POV CALLIE

 Esiste qualcosa di perfetto?Esiste il giorno perfetto?Esiste un giorno in cui tutti i problemi rimangono chiusi in una scatola?Esiste un giorno in cui il cielo è il tuo migliore amico e la terra la tua unica casa?Prima di incontrare Arizona avrei detto di no,ma dopo aver incontrato lei,avrei risposto di sì.

Quella mattina avevamo deciso di andare,dopo il lavoro,al parco con Sofia.

Arizona aveva steso una coperta blu sul prato. Lei era stesa a pancia in giù ad osservare Sofia giocare con altri bambini,mentre io ero stesa a guardare il cielo.

"Hey,come mai sei così silenziosa,oggi?"mi chiese,mia moglie

"Stavo pensando?"le dissi

"A cosa?"
"A quanta strada abbiamo fatto in questi ultimi sei anni e mezzo?Ti ricordi la prima volta che ci siamo incontrate?"le chiesi.

"Certo. Una povera pazza,innamorata di te,entra nel bagno di un bar e ti bacia."mi disse.

Io risi

"Non eri pazza?Solo che non è da tutti baciare qualcuno appena lo conosci "le dissi.

"Oppure darle della poppante"disse,Arizona
"Quella me la devi ancora pagare"le dissi,girandomi su un fianco per guardarla negli occhi.

Arizona fece lo stesso.

"E come potrei pagare il mio debito?"chiese Arizona in maniera provocante.

"Con una lezione di salsa"le dissi

"Una lezione di salsa?"chiese confusa.

Non aveva capito il senso di quella frase

"Per salsa intendi salsa?"mi chiese,mia moglie.

"Per salva intendo..."la guardai in maniera provocante e la baciai.

Allora,capì.

"Una lezione di salsa,eh!Ci sto,magari anche una lezione di rumba"scherzò,Arizona

"Non ho mai provato la rumba,ma si potrebbe fare"le dissi.

"Ti piacerà."

Mi baciò e poi,passò una coppietta di anziani.

"Ma guarda queste qui!"dissero,andando via.

"Li hai sentiti?"mi chiese Arizona,mettendosi a sedere.

"Sì, e allora?"le chiesi.

"Allora?Ci hanno mancato di rispetto,Callie"

Quando Arizona urlava in quella maniera,non si preannunciava nulla di buono.

"E allora ?Sono dei poveri vecchietti ,Arizona. Fra 40 anni saremmo anche noi come loro,vecchie e fuori dai tempi"le dissi.

"Vecchie e fuori dai tempi?Fuori dai tempi?Callie,fuori dai tempi?"mi chiese nervosamente

"Vuoi veramente litigare ,Arizona? Perchè sai qui c'è tuo figlio e non gradirebbe molto sentire le sue mamme litigare in una giornata così....."
"...perfetta"completò,Arizona

"Ascolta. Ci saranno sempre persone che ci vedranno in maniera strana o non ci considereranno come una vera famiglia americana,ma noi lo siamo. Siamo una famiglia,anzi sei la mia famiglia da quando ti ho incontrata. Tu non hai chiesto il permesso per entrare nel mio cuore,l'hai fatto e basta. Ti amo,Arizona. L'unica cosa che conta siamo tu,io ,Sofia e il nostro bambino che farà parte di questa famiglia fra 7 mesi. Quello che conta è la nostra piccola bolla rosa,ok"le dissi.

"La nostra piccola bolla rosa"mi ripete e mi bacio.

POV ARIZONA

Dal nostro viaggio in Florida era passato molto tempo.Circa un anno. Appena giunte a Seattle avevamo ripreso a condurre la nostra vita. Turni lunghi e faticosi in ospedale ;giornate al parco con Sofia; notti a luci rosse. In tre mesi avevamo trovato la casa ideale,molto simile a quella in cui mia moglie era cresciuta,solo senza piscina. Aveva quattro camere da letto,una per me e Callie,una per Sofia,un per il piccolo bimbo in arrivo e una quarta per gli ospiti.Come al solito,avevamo litigato a lungo sul colore delle pareti.Lei voleva vivere nella Batcaverna e io nell'Uovo di Pasqua.Così,le proposi di lasciare decidere alla nostra dolce bimba di quattro anni.Lei aveva scelto il giallo per il salotto;il rosa per sua cameretta;un bellissimo azzurro per la camera del fratellino prima che Callie restasse incinta,un viola per la camera da letto.Ormai Sofia iniziava ad assomigliare anche a me.

Anche se fisicamente assomigliava a Callie e biologicamente non era mia figlia,lei aveva iniziato ad assomigliarmi. Adorava in maniera pazzesca i pancake con sciroppo d'acero ,per  non parlare dei polli. Sul retro del giardino avevamo due polli. I loro nomi erano Black e Rosy. Sofia adorava giocare con i polli e dare loro da mangiare. Sì,anche lei aveva sviluppato la mia insana passione per i polli.E poi,aveva iniziato a usare parole come meraviglioso e stupendo anche se non sapeva ancora pronunciare bene il suono gl. Sei mesi dopo,Sofia ci fece una richiesta.

Eravamo sul letto matrimoniale a giocare.

Eravamo io e Callie contro Sofia.

Le stavamo facendo il solettico.

Di colpo,se ne era uscita con questa domanda.

"Mamme,perchè non ho un fratellino?"
Io guardai Callie e lei guardò me.

Eravamo un pò confuse.

"Un fratellino?"chiese io.

"Zoozoo,ha Bally. Anch'io voglio un fratellino"disse,Sofia.

Sofia amava chiamare Zola come Zoo e il piccolo Bailey come Bally.

"Mamma ,posso avere un fratellino?"chiese Sofia a Callie.

"Perchè non lo chiedi a mamma Zona?"fece Callie.

Era un pò spiazzata dalla sua richiesta,ma in fondo mi sarebbe piaciuto avere un'altro figlio.

"Certo. "

La stessa sera,quando Sofia andò a dormire,ne parlai con mia moglie.

"Sai,ti capirei se non volessi un altro figlio"mi disse,Callie

"Ma,io voglio un'altro figlio"le dissi.

"Lo so che vuoi viziare Sofia un pò troppo,ma così mi sembra esagerato"mi disse.

"Callie,non ricordi la cosa 10 figli?Io voglio avere un altro figlio,ok?Non perchè Sofia me lo chiede,ma perchè voglio un altro figlio semplicemente"Le dissi senza respirare un momento

"Allora,avremo un altro figlio" disse,mia moglie.

"Davvero?"Le chiesi

"Davvero,Arizona?"mi disse,sorridendo.

Ricambiai il sorriso e poi,la baciai

Dopo un mese mesi di esami,controlli e visite, Callie era incinta.

Aveva deciso di usare un mio ovulo con un lo sperma di un donatore.

Anche su quest'ultimo punto avevamo discusso.

"Callie,non voglio che nostro figlio diventi uno storico,ok?"le dissi

"Ma questo qui è biondo. Aumenterebbe le probabilità di avere figli biondi,non credi?"mi disse

"Che ne pensi di questo?"le indicai la scheda.

"Alto,biondo,bel sorriso,ma è un tatuatore. Arizona!"mi rimproverò.

"E' un tatuatore,stai scherzando. Vuoi che nostro figlio diventi un tatuatore piuttosto che un medico o uno storico?"mi disse,Callie

"Non dicevi che uno biondo aumenterebbe le probabilità di avere un figlio biondo?"le dissi

"Ok,ma questo aumenterebbe le probabilità che un giorno voglia fare il tatuatore.Quindi no"
"E' questo.E' un medico.Chirurgo generico,dice la sua scheda"le dissi.

"Mi sembra carino.E latino?"chiese,mia moglie.

"La scheda dice che è nato in Spagna"
"E' lui"disse,Callie.

"Perchè lui?"le chiesi

"E' un medico quindi possibilità in più che diventi un chirurgo.E' carino e atletico quindi nostro figlio potrebbe diventare un atleta. E' spagnolo quindi imparerà più velocemente lo spagnolo di quanto farai tu"mi disse

"Guarda che nell'ultima lezione di spagnolo,ho imparato molto. My esposa  "le dissi scherzando.

Alla fine decidemmo per il medico.

POV CALLIE.

Dopo il pomeriggio al parco,tornammo in ospedale.

Lasciammo Sofia al nido e andammo a fare la visita ginecologica.

La prima.

"Il gel è un pò freddo"mi disse,la dottoressa

"Lo sa,non è la nostra prima figlia"disse,Arizona.

"Mi stai stritolando la mano,Arizona"dissi a mia moglie.

Era molto nervosa.

"E come si chiama?"
"Si chiama Sofia.E' molto carina. Ha degli magici e dei capelli come quelli di mia moglie"disse,Arizona.

"Vedete,questi sono gli embrioni"disse,la dottoressa

"Gli embrioni?"domandai.

"Sì,sono tre gemelli .Sono maschi.Credo tutti e tre"disse,la dottoressa

"Tre gemelli?"disse,Arizona

"Tre gemelli"ripetei.

Ero sconvolta dalla notizia. Tre gemelli. Tre gemelli. Tre gemelli.