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Autore: veronicarufini    22/07/2013    2 recensioni
“Dio ti ha dato questa vita perché sapeva che tu eri abbastanza forte per viverla.”
Disgrazie, difficoltà e tanto amore saranno presenti in questa storia ricca di emozioni fra due ragazzi molto innamorati.
"Avrei voluto dirgli che non lo avrei mai lasciato, ma non trovai nemmeno io le parole adatte. Forse perché tutti lasciano tutti, ma io non l’avrei mai lasciato."
Allison e Liam, la coppia perfetta. Riusciranno a rimare insieme nonostante tutto? Si ameranno per sempre?
“Promettimelo.”
“Promesso.”
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Muoviti A!”

Corsi velocemente giù per le scale, sentivo di già il tepore dell’estate che si stava avvicinando, i bagni in piscina, il mare, gli amici ma soprattutto: niente scuola. Siamo all’ultimo giorno ormai, e il prossimo anno sarò in quinta, la classe più grande della scuola.

“Ciao mamma, ci vediamo stasera.” dissi stampandole un bacio nella guancia.

“Mi raccomando non fare tardi Ally, abbiamo gente a cena.” mi raccomandò lei.

Uscii di casa con Bridget, la mia migliore amica, e ci dirigemmo verso la scuola. Erano tutti gasatissimi, non vedevano l’ora di andarsene da quell’inferno. Tutti tranne il CDL, ovvero Club del Libro: erano i secchioni della scuola, i libri erano nel loro DNA, lo dicevo sempre.

“Allora ragazzi, prendete posto a sedere per favore. Kurt, smetti di giocare con quella palla!” disse la mia professoressa, come ogni santa mattina.

Solita routine schifosa.

“Oh, la campanella benedetta. Senti, allora che si fa stasera?” disse Bridget mentre recuperavamo i libri dai nostri armadietti.

“Mi dispiace, ma ho ospiti stasera, devo essere a casa per le sei.” dissi io un po’ scocciata.

“Il prossimo anno avremo quegli armadietti laggiù, dove stanno le quinte, ci credi?”

“Non vedo l’ora.”

Suonò la campanella, segno che un’altra lezione stava per iniziare.

***

Finite le lezioni prendemmo le nostre cose dall’armadietto e le portammo alla panetteria di mio zio, vicino alla mia scuola.
“Grazie zio, verremo a prenderle più tardi.” dissi io soddisfatta “Ora andiamo a divertirci.” ammiccando a Bridget.

Andammo al parco di fronte alla scuola, dove in giugno andavamo a fare ginnastica e l’ultimo giorno di scuola a farci i gavettoni.

“Sono zuppa, mia madre mi ucciderà. B, vieni qua!” dissi fra me e me mentre cercavo Bridget.

Stava attaccata ad un albero con il suo ragazzo, così decisi di andarla a salutare e andarmene a prendere lo zaino da mio zio.

“Sei fradicia! Cosa ti dirà tua madre?” mi rimproverò quasi scherzando.

Ad un certo punto entrò un ragazzo castano, aveva un ciuffo stupendo. Tutto d’un tratto mi presero a vagare le scintille per la testa, non vedevo altro.

“Salve.”

“Z-zio, devo andare a casa adesso. Ci vediamo! Arrivederci.” dissi imbarazzata.

***

“Forza Ally! Fatti la doccia, fra meno di due ore saranno qui!” urlò mia madre dalla cucina.

Mi alzai dal letto, tutta assonnata e andai a farmi la doccia. Finito quello che dovevo fare mi buttai nel letto con il cellulare alle mani e iniziai a guardare qualcosa di nuovo su twitter.

“Ancora sei in accappatoio? Fra meno di mezz’ora saranno qui, sono molto puntuali loro!” brontolò mia madre “Forza, che vestito ti metti?” disse aprendo l’armadio
.
“Mamma, per favore. Non voglio mettermi un vestito.” dissi scocciata chiudendo l’armadio, anche se sapevo che alla fine avrei dovuto mettermelo lo stesso. Infilai quel benedetto vestito e andai al bagno a truccarmi, un filo di mascara, un po’ di correttore e via.

Per: Bridget
-Sono stanca da oggi. A proposito, da mio zio ho incontrato un ragazzo, non so chi sia. Spero di rivederlo presto. xxx A

Lasciai il cellulare nella mia scrivania e andai da mia madre in cucina.

“Che si mangia di buono stasera?” dissi avvicinandomi a lei “Devo aiutarti in qualcosa?”

Presi il dolce e misi lo zucchero a velo, quando suonò il campanello. Mia madre spense i fornelli e si tolse la pannuccia ponendola sopra la sedia vicino al camino spento.

“Sii gentile e vieni ad accogliere gli ospiti con me.” disse aprendo la porta.

E con mia grande sorpresa, nella porta trovai…
  
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