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Autore: Need_you    23/07/2013    1 recensioni
ok questa OS ripercorre il cammino dei ragazzi da XFactor fino ad oggi, per il loro terzo anniversario, spero vi piaccia, passate se volete e behfa commuovere ahahah ok vado auguri One Direction sciao.xx
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
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23th July 2010: il destino, il momento era arrivato. Sì, per cinque ragazzi il momento era arrivato, e più in avanti insieme a loro anche per migliaia e migliaia di ragazze nel mondo, il momento che chiamavano “verità”. Erano cinque, e si è vero erano giovani forse per alcuni anche troppo ma loro erano molto più di questo, loro erano cinque astri, tutti già molto potenti da soli, ma insieme creavano la coalizione perfetta. Già allora risplendevano di luce, ma stavano aspettando, da tempo molto tempo per riuscire ad allinearsi parallelamente l’uno all’altro e diventare imbattibili. Harry quella mattina, era particolarmente nervoso, sapeva che quella giorno sarebbe stato decisivo, per la sua carriera, ma non solo, per il suo futuro, per il suo tutto. Non smetteva di camminare frettolosamente per i corridoi degli studi di XFactor, faceva avanti e indietro, sperava che accadesse qualcosa, a prescindere che sia stata buona o cattiva, doveva solo accadere qualcosa, tanto per abbattere quell’attesa quasi pazza che ormai lo stava uccidendo. Era nervoso, si vedeva, ma non gli interessava, i suoi occhi sembravano di un verde più scuro quel giorno, avevano bisogno di qualcosa che li riaccendesse di nuovo. Louis invece sosteneva e affrontava l’attesa in modo diverso, non smetteva di sorridere un attimo, e raccontava barzellette e storielle a tutti, sia ad amici che a sconosciuti, poco importava, era un modo che gli serviva per scaricare la tensione, certo anche lui era nervoso ed agitato, sperava davvero tanto, con tutto se stesso che quella fortuna che aveva avuto durante i provini e durante il Bootcamp lo assistesse ancora, in qualche modo ne sentiva il bisogno. Niall si sentiva lontano, distante da tutto, dalla sua famiglia e dai suoi amici, che erano rimasti in Irlanda, alcuni di loro lo avevano sostenuto per tutte le audizioni a Dublino, ma poi avevano dovuto lasciarlo andare, avrebbero voluto seguirlo fino a Londra dove si svolgevano le seconde parti dei casting prima dei Live, ma anche i biglietti per il treno o per l’aereo costavano e quindi erano dovuti rimanere a casa, ma intanto lui non smetteva mai di controllare il cellulare, in maniera quasi ossessiva, sempre per vedere se riceveva messaggi o chiamate dalla sua famiglia o dai suoi amici, a quel punto anche solo un “ciao, come va?” gli sarebbe andato bene. A Zayn invece sembrava quasi non importasse, l’unico motivo per cui si era presentato alle audizioni era per sentirsi dire che era bravo e che sapeva cantare, a lui non importava delle corografie o di mostrare agli altri quanto fosse bravo a ballare, il giorno prima delle audizioni aveva avuto un’intossicazione alimentare e per lui era un miracolo se era riuscito a presentarsi, certo rifiutandosi di ballare rischiava l’eliminazione, lo sapeva ma in fondo una sconfitta non gli cambiava la vita, non lo toccava apparentemente, forse. Liam, oh per Liam era diverso, lui aveva bisogno di andare avanti, lui doveva andare avanti, aveva aspettato due anni per questo momento, due edizioni prima del Talent show aveva accettato la sconfitta, e sì è vero, gli era costata molto, gli era costata dolore, tempo, soldi, sogni e orgoglio ma ora era pronto, lui lo sapeva aveva studiato e sudato per due anni, e quello era il tempo del riscatto, era la sua chance per dimostrare quanto valeva, doveva far vedere a Simon Cowell che aveva saputo accettare la sconfitta e i suoi consigli, con maturità e ora aveva l’occasione per far vedere chi era Liam Payne. Ad un certo punto, uno dello staff, li chiamò sul palco insieme ad altri concorrenti per sapere se ce l’avevano fatta o no. Erano più nervosi e agitati che mai, ma allo stesso tempo avevano anche la speranza negli occhi, volevano davvero credere che sarebbero passati sicuramente. “Ci dispiace molto ragazzi, ma purtroppo non ce l’avete fatta.” Puff. Tutti i sogni e le speranze svanite in due secondi, in poche parole. Ora gli occhi di Harry erano decisamente cambiati, non erano più verdi-scuro, ora erano… grigi, vuoti. Louis era ancora colpito e incredulo, non sapeva se stava sognando o no. Niall invece aveva già realizzato, stava già pensando al suo ritorno in Irlanda, dalla sua famiglia che sicuramente lo avrebbe confortato. Zayn, non sapeva che pensare, il rifiuto del ballo gli era davvero costato così tanto? O forse non era bravo, non era all’altezza? Liam, invece credeva di averci fatto l’abitudine, conosceva già quella sensazione, quella della sconfitta, del fallimento, e la detestava. I ragazzi si abbracciarono e con le lacrime agli occhi scesero dal palco, iniziando già a prendere le valigie e le borse per tornare a casa. Se ne stavano per andare, quasi sconvolti, quando ad un certo punto sentirono chiamare i loro nomi: “Zayn Malik, Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson e Niall Horan, i giudici vi rivogliono sul palco.” Erano spaesati, ma risalirono lo stesso, e se li ritrovarono davanti, i giudici, ma questa volta erano più… sorridenti. “Ragazzi noi crediamo che voi abbiate troppo talento per essere sprecato, quindi vi vorremmo proporre di rientrare in gara e passare alla prossima fase nella categoria di band” disse la giudice Nicole. I ragazzi saltarono di gioia, gli occhi di Harry ritornarono di un verde acceso, a Louis ritornò il sorriso, Niall iniziava davvero a credere che ora avrebbe potuto davvero incontrare Justin Bieber, Zayn iniziò a credere che come ballerino non era poi così male e Liam ritornò a respirare, non si sentiva più soffocato, in quel momento gli astri si erano allineati e da lì era nato un sogno, erano nati loro, gli One Direction. I ragazzi passarono un paio di settimane insieme al bungalow del patrigno di Harry per conoscersi e prepararsi agli Home Visit. In quei giorni stavano diventando amici, dal momento in cui si era formata la band era come se fosse nato qualcosa, e gli sembrava di conoscersi da una vita, Louis era il più spigliato e sapeva sempre far ridere tutti, e gli altri stavano al gioco. Quelle due settimane erano passate velocissime ed ormai era il momento di presentarsi come band davanti a Simon, il loro giudice “personale” o il “Boss” come diceva lui. I ragazzi avevano deciso di portare Torn, una canzone di Natalie Imbruglia, la cantavano benissimo e contavano molto su quella canzone. Il giorno arrivò, erano tesissimi, ma allo stesso tempo erano pieni di adrenalina, e volevano scaricarla, e sapevano che l’unico modo era cantare. Harry forse era il più nervoso, gli succedeva sempre, prima di ogni esibizione, anche quando era ancora con la sua vecchia band, gli White Eskimo e quel giorno era come se fosse stato la sua prima esibizione, non smetteva di camminare avanti e indietro ripensando al testo della canzone, lui era sicuro, si sarebbe sbagliato. Comunque il momento arrivò, i ragazzi erano davanti a Simon e iniziarono la canzone. L’esibizione passò liscia e sembrò a tutti di essersi tolti un peso. E poi aspettarono, aspettarono e aspettarono, quell’attesa che gli sembrò infinita durante la quale cercavano di ammazzare il tempo prima di sapere se erano passati ai Live o no. Ad un certo punto Simon li chiamò e pronunciò quella fatidica frase, ce l’avevano fatta, erano passati, i Live erano loro. Arrivò la prima serata e caspita, il palco era grande davvero grande, ma a loro alla fine non faceva nemmeno tanta paura, perché forse non si rendevano nemmeno conto di dov’erano. Cantarono “Viva la vida”, pezzo dei Coldplay e beh che dire, erano stati fantastici. Le settimane passarono e le loro fan aumentavano sempre di più, anche i Live passavano e loro andavano sempre meglio, iniziarono sin dalla prima settimana a fare dei video-diari, e a pubblicarli su You tube, dove facevano gli scemi, gli incoscienti, dove erano semplicemente LORO. Le ragazze fuori dagli studi aumentavano sempre di più e anche su Internet e sui social network si iniziava a parlare di quello che ormai era un fenomeno, degli One Direction. Ormai si avvicinò la finale di XFactor, erano tesisimmi, perché iniziavano a crederci davvero, insomma potevano davvero vincere quel contratto. Cantarono, si esibirono diedero il meglio di sé, e arrivò il momento in cui il presentatore lo annunciò: erano terzi. Fu un colpo, davvero un duro colpo, insomma loro avevano bisogno di vincere, loro dovevano vincere. Ma non era tutto finito, perché la mattina seguente, quel genio di Cowell gli propose un contratto con la Sony, tutto per loro, ed era lì che il vero sogno iniziava. Iniziarono a registrare e nel 2011 arrivò il loro primo singolo, What makes you beatiful, e a seguire il loro album Up All Night. I mesi trascorsero e il successo arrivò, dopo il tour di XFactor fecero il loro primo tour come band, sia in Inghilterra che negli stati uniti, l’Up All Night tour. I fan dei ragazzi, le Directioners, aumentavano sempre di più e loro avevano bisogno di più spazio, di arene, e così arrivò il loro secondo cd, Take me home, con anche il loro primo Tour mondiale. Beh che dire, gli astri si sono allineati davvero bene. E ora, si saranno lasciati, direte voi, e invece, no sono ancora lì, sempre gli stessi cinque ragazzi di XFactor, che proprio oggi festeggiano il loro terzo anniversario insieme. E alle porte hanno un nuovo singolo, un nuovo cd, e per finire come la ciliegina sulla panna, no forse era la torta, anche un nuovo tour mondiale, si ma questa volta non nelle arene, perché ormai sono troppo piccole anche quelle, ma negli STADI. Ah e per chi gli rinfaccia ancora di non aver vinto XFactor, ci sarebbe da dire solo una cosa, come forse una Directioner disse, i perdenti che hanno vinto il mondo. Buon terzo anniversario One Direction. Proud. Oookk, ecco la OS, spero vi piaccia, l’ho fatta per il loro 3 anniversario, e non so voi ma è incredibile la strada che hanno fatto, bbbene, auguri anche a tutte le Directioners, e beh se proprio volete lasciare una recenzionz fate pure eh. Ok vado, grazie per aver letto fin qui, lo so che è stato pesante, bbbene sciao.xx
  
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