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Autore: pikaendpichu98    23/07/2013    1 recensioni
Ciao a tutti , sono tornata con il 1 cappy di una nuova f.f (pokèshipping). E se due dei nostri amici fossero i prescelti di una leggenda? E se entrasse in scena un altro nemico? Ho destato la vostra curiosità? spero proprio di si, se vi và leggete e recensite!
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ash con un ghigno stampato sul viso al confine tra crudeltà e follia, si avventò sulla sua avversaria, che restava immobile e senza alcuna emozione negli occhi azzurri.
Ma nella sua mente l’Acqua e la sua anima si davano battaglia, un attimo erano alla pari, un attimo dopo il carattere di Misty riusciva a imporsi, un attimo dopo ancora era sottomesso dalla potenza dell’elemento.
E intanto il prescelto del fuoco si avvicinava sempre di più, mentre il suo pugno infuocato si ingigantiva ad ogni passo.
Adesso era vicino, così vicino che Misty poteva sentire il calore del fuoco sulla sua pelle, e avvertire il crepitio delle fiamme, e fu in quel momento che l’Acqua riprese il controllo sulla sua mente, annebbiandone i pensieri e sommergendola con un’onda ruggente.
Rapida si abbassò per schivare il pugno, scivolò in avanti e facendo leva sulle mani si sollevò per colpirlo alla schiena con un calcio.
Il ragazzo incassò in pieno il colpo, tanto potente da sbilanciarlo in avanti, ma puntò le mani a terra, e dandosi la spinta distendendo i gomiti flessi preparò un doppio calcio, che però colpì il vuoto, infatti a Misty bastarono un paio di rapidi passi all’indietro per schivare l’attacco, così si approfittò dell’instabile posizione del nemico, che ora le dava le spalle, e gli lanciò un getto d’acqua.
Ash riuscì a percepire il suono del liquido che fendeva l’aria, così si circondò di una spirale di fuoco che vaporizzò all’istante l’acqua, creando un sottile velo di nebbia, da cui poi sbucarono delle fiamme indirizzate alla ragazza.
Essendo Misty a una distanza troppo ravvicinata per avere il tempo di schivarle plasmò una lama vibrante d’acqua, un’acqua più scura del solito, che creava piccole esplosioni al contatto con le fiammate, che si dissolvevano in nubi di vapore acqueo che restavano sospese in aria per qualche secondo, per poi scomparire.
Ash fece disperdere la spirale infuocata in una densa cortina di fumo scuro, mantenere la stessa tecnica troppo a lungo bruciava troppe energie, e non era il caso di esaurirle subito.
Ma appena la sua linea difensiva scomparve, la lama d’acqua si fece flessibile e Misty la fece schioccare in aria come una frusta.
Portò il braccio all’altezza del capo e poi lo distese in avanti con un movimento deciso. La lama si allungò all’istante verso Ash e ne avvolse il corpo modellandocisi attorno, prendendo la forma di serpenti e rettili acquatici dai canini ghiacciati, imprigionandolo tra le loro spire, e soffocandone ogni tentativo di ribellione.
Le creature lo stritolavano, gli sembrava che le sue ossa potessero fondersi tra loro, tanto erano compresse, estendeva i polmoni schiacciati dai mostri in cerca di ossigeno, rantolando con la gola stretta nella morsa dei mostri.
Cercava di stringere le creature tra le mani e di allontanarle, ma le dita annegavano nell’acqua di cui erano fatte.
 Il serpente più vicino a lui gli sibilava minaccioso nelle orecchie, e sentiva le sue zanne glaciali pericolosamente vicine al suo collo.
La paura era tanto forte che il Fuoco stava rischiando di perdere il controllo sulla mente del prescelto.
Ma quando Ash vide con la coda dell’occhio la testa del rettile indietreggiare di qualche centimetro e la lingua biforcuta lambire le zanne appuntite, specchiandosi nel suo sguardo gelido e spietato, come quello della sua padrona, l’istinto prevalse sia sulla sua coscienza sia sull’elemento, un battito del cuore più forte degli altri gli risuonò nel petto, e quando la creatura si lanciò a fauci spalancate su di lui sprigionò una fiammata degna di quelle dell’inferno, distruggendo completamente quel groviglio di tentacoli freddi che lo aveva imprigionato.
Gli Eroi erano completamente paralizzati dal crudele spettacolo in scena davanti i loro occhi.
Vedere i loro amici che cercavano di uccidersi a vicenda era qualcosa di devastante per i loro cuori.
Ad ogni colpo che si sferravano Brock percepiva come una pugnalata al cuore, e sentiva che un pezzetto della loro personalità, che lui conosceva meglio della sua, veniva gettato nell’oblio da quelle due entità spaventose che li possedevano.
Avendo capito che il difetto del prescelto del fuoco era l’agilità, Misty scagliò una raffica di getti d’acqua contro Ash.
Il ragazzo cercava di schivare il numero maggiore di attacchi possibili, ma la maggior parte delle volte rimaneva colpito.
Poi i suoi occhi ebbero un guizzo.
Schivò lateralmente un getto d’acqua frontale e lanciò una fiammata.
Misty si preparò al contrattacco, ma il fuoco colpì l’erba secca, piuttosto lontano da lei.
Così continuò a lanciare getti d’acqua e lame ghiacciate, e Ash continuò a scagliare fiamme a terra.
A un certo punto corse in contro a Misty, che intanto aveva preparato un pugno ghiacciato.
Misty si diresse rapida verso di lui, e quando gli fu abbastanza vicina sferrò il pugno.
Ash aspettò fino all’ultimo istante, tanto da poter sentire il gelo del ghiaccio sulla guancia, per poi scivolare a terra evitandolo, e dare gli ultimi ciuffi di erba intatti alle fiamme.
Si rigirò alzandosi, e puntò gli occhi in quelli di lei.
E fu quello sguardo soddisfatto e orgoglioso che le fece capire di essere caduta nella sua trappola.
Voltava lo sguardo a destra e a sinistra, e tutto ciò che le occupava la visuale erano fiamme più alte di lei, incorniciate da alberi dalla chioma infuocata.
Il fuoco oscillante gettava ombre inquietanti sul pezzo di terra ancora integro che le ruotavano attorno, e sembravano ridere malignamente con la voce del fuoco.
Misty sentiva una sensazione di malessere in tutto il corpo, le sembrava che le fiamme le risucchiassero via l’ossigeno dai polmoni, le sembrava che avanzassero centimetro dopo centimetro  verso di lei, e il calore la opprimeva tanto da farla sentire rinchiusa in una gabbia incandescente.
E intanto, mentre la prescelta dell’acqua perdeva lentamente le forze, Ash se ne stava appoggiato a una parete rovente a braccia incrociate, scrutando soddisfatto il gelo dello sguardo della prescelta che si consumava poco a poco, restio a lasciar affiorare il senso di panico della preda in gabbia ; l’energia gli guizzava attraverso i muscoli, e il calore del fuoco riusciva a rinvigorirlo, spazzando via quasi del tutto la stanchezza di qualche minuto prima.
Ma dopo tutto, modificare il campo di battaglia a suo vantaggio, era sempre stata la sua specialità.
La mente di Misty era alla disperata ricerca di una soluzione, un normale getto d’acqua in quelle circostanze sarebbe sicuramente evaporato prima di raggiungere l’obiettivo, doveva trovare una fonte d’acqua più grande.
Il calore era diventato insostenibile, le gambe le cedettero e cadde in ginocchio a terra.
Un brivido le percorse la schiena nel constatare che la terra sotto le sue ginocchia era bagnata.
Il suo sguardo tornò distaccato come prima, aveva trovato il contrattacco.
Dopo tutto l’acqua era ovunque, nel suo corpo, nell’aria, nelle profondità della terra, negli steli d’erba ancora intatti di quel campo di battaglia.
Si chinò e affondò le mani nella terra umida socchiudendo gli occhi.
Ash sorrise compiaciuto, interpretando quel gesto come una resa.
Si avvicinò lento a Misty, a qualche passo di distanza le sue fiamme lo seguivano come feroci cani fedeli.
Dei luccichii apparvero uno a uno sul terreno, come le stelle in una notte d’estate, ma Ash non se ne accorse nemmeno, accecato com’era dalla vittoria imminente.
Ora era davanti a lei, si fermò.
Emise un verso, quasi un ringhio, di soddisfazione e poi tese il braccio destro in avanti con il palmo della mano aperto.
La stretta di Misty sul terreno aumentò.
Ash avvicinò di poco le dita fra loro e le fiamme iniziarono a fremere, gonfiandosi ed estendendosi.
Poi riaprì completamente la mano, e tornarono come prima.
Un sibilo riecheggiò dal sottosuolo.
Il prescelto del fuoco distese maggiormente le dita, per poi chiuderle velocemente a pugno.
All’istante le fiamme si ingrossarono e si riversarono al centro di quell’arena infuocata.
Ma un attimo prima che potessero incenerire Misty, dell’acqua scura sbucò fuori dai pori del terreno e altra acqua si distaccò dall’aria, precipitando giù e fondendosi con quella della terra, formando una colonna azzurra attorno a Misty, che ruotando su se stessa estingueva mano a mano ogni fiamma che le si schiantava contro.
Quando il gigantesco incendio fu domato, la prescelta dell’acqua tagliò in due la sua linea difensiva, poi allargò le braccia, immobilizzando ogni molecola d’acqua presente nel campo di battaglia ; dopo di che tirò a sé le braccia a mo’ di scudo attirando sul suo corpo tutta l’acqua ferma a mezz’aria, che si posò su di lei ricoprendola per intero, per poi essere assorbita dalla sua pelle, ricaricandola di energie. 
Ash era rimasto sconcertato, in piedi con gli occhi sbarrati.
Ma non ebbe nemmeno il tempo di riprendersi dallo sgomento che Misty gli fu subito addosso con due pugnali liquidi nelle mani.
Misty sferrò un colpo con il pugnale nella mano destra, Ash non riuscì a evitarlo completamente e venne colpito di striscio alla spalla.
Fece qualche passo indietro barcollando, la Sfera Rossa aveva subito uno shock, aveva visto le sue fiamme completamente annientate da un nemico che lei stessa aveva reso debole e svantaggiato. E intanto l’anima di  Ash cercava in tutti modi di sfruttare il momento di debolezza dell’elemento combattendoci disperatamente contro, e il risultato non poteva che essere quello, movimenti pesanti, riflessi lenti e una gran confusione in testa.
La Sfera riuscì a prevalere il necessario per far creare ad Ash delle piccole lame infuocate e mandarlo al contrattacco, prima di essere sopraffatta dal suo nemico e tornare di nuovo a lottare per la supremazia.
Perciò quello che combatteva non era che un corpo che si muoveva grazie a riflessi e istinti, privo di qualunque coscienza ; gli occhi vitrei vedevano, ma non guardavano, la mente reagiva ma non ragionava, il corpo in balia di se stesso.
E mentre i due combattenti si sferravano fendenti letali, un certo movimento animava la navetta del Team Galassia.
Due reclute, una con un computer in mano, uscirono agitate dalla porta e si rivolsero a Cyrus
-Signore, i computer stanno impazzendo! Non riusciamo più a controllare la situazione nella sala comandi!-
Un ufficiale gli si avvicinò  -Cyrus, i valori dell’energia presente nel raggio di dieci kilometri sono in rapida ascesa.-
Il capo del Team Galassia sorrise
-Ottimo, significa che è quasi giunta l’ora…-
Cyrus fremeva, tra poco avrebbe visto la nascita del nuovo mondo, il suo nuovo mondo, un mondo libero dalla crudeltà umana, incontaminato. Era sempre stato così stanco di vivere in quel luogo pregno di cattiveria, aveva sempre cercato una via d’uscita da quel mondo che era stato così spietato con lui, e ora che l’aveva trovata, ora che la stava creando lui stesso, i suoi occhi lucidi a stento trattenevano l’emozione.
Alzò lo sguardo al cielo scuro denso di nubi e il suo cuore accelerò nel vedere che era comparso un punto luminoso, che brillava ogni attimo più intensamente.
Un tonfo lo riscosse, Misty aveva atterrato Ash.
Ash chiuse gli occhi quando avvenne l'impatto col terreno, appena li riaprì si ritrovò sovrastato da Misty che tentò un affondo mirando al cuore.
Ash riprese coscienza di quello che stava accadendo e rotolò di lato, la lama del pugnale d'acqua si infranse sul terreno.
Ash si rialzò barcollando e fece appena in tempo a parare un fendente della spada acquatica incrociando i due pugnali infuocati in avanti.
Dei flussi d'energia rombarono fuori dalle nubi vorticando attorno al punto luminoso.
Lo scontro ravvicinato tra Ash e Misty riprese, tra i colpi rapidi e precisi di lei e quelli che sfociavano sempre più nella difensiva di lui.
Ash tentò un affondo ma Misty accostò il suo pugnale a quello del nemico, arpionandolo e strattonandolo verso di lei, così da colpirlo allo stomaco con l’altro pugnale ; Ash fece appena in tempo a girarsi, ma venne comunque colpito al fianco destro.
Mugolò di dolore mentre il sangue cominciava ad affacciarsi alla ferita.
Lanciò una sfera di fuoco ai piedi di Misty e con un gesto della mano fece estendere le fiamme in alto, cercando di tenerla occupata il più possibile.
Mentre Misty era occupata a spegnere l’incendio Ash si avvolse una mano di fuoco e se la posò sulla ferita nel tentativo di cicatrizzarla il prima possibile.
Abbassò il capo per cercare di reprimere le grida.
Il suo piccolo incendio si estinse subito smorzato dall’acqua di Misty, che ripartì all’assalto.
Ash colto alla sprovvista dovette parare una pugnalata afferrando l’arma con la mano incandescente,  lasciando la ferita non ancora rimarginata al suo destino.
Cercò di spingere la sua avversaria a terra sfruttando quella presa, ma Misty sfruttò per prima la forza di Ash ; lo tirò in avanti, nella direzione in cui lui spingeva, e riuscì a portarsi alle sue spalle e ad attorcigliargli un braccio intorno alla gola e ad immobilizzargli un braccio afferrandolo per la spalla.
Appena Misty incominciò a stringergli la gola, subito Ash le serrò la mano libera attorno al braccio cercando disperatamente di allentarne la presa.
Quel contatto fisico lo fece sussultare, e subito abbassò lo sguardo il necessario per scorgere la pelle fresca Misty.
Quella pelle così candida…
La stretta si intensificò e a quel punto la mano di Ash si fece incandescente e attanagliò il polso di Misty. Il contatto fu più rovente di quanto la ragazza si aspettasse, così istintivamente sottrasse il suo braccio a quella presa infuocata, e concesse al suo avversario quei pochi millimetri di libertà che gli bastavano per trarre un respiro e sprigionare una potente fiammata.
La prescelta fu costretta ad allontanarsi dalla sua preda.
Ash riprese fiato ansante.
Cercò di lanciare un’altra sfera infuocata, per avere ancora qualche secondo di respiro, ma quando tentò la sua mano produsse giusto due scintille.
Riprovò più volte col panico che gli montava dentro, mentre distingueva con la coda dell’occhio Misty avvicinarsi lentamente.
A causa di quel contatto la sua coscienza si stava destando, stava soffocando pezzo dopo pezzo la furia del Fuoco, e ciò comportava un indebolimento sempre crescente del suo potere.
Alzò lo sguardo dalla sua mano.
E Misty non c’era più.
Rincominciava a impadronirsi delle proprie emozioni, e in quel momento il terrore si era impossessato di lui, più potente del Fuoco e della sua anima, si sentiva indifeso, completamente vulnerabile.
Avvertì una glaciale presenza alle spalle e si girò di scatto, ma ancora più fulmineamente fu colpito da un pugno ghiacciato in pieno petto che lo fece volare a terra con un rivolo di sangue che gli scendeva da un angolo della bocca.
Tossicchiò un po’, ma in un istante Misty gli fu addosso, bloccandogli completamente le gambe con il suo peso e bloccandogli un braccio con una mano, mentre nell’altra si era formata una sfera ghiacciata con all’interno un nucleo d’acqua che rumoreggiava come le onde del mare in burrasca, con l’intenzione di scagliargliela al cuore.
Ash non aveva mai guardato la sua avversaria negli occhi, ma era certo che quel blu scintillante e maligno non fosse il loro colore naturale.
Sentiva che le apparteneva una tonalità molto più chiara e delicata.
Lui sapeva che quegli occhi in realtà erano di un fiero color verde acqua, come il mare illuminato dal sole.
Un fulmine squarciò il cielo oscuro, e con lui quel presentimento si fece largo nella mente di Ash.
Quegli occhi lui l’aveva già visti, nei suoi sogni, e nei suoi incubi.
Senza che se ne fosse accorto la sfera ghiacciata si era ingrandita, ora superava le dimensioni della mano di Misty e il nucleo d’acqua fremeva al suo interno con più frequenza.
Gli occhi della dominatrice si assottigliarono e le labbra si distesero in un ghigno crudele, come la tempesta.
E bisbigliò con il trionfo nella voce
-Sei finito-
 
… E fu un attimo.
 
“Ash… aiutami…”
 
Come risvegliarsi dopo un lungo sonno…
 
“Perché vuoi combattermi?”
 
Come rivedere la luce del sole dopo un’interminabile prigionia nella grotta più buia…
Sbarrò gli occhi e inghiottì a vuoto.
Quella voce…
La stessa dei sogni, la stessa di lei.
Mai la Sfera Rossa era stata sopraffatta da Ash in quel modo da quando si era impossessata di lui, schiacciata dai ricordi che uno a uno riaffioravano nella sua mente.
 
“Ehi, fermati! Quella è la mia bici!”
 
La voce della persona che amava.
-Misty…-
 






*si guarda intorno*
c'è ancora qualcuno quì?
*le arrivano pomodori in faccia*
ehhh quanta violenza, solo perchè è esattamente un anno e venti giorni che non aggiorno? che esagerati!
ok apparte gli scherzi, chiedo perdono per il fatto che aggiorno ogni storia con la velocità con cui un bradipo corre (cioè nulla), ma purtroppo diventa sempre più difficile...
*spera che nessuno chieda il perchè*
comunque  ragazzi miei siamo agli sgoccioli, massimo massimo due capitoli e "Un nuovo nemico" giungerà al termine, quindi siate pazienti, ci vediamo alla prossima (sperando non tra un anno),
ciao ciao!
  
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