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Autore: wallflouis    23/07/2013    5 recensioni
Non sono fatta per stare tra gli Abneganti.
Forse non sono fatta per nessuna fazione.
Candidi? No, io non sono sempre così onesta.
Pacifici? No, l’unico amico che ho è Gale.
Eruditi? Certo, passare nella fazione nemica…Fuori discussione.
Intrepidi?
Mi perdo un attimo a fissare la mia immagine nello specchio. Katniss Everdeen, Intrepida.
Non suona poi così male.
Genere: Azione, Guerra, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gale Hawthorne, Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, Otherverse | Avvertimenti: Triangolo
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Divergente.
Com’è possibile che io lo sia? 
Continuo a chiedermelo, mentre cammino verso casa. Ho deciso di non prendere l’autobus. Se arrivo a casa presto, mia madre lo scoprirà grazie al registro automatico e vorrà sapere cos’è successo…Ed io non ho la minima intenzione di spiegarglielo.
 
La Divergenza è una cosa pericolosa, molto pericolosa Katniss, non devi dirlo a nessuno.
Le parole di Tori mi tornano in mente, ed è come se riuscissi a vedere la sua espressione preoccupata, quasi terrorizzata, mentre mi informa della mia diversità.
Infilo le mani nelle tasche dei pantaloni rigorosamente grigi e rallento il passo. Penso che dovrò avvisare Prim, affinché non dica a mamma della mia inspiegabile fuga da scuola.
 
Nel nostro quartiere ci sono così poche macchine che posso permettermi di camminare in mezzo alla strada senza problemi.
Perché proprio a me? Perché non a qualcun altro?
Tori mi ha spiegato che riporterà i risultati a mano. Mi ha promesso di imprimere le lettere della parola “Abnegante” sul mio test, puntualizzando subito dopo, che sta a me decidere se esserlo per il resto della mia vita…o no.
E per la prima volta mi ritrovo a pensare al bene di chi mi sta attorno e non al mio.
Scegliere gli Abneganti vuol dire rimanere al fianco di Prim, come è giusto che sia.
Mia sorella ha bisogno di me, delle mie cure, devo assolutamente prendermi cura di lei.
 
Primrose.
Lei sì, che è una vera Abnegante. Sempre pronta a sacrificarsi per il bene altrui.
Gli Abneganti sono così, ed in un certo senso, quando li osservo dall’esterno, trovo affascinante il loro modo di comportarsi; tutti si aiutano sempre e comunque.
Quando vedo Gale offrirsi di portare la spesa agli estranei, mi innamoro di questa vita.
Ma capisco che non mi appartiene. Non ho mai sentito l’impulso di aiutare un’Abnegante anziana ad attraversare la strada o cose simili.
Poi capisco. Scegliere un’altra fazione vuol dire abbandonare la mia famiglia e Gale.

Per sempre.

E ‘per sempre’ è tantissimo tempo. Non credo che riuscirei a vivere senza vedere Prim, mai più. Verrei dilaniata dal dolore molto prima, probabilmente.
Scuoto la testa come per scacciare il pensiero. Affretto il passo ed arrivo alla zona “abbandonata” della città.
La parte destinata agli Esclusi, coloro che hanno fallito l’iniziazione della propria fazione ed ora vivono in povertà.
Essendo la maggior parte dei governatori della città Abneganti, la nostra fazione ha deciso di riservare una vasta quantità di cibo da donare agli Esclusi settimanalmente, ma alla fine non basta mai.
 
-Ragazzina, hai qualcosa da mangiare?- una voce così roca e bassa  mi fa raggelare. Mi blocco sul posto, annebbiata dal terrore.
Un Escluso, nascosto nel buio di una colonna mi osserva con sguardo torbido.
Vai avanti Katniss, non ascoltarlo, ignoralo, mi consiglia una voce dentro di me. In parte so che dovrei ascoltarla, so che dovrei iniziare a correre il più velocemente possibile per allontanarmi da lui.
Ma questo non è certamente un comportamento degno di una Abnegante, perciò mi limito ad acconsentire con un repentino movimento del capo estraendo una mela dallo zaino.
Gliela porgo. La mia mano trema, e sono così agitata che rischio di far esplodere la mela, per tutta la pressione che sto esercitando.
Il suo braccio si tende verso di me, ma la sua mano, al posto di chiudersi sulla mela, stringe il mio polso, ed in pochi secondi mi ritrovo china ad osservare l’Escluso a pochi centimetri dal suo viso.
 
Solo in quel momento noto i vestiti scuri sbrindellati, un sinistro sorriso che gli rabbuia il volto e la pelle cascante sotto il mento.
-Caspita ragazzina, se sono belli i tuoi occhi…grigi giusto? Come ogni Abnegante che si rispetti.-
Mi sento esplodere. Cerco di ritirare la mano, ma l’Escluso stringe ancora più forte la mano attorno al mio polso, riuscendo a farmi gemere dal dolore.
-Non sei un po’ troppo piccola per andare in giro da sola, ragazzina?- l’astio con cui sputa la parola “ragazzina” mi fa rabbrividire. Il suo alito è acre e nauseante.
Finalmente riesco a liberarmi dalla sua presa con un rapido gesto della mano. Mi giro di spalle per evitare di mostrargli la mia espressione sofferente mentre mi massaggio il polso, diventato irrimediabilmente rosso.
-NON sono una ragazzina…Ho sedici anni.-
-Allora oggi è un giorno importante per te. La vigilia della scelta…- la sua bocca si distende in una smorfia che fa aumentare le rughe sul suo viso.
Ed in quel momento esatto capisco cosa mi aspetta dal futuro.
-Lasciami andare.- la mia voce risuona chiara e severa, con una diversa tonalità rispetto a quella normale. Mi immagino di portare indietro il gomito e di colpirlo in pieno viso; di vedere la mela volare via, di sentire i mie passi veloci risuonare lungo la strada.
Ma prima del previsto, l’Escluso mi congeda freddamente.
-Scegli con giudizio….Ragazzina..-

***

 
Lancio un’occhiata al semplice orologio da polso, uno dei pochi accessori che agli Abneganti è permesso portare. Sono arrivata dieci minuti prima del solito, così mi siedo sui gradini di casa e aspetto che Prim arrivi per spiegarle di non raccontare nulla a mamma.
Per fortuna il tempo passa velocemente, ed in poco tempo riesco a scorgere la dolce figura di mia sorella, rigorosamente accompagnata da Gale.
La abbraccio e le afferro la mano per dirigerci insieme verso la porta di casa, ma Gale mi agguanta per l’avambraccio prima che io possa entrare.
Sorrido a Prim, le dico che la raggiungerò in poco tempo e poi mi concentro su Gale.
-Che vuoi?-
-Che simpatia, ti sembra una risposta da Abnegante?- Gale alza le sopracciglia in segno di disappunto. Odia quando mi comporto male, ma anche lui sa che, in fondo, io non sono fatta per stare tra gli Abneganti.
-Non lo è, e lo sai anche tu.-  incrocio le braccia davanti al petto ed aspetto l’ovvia domanda.
Perché sei scappata?
-Mi spieghi perché sei fuggita da scuola oggi? Cos’è successo al test?-  per fortuna non è permesso comunicare i risultati del Test, perciò posso permettermi di evitare la domanda.
-Lo sai che non c’è permesso parlarne, e sai anche che tu non dovresti chiedere..-
-Con tutte le regole che ignori e trasgredisci, potresti dimenticarti anche di questa, non ti pare?-
-Beh se le cose stanno così, com’è andato il tuo test, Gale?- Scacco matto. Gale ci rinuncia, scuote la testa esasperato e si limita ad abbracciarmi in silenzio.
-Sai che lo faccio per il tuo bene, Catnip..- sussurra lievemente. Gale molto più alto di me, infatti, sembra quasi che stia abbracciando sua sorella minore, e non una ragazza della sua stessa età.
-Lo so, e io non rispondo per il tuo di bene…Solo non parlare a nessuno di quello che è successo oggi… te ne prego..- sussurro con la testa pigiata contro la stoffa della sua camicia grigia.
Stringo i lembi della camicia di Gale tra le mani e cerco di soffocare le lacrime.
Se solo penso che per un momento ho considerato l’idea di abbandonare la mia fazione, di abbandonarlo…
Io e Gale ci congediamo, con la promessa di incontrarci domani mattina, al Centro degli Abneganti.
Passo tutta la notte chiusa in camera, con la testa abbandonata sul cuscino, con la voglia di sprofondare senza più riemergere.
Mi sento inutile sotto lo sguardo dolce di Prim. Lei non capirà mai il senso di indecisione, perché già ora parla come un Abnegante adulto, che ha superato la Cerimonia della Scelta da anni.
In seguito, dopo avermi osservato, anche Prim mi abbandona, perché è arrivata l’ora di andare a letto.
Domani ci aspetta una grande, grande giornata.
 
E’ quello che ha ripetuto mamma per tutta la sera, mentre io restavo chiusa in camera con l’intenzione di rifiutare la cena. Non avrei sopportato l’ennesima sfuriata da parte sua sui Candidi, e su come Jeanine Matthews (il loro capofazione) si diverta a mettere in cattiva luce la nostra fazione, il nostro defunto padre, e il nostro capofazione, Marcus Eaton.
 
Ma in questo momento cerco di non pensarci; cerco di liberare la mia mente da qualsiasi problema e, lentamente, cado in un sonno disturbato dagli incubi.

 
***

Prendiamo un autobus per arrivare al Centro, e una volta la, tutti noi Abneganti cediamo l’ascensore ai Pacifici e ai Candidi, preferendo le scale.
Io, mia madre e Prim guidiamo il gruppo della nostra fazione, anche se io preferire farmi trascinare dato che sento le gambe tremare sotto il gravame del mio peso e le forze venire sempre meno.
Dobbiamo salire venti rampe per arrivare alla Cerimonia della Scelta.
Una volta in cima, la mia famiglia entra per ultima, lasciando passare tutti gli altri; ed alla fine entriamo…
La stanza è divisa in cerchi concentrici; quello esterno è assegnato ai sedicenni di tutte le fazioni. Non siamo ancora considerati membri; con la decisione di oggi diventiamo iniziati e acquisiremo lo status di membri solo se completeremo il rito di ammissione.
Ci disponiamo in ordine alfabetico sulla base del cognome che oggi potremmo abbandonare. Gale si trova a poca distanza da me, ed in posizione parallela a Gale noto un Pacifico agitato che si sta torturando le mani per reprimere il tremore. 
Peeta. 

Il cerchio successivo è formato da sedie riservate ai nostri familiari ed è ripartito in cinque settori; uno per fazione. L’incarico di presiedere alla Cerimonia ruota di fazione in fazione ogni anno. Quest’anno tocca agli Abneganti: Marcus terrà il discorso di apertura e leggerà i nomi in ordine alfabetico.
Questo significa che io sceglierò prima di Gale, che potrò vedere lo stupore, la delusione e forse anche l’odio colorirgli il viso, nel caso io decidessi di cambiare fazione.
Nel cerchio più interno ci sono cinque coppe di metallo; ognuna contiene l’elemento simbolo della fazione: pietre grigie per gli Abneganti, Acqua per gli Eruditi, terra per i Pacifici, carboni ardenti per gli Intrepidi, vetro per i Candidi.
Negli anni in cui ho frequentato il nostro istituto, mi è stata offerta la possibilità di conoscere ragazzi provenienti da tutte le fazioni.
Ed è nelle pietre grigie che vedo riflessi gli occhi scuri di Gale, nell’acqua l’espressione concentrata di Mags*, nella terra il semplice sorriso di Peeta, nei carboni lo sguardo di sfida di Finnick Odair**, e il volto onesto e schietto di Johanna Mason***.
Quando Marcus chiamerà il mio nome raggiungerò il centro dei tre cerchi senza parlare. Lui mi porgerà un coltello, e io mi farò un taglio nella mano e lascerò gocciolare il sangue nella coppa della fazione che avrò scelto.
Marcus richiama l’attenzione nella sala, e, con un sorriso smagliante, chiede il silenzio per poter cominciare con il suo discorso.
Mentre Marcus inizia a parlare, incontro lo sguardo di Gale che finge di imitare le sue parole “Benvenuti alla Cerimonia della Scelta”, strappandomi così un sorriso.
Sento un fastidio ronzio nella testa, ed inizio a pensare al mio sangue che si riversa sulle pietre, o al mio sangue che sfrigola sui carboni.
L’unica parte del discorso che mi colpisce è quella in cui Marcus elenca le motivazioni per cui ci siamo divisi in fazioni dopo la Grande Pace.
-….Così quelli che davano la colpa all’aggressività fondarono i Pacifici.- non ho mai preso in considerazione la loro fazione, eppure sembrano sempre così calmi e felici, come…Peeta.
-Quelli che incolpavano l’ignoranza divennero gli Eruditi.- loro sono stata l’unica fazione facile da eliminare.
-Quelli che accusavano l’ipocrisia fondarono i Candidi.- Non mi sono mai piaciuti i Candidi.
-Quelli che condannavano l’egoismo fondarono gli Abneganti.- Io condanno l’egoismo, sì. Per questo, molto spesso, condanno me stessa.
-Quelli che incolpavano la codardia divennero gli Intrepidi.- Sono sedici anni che provo ad essere altruista, ma non ci riesco.
Penso al motto impresso sul mio libro di storia: “La fazione prima del sangue”.
Noi apparteniamo alla nostra fazione, qualunque essa sia.
Mi perdo di nuovo finché non vedo il primo ragazzo fare un passo avanti per scegliere la fazione. Mi incanto ad osservare il lento via vai di ragazzi della mia stessa età, che in un gesto repentino decidono cosa fare del proprio destino.

“Katniss Everdeen”.
Il mio nome risuona in tutta la sala. In questo momento mi sembra di ritornare con la mente al giorno precedente, al Test Attitudinale, quando Tori mi ha rivelato di essere una Divergente.
Procedo a piccoli passi, scortata dallo sguardo fiducioso di Gale.
Marcus mi porge il coltello. Lo guardo negli occhi– sono di un blu scuro che fa quasi paura, non come quelli di Peeta, azzurro chiari.- e prendo l’arma. Il fuoco degli Intrepidi e le pietre degli Abneganti, sono entrambi alla mia sinistra; uno davanti a me, l’altro dietro. Tengo il coltello con la mano destra e faccio scorrere la lama sul palmo sinistro. Avverto un forte bruciore che tento di combattere.
Mi porto le mani al petto con il respiro tremante, tendo il braccio proprio tra le due coppe, dove il mio sangue gocciola.
Poi con un singulto che non riesco a trattenere, sposto la mia mano avanti ed il sangue crepita sui carboni.
Sono egoista. Sono coraggiosa.
 
Marcus non mi sorride. Cammino lenta verso la mia nuova fazione e l’unica cosa che riesco a vedere è il sorriso di Prim che annuisce.
Aveva capito tutto sin dal principio e non aveva detto una parola per fermarmi.
Esattamenteciò che ci si aspetta da un’Abnegante.
Mia madre invece mi osserva con un piccolo sorriso spento. Anche lei se lo aspettava, ma Gale…lui no.
Sento il suo sguardo carico di rabbia gravare sulle mie spalle. Stringo i pugni e vado avanti, acclamata dalle grida della mia nuova fazione.
Quando arriva il suo turno, Gale afferra con stizza il coltello e si passa la lama sulla mano. Stringe il pugno e mi guarda mentre lascia colare il sangue nella coppa degli Abneganti come per sfidarmi.
Cerco di sillabare un “mi dispiace” con le labbra, ma lui mi ignora.
Troppo preso ad odiarmi per perdonarmi.
Per un momento credo che tutto sia finito, quando invece arriva il turno di Peeta.
Lo osservo scrupolosamente. Ciocche bionde gli ricadono sugli occhi azzurri.
Sembra davvero così semplice.
Credo che esistano ragazzi con il significato base della propria fazione dipinto in viso, e Peeta sembra uno di questi.
Pacifico fino al midollo.
Ma in un momento capisco che mi sbaglio. Che Peeta non deve essere poi così Pacifico, visto che con un rapido gesto della mano lascia scendere le gocce di sangue nella coppa degli Intrepidi.
Peeta Mellark, Intrepido.
 
Restituisce il coltello a Marcus e subito sembra cercare il mio sguardo. Mi mostra un flebile sorriso e si unisce alla fazione, accompagnato dai mormorii indispettiti dei Pacifici e dagli applausi e grida di incoraggiamento della sua nuova fazione.
Della nostra nuova fazione. 



Angolo scrittrice.
Alloora, questo capitolo ha bisogno di un po' di spiegazioni.. Le parti in corsivo
SOLO DELL'ULTIMA PARTE RIGUARDANTE LA CERIMONIA DELLA SCELTA, sono tratte dal libro. La Cerimonia della Scelta è complicata è ho pensato che era meglio spiegarla tramite parole della Roth. 
PER IL RESTO, anche se il CORSIVO, è assolutamente ROBA MIA.
Pppoi, i personaggi di Hunger Games a cui ho messo l'asterisco, sono perché avevo bisogno di nomi lol ma penso proprio che non compariranno più nella storia. (Sorry Finnick...Do you want a sugar cube?) 
Infine, ringrazio infinitamente le due ragazze che hanno recensito il primo capitolo, perché senza di loro, non avrei avuto la forza di continuare questa storia. E ringrazio anche le quattro persone che hanno inserito la storia tra le seguite :3


INFOOORMAZIONE DI SERVIZIO: Ho chiesto il cambio di Nick, e non so quanto potranno metterci, comunque diventerà "clapton" (vedi: clapton davis, personaggio di Josh Hutcherson in Detention) 
SECONDA INFORMAZIONE DI SERVIZIO, BICOS DU GUSTIS (?) IS MEI CHE UAN. (cit. by mia nonna e la sua dentiera). ho iniziato una long su Josh Hutcherson e mi farebbe piacere sapere cosa ne pensaaate. 
questo è il link:
----> 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2020254&i=1

Inoltre volevo chiedervi se anche voi avevate visto il trailer di Catching Fire, e se anche voi, non fate altro che sclerare in attesa di poter vedere sul grande schermo Peeta gambadilegno Mellark che si fa sbaciucchiare fal DA' BEST Finnick. 
Eeee come al solito, Recensite! Mi farebbe tanto piacere sapere cosa ne pensate di questo seguito, se volete che vada avanti o che corra a nascondermi. Se avete delle critiche sono ben accette, come sempre c: *non siate crudeli pls*

Lots of Love


Clapton (che si ostina a Don't dance(?) )

  
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