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Autore: _diana87    22/07/2013    6 recensioni
[ATTENZIONE SPOILER FINALE DI STAGIONE]
Sette sospettati, sette delitti, sette peccati.
Un unico serial killer.
Genere: Angst, Drammatico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Grace Van Pelt, Patrick Jane, Teresa Lisbon, Un po' tutti, Wayne Rigsby | Coppie: Jane/Lisbon
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Tensioni



 

La figura scura se ne stava sempre seduta in ombra, assicurandosi di non essere vista. Accavallava le gambe e manteneva una posizione composta, tenendo in mano un sigaro. Forse l'unica cosa che si poteva notare era il fumo che lo circondava.

L'altro uomo presente nella stanza tossì un paio di volte, coprendosi la bocca con il pugno della mano, non amando molto l'odore di tabacco. Rimase composto, inclinò la testa e si sistemò la giacca.

Sul tavolo c'erano i pezzi di quel puzzle folle che Patrick Jane aveva nel suo attico. Le foto delle scene del crimine tutte collegate tra loro. Smile rossi, donne squartate, il sangue che colava dai loro corpi semi nudi, le armi del delitto.

La figura rise di gusto, ripensando a tutti quegli omicidi che aveva commesso. Fece un'altra tirata di sigaretta, lasciando espandere l'aroma dalla bocca ai polmoni.

"Non dobbiamo sottovalutarlo."

L'altro alzò lo sguardo e capì immediatamente a chi si stesse riferendo.

"Teresa Lisbon dice che ormai stai indagando per conto suo. E' sempre chiuso in quella sottospecie di buco all'ultimo piano del CBI, e si riunisce con i suoi colleghi solo per questioni quotidiane."

"Ti fidi così tanto di lei? Non la conosci neanche bene."

"Questo è vero, ma sappiamo tutti che quei due sono legati da un sentimento molto profondo. E una donna innamorata la si capisce anche solo guardandola. E quando Teresa parla di Patrick, è sempre distaccata."

L'uomo spense la sigaretta nel porta cicche di cristallo davanti a sé. L'altro, sempre di fronte a lui, poteva notare il suo anello d'oro al dito medio della mano sinistra. Non fu abbastanza vicino da poter leggere le lettere incastonate sopra, ma era certo si scorgere una 'V', disegnata prepotentemente nel metallo dorato.

"Allora il piano prosegue. Direi che un'altra visita nella topaia di Patrick potrebbe esserci d'aiuto. Giusto per vedere a che punto è arrivato."

"Sarà fatto." l'uomo fece un inchino per salutarlo ma giunto alla porta, fu fermato dalla voce dell'altra persona.

"Un'ultima cosa. Cerchiamo di essere più prudenti quando siamo in pubblico. Non vorrei che quel bastardo, che si finge furbo leggendoci in faccia, si accorgesse che stiamo bluffando."

Quando finalmente lasciò la stanza, prese un gran respiro, sollevato di essersene andato da quella camera a gas.

 

Nei giorni seguenti, le cose stavano procedendo come sempre. Brett Partridge, nonostante i primi momenti di goffaggine, alla fine si era conquistato un posto di fiducia all'interno del CBI, seppur le sue teorie su Red John continuavano ad infastidire Patrick, il quale ogni volta doveva intervenire per esporre la sua.

Teresa a fatica cercava di contenersi, lanciando ogni tanto qualche occhiataccia al suo consulente.

Gale Bertram si alzò dalla sua postazione di capo del CBI, mentre teneva i pugni chiusi.

"Adesso basta, Jane! A fatica riesco a tollerare i tuoi comportamenti!"

Il mentalista si bloccò nel momento stesso in cui stava per 'minacciare' il medico legale e cacciarlo dalla stanza riunioni. Teresa distoglieva lo sguardo. Senza indugiare o scomporsi, Patrick si passò una mano nei capelli e scrollo le spalle come se non avesse fatto nulla di male. Brett si limitava a fissarlo incredulo, e come un bambino a cui avevano fatto un torto, indicò il mentalista col dito che gli tremava.

"Quest'uomo è insopportabile, Bertram! Non posso parlare che mi salta addosso!"

Patrick ridacchiò. "Ma sentitelo! Si lamenta come un ragazzino a cui hanno rubato un giocattolo! Andrai a chiamare la maestra adesso?"

Teresa, Grace, Wayne, Kim e gli altri agenti di polizia che conoscevano il consulente del CBI, cercavano in tutti i modi di non guardare la scena e di coprirsi il viso per la vergogna.

"Bertram! Dica qualcosa! Non ce la faccio!" la voce di Brett era diventata stridula, mentre il capo del CBI si asciugava a fatica le gocce di sudore sulla fronte e sulla testa nuda.

Robert Kirkland si manteneva composto mentre osservava i due che litigavano tra loro come scolaretti. Si sistemò la giacca e la cravatta, poi si avvicinò a loro.

"Jane, forse è meglio che vai via. Giusto per calmare le acque." gli disse e gli indicò l'uscita, poi guardò Teresa. "Sono certo che Lisbon può accompagnarti fuori."

L'agente tirata in causa alzò lievemente lo zigomo sinistro per accennare un sorriso, poi si alzò trascinando il consulente per la manica della sua giacca. Mentre lo trasportava fuori, Patrick si divertiva a fare la linguaccia a Brett Partridge, che a sua volta guardava Bertram scuotendo la testa in direzione di quel pazzo che usciva dalla stanza.

 

"Okay, sei impazzito o cosa?" Teresa sussurrava, mentre lo teneva ancora per la manica incamminandosi verso il suo ufficio. "Vuoi far saltare tutto il lavoro che abbiamo fatto in questi mesi?"

Lo lasciò andare e chiuse la porta. Lui si accomodò come se nulla fosse successo. Poi si prese del tempo per osservarla mentre sbuffava e si sedeva alla sua scrivania davanti a lui. Congiunse le mani.

"Allora, dammi qualche spiegazione."

"Perché sei sempre così seria? Dovresti ridere di più. Lo sai che allunga la vita?"

Lei roteò gli occhi e improvvisamente quella matita che aveva accanto a sé diventò un'arma invitante per poter uccidere il suo consulente. Da usare come un paletto al cuore. Un colpo e poi sarebbe scappata, senza che nessuno l'avrebbe vista.

"Jane."

"Lisbon."

Si guardarono per qualche istante, attendendo chi tra l'uno o l'altra avrebbe parlato per prima. Alla fine, Patrick si allungò verso di lei.

"Tu pensi che agisca così perché mi diverte, ma in realtà c'è un piano dietro ogni cosa. Lisbon, stiamo ormai da mesi a parlare in una stanza con dei possibili Red John, e ogni volta devo comportarmi in modo da attirare l'attenzione per vedere come si comportano."

"Mio Dio, sei così ossessionato da Red John..."

Teresa rivolse i palmi delle mani verso l'alto incitandolo a continuare. Lui di risposta sorrise.

"Ovviamente ti dirò tutto stasera. Devo prima mettermi a lavorare. Au revoir!" si congedò come se nulla fosse.

Teresa si accasciò alla sua sedia e prese in mano la matita. Avrebbe dovuto impalettarlo quando ne aveva l'occasione.

 

Per quel quarto d'ora che erano stati seduti nel suo ufficio, Patrick si rese conto che qualcuno, nel frattempo, si era preso la briga di andare a curiosare nel suo attico.

Quando vi tornò a tarda notte, aveva lasciato apposta la chiave incustodita, distrattamente nascosta in un angolino sotto la porta.

Sorrise beffardo mentre la raccolse per aprire la porta del suo attico. Vi trovò tutto in ordine, ovvio, esattamente come aveva lasciato.

Però, in realtà, sapeva che qualcuno era venuto a sbirciare, come aveva fatto l'ultima volta.

Magari, era stato proprio Kirkland, visto che gli era sempre stato alle calcagna. Controllò i residui di polvere su quella specie di scrivania che dava fuori alla balconata. Qualcuno aveva posato i suoi attrezzi lì sopra.

In controluce, a terra si potevano notare orme di piedi che non erano le sue.

Sì, ormai aveva la conferma che qualcuno si era intrufolato. E lui non poteva che essere più che soddisfatto.

Alzò la lavagna bianca dove aveva appeso le foto e i post-it, capovolgendola, e rivelò uno spazio bianco. Sul lato in basso a destra, accuratamente cercò di alzare una pellicola all'apparenza trasparente. Bisognava fare piano con il dito per accorgersene che c'era un altro strato oltre quello spazio bianco.

Infatti, una volta tolta la pellicola, al di sotto c'era lo stesso spazio con foto e post-it, solo che... questo era più aggiornato.

Era diverso.

Tanto per cambiare c'erano le foto dei sette sospettati, e un segno rosso a forma di croce sulle foto dei quattro che erano stati eliminati. Poi, aveva posto un post-it di colore diverso a seconda delle vittime. Inoltre, aveva creato una vera e propria linea temporale per ripercorrere il passato di Red John.

L'unico spazio vuoto restava alla fine: mancava il volto del serial killer.

Prese un pennarello rosso dal cassetto della sua scrivania e fece una croce rossa sopra la foto di Brett Partridge.

Raggiunse il suo cellulare e compose il tasto di chiamata veloce, dato che il numero di Teresa era sempre al primo posto tra le sue chiamate recenti.

Rimase in attesa dopo il terzo squillo, passeggiando da una parte all'altra del suo attico.

Finalmente sentì un flebile 'pronto dall'altra parte del telefono. Sorrise nel sentire la voce sonnacchiosa della donna.

"Ti ho svegliata, Lisbon?"

Lei intanto si era alzata dal letto, avevo indossato la vestaglia di seta bianca a coprire il suo intimo nero, e chiuso la porta della camera da letto, lasciando David che si girava dall'altra parte del letto. Forse infastidito dallo squillo del cellulare.

"Jane, sei pazzo a chiamare alle 2 di notte? Ma non dormi?"

"Tu invece dormivi?"

La donna roteò gli occhi e sbuffò.

"Adesso non prenderò più sonno dato che mi hai svegliata."

"Ascolta, vuoi sentire le mie teorie?"

Di nuovo Teresa guardò l'orologio. La lancetta dei minuti si era spostata di poco.

"Jane, è notte fonda. Non credo di essere in grado di fare un discorso sensato."

"Non preoccuparti, non c'è bisogno che tu venga qui. Passerò io da te!"

Impallidì al pensiero di trovarselo di nuovo nel suo appartamento. Tuttavia, non ci pensò due volte per chiudere adeguatamente la porta della camera da letto, dopo aver controllato che David dormisse profondamente.

"Okay, puoi venire. Ma che sia una visita breve!"

Patrick sorrise sentendosi vittorioso.

Dopo aver chiuso la conversazione, Teresa si guardò allo specchio del bagno, decisa a darsi una sistemata a quei capelli sconvolti. Un po' di crema al visto e fondotinta, giusto per coprire le occhiaie. Pensò che non faceva nulla di male, in fondo era una donna e doveva mostrarsi presentabile.

Tolse la vestaglia, decidendo di indossare la maglia lunga e larga nera che di solito portava quando era in casa, quella con la scritta 'Lisbon 99' sul retro.

Mezz'ora dopo, il mentalista era già arrivato nel suo appartamento.

 

"Non ti offro nulla perché immagino tu non abbia fame a quest'ora." gli disse e lo invitò a sedersi accanto a lei sul divano. Gli porse una tazza di tè che aveva preso dal frigo.

Teresa si portò le gambe in posizione fetale e le cinse con le braccia. Poi poggiò la testa sulle ginocchia.

"Io attendo, fai con calma, tanto ho tutta la notte!"  disse alludendo al fatto che per lei era difficile prendere sonno una volta sveglia.

Patrick posò la tazza, e cercò una posizione comoda sul divano.

"Ci ho pensato e sono giunto alla conclusione che Partridge non può essere Red John."

"Ti senti di escluderlo?" gli chiese sorpresa. Improvvisamente interessata alla conversazione, posò le gambe sotto il sedere, mentre con un braccio si posava sul divano per poi far reggere la testa sulla mano.

"Brett è troppo succube per essere un serial killer. L'hai visto oggi! Basta provocarlo perché esca fuori di senno!"

"Sì, è stata una scenetta molto divertente."

"Bertram e Kirkland non mi convincono. Il primo cerca di fare il superiore solo perché è il capo del CBI, ma si vede che lo fa solo per fare bella figura e mantenere la sua posizione di superiorità. Il secondo invece..." prese la tazza e si divertì a passare un dito sul bordo cercando di produrre un suono che però non uscì.

Sentì un brivido pervadergli ricordando il giorno in cui lo aveva incontrato al CBI e gli aveva stretto la mano. Poi, gli venne in mente una frase di Lorelei Martins dirgli che era strano che lui e Red John non erano diventati amici fin dal primo giorno in cui avevano stretto le mani.

"Kirkland?"

La guardò spaurito dal ricordo.

"Penso che lui potrebbe essere Red John. Quando ci siamo stretti la mano al CBI, gli chiesi se lo conoscevo, ma lui mi rispose che conosceva me... Secondo te che vuol dire?"

"Beh con l'età, Robert ci sta anche... Non è vecchio, ma non è neanche giovane... Potrebbe avere una quarantina d'anni come Red John?"

Patrick la osservava mentre si impegnava nel formulare una teoria. Sorrise. Era carina perché si sforzava con tutta sé stessa di essere, a modo suo, una mentalista.

"Ti ci stai impegnando, eh? Ecco che fai nelle tue notti insonni, oltre a pensare a me!"

La donna prese il cuscino più vicino a sé e glielo tirò addosso, facendo una smorfia. Tornarono seri.

"Quindi ciò vuol dire che siamo vicini a catturarlo e che potrai vivere serenamente?"

"Sì, Lisbon."

L'uomo si interruppe quando il suo sguardo si posò sull'anello di lei.

Il suo sguardo incrociò quello di Teresa, la quale, quasi triste, toccò quell'oggettino circolare, rigirandoselo più volte sul dito.

"Adesso so cosa si prova a portarne uno. Allontana le persone." disse accennando un sorriso.

Alzò gli occhi cercando i suoi, ma lui se ne stette in disparte con le mani in mano, ridendo amaramente alla battuta della sua collega.

"Sono quasi le tre. Direi che abbiamo chiacchierato abbastanza."

Si alzò dal divano e stava per fare lo stesso anche lei, ma lui la bloccò con un cenno di mano.

"Cerca di riposare. Buona notte, Lisbon."

Rimase da sola tra i suoi pensieri. Quella notte dormì due o tre massimo, pensando al fatto che erano vicini alla cattura di Red John, e che forse restavano solo due sospettati... e ciò significava la cattura del serial killer, e chissà, forse l'addio del suo consulente dal CBI...

Scosse la testa non volendo pensare alla sua vita senza quell'adorabile idiota che la rendeva letteralmente pazza ogni giorno.


Angoletto dell'autrice (poco) sana di mente:
Come promesso, da questo capitolo le cose si sono smosse...
Secondo voi fa bene Jane a eliminare Partridge dalla lista?? A me quell'omino mi ha sempre fatto ridere, non so perché... XD
La descrizione di Bertram direi che è perfetta...
C'è Kirkland che mi inquieta...
E poi ci sono quei due tontoloni che continuano a vedersi di nascosto... non lo sanno che è meglio non vedersi in un appartamento di notte? Poi succedono le cose e fanno finta di niente... bah... :p 
Dove andranno a finire... :p
Grazie ancora a chi continua a seguirmi :)
Alla prossima!
D.

ps: per la figura iniziale mi sono ispirata ai titoli di testa di "Mad Men"... lì fumano come turchi! :p

   
 
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