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Autore: koukla    23/07/2013    1 recensioni
Un capitolo per ogni lettera dell'alfabeto. Una parola per ogni capitolo.
Una raccolta di parole; ma soprattutto di pensieri, ricordi, emozioni.
A - Aereo
B - Beige
C - Cupcakes
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Più stagioni
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C come Cupcakes


 

Personaggi: Alex Karev, April Kepner, Cristina Yang, Lexie Grey, Meredith Grey.

Genere: Humor, Commedia, Fluff.

 

 

 

“ Amo i cupcakes!” esordì Lexie.

Sorrideva compiaciuta mentre osservava con pura venerazione la dozzina di cupakes che aveva davanti.

Ognuno diverso dall'altro, una vasta gamma di gusti e colori.

Verdi, azzurri, violetti.

Al cioccolato, al mirtillo, al caramello.

Era eccitata alla sola idea di poterli assaggiare tutti.

Ne prese uno a caso – ricoperto di glassa rosa e ripieno di crema alla nocciola- e scostò delicatamente la carta che ricopriva la base del gustoso dolcetto.

Chiuse gli occhi e ne addentò un pezzetto, sospirando bramosamente ed ignorando deliberatamente le occhiatacce che le stavano rivolgendo gli altri commensali.

“ È drogata?” chiese Cristina, bevendo un sorso d'acqua.

“ Penso di aver appena trovato la soluzione per la pace nel mondo.” continuò Lexie in estasi. “ Cupcakes: facile e veloce!”

Meredith trattenne un risolino e, infilzando un pomodoro con la forchetta, spiegò serafica: “ È appena tornata con Mark. Quindi, niente droga... è sotto l'effetto di un altro tipo di stupefacente. È colpa di un altro tipo di dipendenza.”

Cristina alzò un sopracciglio, con l'aria di chi la sapeva lunga.

“ Dipendenza dagli zuccheri?” chiese April, posando il suo vassoio sul tavolo e prendendo posto accanto a lei.

“ Hmm, non direi. Sei troppo vergine, i tuoi pensieri sono troppo puri e immacolati per comprendere.” rispose Cristina con un ghigno.

“ Kepner!” esclamò Lexie sorridendo. “ Vuoi un cupcake?”

“ Andiamo non è ovvio?!” ribatté Alex, sedendosi pesantemente accanto a Meredith e addentando il suo sandwich al tonno. “ La Piccola Grey stanotte deve aver faticato parecchio... E non in sala operatoria!”

Lexie spalancò la bocca shockata, rivolgendogli un'occhiata indignata.

“ Innanzitutto-” iniziò “ Niente più Piccola Grey. E poi, in secondo luogo, non posso semplicemente essere di buonumore? Perché dovete per forza associare il sesso alla mia felicità?”

Meredith alzò gli occhi al cielo, prima di esclamare all'unisono con Cristina ed Alex: “ Perché il tuo cuore vive nella tua vagina!”

April li guardò sconcertata, rischiando di strozzarsi con il pezzo di tacchino che aveva appena messo in bocca.

Lexie, intanto, schioccò la lingua con disappunto e prese i cupcakes dai vassoi di Meredith e Cristina.

“ Questi ritornano da me. Niente più cupcakes per voi: non li meritate.”

“ E la pace nel mondo?” chiese ironicamente Meredith.

Al diavolo la pace nel mondo!” rispose Lexie, succhiando un po' di glassa dall'indice. “ Per vostra informazione ora siete sotto un regime dittatoriale. Se volete un cupcake dovrete implorarmi per averlo. Alexandra Grey: la Regina dei Cupcakes!” concluse sorridendo.

“ Cosa dicevi a proposito delle droghe, Yang?” domandò Alex, ammiccando eloquentemente verso Lexie.

Sporgendosi sul tavolo, cercò di rubarle un cupcake ma lei fu più veloce e gli diede un sonoro schiaffo sulla mano.

“ E comunque” chiarì Lexie, evitando con ostentazione di guardarli e concentrando la sua totale attenzione al cupcake al lampone che aveva tra le mani. “ Il sesso non c'entra niente con la mia felicità.”

Vedendo lo scetticismo sul volto dei suoi colleghi, aggiunse crucciata: “ Il mio cuore non vive nella mia vagina!”

Chiuse di scatto lo scatolo giallo che conteneva i dolcetti e si alzò dal tavolo.

Non capiva perché sentisse il bisogno di giustificarsi proprio con loro: la sposa post-it, il chirurgo robot, il pervertito seriale e la vergine isterica.

La sua relazione non era affare loro.

Sospirò, dirigendosi verso l'ascensore.

Erano appena le 14 e 15 e sia lei che Mark erano liberi per i quarantacinque minuti seguenti.

Sorrise maliziosamente, aprendo la porta della stanza del medico di guardia.

Perché se il suo buonumore non era essenzialmente legato al sesso, era pur vero che il sesso con Mark era certamente la sua attenuante preferita.

 

 

   
 
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