Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn
Segui la storia  |       
Autore: Lullaby Candy    23/07/2013    1 recensioni
Quanto è complicato essere innamorati? beh sia Bel che Fran lo sanno esattamente. E dopo una serie di incomprensioni e fantasie in aria che si rivelano errate entrambi dovranno fare i conti con i propri sentimenti ormai usciti allo scoperto.
[B26 and love love love ♥]
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Belphagor, Belphegor, Fran
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Untitled Document

Capitolo 6

~

Verità Immorale

 

 

Il cuore gli batteva forte mentre era lì, davanti alla porta della camera del ragazzo che per lui era tutto, che amava dal profondo. Era lì e voleva avere certezze, togliersi finalmente ogni dubbio, chiedendogli che cosa rappresentasse per lui.

Il corpo gli si era bloccato, non riusciva a muoversi di un solo passo. Non gli mancava di certo la voglia di parlargli, ma aveva paura di farlo arrabbiare ancora di più, anche se non aveva idea del perchè fosse, di punto in bianco, così irritato dalla sua presenza, senza che fosse successo qualcosa di preciso o avesse fatto alcunché di sbagliato, di cui lui evidentemente non ne era consapevole.

Si diede coraggio, ripetendosi che non aveva fatto nulla di male e non doveva temere. Bussò alla porta tre volte. Nessuno rispose come al solito, ma sapeva, anzi sentiva, che Bel era all'interno. Aprì la porta, lo conosceva così bene da sapere che non la chiudeva mai, questa era una sua abitudine: tenendola aperta invitava tutti ad entrare ingenuamente per poi attaccarli non appena fossero dentro, e riusciva anche a trovare divertenti questi suoi agguati: così trascorreva la maggior parte del tempo in cui non era occupato in missione.

La stanza era buia; chiamò il suo nome. La voce si disperse in ogni angolo. Non appena ebbe finito di pronunciare quelle sillabe, un sibilo veloce gli passò di fianco. Fran, come se niente fosse, si avvicinò a tastoni all’interruttore della luce.


Appena ebbe premuto il pulsante, un coltello affilato gli infilzò la schiena. Fortunatamente, a differenza dell’ultima volta, adesso stava indossando la divisa.

Così, dopo che tutto fu interamente illuminato, si voltò, cercando per la stanza la figura di quel pazzo principe.

Lo trovò comodamente seduto sulla sua poltrona regale, di velluto rosso scarlatto, i piedi poggiati al tavolino davanti a sé.

Le mani giocherellavano con tre coltelli argentei, così in bilico che, a volte, parevano incontrollati e casuali, ma il loro movimento era sempre sotto controllo e già previsto dal biondo.

“Bel-sempai. Cosa sta facendo? Oggi lei sembra un principe caduto ancora più pazzo del solito”. Con noncuranza si avvicinò al letto a baldacchino, intarsiato nel legno di ciliegio. Accarezzando le colonnine lisce, si sedette sul bordo, soffice per il piumino che lo ricopriva. L’altro sembrava non ascoltarlo, faceva finta di niente. Era rivolto di profilo e non lo guardava. Dopo un breve lasso di tempo ruppe il silenzio, parlò guardando fisso la parete davanti sé.

“Non credo tu abbia mai provato la sana voglia di uccidere qualcuno ma non poterlo fare. Tenere dentro quel desiderio sanguinario che ti logora sempre più. Eh inutile Rana?”

Un brivido percorse l'illusionista, ma riuscì a mantenere la calma.

“Quindi lei mi odia e vuole uccidermi? Beh non è una grande novità, cos’è che la fa infuriare particolarmente?”

“La tua semplice presenza ma fa irritare a tal punto.” un ghigno gli si stampò in faccia. Una stretta al petto fece immobilizzare l’illusionista, e pian piano sentì il cuore spezzarsi.

“Cosa le ho fatto per meritare il suo odio?” il velo sempre monotono della sua voce si stava screziando, e lasciava quasi trasparire tutte le sue emozioni, ma Bel, preso com’era dall’ira, non se ne accorse nemmeno.

Il biondo digrignò i denti, una smorfia che incitava morte s’impossessò di quelle sottili labbra.

Quella voce gli faceva perdere del tutto la testa, ricordandogli i suoi gemiti del giorno precedente.

“Vattene, lasciami solo! Non voglio più sentire neanche una parola!” così dicendo s'alzò d'impeto e lo strattonò verso la porta, l’altro non aveva forza per contrastarlo e si lasciò in sua balia.

“Non mi disturbare più! Vattene! Se hai così tanto tempo libero perché non sei da qualche parte con quello là? Immagino lo preferiresti, al posto di stare qui a infastidirmi.” Fran rimase di sasso dopo aver ascoltato quelle parole e non riusciva a capire quel che stava dicendo, come se Bel sapesse qualcosa di cui neanche lui stesso fosse a conoscenza. Subito si scansò dalle spinte forsennate del principe e restò fermo a guardarlo, a qualche metro lontano da lui, con le spalle al muro.

“Di cosa diavolo sta parlando? La pazzia l'ha completamente impossessata? E dove altrimenti dovrei essere? Con chi poi?” il giovane non aveva paura, era soltanto immensamente conquistato dalla sorpresa.

Il biondo si avvicinò di un passo, la mano destra alzata e armata delle lame argentee.

“Non fare il finto tonto! Ho sentito con le mie stesse orecchie ciò che stavi facendo con quel tale!” – una risata irritata accompagnò quelle parole.

“Non sto mentendo, non so davvero quello che lei sta dicendo. Con chi avrei fatto qualcosa di così brutto che neanche so?” –

“Come? Vuoi che sia io a rinfrescarti la memoria su quello che hai fatto? Va' a chiederlo direttamente al tipo con i capelli ad ananas! Lui lo saprà meglio di me dato che lo avete fatto insieme! E adesso vattene, ho detto! Non mi stressare oltre.” S’avvicinò ancora, era a pochi centimetri da lui, la lama minacciosa era appoggiata al suo mento e lo obbligavano ad alzare la testa e guardarlo. Gli occhioni acquei del giovane erano puntati nei suoi, dietro a quelle iridi cristalline non sembrava essere celato alcun tipo di segreto, ma al contrario parevano rivelare ogni sfumatura della sua anima, mostrandola sincera e vera.

Il biondo non riuscì più a comprendere veramente la vicenda che si stava sviluppando attorno a lui.

– “Bel-sempai… Lei si sta sbagliando… Per prima cosa io non ho fatto assolutamente nulla con Mokuro-sama, lui è il mio maestro e per secondo non è lui di certo la persona più importante per me… E’ assolutamente insignificante.” –

– “Oh, davvero?” – la voce dell’illusionista lo aveva persuaso a tal punto da fargli credere che quel che stava dicendo fosse la verità e per questo si sentiva sminuito e arrabbiato, era la prima volta in cui aveva commesso uno sbaglio. – “E allora dimmi… Con chi hai fatto quelle cose sconce? Con quell'altra persona più importante?” –

– “Quando? Co-cose sconce? Che cosa hai sentito esattamente?” –

La risata isterica del principe si disperse tutt’attorno.

– “Osi rivolgerti a me in quel modo? Io sono certo di quello che ho sentito, quando stavo passando davanti alla tua porta. Era la tua voce, ne sono sicuro: gemevi e supplicavi, sussurrando un nome, doveva esserci per forza qualcuno con te, sbaglio?” –

Il giovane arrossì violentemente al pensiero che il suo amato lo avesse sentito compiere certi atti imbarazzanti. Era stato lui a voler sapere quel che Bel era venuto a conoscenza eppure adesso si vergognava così tanto. Aveva paura di rivelare tutto, però ormai si era già esposto troppo da non poter tornare indietro. E poi, pensò, che se il principe era arrabbiato con lui perché credeva che avesse fatto l’amore con qualcun altro allora poteva riservare una qualche speranza.

Il solo fatto che si fosse interessato a lui era già un grandissimo regalo che gli donava infinita soddisfazione.

Deglutì, la lingua divenne muta, gli occhi cercavano di parlare al suo posto.

Bel si accorse dell’imbarazzo dell’altro e si stupì nel vedere il suo volto solitamente pallido, sempre impassibile, ora colorato di un bel rosso acceso. Capì dal suo atteggiamento che aveva toccato un punto dolente e forse qualcosa di vero c’era in quello che era appena stato rivelato. Temeva di sentire qualcosa di spiacevole che lo struggesse maggiormente, ma allo stesso tempo la visuale che si proponeva ai suoi occhi lo incitava a voler sapere. Quella confusione gli faceva perdere completamente il senso della ragione.

-“Beh… In realtà… Lei si sta sbagliando… Io quella sera ero da solo, cioè non c’era nessuno nella mia stanza. Io... - non riusciva a continuare, pronunciare quelle parole davanti al suo principe era infinitamente imbarazzante, ma quest'ultimo con lo sguardo lo incitava ad andare avanti. Fran fece qualche respiro profondo e impercettibile, prese coraggio e proseguì, abbassando lo sguardo. - Beh io mi stavo dando del piacere da solo... pensando ad una persona.” – si vergognava così tanto delle parole appena uscite dalla sua bocca, si sentiva talmente esposto e vulnerabile, come se avesse aperto il proprio cuore, lasciando completamente trasparire tutti quei sentimenti imbarazzanti al suo interno. Non osava guardarlo.

Intuendo la futura domanda dell'altro, avido di curiosità, continuò il più velocemente possibile.

- “... per questo mi ha sentito mentre pronunciavo quelle parole, io stavo pensando... pensavo a lei sempai. Non a qualcun altro...” –

Il principe rimase sconvolto, non riusciva a mettere a fuoco le parole che erano appena giunte alle sue orecchie. Dopo che la calma lo fece di nuovo ragionare, comprese finalmente ciò che il giovane illusionista gli aveva detto.

Tutta la rabbia e il nervosismo accumulato nell'ultimo giorno svanirono pian piano, lasciandolo stremato, esausto, vuoto, ma in uno stato di pace.

Era sollevato, felicemente sollevato, non aveva mai ascoltato parole più dolci. In quell'attimo lo realizzò: tutto quello che desiderava finalmente era Suo.

Sorrise, cercava un contatto di sguardi con quegli occhi acquei che tanto gli piacevano, ma che continuavano a sfuggirgli.


Dal comportamento del suo adorato kouhai lesse qualche verità, anche se non riusciva ad immaginarselo compiere tali atti compromettenti. Gli si avvicinò maggiormente, disarmato sia di coltelli che di orgoglio, senza neanche accorgersene. Gli posò una mano sulla guancia, facendolo sussultare, scese fino al mento, alzandogli il viso, ma quegli occhi facevano di tutto per non guardarlo. Una dolce risata si diffuse tutt’attorno, l’atteggiamento di Fran lo mandava letteralmente in tilt e non poteva evitare di pensare che fosse estremamente carino.

“Hey. Questa proprio non me l’aspettavo!” – l’illusionista s’irrigidì a quelle parole, evidentemente un po’ frustato e imbarazzato.

“Allora perchè non mi fai vedere come facevi? Sono curioso…”.

Fran con gli occhi sgranati dalla sorpresa lo fissava, ora il viso era di nuovo indirizzato verso di lui.

Un ghigno si stampò sul volto del biondo, si divertiva sempre a stuzzicarlo.

Bel afferrò con una mano la vita dell'illusionista, mentre l’altra giocava con le piccole ciocche ribelli che fuoriuscivano dal cappello. Chinò piano il volto in avanti.


Le loro labbra s’incontrarono, un contatto lieve e dolce. Entrambi erano al settimo cielo, i loro cuori galoppavano per l'eccitazione. Il giovane stava lentamente perdendo il senso della realtà, la testa gli girava, ma si sentiva così bene, come se stesse fluttuando per la gioia. Aspettava quel momento da tantissimo tempo, il momento in cui finalmente i suoi sogni sarebbero diventati reali.

Improvvisamente tutto fu immerso nel buio più totale. Non distingueva più nulla, sentiva soltanto il corpo caldo e possente dell’altro su di lui. Si lasciò in completa balia del principe, permettendogli così di trasportarlo nel piacere più assoluto.

 

 

______________________________

Eccoci qui!! Innanzi tutto scusate il ritardo!!! Chiedo perdono, ma correggere questo capitolo è stato più difficile di quanto credessi, non ero mai pienamente soddisfatta di quello che scrivevo... mi spiace...

beh ma alla fine ci sono riuscita (spero .-.) !!! E questa fiction è ufficialmente finita! ^^ Allora come vi è sembrata? Spero siate soddisfatti della fine e che quest'ultimo capitolo vi sia piaciuto! Vi ringrazio tantissimo per aver seguito questa mia prima fiction di più capitoli!!

Sono davvero curiosa di sapere cosa ne pensate, quindi non siate timidi e commentate pure con tutti i vostri pareri!! :)

Un saluto e ancora Grazie! [un ringraziamento speciale va a Chloe_89 che mi ha aiutata nella trascrizione e correzione! Love you my dear!! ♥]

 

Se vi interessa potete leggere anche altre mie fanfiction di KHR (D18 e B26) o storie originali (1, 2, 3, etc...)! ^^

Alla prossima :D

Lullaby Candy:_

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn / Vai alla pagina dell'autore: Lullaby Candy