Salve a tutti!!! Volevo ringraziare ancora tutte le persone che leggono
ciò che la mia mente produce e anche coloro che commentano! Viel
Danke!!!
Per Loryherm: sei stata davvero gentilissima!!!
Sono felice che la mia storia ti piaccia^^! Per quanto riguarda Tom, Georg e Gus…mi
fanno morire dal ridere! Quando scrivo di loro di solito
è un vero e proprio delirio!!! Bill invece è un po’
diverso ma non immagini nemmeno il piacere che mi ha fatto sapere che davvero
pensi che io abbia compreso i suoi pensieri! Immedesimarmi in lui, mi risulta abbastanza facile e faccio del mio meglio per
esprimere ciò che, a mio parere, lui prova! Viel Danke!!!
Fine agosto. Amburgo è
una città calda, almeno per me, che sono tedesco. Per lei invece è diverso. Ma oramai
mi sono abituato a vederla con una maglia a maniche lunghe anche d’estate.
Entro in camera dopo la
doccia. Lei è lì. Sdraiata sul letto a pancia in giù, i
jeans troppo grandi, una maglia viola a maniche lunghe tirata un po’ su. I
capelli raccolti mettono in evidenza l’orecchino a
forma di teschio che pende dal suo lobo sinistro.
Mi avvicino,
lei resta immobile, lo sguardo fisso davanti a sé. Tra le mani il suo mp3. Mi siedo accanto a lei,
si volta. Sorride.
“Was
hörst du?” chiedo.
Lei arrossisce. “Ascolto una delle vostre canzoni…Me l’ha passata Tom ieri sera…”
Imbarazzato, resto in
silenzio un paio di secondi poi chiedo ancora “Welcher?” Quale?
Lei mi passa l’mp3 di modo che io possa leggere il titolo scritto sullo
schermo…
Durch den Monsun…
Il primo singolo. In Germania
e all’estero. Avevo insistito affinché fosse questa canzone il nostro biglietto
da visita al mondo. Gli altri, compreso quanto ci tenessi, avevano acconsentito
arrendevoli senza porre domande.
“Quando
Bill ha un buon presentimento, è meglio lasciarlo
fare…” aveva commentato tranquillamente Tom.
Uno strano legame. Tra
me e questa canzone. Lo avevo capito solo dopo aver finito di scriverla. La
musica aveva guidato la mia mano, trascinando la mia anima, lontano. Quando provai a cantarla la prima volta, mi resi conto
dell’enorme quantità dei miei sentimenti al suo interno. Rabbrividii.
Un riassunto della mia
vita. La paura della solitudine che attanagliava il mio cuore
di bambino, durante quegli anni di litigi. Un giorno aveva smesso di essere irrazionale. Era diventata reale. Quel fatidico
giorno, qualcosa era mutato in me.
Ero stato sbalzato,
solo, da una parte all’altra, come in mezzo ad un monsone. Ero rimasto
immobile, all’inizio, lasciandomi sballottare. Inerme. Poi avevo compreso che
non potevo arrendermi. Non potevo fingere che quello
che accadeva attorno a me fosse ciò che volevo. Esisteva qualcos’altro. Qualcuno, da cui sentivo di non riuscire a staccarmi. Dal quale non volevo staccarmi.
Quel giorno la parte
più inerme di Bill era morta. Al suo posto era nato
il desiderio di lottare. Affrontare qualsiasi cosa avrebbe
caratterizzato il monsone della mia vita incasinata. Disapprovazione,
sofferenza. Sapevo che sarebbero stati solo un mondo
alle mie spalle. Non appena ci saremmo ricongiunti.
Speranza. E giustizia. Ecco cosa rappresenta per me
questa canzone. Dopo
innumerevoli lotte, affrontando tutto e tutti, infine ero
riuscito ad afferrare la mano della persona che aveva lottato per il mio stesso
scopo. Ritrovarci. Le nostre mani si erano strette, e noi avevamo ricominciato
a correre insieme, attraverso il monsone della vita. Entrambi sapevamo che
qualsiasi cosa sarebbe accaduta non avrebbe potuto
fermarci. Dal momento in cui le nostre dita si erano intrecciate, tutto sarebbe
andato bene…
Irgendwann laufen wir
zusamm, weil uns einfach nichts
mehr halten kann. Durch den Monsun Dann wird alles
gut…
“Bill?!?”
La sua voce mi riporta
alla realtà. Le sorrido. Sa che mi sono perso nei miei pensieri ma non chiede
nulla. Sorride in silenzio.
Fisso silenziosamente
lo schermo poi chiedo “Dann... was
denkst du an dieses Lied?” Allora…che cosa pensi di questa canzone?
Lei mi abbraccia e mi
bacia piano su una guancia, prima di rispondere “Che sono felice che infine tu
abbia potuto ritrovare tuo fratello…”