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Autore: ohmymaljk    22/07/2013    1 recensioni
“Perché mi guardi così Zayn?” gli chiesi arrossendo sugli zigomi.
Gli avevo chiesto di venirmi ad aiutare con la matematica quel pomeriggio, ma in realtà era solo una scusa, e alla fine eravamo finiti a guardare il calcio in televisione e avevo notato che mi stava decisamente fissando ed ero arrossato e anche parecchio.
Lui mi sorrise dolcemente e ci guardammo per un po’ negli occhi. Senza dirmi nulla cominciò ad avvicinarsi alle mie labbra e annullai le distanza tra di esse, premendole sulle sue.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Il nostro non era un amore come tutti gli altri, era un amore un po’ strano ma dolce allo stesso tempo.
Non credo di aver mai amato nessuno come ho amato lui. Era tutto perfetto. Io, lui, il nostro modo di capirci, i nostri baci, i nostri abbracci.
Quegli abbracci che duravano anche per pochi secondi ma che per me erano infiniti, tra le sue braccia avrei potuto trascorrere tutta la vita. Era l’unico posto dove mi sentivo protetto da qualsiasi pericolo.
Ma il nostro amore era un po’ come una favola.
Avete presente, la principessa che trova il principe, poi arriva il cattivo e li separa. Per qualche strana ragione tornano sempre insieme e vissero tutti felici e contenti.
Era così che i miei genitori mi avevano insegnato: tutto ha un lieto fine.
Ma non la storia tra me e lui, tra noi due non ci sarebbe mai stato un ‘vissero tutti felici e contenti’ o un misero lieto fine.
Perché? Continuo a chiedermelo dal giorno in cui mi lasciò. Ma non lo fece perché non mi amava più o aveva trovato qualcun altro.
Lui doveva andarsene; doveva partire, lontano da me. Sapeva benissimo, e lo sapevo anche io che non sarebbe durata a distanza.
“Ma tanti anni fa la gente stava senza vedersi per anni, come ad esempio i militari che partivano e forse rivedevano la propria donna al ritorno.”
Ma purtroppo non è più così. Mi sarebbe piaciuto che fosse stato così, ma non lo è stato. Lui non sarebbe mai più tornato.

17 marzo 2013.
Quelle nuvole continuavano ad avvicinarsi a me minacciose e già sentivo di più la sua mancanza.
Erano passati venti giorni da quando ci eravamo separati eppure non me ne facevo una ragione. Il mio Zayn, quello che conoscevo da quando eravamo piccoli, non era più con me.
Ci eravamo dichiarati in seconda liceo, quando entrambi scoprimmo di provare qualcosa l’uno per l’altra.
Erano passati tanti anni da quando stavamo insieme; anche le nostre famiglie ne erano a conoscenza. I nostri amici, tutti.
Il mio cuore batteva per lui, per i suoi sorrisi, i suoi abbracci e le sue carezze, quando se ne andò questo morì.
“Ehi Liam, usciamo?” domandò mio fratello Josh mentre entrava in camera.
“Non ho voglia.” risposi mentre mi sistemavo meglio sul letto.
“Sono venti giorni che non esci di casa, farai la muffa così!” accennò una risata.
Lo guardai per un istante ma non risposi, perché non mi capiva? Era facile per lui, la sua ragazza, Amy, era qui e non a milioni di chilometri da lui.
Sospirai e mi misi seduto sul bordo del letto.
“Non mi scrive.. nemmeno un misero come stai.” sentì gli occhi farsi lucidi e le lacrime minacciavano di scendere.
 “Ehi fratellino.. –si mise accanto a me.- Posso capirti, è difficile.. ma devi andare avanti e devi accettarlo! E poi chissà, magari un giorno potrete tornare insieme.”
“Non riesco a pensare positivo in questo momento, scusa.” Risposi mentre mi alzavo e andavo dritto verso il bagno.
Chiusi la porta a chiave e mi poggiai al muro lasciandomi cadere per terra; scoppiai a piangere.
Odiavo farlo di fronte agli altri, odiavo far vedere che stavo cadendo a pezzi e piangere era l’unica soluzione per sfogarmi.

Zayn’s pov.
Non era poi così interessante stare a letto a tirare il pallone da basket di fronte al piccolo canestro che avevo appeso al muro, ma non avevo nulla di meglio da fare, anzi, non volevo far nulla di meglio. Non volevo fare un cazzo, ero distrutto e mi sentivo terribilmente solo.
“Tesoro vieni a mangiare.” Disse mia madre facendo capolinea con la testa dalla porta semi aperta.
“Non ho fame, grazie lo stesso.” Risposi continuando a giocare con il pallone.
“Ma insomma, devi mangiare!” disse entrando.
“E io ti ho detto che non ho fame.”
“Zayn smettila o chiamo tuo padre.” Disse incrociando le braccia.
“Chiamalo pure, almeno potrò ricordargli che sto di merda per colpa vostra!” dissi alzandomi dal letto mentre alzavo il tono di voce.
E come si dice, parli del diavolo e spuntano le corna.
“Cosa succede qui?!” disse la sua voce decisa e acuta.  
“Non succede un cazzo, ecco.” Risposi andando verso la finestra.
“Trisha lasciaci soli.” Ordinò lui.
Ero girato di spalle a guardare fuori mentre lo sentì avanzare verso di me.
“So che ti manca, ma devi accettarlo.” Disse poggiando una mano sulla mia schiena.
“Io non voglio accettarlo, io voglio tornare da lui.” Dissi con voce tremante. Lui sospirò.
“Ti prego papà, lasciami tornare da lui.” Dissi ancora girandomi per guardarlo negli occhi.
“Non lo so, non puoi andare lì da solo..”
“Abiterò a casa sua, la sua famiglia non si opporrà ne sono certo, o troverò un’altra soluzione.. ma fammi andare da lui” risposi sottolineando con la voce le ultime parole.
Lui non mi rispose, si limitò ad andarsene e appena fu sulla porta si fermò.
“Vieni a mangiare, stai diventando uno scheletro figlio mio” disse per poi sospirare subito dopo.
Io mi limitai a stare zitto, avevo un grosso peso sullo stomaco, non volevo mangiare, l’unica cosa che volevo era vedere Liam.
Non mi avrebbero mai mandato da lui, che dovevo fare.. scappare?
Risi tra me e me per quello che avevo pensato. Poi mi feci serio. Sì, sarei scappato.
Presi il telefono e chiamai la nostra agenzia di viaggi, prenotai il primo volo che c’era in quella notte.
Misi in uno zaino i primi vestiti che mi capitarono e lo nascosi sotto il letto, poi sentì il rumore della porta aprirsi.
Era la mia sorella minore, Waliyha, che si sedette sul letto e mi guardò.
“Vieni con me a fare un giro?” domandò sorridendomi.
Amavo quel sorriso.
Mi dispiaceva lasciarla lì, ma non potevo continuare a stare male in quel modo. Dovevo andare da Liam, dovevo raggiungerlo e tornare a sorridere come a prima.
“Ehm.. sì certo andiamo” le risposi guardando l’orologio.
“Hai un impegno fratellino?” mi domandò alzandosi dal letto e ridacchiando appena.
“Eh sì, una cosa del genere..” le dissi porgendole la mano.
“No fare il misterioso..”
“Non dovevamo andare a passeggiare io e tu!?” dissi trascinandola fino a fuori.

Liam’s pov.
Mi ero addormentato ascoltando ‘summer love’ a ripetizione,  e quando mi svegliai vidi che erano le 19:30.
“Accidenti.. ho dormito un sacco” borbottai tra me e me.
Notai che il mio iPhone si era anche spento e sbuffai, poi lo misi sotto carica e mi alzai, andando verso la finestra.
Aveva anche cominciato a piovere. Amavo quando pioveva, il suono della pioggia che sbatteva sul tetto di legno di casa mia mi rilassava, così chiusi gli occhi e per qualche strana ragione ripensai a quando io e Zayn ci mettemmo insieme.


“Perché mi guardi così Zayn?” gli chiesi arrossendo sugli zigomi.
Gli avevo chiesto di venirmi ad aiutare con la matematica quel pomeriggio, ma in realtà era solo una scusa, e alla fine eravamo finiti a guardare il calcio in televisione e avevo notato che mi stava decisamente fissando ed ero arrossato e anche parecchio.
Lui mi sorrise dolcemente e ci guardammo per un po’ negli occhi. Senza dirmi nulla cominciò ad avvicinarsi alle mie labbra e annullai le distanza tra di esse, premendole sulle sue.

(http://25.media.tumblr.com/36f3e33f3911e06a46bd8f26a8a11d7a/tumblr_mkpj0vWCzZ1qgcg31o2_500.gif)
Era un bacio pieno di amore, desiderio e passione. Poggiò una mano sul mio viso e lo lasciai fare, e muovendo piano le labbra sulle sue sorrisi, felice come non mai.
Poco dopo si staccò e mi guardò negli occhi ricambiando il sorriso.
“Non l’hai ancora capito che mi piaci?” disse continuando a sorridere.
“E tu non lo hai ancora capito che anche tu mi piaci?” sorrisi anche io.
Si avvicinò di nuovo a me e mi baciò ancora una volta.


Fu in quel momento che i miei occhi si colmarono di lacrime e sentì il mio cuore rompersi per l’ennesima volta, poggiai la fronte al muro e con la mano destra ci tirai un pugno.
Pochi minuti dopo entrò senza nemmeno bussare in stanza Josh.
“Cosa è stato quel rumore, Liam?!”
“Forse il mio cuore..” dissi asciugandomi le lacrime con il dorso delle mani.
“Oh insomma fa l’uomo e riprenditi!” disse alzando appena il tono di voce.
“Mi sono stancato di vederti così, basta!” continuò ancora.
“Dì un’altra parola e ti caccio fuori” dissi più nervoso che mai guardandolo.
“Mh ve ne vado..” disse lui stringendo la mascella.
Deglutii e sentì il telefono squillare.
“Zayn..” dissi speranzoso che fosse lui.
Mi precipitai a prenderlo ma restai deluso nel vedere che era solo Danielle.
“Dimmi Dan..” dissi rispondendo alla chiamata.
“Ehi Liam, dovrei chiederti un favore..” disse con una voce da cucciola, solo quelle che lei sa fare.
“Certo, dimmi tutto!”
“Sono fuori città. Torno oggi con un volo di mezzanotte. Non è che mi verresti a prendere all’aeroporto?! Ti preeego!” disse le ultime due parole con la stessa voce di prima.
“Non c’è proprio nessuno che può venire? Non sono proprio dell’umore..” le dissi mordendomi le labbra.
“Uhm no ho già fatto il mio giro di chiamate, sei rimasto solo tu. Non vorrai mica farmi dormire lì?! Dai!” disse quasi disperata.
“Oh e vabene. Ma mi devi un grande favore!” le disi ridacchiando.
“Allora a più tardi!” disse tutta contenta e poi attaccò.

Zayn’s pov.
Avevo chiamato Danielle chiedendole gentilmente di inscenare una finta ‘oh mi vieni a prendere all’aeroporto?!’ e mi aveva detto che aveva funzionato.
Poi avevo anche detto ai miei che dormivo da amici, e ci avevano creduto.
Avevo 20 accidenti, potevo far quel che mi pareva della mi vita e se volevo andare dal mio ragazzo, chi erano loro per dirmi di no?
Erano le 20:00 e io stavo prendendo un taxi dritto per l’aeroporto. Arrivato andai al check-in e dissi alla tipa il mio nome. Mi consegnò il biglietto e girovagai un po’ nei dintorni.
Non riuscivo a crederci che avrei rivisto Liam in poco tempo.
Quando fu l’ora andai ad imbarcarmi e misi le cuffie nell’iPod, cercando di stare calmo, ma non ci riuscivo, la voglia di vederlo era troppa e il tempo sembrava non passare mai.
L’aereo era decollato da circa quindici minuti, e io stavo li a picchiettare con la gamba sul pavimento.
“Nervoso figliolo?” mi disse la vecchietta accanto a me.
Mi girai e la guardai annuendo.
“Cosa succede? Devi incontrare qualcuno di importante?” mi chiese ancora.
“Beh, sì..” risposi, e fu in quel momento che sul mio viso comparve un enorme sorriso.
“Ohw, è la tua ragazza.. capisco.”
“No, non è la mia ragazza. –scossi la testa-. Ma.. il mio ragazzo.”
Lei mi sorrise e annuì.
Quando -finalmente- arrivammo, scesi di fretta e prima di uscire dalle porte scorrevoli presi un respiro profondo.
Varcai quelle soglie che mi separavano dall’amore della mia vita ed eccolo, lì con le mani in tasca con lo sguardo perso nel vuoto.
Non appena mi vide strabuzzò gli occhi e fece qualche passò indietro, portò una mano alla bocca stupito e gli occhi gli diventarono lucidi, sorrisi dolcemente sia per la sua reazione che per l’essere felice di rivederlo e cominciai a correre verso di lui e non appena fummo vicini lo abbracciai, stringendolo come non avevo mai fatto, e scoppiammo a piangere, come due bambini.
“A-amore mio.. sei qui..” mi sussurrò lui.
“Si sono qui e non me ne vado più.” sussurrai anche io annuendo appena, non riuscendo a dire altro.
Restammo ad abbracciarci ancora un po’, zitti, incapaci di fare o dire altro.
Pochi minuti dopo sciolse l’abbraccio e mi guardò negli occhi, gli sorrisi e avvicinai poggiando delicatamente le labbra sulle sue.
Ora sì che ero veramente felice, con l’amore della mia vita.


-Spazio Autrice-

Ciaaao Directioners e Ziam Shippers! rkxjwduhf
Okay vado a nascondermi dopo aver pubblicato questa sottospecie di OS D: 
Non mi piace tanto però alle mie amiche piaceva e così eccola qui pubblicata, che ne pensate? Fatemi sapere çwç 
xxDesi

   
 
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