanti alla pizzeria stabilita, notarono che di Jennifer e suo fratello ancora non c’era traccia.
“Bra… ma era proprio necessario uscire stasera?”
“No, direi di no… però ormai siamo qui, quindi un po’ di entusiasmo! Tanto passerà in fretta!” Tentò di rallegrarlo un po’, ma neanche lei credeva a quello che aveva detto… comunque si faceva forza pensando che un paio d’ore non erano poi tante.
“E se entrassimo? Non mi va di aspettare qui fuori…” 
“Vedrai che  tra un po’ arrivano, un po’ di pazienza su!” Neanche il tempo di finire la frase, che vide Jennifer avvicinarsi insieme ad un altro ragazzo, sicuramente suo fratello. Era abbastanza affamata, così non si perse in chiacchiere, e, dopo essersi salutati e presentati, entrarono nel locale e presero posto a un tavolo vicino alla finestra, la quale permetteva di vedere il cielo che purtroppo quella sera era abbastanza nuvoloso. Non appena presero posto ed ebbero ordinato quattro pizze, Bra iniziò ad osservare i due che erano davanti a loro. Jennifer quella sera era truccata abbastanza pesantemente, soprattutto sugli occhi contornati da uno spesso strato di matita, abbondante mascara e ombretto beige, labbra con un lucidalabbra rosa scuro e indossava una maglietta nera abbastanza scollata e una gonna attillata sempre nera che le arrivava a metà coscia, e aveva un paio di scarpe molto simili a quelle di Bra, però nere. La Sayan capì immediatamente che non era certo un caso se era vestita in quel modo per una semplice serata in pizzeria, ma era evidente che ancora non si era arresa e voleva far colpo sul suo ragazzo. Ovviamente però non gliel’avrebbe permesso. Invece il fratello di Jennifer, che aveva scoperto chiamarsi Jason, era un tipo abbastanza carino, ma niente di speciale, aveva capelli lisci e marroni e degli occhi castani. Fisicamente, comunque, non sembrava messo male, anzi, da quello che si poteva vedere, era anche abbastanza muscoloso. In ogni caso Baiko era un milione di volte più bello, più dolce, più simpatico, più tutto, quindi Jason non aveva neanche mezza possibilità di interessarle minimamente. Mentre era persa in questi pensieri, gli altri tre stavano chiacchierando allegramente, e Bra notò che lo sguardo di Baiko era troppo insistente su Jennifer, in particolare sulla sua scollatura… non avrebbe più accettato di uscire contemporaneamente con lui e l’amica, ma per il momento doveva trovare il modo di distrarre il ragazzo. Anche perché si, Jennifer era davvero una bella ragazza, ma lei non aveva nulla da invidiarle, anzi, semai era il contrario! Quindi, dicendo di avere caldo, aprì con fare sensuale il primo bottone della camicia, così avrebbe attirato l’attenzione di entrambi i ragazzi,  e Baiko non avrebbe più guardato Jennifer e sarebbe stato geloso del fatto che anche Jason la stesse guardando. Ecco, così imparava! Notò infatti immediatamente che  il suo piano aveva funzionato alla perfezione e il Sayan fulminava con lo sguardo l’altro ragazzo, che però non si accorgeva di niente, essendo troppo impegnato a guardare altro. Poi, non appena arrivarono le pizze, Baiko sembrò esserne rapito e così, infastidita dallo sguardo invadente dell’altro, si richiuse la camicia. Così continuarono a chiacchierare e Jason si dimostrò un ragazzo intelligente e simpatico, e Bra cambiò opinione su di lui, scoprendo che non era il maniaco che si era dimostrato all’inizio… infondo era pur sempre un maschio, no? Decisero poi di fare una passeggiata e magari di prendere un gelato.
“Brr… fa freddino eh?” Esclamò Jennifer non appena uscirono dal locale e Bra stentò a trattenere un commento abbastanza acido… se lei si vestiva in quel modo ad aprile, cosa aveva da lamentarsi?
“Vuoi la mia giacca?” Fu la risposta apprensiva di Baiko… e in quel momento Bra, se non avesse avuto un autocontrollo di ferro, lo avrebbe afferrato per le orecchie e lo avrebbe trascinato via immediatamente. C’era Jason li con loro, era lui che doveva preoccuparsi dei problemi di quella gallina della sorella! Oh, ma Baiko non l’avrebbe passata liscia, nossignore!
“Oh, grazie! Come sei carino!” Accettò mielosamente Jennifer, mentre Bra faticava sempre di più a controllarsi... improvvisamente, non vedeva l’ora di tornare a casa. Doveva fare assolutamente qualcosa, così si intrufolò tra i due.
“Ragazzi, vi va di andare a prendere un gelato?” Chiese, ed ebbe risposta positiva da parte di Baiko e negativa dagli altri due.
“Allora io e Baiko andiamo a prenderlo e torniamo subito… aspettate qui?” Continuò Bra, contenta di poter rimanere sola con il ragazzo anche solo pochi minuti, le bastavano.
“Ok.” Risposero all’unisono Jason e Jennifer, così loro entrarono nel bar e ordinarono ciò che volevano.
“Vuoi la mia giacca, eh?” Disse all’improvviso Bra guardando male il Sayan, il quale ne fu abbastanza sorpreso.
“C…Come?” Rispose infatti balbettando… non capiva che avesse fatto di male.
“Non mi senti? Com’è che fai il cretino con quella?” Disse sempre più alterata… incredibile, faceva anche finta di non capire!
“Ah… era questo! Ma no, ti sbagli! Non sarai gelosa eh?” Disse sorridendo. Cavolo… non aveva proprio pensato che Bra potesse reagire così…
“Gelosa? E perché… sei stato solo gentile con Jennifer! Sono una stupida, perdonami!” Disse con finto tono comprensivo… non capiva come lei si sentisse? Bene, gliel’avrebbe fatto capire! E fu vedendo la sua espressione, che Baiko iniziò a preoccuparsi.
“Senti, Bra… io…” Tentò di rimediare, ma ormai era tardi perché Bra era partita come un fulmine e si stava dirigendo verso Jennifer e Jason.
“Eccoci, ragazzi. Siamo tornati!” Disse con un enorme sorriso sul volto, cosa che stupì i due fratelli.
“Avete fatto in fretta!” Disse Jennifer, ovviamente contenta di rivedere Baiko.
“Già… Jason, vuoi provare?” Gli chiese con finto tono innocente, offrendogli il gelato. Il ragazzo non si spiegava l’improvviso cambiamento di Bra, e non sapeva se assecondarla o meno.
“Ehm… non so… che gusti sono?” Chiese infatti titubante.
“Nocciola e vaniglia… sono squisiti! Dai, assaggia!” E in quel momento, non appena Jason leccò il gelato, Baiko capì esattamente come si era sentita Bra prima… accidenti, doveva aspettarsi una cosa del genere da lei, e avrebbe assolutamente fatto in modo da non far ripetere mai più qualcosa di simile; intanto, però, doveva fare qualcosa! Come si era permesso quello di leccare la stessa cosa che avrebbe leccato Bra? E per di più davanti ai suoi occhi! Ma la goccia che fece traboccare il vaso fu Jennifer…
“Ehi, Baiko! Mi faresti assaggiare il tuo?” Chiese tutta entusiasta Jennifer, ma il suo entusiasmo si spense in fretta alla risposta del ragazzo.
“No! Compratelo da sola se lo vuoi! E la stessa cosa vale per te!” Disse riferendosi a Jason… ma lasciò tutti e tre allibiti.
“Ma che ti prende?!” Disse Jason a Baiko tentando di calmarlo, ma ottenne esattamente l’effetto opposto.
“Che mi prende? Che mi prende?! Osi chiedermi che mi prende?!? Devi lasciare in pace Bra!”
“Baiko! Calmati! Non ha fatto niente!” Lo interruppe la Sayan, ma ormai la frittata era fatta…
“Non ha fatto niente? Ok, allora continuate pure a spassarvela, ma senza di me!” Non appena ebbe terminato la frase, prese il volo e si allontanò velocemente da quei tre lasciandoli a dir poco perplessi e Bra non sapeva che fare… forse lei aveva esagerato, ma una reazione del genere non se la sarebbe mai immaginata! Ora come cavolo lo spiegava come aveva fatto Baiko a volare via, e soprattutto perché aveva reagito così male?
“Ehm… Bra… che cavolo gli è preso?” Chiese titubante Jason.
“Ragazzi, scusatelo, mi dispiace… ma è anche un po’ colpa mia… insomma… io e lui stiamo insieme…”
“Bra! Ma mi avevi detto…” Disse Jennifer, come se fosse offesa… eccerto! Ora faceva pure l’offesa!
“Lo so che avevo detto! Non volevo che si sapesse, ok? Scusatemi, davvero… forse ho un po’ esagerato con lui… Ci si vede, ok?” Disse, e prima che gli altri potessero rispondere, si alzò in volo anche lei e si diresse a casa sua… l’aveva combinata grossa, ora sperava solo che Baiko non se la fosse presa troppo. Una volta arrivata a casa, entrò di corsa in tutte le stanze nel tentativo di trovarlo, ma di lui nessuna traccia, allora decise di andare a chiedere a sua madre se l’avesse visto rientrare, e quest’ultima le rispose negativamente… ma dove diavolo si era cacciato quel ragazzo?!? Non sapendo dove sbattere la testa, andò sconsolata in camera sua e si liberò di quei vestiti stretti e scomodi e andò sotto la doccia per rilassarsi e cercare di ragionare. Insomma… in fin dei conti non era successo niente di così grave da farlo arrabbiare in quel modo, ok, lei forse aveva esagerato un po’, ma neanche lui c’era andato leggero! E poi, lei l’aveva provocato, ma l’aveva fatto sapendo che si sarebbe arrabbiato, lui invece l’aveva fatto ingenuamente, quindi non si rendeva conto di quanto l’avesse ferita! Lei voleva solo quello, fargli capire come si sentiva! Possibile che non ci arrivasse?! Vabbè… era un maschio in fin dei conti… la sciocca era lei a preoccuparsi tanto! Ora era abbastanza nervosa… avrebbe voluto sfogarsi, magari prendere a pugni qualcuno… ma certo! Probabilmente, Baiko aveva avuto la stessa idea! Ora sapeva dove trovarlo, quindi uscì dalla doccia, si asciugò velocemente e indossò una tuta nera abbastanza calda, dato che doveva volare fino in montagna e non voleva certo beccarsi la febbre. Dunque aprì la finestra e si diresse proprio nel luogo in cui, mesi prima, lo aveva visto la prima volta seguendo suo padre di nascosto. Dopo appena cinque minuti era già arrivata, mentre la prima volta ci aveva messo almeno mezz’ora… probabilmente perché la prima volta aveva appena provato a volare, e quindi le era più difficile  controllarsi e regolare la velocità. Vedeva la ex casa/capanna di Baiko, ma le sembrava impossibile che fosse entrato lì dopo essersi arrabbiato, ma magari si era accorto del suo arrivo ed era andato a nascondersi… oppure lei si era sbagliata e Baiko non si trovava in quel luogo. Non le restava che andare a controllare. Scese a terra e si avvicinò lentamente alla porta, mentre si innervosiva sempre di più… forse avrebbe dovuto portare qualcuno con se, come suo fratello, o meglio suo padre… ma no! Non poteva certo aver paura di lui! Non era successo nulla di tanto grave, e lui, ne era certa, non l’avrebbe toccata neanche con un dito. Dopo questo attimo di indecisione, si fece coraggio ed entrò… non c’era mai entrata prima e le sembrò molto meglio di quello che se l’era immaginata, anche se aveva un arredamento estremamente semplice: un divano nero probabilmente di ecopelle, una porticina chiusa affianco al divano e un’altra porta socchiusa… non le restava che scoprire cosa nascondevano quelle due porte. Si avviò verso quella semiaperta e, non appena la aprì, vide una finestrella che assomigliava a un buco, e probabilmente era stata aperta proprio con un paio di pugni a giudicare dalla forma irregolare, c’era un letto arrangiato con un materasso ricoperto da un solo lenzuolo, e sopra il lenzuolo… Baiko. Non appena lo vide, si accorse che stava fissando la luna piena attraverso il buco, e anche se non aveva più la coda, forse era anche per quello che era più nervoso del solito. Iniziò anche lei ad osservare lo stesso punto di Baiko, infondo anche lei era una Sayan, e di conseguenza anche su di lei la luna aveva uno strano effetto.
“Hai intenzione di rimanere li impalata?” La voce dura di Baiko la riscosse, e quando si voltò verso di lui scoprì che la stava osservando; che strano, quel volto le sembrava molto più spigoloso del solito, ma anche molto più bello.
“N…no.” Balbettò in risposta, ma la verità è che era a disagio e non sapeva proprio come rompere il ghiaccio. Aveva ormai perso tutta la sicurezza che aveva prima, era confusa, disorientata, le sembrava di essere in un sogno. Si mosse solo quando il Sayan si sedette e le allungò un braccio, invitandola ad avvicinarsi. In realtà anche lui non era proprio a suo agio, ma qualcuno doveva pur prendere in mano la situazione. Lei dunque accettò l’invito e andò a sedersi vicino a lui.
Che strana situazione, pensò. Tutto avrebbe immaginato fuorché quello strano silenzio. Decise allora di provare a dire qualcosa.
“Baiko… Io… insomma, mi dispiace… forse ho un po’ esagerato.” Confessò con non poco imbarazzo, ed era certa che, con quelle poche parole, aveva rotto quel precario equilibrio che si era formato. Ora si che avrebbe dovuto avere paura.
Lui si voltò di scatto, facendo sussultare Bra, e la guardò fisso negli occhi. Era certo che lei lo avrebbe accusato, gli avrebbe  rinfacciato tutto quello che lui aveva fatto, non si aspettava di certo delle scuse! Insomma, lui non aveva agito con un secondo fine, non si era neanche reso conto che avrebbe potuto ferire in qualche modo Bra… e lei gliel’aveva fatta pagare con gli interessi. Vabbè, infondo si aspettava di peggio da lei, conoscendola. Lui non era mai stato bravo con le parole, quindi non aveva la minima idea di cosa risponderle… e la baciò di scatto. Bra inizialmente non rispose al bacio, sicuramente non se l’aspettava, ma poi capì tutto. Quello era il miglior modo che avesse a disposizione il Sayan per comunicarle le sue emozioni e i suoi sentimenti. Infatti le stava chiedendo scusa e la stava perdonando, perché alla fine avevano sbagliato entrambi, e non sarebbe stato un fatto così insignificante a separarli. Pian piano il bacio divenne sempre più approfondito, le loro lingue si intrecciavano, si inseguivano, e non si stancavano mai l’una dell’altra. Baiko le aveva messo le mani tra i capelli, come per avvicinarla a se e non lasciarla scappare, mentre Bra gli accarezzava la schiena e volle ben presto liberarsi dall’ostacolo della maglia, così come fece Baiko. A quel punto, fu come se fosse suonato un campanello d’allarme nella testa di Bra, e si accorse di cosa stava accadendo; era come se in quel momento si fosse risvegliata da una trance, ma non lo diede a vedere… infondo ormai aveva quasi diciassette anni, un ragazzo fantastico, e decise che era arrivato il momento di diventare una donna. Baiko abbandonò la sua bocca e scese al collo, cominciando a leccarlo e succhiarlo, e intanto con le mani iniziò a indugiare sul gancetto del reggiseno. Non sapeva fino a che punto Bra avrebbe voluto spingersi, era quindi incerto sul da farsi, ma quando sentì che Bra aveva cominciato ad armeggiare sulla cintura dei suoi pantaloni, fu come se lo avesse incoraggiato a continuare. Così lo aprì, glielo sfilò  e lo lanciò vicino alla maglietta, senza mai abbandonare il suo collo con le labbra. Poi tornò a baciarla e intanto la accarezzava, dalla schiena alla pancia, e dopo un po’ anche i pantaloni di entrambi raggiunsero il resto dei vestiti abbandonati a un angolo indefinito della piccola stanza. Quando furono rimasti nudi, si staccarono e Baiko la guardò negli occhi, come se cercasse il permesso per continuare, e, dopo un piccolo cenno di assenso di Bra, i loro corpi divennero una cosa sola, e iniziarono a muoversi in una danza frenetica, come se volessero avvicinarsi più di quanto non lo fossero già.
Quella notte, sotto la luna piena, entrambi presero la consapevolezza di essere fatti l’uno per l’altra, e continuarono ad amarsi tutta la notte, solo loro, due cuori e una capanna.
 
 
Spazio autrice: Ciao a tutti! Finalmente sono tornata, e spero di non avervi fatto aspettare troppo xD Sinceramente, scrivere questo capitolo non è stato molto facile, siccome non sapevo come continuare, ma alla fine, dopo averci pensato un sacco di tempo, ho deciso di concludere la storia. Purtroppo non so come continuarla e spero di non avervi deluso con questo finale. Ringrazio chi ha messo la storia tra le preferite-seguite-ricordate, chi ha letto silenziosamente e soprattutto ilaria_manga1 che non mi ha MAI fatto mancare il suo sostegno, neanche in questi ultimi capitoli che ho scritto solo grazie a lei e ai suoi incoraggiamenti! Quindi grazie! :D Spero che se deciderò di scrivere ancora qualcosa, continuiate a seguirmi e a incoraggiarmi come avete fatto con questa mia prima storia. Alla prossima, ciao!! :D
  
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