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Autore: ehjidols_    23/07/2013    12 recensioni
Austin e Haley: fratelli, innamorati, impossibili.
Genere: Commedia, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Do You Love Me?

Mi sveglio stropicciandomi gli occhi, dalla finestra entra già la luce del sole, sento il ticchettio dell’orologio e mi volto per controllare l’ora, sono le sei. Mi rigiro e solo ora mi accorgo di essere tra le braccia di Joe, chissà come ci sono finita. Mentre lo guardo non posso non pensare a ciò che mi aveva detto ieri:‘Voglio farti andare avanti’. Si riferiva davvero a te?
Inaspettatamente dopo aver inspirato una quantità maggiore d’aria mi sorride.
“Buongiorno” sussurra con la voce rauca mattutina. La luce gli sta dando fastidio, lo capisco perché tiene ancora gli occhi chiusi con forza. Vuole darmi un bacio sulla fronte ma io cerco di allontanarlo posizionando le mani sul suo petto mentre mugolo qualcosa infastidita. Una volta riuscita nel mio intento scendo velocemente dal letto sistemandomi con una pinza i capelli disordinati e cammino scalza fino al bagno per cambiarmi.
Quando esco lui si sta vestendo e segue ogni mio movimento con uno sguardo tremendamente malizioso.
“Non ho ancora capito a che gioco vuoi giocare”.Dico arrabbiata mentre mi abbasso per infilarmi le scarpe.
Mi guarda interrogativo.
“Mi hai portata qui perché ti importa o per dormire con me?”. Poggio la schiena al muro,lui è oltre il letto.
Ridacchia. “Qualcuno oggi si è svegliato con la luna storta?” domanda sarcastico. “Se avessi voluto spogliarti lo avrei fatto ieri sera” assicura.
La mia espressione accigliata lo incita a rilassare i muscoli del viso e mi guarda leggermente divertito. Avanzo verso la porta ma prima che io possa uscire dalla stanza mi avvicina con forza.
“Non mi conosci affatto”. Sputa.
“Cosa c’è da sapere su uno come te?” chiedo con superficialità.
“Non sono come credi”
“Ah no?”. Il mio tono da ‘parla pure tanto so perfettamente che è una bugia’ lo fa innervosire e mi guarda storto assottigliando gli occhi, poi se ne va.
“Joe…”. Si gira verso di me. “Aspetta”
Lo osservo con innocenza, forse mi sento un po’ in colpa per averlo giudicato così presto.
“Voglio davvero proteggerti” mormora.
“Da chi?”.
“Da…”. Si interrompe quando capisce di aver parlato troppo.
“Da chi Joe?” chiedo tentando di farlo parlare.
“Da chiunque”. Si avvicina tanto che le punte dei miei stivaletti e quelle delle sue converse si toccano e mi guarda dall’alto turbato. “Stai attenta ok?”
Mi giro camminando a passo veloce verso la porta di casa e lui mi corre dietro. Sono sicura che non mi abbia detto tutta la verità.
“Portami a casa” ordino.
“Calma, qui decido io cosa fare”
“Cioè?” chiedo preoccupata.
Rimane in silenzio, io lo seguo ed entriamo in macchina. Probabilmente voleva solo spaventarmi per farmi capire chi comanda. Poco dopo siamo sotto casa mia, il ragazzo seduto sul posto del conducente scende e viene ad aprirmi lo sportello. Camminiamo fino al porticato, io davanti e lui dietro, dove prendo la chiave di riserva dal vaso e apro la porta. Joe entra con me come se non avesse bisogno di essere prima stato invitato e mi segue in cucina.
Lo guardo impassibile appoggiandomi al marmo del piano cottura con la schiena per stargli più lontana ma lui avanza verso di me cercando il mio sguardo.
“Quando tornerà tuo fratello?” domanda molto dolcemente.
“Sarà qui a momenti, forse è meglio se vai…” dico girando il viso da un’altra parte.
“Forse hai ragione” . Mi prende per il mento costringendomi a guardarlo, mi lascia un bacio sulla guancia e si allontana.
“Ciao Joe” bisbiglio prima che se ne sia andato, la sua reazione di stupore mi fa arrossire, forse si aspettava un rifiuto. Torna da me, la sua espressione mi spinge a pensare che debba chiedermi qualcosa.
“Sarebbe meglio se avessi il tuo numero”. Afferma del tutto serio.
All’inizio sono un po’ scettica ma poi accetto. Sfilo il telefono dalla tasca e glielo porgo, dopo aver premuto dei tasti sento il suo cellulare squillare e mi restituisce il mio.
“Ci vediamo dopo” sussurra. Penso intenda a scuola o ancora peggio a lavoro.
Tiro un sospiro quando esce da casa nostra. Corro su e mi ricordo di aver lasciato la chiave della mia camera dentro prima della mia fuga con Joe. Insomma per un motivo o per  un altro devo sempre tornare da lui. Lo raggiungo di fuori pregando che non sia già partito verso casa sua e quando lo vedo mi sento sollevata.
“Joe…”
Si gira sorpreso. “Si?”
“Io… ho dimenticato le chiavi in camera” ammetto imbarazzata.
Lui sghignazza e poi decide di aiutarmi. Si arrampica dal balcone proprio come aveva fatto ieri sera ed entra in casa.
“Devi venire a riprenderti la chiavi se le vuoi”. Grida da dentro la stanza con tono scherzoso.
Corro sopra e busso. Lui apre con aria seria ma sta sicuramente nascondendo qualcosa, infatti con un movimento fulmineo mi solleva lanciandomi sul letto, il mio primo pensiero non è positivo ma quando inizia a farmi il solletico sulla pancia capisco che ha voglia di giocare.
“Joe. Fermo. Joe che stai facendo?”. Chiedo tra una risata e l’altra.
Quando si ferma mi guarda negli occhi. “Non devi avere paura di me, fai finta che non sia successo niente l’altro giorno” mi supplica.
Annuisco debolmente, poi lui mi aiuta ad alzarmi e mi risistemo. Si guarda intorno.
“Ti piacciono… quelli?!” chiede stupito.
Lo guardo leggermente confusa prima di realizzare che si riferisce ai poster.
Annuisco convinta.“Qualche problema?”
“No ma non mi sembrava il tuo genere…” azzarda con espressione disgustata.
“Invece lo sono” replico fredda.
Sento dei passi avvicinarsi e probabilmente li sente anche Joe dato che mi lancia un’occhiata di panico.
“Mio fratello…Nasconditi nell’armadio” bisbiglio spingendolo.
Mi sdraio sul letto e faccio finta di dormire. Fingo così bene che dopo qualche minuto mi appisolo per davvero,così penso che tu fossi diretto in camera tua.  Dopo un po’ però entri dalla porta e mi sussurri lentamente che è ora di svegliarmi. Ti sfili le scarpe con i piedi e ti metti nel letto con me. Mi baci la guancia fino ad arrivare al collo.
“Austin…”. Mi lamento, anche perché improvvisamente percepisco un forte mal di testa.
“Sono tornato” sussurri, continuando a baciarmi.
“Fermati, ti prego”
Alzi la schiena e mi guardi corrugando la fronte, mi tocchi il viso.
“Haley, ma tu scotti” dici allarmato. Scendi dal letto probabilmente con l’intento di trovare un termometro.

Joe esce subito dall’armadio e mi si avvicina chiedendomi spiegazioni per i baci ma rispondo che non è il momento. E in effetti non lo è dato che sento quello che dice almeno quattro volte grazie al rimbombo nella mia testa. Ma io non gli credo nemmeno un po’,  penso che sappia già di noi, non so né come né perché ma ne sono quasi convinta.
“Prima  non mi sono accorto che scottassi…” si scusa toccandomi la fronte. Mi bacia sull’angolo della bocca scendendo dal balcone e quando sento il rumore della sua auto finalmente mi rilasso richiudendo gli occhi.
“Haley, metti il termometro” sento l’eco della tua voce riportarmi alla realtà.
“Mettilo tu”. Mi lamento.
“Non so dove si mette”
“Sotto il braccio, stupido” rispondo infastidita e alquanto stupita dal fatto che tu non lo sappia.
“Però devi alzare la schiena sennò non ci riesco”.
Tiro su la schiena iniziando a tossire, ti metti dietro di me, io mi appoggio al tuo petto e infili il termometro sotto la maglietta.
“Va bene così?” chiedi con la tua voce calda e lenta.
Annuisco.
Mi fai tenerezza, in effetti non mi sembra di ricordare di essere mai stata male negli ultimi anni, da piccola ci pensava la zia a me e quindi tu non avevi responsabilità, com’è giusto che fosse.
Mi abbracci da dietro appoggiando il mento sulla mia spalla. Sento le palpebre incredibilmente pesanti e calde.

“Devi toglierlo” mormoro dopo un po’.
Sorridi imbarazzato, ed alzi nuovamente la maglia per prendere il tubetto di plastica.
Me lo metti in mano ed io cerco di leggerlo ma non ci riesco dato che vedo tutto sfocato. Allora lo fai tu, mi rivolgi uno sguardo terrorizzato ed esci dalla stanza dicendo preoccupato:
“Vado a chiamare la zia”.
Mi lascio cadere tornando sdraiata e continuo a tossire.

Una quindicina di minuti più tardi torni con una coperta e me la metti addosso.
“Toglila,ho caldo”
“La zia ha detto che devi sudare”
Ti allontani ed io faccio scivolare la coperta sul pavimento che però fa rumore e tu la senti. Torni da me innervosito e rimetti il pezzo di stoffa dov’era.
“Io non voglio sudare!”. Mi lamento.
 Quando schiudi la bocca so già ciò che rimbomberà nella mia testa tra poco.
“Non fare la bambina”
“Ti prego, risparmiami” dico con un filo di voce tossendo.
Scendi al piano inferiore e quando torni lasci una tazza sul comodino, con della camomilla intuisco dall’odore.
Ti siedi accanto a me e mi prendi la mano. Ho gli occhi chiusi, quindi tutto ciò che farai per me sarà una sorpresa.

Austin’s POW
Ti guardo nel tuo letto e sembri così indifesa. Ho sempre amato il fatto che fossi una persona indipendente nonostante con te affermassi il contrario.
 Penso che staresti più comoda nel letto dei nostri genitori dato che è più grande così ti porto di là. Mi sdraio nell’altra metà del letto ad osservarti con le mani sotto la testa.
“Tra un po’ arriverà la zia” bisbiglio.
“Vuoi dormire?” domando. Il fatto è che non so come comportarmi, non sono nemmeno sicuro che tu possa sentirmi con 40 e mezzo di febbre. Scuoti la testa. “Hai bisogno di qualcosa?
“Di mio fratello” mormori.
So di non essere stato molto presente, purtroppo. Mi giro sul fianco in modo da starti più vicino e ti abbraccio prendendoti per il fianco. Sento il tuo cuore battere, non so perché ma è una bella sensazione. Sei così piccola rispetto a me che ho il timore di farti male, non me lo perdonerei.
Comunque decido di sfruttare la cosa a mio vantaggio. Ho visto vari programmi in tv secondo cui le persone con la febbre agiscono come quelle che hanno bevuto, ovvero dicono sempre la verità.
“Haley, cos’hai fatto ieri?”
“Non posso dirtelo”. Apri gli occhi.
“Perché?”
“Joe ha detto che non posso dirlo a nessuno” sussurri.
“Chi è Joe?”
“Non lo conosci, è più grande di te”
Rimango stupito da questa confessione. Un ragazzo di 19 anni è uscito con mia sorella che è ancora una ragazzina!?
“Cosa è successo con lui?”
“Non insistere, non te lo dirò”
“Ti ha fatto del male?” azzardo preoccupato.
“Non proprio”
“In che senso non proprio?” domando serio.
“Nessun senso, Austin”
A questo punto non posso non preoccuparmi.
“Haley dimmi che cazzo ti ha fatto quello lì”. Alzo il tono della voce.
“Non posso dirtelo”
 “Ora me lo dici”
“Uffa…”. Sbuffi. Stai per cedere
“Haley… sono tuo fratello, mi sto solo preoccupando per te”
“Secondo me sei geloso”. Mi stuzzichi.
Mi allungo sopra di te reggendomi ai lati per non schiacciarti.
“Sono tremendamente geloso, e se non parli faccio finire il mondo ok?” soffio su di te guardandoti negli occhi.
“Allora te lo dico… ma non posso raccontarti tutto”
“Intanto parla”. Sempre meglio di niente.
“Ieri sera ha bussato alla mia finestra e mi ha portata a casa sua, ho dormito con lui e stamattina mi ha riportata a casa”
“C-che?”. Sono semplicemente pietrificato, l’idea che qualcuno abbia potuto approfittare di te mi fa gelare il sangue. “Ti...ti ha fatto del male?” chiedo quasi in lacrime trattenendo i singhiozzi.
“Non preoccuparti” replichi con calma.
“Rispondi, dimmi se ti ha toccata che io lo ammazzo”
“No” rispondi ridendo. “Non mi ha fatto niente, anzi è stato molto dolce con me” dici guardandomi negli occhi con semplicità.
“Come si chiama?”
“Si chiama Joseph, ma io lo chiamo Joe”
Ma io lo chiamo Joe’ COSA CAZZO VUOL DIRE? Ti sei fidanzata? Non hai mai detto che mi ami, io l’ho fatto ma tu no. Sei sempre così misteriosa ultimamente che avresti potuto nascondermi qualsiasi cosa.
“Haley?” cerco di calmarmi, non riuscirò a sapere nient’altro mentre sei in queste condizioni.
“Mmh?”
“Mi ami?”. Il tuo sguardo si illumina. Per te è una normale chiacchierata e la prendi alla leggera, per colpa della febbre.
Annuisci. “Sì, ti amo” . Ti avvicini baciandomi con delicatezza.
Mi sento sollevato, ma fa così male non poterti baciare ogni volta che voglio. Se solo non dovessimo far finta di andare avanti, perché in realtà io non lo sto facendo. Ma forse tu sì, tu hai Joe…



Spazio Autrice
Ciaoo, 
Ho aggiornato con 7 recensioni perchè una mi è arrivata per messaggio privato, quindi grazie asgdf.
Cosa ne pensate del capitolo? Entrambi i ragazzi sono protettivi con la protagonista.
Austin perchè è suo fratello e la ama, Joe... beh Joe lo è, prima o poi scoprirete il perchè ;)
Ci tengo tanto a sapere cosa ne pensate. L'ho scritto ieri sera all'una di notte lol. 
Ero troppo felice dopo aver visto il video di Best Song Ever perchè come anche la protagonista,
sono una directioner (e una mahomie ovviamente). E' semplicemente stupendo, se non lo avete visto, beh fatelo!
Alla prossima,
Jess xx

 

   
 
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