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Autore: stylesoxygen    23/07/2013    1 recensioni
Eh sì, perché Franz Brown non può che fare questo effetto alle donne, a tutte meno che a Emma Sprouse, ottima studentessa diciassettenne e soprattutto, una delle ragazze più corteggiate e popolari della scuola.
E poi ci sono io, Harry Styles, tipico nerd asociale di diciotto anni con due grossi occhiali da vista neri poggiati all’estremità del naso. Ho sempre avuto una cotta per Emma, sin dal primo anno: l’ho sempre trovata così carina e dolce, ma purtroppo, si sa come vanno questo genere di cose: se non si è un gran figo, è praticamente impossibile attrarre una ragazza come lei.

os ispirata da Marcel aka Harry Styles in Best Song ever.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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SLOW DOWN THE SONG

 

-Beh, con chi ci vai al ballo Em?- domandò Franz.
-Non so, mi sono arrivati degli inviti, ma ne declino la maggior parte. E poi, manca un mese, ho abbastanza tempo per trovarmi un accompagnatore!- rispose la ragazza con non-chalance e tranquillità.
-Dai, quante altre volte ti devo invitare?.- sfoggiò un sorrisetto provocante e si avvicinò sempre di più alla mora, spingendola contro l’armadietto.
-Smettila, sai cosa penso su di te.- con un gesto della mano si allontanò verso l’aula di chimica.
-Lo so che mi ami dolcezza!- le urlò a pochi metri di distanza il ragazzo, attirando gli sguardi di tutte le ragazze presenti, non che questo non accada normalmente dopotutto. Eh sì, perché Franz Brown non può che fare questo effetto alle donne, a tutte meno che a Emma Sprouse, ottima studentessa diciassettenne e soprattutto, una delle ragazze più corteggiate e popolari della scuola.
E poi ci sono io, Harry Styles, tipico nerd asociale di diciotto anni con due grossi occhiali da vista neri poggiati all’estremità del naso. Ho sempre avuto una cotta per Emma, sin dal primo anno: l’ho sempre trovata così carina e dolce, ma purtroppo, si sa come vanno questo genere di cose: se non si è un gran figo, è praticamente impossibile attrarre una ragazza come lei.
 

‘Maybe it’s the way she walked, straight into my heart and stole it.’

Mentre usciva in cortile, non potevo fare a meno di notare i suoi lunghi e ricci capelli bruni ondeggiare da una parte all’altra, accompagnati da un deciso movimento delle anche. 
-Harry, giusto?- si avvicinò lei dolcemente.
-S-sì, sono io.- risposi incredulo. Finalmente le stavo parlando, il giorno che tanto attendevo era arrivato!
-Senti, mi servirebbe un aiuto in matematica, ultimamente sto avendo dei problemi e so che sei molto bravo!- sorrise dolcemente e sfregò le mani nervosamente sul tessuto dei jeans.
 

-Un mese dopo-

 

‘Through the doors and past the guards, just like she already own it.’

-Harry, Harry!- Emma corse verso di me, scontrandosi con alcuni ragazzi nel corridoio. Sembrava piuttosto euforica.
-Che succede? Fai un bel respiro e calmati.- dissi accarezzandole i capelli.
-Harry, mi devi fare un grande favore.- le annuì e le feci segno di continuare.
-Devi venire al ballo con me.- esclamò titubante.
-Cosa? Io veramente…- cercai di continuare la frase, ma Emma mi interruppe.
-Sei o non sei il mio migliore amico? Mi devi un sacco di favori!- disse lei, girando intorno a me e scompigliandomi i capelli laccati, odiavo quando faceva così. E poi aveva ragione, le dovevo davvero tanto: era stata una delle poche persone a sapermi guardare dentro, non curando il mio aspetto trasandato e poco alla moda. Forse, era proprio per questo che nell’ultimo mese mi ero innamorato ancor di più di quella mora dagli occhi verdi. Una volta mi ha anche baciato, ma penso che per lei non significhi molto.
-Sì, ma non penso sia il caso. Ti farei sfigurare.- era duro ammettere che non ero adatto a lei, dopotutto.
-Se non vado con te, sarò costretta ad andarci con Franz. Sai che non lo sopporto! Dai Harry, sei l’unico di cui mi fido… pensaci, sarà come quando sei venuto al matrimonio di mia cugina la settimana scorsa!-
-Va bene.- mi saltò addosso e mi abbracciò, stringendo in un pugno le ciocche di capelli prima scompigliate.
 
-Liam, ho bisogno di una conselenza! Vieni a casa tra… cinque minuti.- terminai la chiamata e corsi al piano di sopra, salutando frettolosamente mia madre, intenta a parlare con mia sorella Gemma.
Dopo un’abbondante quarto d’ora sentii bussare alla porta di camera mia.
-Eccomi dolcezza.- entrò con fare disinvolto Liam, il mio migliore amico da sempre; ci siamo sempre confidati su tutto, specialmente su Emma e… Franz. Lo so, può sembrare strano, ma è così. Liam è un aspirante coreografo ed ha una segreta per Brown, più o meno da un anno e mezzo.
-Allora, Emma mi ha chiesto di andare al ballo con lei stasera.- dissi malinconico.
-Ma allora dovresti essere contento, perché quel muso lungo?- mi prese il mento tra le dita e mi sorrise dolcemente.
-Ho capito, non ti senti alla sua altezza. Darling, ti fai troppi problemi! Stasera splenderai, te lo assicuro.- si allontanò ed aprì il mio armadio con fare teatrale. Era davvero buffo.
-Prova questo.- tese verso di me una gruccia con un completo nero, quello che usava di solito mio padre per i convegni di lavoro da giovane.
-Mi starà sicuramente male.- borbottai sfilandomi il maglioncino di caschmir beige.
 
 
-Sei fa-vo-lo-so Harry. Stasera Emma cadrà ai tuoi piedi!- mi abbracciò e mi spinse verso lo specchio a parete dell’ingresso: ero senza parole. Alzai le mani per toccare i miei capelli, stavolta senza lacca e lasciati al naturale; sembravo un'altra persona ed era incredibile cosa fosse stato capace di fare Liam nel giro di due ore.
-Ti adoro. Non so che dire!- esclamai dandogli una pacca sulla spalla.
-Il nero è il tuo colore Styles, ora però ti insegno qualche mossa che manderà in visibilio la tua donna.- mi ammiccò e indicò mia mamma, rimasta ad osservarci dalla cucina.
-Anne, vieni qui.- tese la mano verso mia madre e la avvicinò a sé, cominciando ad abbozzare un valzer.
-Vedi, devi muovere così il piede.-
 

‘I said can you give it back to me, she said never in your wildest dreams.’

Andai a bussare a casa sua, ed in quel momento sentii le gambe tremare.
Le sarei piaciuto? Cosa avrebbe detto di me?
-Ciao.- le sorrisi quando la vidi solcare l’uscio. Era adorabile. Indossava un lungo abito bianco stretto in vita e i capelli le cadevano leggeri sulle spalle, scoperte dalla scollatura del vestito.
-Wow. Harry, ma cosa ti è successo? Sembri un altro!- esclamò, perlustrando con lo sguardo ogni centimetro del mio corpo.
-Un aiutino di Liam per rendermi presentabile stasera.- le feci un occhiolino e la feci salire in auto.
 

‘And we danced all night to the best song ever
We knew every line now I can’t remember
How it goes but I know that I won’t forget her
Cause we danced all night to the best song ever.’

-Ti piace questa canzone?- le chiesi sorridendo.
-Sì, la amo.- ci avviammo verso la palestra della scuola, naturalmente addobbata per il ballo: c’erano palloncini ovunque e, cosa più che ovvia, una postazione dee-jay e cibo in gran quantità.
-Ti prendo qualcosa da bere, Em?- indicai il bancone e lei lo osservò per un po’, capendo se ci potesse essere qualcosa di suo gradimento.
-Ora voglio ballare.- mi trascinò verso il centro della pista, e non potei fare a meno di notare gli sguardi sorpresi dei nostri compagni d’istituto.
Arrivati al centro della pista, ci fermammo. In quel momento mi sembrava il tempo si fosse fermato: quegli occhi, verdi come un prato; se si era attenti si potevano anche notare le pagliuzze dorate che le adornavano le iridi. Era uno spettacolo quella ragazza, uno spettacolo mozzafiato.
-Dobbiamo fissarci tutta la serata o potremmo anche ballare?- domandò lei impacciata.
La presi dai fianchi e la avvicinai al mio busto, unendo le nostre mani in una stretta. Appena sentii il suo palmo poggiarsi sulla mia spalla, capii che era tutto reale, che stava davvero succedendo, che non era più uno dei miei sogni surreali. Presi coraggio e mi avvicinai al suo orecchio.
-Sei bellissima stasera.- le sussurrai, facendole fare una giravolta.
-Grazie, anche tu.- fissò i suoi occhi nei miei e continuammo per un po’ a ballare, canticchiando le parole del brano in riproduzione.
-Sai una cosa, vorrei che questa canzone rallentasse, per poter ballare con te in eterno.- dissi ridendo, ottenendo un sorriso a dir poco mozzafiato da parte di Emma.
 
-Grazie del passaggio Har.- mi diede un bacio sulla guancia e iniziò a rovistare nella pochette bianca in cerca delle chiavi di casa.
-Em, io ti devo parlare.- farfugliai abbassando lo sguardo verso lo zerbino.
-Possiamo rimandare a domani? Ho bisogno di stendermi.- infilò le chiavi nella serratura.
-Se hai necessità di andare sul letto, parliamo in camera tua. Per me non è un problema, e non lo sarà nemmeno per i tuoi.- le risposi convinto.
-Harry, davvero, non è il momento.- si stava agitando, lo capivo dal fatto che non riusciva ad aprire la porta.
-Io ti devo parlare.- dissi duro stavolta. I suoi occhi si sbarrarono leggermente, così salimmo in silenzio in camera sua, salutando frettolosamente i genitori. Appena entrammo mi chiusi la porta alle spalle e aspettai che si sedesse sul letto per cominciare il mio discorso, accuratamente preparato da Liam quel pomeriggio.
-Allora che c’è?- chiese sfilandosi le scarpe.
Presi un respiro ed abbassai lo sguardo, per poi puntarlo verso Emma.
-Tu mi piaci.- dissi tutto d’un fiato.
-Cosa?- esclamò lei, alzandosi rapidamente ed avvicinandosi a me.
-Non rendermi le cose difficili Emma, hai capito benissimo.- sbuffai voltando lo sguardo lateralmente.
-Davvero, non ho sentito.- rise lei, sapendo che non le credevo.
-Ho detto che mi piaci, dal primo anno di scuola, Emma.- stavolta le parole mi erano uscite dalla bocca in modo più scorrevole e deciso.
-Anche tu mi piaci.- arrossì e punto lo sguardo sui suoi piedi nudi. A quelle parole, le mie pupille si dilatarono, e con esse anche le labbra si dischiusero.
-Cosa?!- strillai incredulo. Lei si limitò ad annuire con un velo d’imbarazzo sul volto. Come era bella, non l’avevo mai vista così nervosa prima d’ora, e sapere che a farle quell’effetto ero io, mi mandava su di giri. Le scostai i capelli dal viso e cominciai ad accarezzarle la tempia dolcemente.
-C-Che fai Harry?- mi chiese alzando leggermente il capo.
-Non dirmi che non un ragazzo non ti ha mai baciata.- le sorrisi divertito, e pensai che fosse uno dei modi più semplici per tranquillizzarla. Accostai pian piano le mie labbra all’estremità delle sue e vi soffiai sopra, per poi avvicinarmi sempre più. Quando finalmente ne ebbi la possibilità, la baciai, all’inizio con dolcezza ma dopo qualche secondo, il contatto divenne più urgente, e la foga e la passione presero il sopravvento. Cominciai a far scorrere le mie mani sul suo incantevole corpo, mentre le sue dita trovavano appiglio nei miei ricci.
Ero certo che non avrei mai potuto dimenticare quella serata, quella ragazza, e quella canzone, la canzone migliore di sempre.


WRITER'S SPACE
 
Ciao bellezze, eccomi qui con una nuova os! Dunque, mi sono ispirata molto al personaggio di Marcel in Best song ever (che è a dir poco favolosa: http://www.youtube.com/watch?v=o_v9MY_FMcw) e a Leeroy, il coreografo più gay e per-fet-to in circolazione.
Spero vi piaccia, e probabilmente il trailer arriverà prossimamente!
Recensite e ditemi che cosa ne pensate e passate dal mio account per leggere:
•la mia ff su Harry 'Another love': http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1908147&i=1 (il trailer: http://www.youtube.com/watch?v=V5vwSfvUsQE)

•la mia os su Niall 'My addiction': http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1993289&i=1 (il trailer: http://www.youtube.com/watch?v=nf-TpT3OMls)
•la mia os su Zayn 'Because of you': http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1992902&i=1
Se volte, questo è l'account di una delle mie amiche più care, è bravissima, vi consiglio di leggere cosa scrive! (http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=260018)
Qui di seguito, invece tutti i miei contatti che mi farebbe piacere se visitaste.
Un bacio. x


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