Follow your 500 euros!

Banconote da 500 euro ne avevo viste davvero poche in vita mia... ma quel venerdì di settembre il "Boss" mi pagò il mese con uno di quei bigliettoni violacei.

Il primo pensiero è stato quello di sbarazzarmene, ma non nel senso che li volevo buttare! Li dovevo solo cambiare. E immediatamente.

Li misi nel portafogli e subito pensai che non era il posto più adatto. Già immaginavo la classica scena da film in cui, verso casa, un tizio mi fermava facendomi scegliere tra "la borsa o la vita" . Io in quel periodo ero talmente squattrinato che, giuro! Gli avrei risposto se potevo pensarci un pò su prima di decidere.

Alla fine li misi nella tasca dei Jeans, poi nelle mutande, dentro i calzoni,nelle scarpe fino a farli tornare nella tasca dei pantaloni. Uscii timoroso dal locale e mi incamminai verso casa scrutando con aria sospetta i passanti. Percorrevo rapidamente tutte le vie buie a testa bassa con passo veloce e l'aria losca di un qualcuno che nasconde qualcosa; accorgendomene cambiai andatura e raddrizzai la schiena stampandomi un sorrisino ridicolo in faccia. Fu allora che una mano mi si posò sulla spalla facendomi sobbalzare già pronto a confessare.

"Marco!" disse la voce. "adesso i criminali ti chiamano pure per nome!" pensai io.. e aprii piano gli occhi,tanto per realizzare quanto grave fosse la mia situazione.

I miei soliti amici erano dinanzi a me attoniti e mi squadravano come si squadra un idiota...neanche avevano torto!
Dopo un giro di abbracci e pacche sulle spalle mi convinsero a passare al solito posto in piazza dove abitualemnte ce la raccontavamo bevendo qualcolcosa; quella sarebbe stata un'ottima occasione per liberarmi del mio pezzo da 500! Ma all'ingresso rimasi di pietra.
Quella era Anna, e io non ci potevo credere.
Inizia ad avere molto caldo, ero stupefatto!
"Ehi, Ciao!" Dissi stirando le braccia nelle tasche dei Jeans. Lei era fantastica, ed era tornata.
L'avevo conosciuta ad una di quelle serate di fine estate prima che partisse per l'Erasmus, ci eravamo trovati soli a parlare edio.. io l'avevo salutata senza trovare il coraggio di chiederle il numero. Non sapevo nulla di lei,non l'avevo mai più vista, almeno fino a quel giorno.
Parlammo un pò,poi con una scusa le chiesi il numero e lo annotai a penna sulla banconota da 500 euro,così, tanto per fare lo splendido!
Entrando nel bar per raggiungere gli altri ero al settimo cielo,ridewvo e scherzavo con tutti.
Passammo la serata lì dentro, pagai tutto io per quant'ero felice! Tornando a casa canticchiavo ripensando a lei; l'avrei invitata fuori a cena per la sera seguente,magari la sera stessa...
Dovevo chiamarla subito,pensai, prima di realizzare che il numero non ce lo avevo più, almeno.. perchè avevo offerto da bere ai miei amici e avevo pagato con il bilgietto da 500!!!
Panico.
Ritornai di corsa al locale, era chiuso vista l'ora.
Volevo piangere.
Lo feci.

Era ormai aprile ed ero felice perchè le giornate si stavano allungando. Le cose cominciavano a girare per il verso giusto ed ero di buon umore anche perchè era il giorno di paga!
Aspettavo al bancone il "Boss" che sarebbe arrivato con il contante da lì a poco, "stasera si esce!" pensai; ero già pronto.
Presi la busta e sgattaiolando fuori sbirciai dentro.
Panico,"oddio..no...di nuovo 500 interi!!" Mi girai nella direzione opposta, sarei tortato dentro a cambiarli, ma poi qualcosa attirò la mia attenzione.
C'erano dei numeri scritti a penna su quel bigliettone, undici cifre e un nome;
Anna.