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Autore: camelia90    02/02/2008    3 recensioni
Konoha... un misterioso osservatore guarda da lontano cosa vuol dire "amare"... Riuscirà anche lui a trovare l'amore??...Coppie principalmente yaoi [ShinoXKankuro & ShinoXKiba, le altre sono a sorpresa ]leggere per scoprire...
Genere: Romantico, Malinconico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Hinata Hyuuga, Kankuro, Kiba Inuzuka, Shino Aburame, Tenten
Note: OOC, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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wo-ai-nee/suki desu Wo-ai-nee / Suki desu

1.

Il sole era tramontato sui folti boschi nei pressi di Konoha, una figura nascosta nell'ombra, ascoltava in silenzio, i rumori provenienti dal villaggio; seduto su un resistente ramo, con la schiena poggiata sulla dura corteccia del tronco d'albero. Rimirava la volta celeste che si stagliava sopra di lui, cercando di immaginare come sarebbe stato il suo futuro. I duri allenamenti lo avevano sfiancato, e ora il sonno si stava lentamente impossessando di lui, quando delle voci in lontananza lo misero all'erta.

<< Kiba-kun, per favore, non fare cosi! >> disse una timida voce femminile.

<< Ma...Hinata-chan, sto cercando di dirti che mi piaci! >> esclamò il ragazzo implorante.

A quelle parole, anche se non rivolte a lui, la figura nascosta nell'ombra si sentì punta sul vivo. Ed una smorfia contrariata comparve sul viso spesso impassibile. La ragazza, "diretta" interessata, si bloccò di colpo a quella rivelazione, arrossendo visibilmente, nella debole luce di alcune lontane lanterne.

<< Scu-scusa Kiba-kun, io...io non avevo capito >> rispose timidamente lei guardandolo.

Il brunetto le si avvicinò velocemente, e con il dorso della mano le accarezzò una guancia; la pelle di porcellana di lei era ghiacciata, in confronto al caldo tocco del ragazzo.

<< Hinata-chan, sei bellissima, ti prego, dammi una possibilità >> bisbigliò Kiba avvicinandosi lentamente al dolce viso dagli occhi spalancati, che mormorò alcune parole sconnesse come "Io...non so...Naruto....Kiba, io" ma non riuscì a concludere ciò che era intenzionata a dire, perchè due morbide labbra si incontrarono con quelle diafane e delicate di lei.

Solo un lieve fruscio e un minimo movimento di foglie segnarono la sparizione dell'ombra, nell'oscurità.

Intanto, dall'altra parte di Konoha, un ragazzo dal cuore confuso, camminava, da solo, per le strade dell'ormai dormiente villaggio.

Pensava al passato, alla ragazza che gli aveva rubato il cuore solo un mese prima; quando lui era stato in difficoltà, lei, nonostante si conoscessero a malapena, lo aveva aiutato a riparare le sue "armi", già, perchè lei era un esperta d'armi.

Nel silenzio della notte, si sentivano solo i suoi passi; ma c'era solo un inconveniente che gli impediva di coronare il suo sogno d'amore; un inconveniente dai lunghi e setosi capelli castani, dalla figura austera, lo sguardo fiero e la voce calma; tutto il contrario di lui, un inconveniente di nome...Neji. Il viso del ragazzo si contrasse in una smorfia al solo pensiero; ricordava benissimo, quando, proprio quella mattina, li aveva visti insieme.

<< Neji...dai su non fare quella faccia. Te la sei presa tanto per la battuta di Lee?! >> disse lei prendendo la mano del giovane Hyuuga e parandoglisi di fronte.

<< Tsk... >> rispose scocciato lui, voltando il viso dall'altra parte, per evitare lo sguardo indagatore della ragazza, anche se ad un "attento osservatore" che li spiava da sopra un albero, non sfuggì il rossore che imporporò le guancie di solito diafane di Neji.

La ragazza sorrise maliziosa alla sua reazione, e gli schioccò a tradimento un bacio sulle labbra; il ragazzo, anche se poco convinto la staccò da se.

<< Ten-ten...c'è gente! >> disse lui, senza bisogno di guardarsi in giro per sapere che aveva ragione. Ten-ten fece finta di essere offesa e mise il broncio al suo ragazzo; lui inizialmente la guardò impassibile, cercando di trasudare superiorità, ma lei non era intenzionata ad abbassare lo sguardo; lo Hyuuga infine sbuffò, la prese per mano e la portò lontano, fuori dalla portata della spia dal cuore spezzato, che riuscì solo a distinguere un debole.

<< E va bene, per questa volta hai vinto tu! >> poi scomparirono completamente nella fitta boscaglia.

Il ragazzo calciò via un pietra, infastidito. Fissava il suolo davanti a se; lui era a Konoha solo per vedere lei, per averla, ma ormai qualcuno gliel'aveva già rubata, Colpì un altra pietra, imprecando sommessamente.

<< Ehi...con chi ce l'hai? >> chiese scherzosamente una voce femminile alle sue spalle, il ragazzo sobbalzò, riconoscendo la voce.

<< Ten-ten...ciao! che ci fai in giro a quest'ora? >> disse lui cercando di non dar a vedere il suo nervosismo. Lei sorrise.

<< Potrei chiederti la stessa cosa, comunque mi stavo allenando...Sai Kankuro...>> disse lei osservando più da vicino il ragazzo, con aria dubbiosa.

<< S..si? >> balbettò lui in preda all'imbarazzo.

<< Quasi non ti riconoscevo senza il tuo solito abbigliamento da ninja, devo ammettere che così stai proprio bene! >> concluse lei sorridendo. Lui arrossì di botto, era il primo complimento che lei gli faceva.

Una figura silenziosa comparve improvvisamente alle loro spalle, salvando il giovane di Suna da quel momento imbarazzante. Il ragazzo appena arrivato osservò i due, con i suoi occhi dello stesso colore e intensità dell'argento fuso, per la prima volta liberi dal peso di due lenti scure; non si aspettava d'incontrare qualcuno, a nottefonda, ma non si vergognava, per una volta, di mostrare il suo vero sguardo.

<< Ehi...Shi-shino?! Sei proprio tu? Anche a te per poco non ti riconoscevo! >> disse ten-ten strabuzzando gli occhi. Avvicinandosi all'allevatore d'insetti, Kankuro dal canto suo, era paralizzato, quello sguardo...la sua intensità gli aveva fatto dimenticare di respirare, e senza neanche accorgersene si ritrovò a sudare freddo, aveva affrontato tante volte quel ragazzo, eppure non aveva mai visto il suo vero volto.

I suoi occhi sembravano trasudare superiorità, ma allo stesso tempo, rispetto verso gli altri, incomprensione, forse tristezza, delusione. Mille sfacettature per mille emozioni diverse. E kankuro in quel momento le stava provando tutte, solo attraverso ad uno sguardo.

<< Salve ten-ten...Kankuro! >> l'educato saluto di shino sembrò risvegliare dalla trance il ragazzo, che subito raggiunse i due, sollevando la mano e accennando un sorriso.

<< Ehilà Shino...Davvero quasi neanche io ti riconoscevo...ma che ci fai anche tu in giro di notte?? >> chiese lui, Ten-ten gli diede uno scappellotto.

<< Possibile che tu ti faccia sempre gli affari altrui?! Hai fatto la stessa domanda anche a me!! >> disse scherzosa lei, Kankuro si massaggiò la parte colpita, non proprio delicatamente.

<< Ahia...ma...uffa...Era solo per sapere!! >> piagnucolò lui. Shino sembrò del tutto indifferente al loro discorso, ma in relatà, un altra fitta di fastidio lo aveva colpito quando le moretta aveva colpito il giovane di Suna, sebbene, nemmeno lui sapesse perchè gli succedeva ciò, quella oscura presenza era sempre nascosta dentro di lui, per ricordargli che, nonostante tutto, lui era ancora solo, mentre tutti gli altri intorno a lui trovavano l'amore, lui, restava indietro, potendo solamente immaginare cosa volesse dire, baciare la persona che si ama. Osservava i due discutere come bambini, senza però relamente ascoltarli.

Senza dire niente riprese la sua lenta camminata verso l'oscurità, teneva un passo lento, quasi insicuro, il silenzio intorno a lui, nonostante sapesse della presenza dei due shinobi, non riusciva in relatà a percepirli, come se fossero solamente un illusione, man mano che camminava, il buio si faceva più fitto, fino a quasi ad inghiottirlo, quando all'improvviso, una calda mano afferrò il suo braccio.

<< Shino...aspetta...Tanto devo andare anche io da quella parte >> due occhi castani lo fissarono, leggermente intimiditi, timorosi di un rifiuto ad una semplice domanda.

<< Uhn... >> Fu la tacita risposta del ragazzo, che comunque accolse con piacere, quella nuova compagnia.

Mentre camminavano, Kankuro parlava, raccontava le sue disavventure a Suna, per cercare di far sorridere l'altro ragazzo, che se anche si dimostrava impassibile, dentro di se si sentiva stranamente leggero.

La luce di una lanterna li illuminò entrambi...Lentamente l'oscurità, come nebbia, si stava diradando, per dar spazio...alla luce.



*******  è la prima ficcy yaoi che scrivo...quindi siate clementi U_U ... La conclusione è già decida, mi manca solo il "come arrivarci"...cercherò di aggiornare presto, ma non contateci troppo...vabbè ovviamente spero che qualcuno la segua >_<...ma tanto aggiornerei comunque...credo...**********
  
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