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Autore: shinichi e ran amore    23/07/2013    6 recensioni
In un futuro poco lontanto, in un pianeta conosciuto da noi, viveva una ragazza di nome Somy, la figlia del riccio più veloce del mondo e della riccia esperta di piko piko, colei che dovrebbe salvare quel pianeta insieme ai suoi amici, ma il suo destino si deve avverare, perchè per iniziare un matrimonio si dovrà contemplare, da quel momento un'avventura che li catapulterà indietro nel tempo li travolgerà lasciandovi senza fiato.
Io e la mia amica greenblood siamo gli autori di questa storia per cui se volete dire i vostri pareri dovete dirli a tutti e due ^.^, la storia contiene il personaggio di grenblood, Jenny the echidna.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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The secret of the plates of the time
 

Era medievale: Regno di Mitrild, castello della Dama del Lago
 
 
Una figura rosa si fece vedere allo sguardo dei nuovi arrivati al suo regno.

Era bellissima, con quel vestito azzurro come il cielo tempestato di linee ondulate sulla parte bassa, poco più sopra dei piedi e due bottoni dorati che sfavillavano al centro, sulla sua vita concludendo quella meravigliosa figura con un bel sorriso stampato in faccia.

 

Sir Sonic a vederla rimase estasiato, perché per lui era magnifica sotto ogni aspetto la vedeva, mentre gli altri ne rimasero sorpresi, anche se naturalmente c'era da aspettarselo.
 
"Sir Sonic" Nel volto della fanciulla sbocciò un dolce e tenero sorriso sgargiante rivolto verso il messere "Finalmente siete tornato" Concluse socchiudendo gli occhi, lucenti come degli smeraldi.
 
"Non potevo lasciare il castello senza la mia protezione Milady" Si prostrò in ginocchio davanti a lei come segno di rispetto.
 
I due si guardarono negli occhi una volta che lui si rialzò da terra e stesero a fissarsi, con quel gioco di sguardi. Nessuno dei due voleva essere distratto da quel momento così bello e così unico tra loro due, ma il destino li mise contro una pacca sulla schiena di Sonic da parte di Coils.
 
"Perdonate se vi disturbo, ma noi avremmo molte cose da fare, quindi se non vi dispiace permettete al vostro umile servitore di presentarci" Rispose la volpe con sguardo serio.
 
"Avete ragione, me ne ero quasi dimenticato, Milady, vi presento degli amici che ho incontrato durante la mia cavalcata di perlustrazione" Indicandoli tutti quanti con aria solenne e raccontando la loro vicenda.
 
La Lady comprese la situazione e prese una decisione per poter dare anch'essa il suo contributo ai nostri amici durante questo cammino per le sette placche del tempo.
 
"É un piacere fare la vostra conoscenza giovani ragazzi" Mormorò la dama. "Spero di poter essere d'aiuto per la vostra ricerca." 
Porse la mano verso l'entrata del castello senza esitare "Prego, immagino siate stanchi, per adesso posso concedervi un alloggio nel castello".
 
"La ringraziamo per la sua ospitalità" Ringraziarono con un piccolo inchino tutta la compagnia mentre seguivano la dama all'interno.
 
L'interno era spettacolare, affreschi attaccati sopra di loro, stendardi di tutti i tipi, quadri di vecchie figure attaccate alle pareti, un grandissimo tappeto rosso si stendeva per tutta la strada e dei servitori camminavano avanti e indietro portandosi scope, teiere, tazzine da tè e quant'altro da una parte all'altra, fermandosi per qualche istante a squadrare i nuovi arrivati.
 
"Lei è come mia madre, sicura di se e autoritaria, ma con quella gentilezza che non gli manca mai" Sussurrò Somy a Juckles facendo un leggero sorriso, mentre gli altri li seguivano.
 
"Se devo essere sincero, penso che la tua famiglia sia davvero una delle più belle" Sorrise l'echidna.
 
"Perché dici questo? La tua anche ha un passato davvero glorioso, pensa a tuo padre, un bravissimo cacciatore di tesori e un ottimo guardiano del Master Emerald" Rispose titubante la riccia notando però un abbassamento del capo del suo migliore amico, non capendo cosa avesse detto di sbagliato.
 
"É solo che ... " Si fermò un attimo per sistemare il suo cappello. "Mio padre non é più quello di un tempo, adesso sembra che ami di più quello smeraldo che la nostra famiglia" Concluse.
 
"Magari ha bisogno di tempo per comprendere che le cose materiali non valgono nulla in confronto alle persone care" Cercò di confortarlo lei, anche se con pochi risultati.
 
"Ma é sposato con mia madre da diciotto anni, mi sembra strano che ancora preferisca quella stupida pietra!" Esclamò, ma cercava di calmarsi. "E un giorno può darsi che possa ereditarla io, ma non voglio avere niente a che fare con quello smeraldo".
 
"Allora devi dirglielo, tu anche devi farti una vita, così come lui, non può vivere per sempre con quella pietra come peso, deve trovare il modo di sbarazzarsene, anche se per colpa dei guardiani del tempio lui deve farne guardia" Tirò tutto d'un fiato quel discorso, stando attenta a non ferire i sentimenti che Juckles nutriva nei confronti del suo vecchio.
 
"É una tradizione di famiglia, non posso farci nulla. Spero solo che questo compito passi a mia sorella e non a me. Tra l'altro sembra che a lei non dispiaccia, fin da piccola mi diceva sempre che voleva essere simile a nostro padre" Sospirò lui, ritornando a sorridere. 
Subito fece un ghigno, fissando Somy "E poi preferisco avere una famiglia al più presto. Non voglio essere vecchio quando avrò un erede".
 
La riccia arrossì a quell'affermazione del suo amico rimanendo in uno stato imbarazzante per qualche secondo. "Ah ma davvero? E sentiamo, quanti bambini vorresti?" Le rispose per le rime con fare beffardo facendo la sua mossa e tirando i fili di quell'accesa discussione che si stava creando.
 
"Beh ... ecco" Anche la giovane echidna sembrava alquanto imbarazzato "Dipende ... " 
Riuscì solo a dire questo, per colpa delle sue labbra che tremavano al solo pensiero. "Deve deciderlo anche la mia futura moglie" Concluse poi, tutto d'un fiato. 
 
"Uhm...hai qualcuna in particolare che ti da interesse?" Domandò incuriosita la ragazza mentre lo fissava con sguardo dolce. Voleva sapere di più sul suo amico, per poter capire meglio i suoi sentimenti. Voleva tentare di conquistarlo, anche se il dubbio che la prendesse solo come migliore amica le attanagliava il cuore.
 
Un altro dubbio gli percorreva lungo il cervello. E se qualcun altra fosse nel suo cuore? Del resto quando facevano delle passeggiate insieme per prendere un gelato le ragazze gli andavano dietro sbavandogli come se fossero un branco di cacciatori che puntavano sulla loro preda per acchiapparla al momento più opportuno, causandogli una rabbia interiore, una enorme gelosia per quelle tipette che volevano stargli vicino, tenerselo per mano o addirittura sbattergli sulle guance un bacino.
 
A Juckles balzò il cuore in gola, non si aspettava una domanda del genere. 
 
Le sue guance si fecero color cremisi e con un gesto spostò il suo cappello in modo da coprirgli gli occhi.
 
"Se devo dirla tutta ..." Sospirò ancora. "Non lo so nemmeno io".
 
Se lo sentiva, aveva risposto troppo velocemente e senza pensare. 
 
"Meglio non pensarci, sono ancora troppo giovane" Continuò, con un mezzo sorriso, non del tutto sincero.
 
"Hai ragione" La riccia gli da una pacca sulla spalla e una carezza sulla guancia per tranquillizzarlo di quella discussione troppo imbarazzante per i loro gusti, decidendo di cambiare strada con qualche altro argomento di cui poter dialogare. "Dici che troveremo la seconda placca? Non so, ho un brutto presentimento riguardo ad Emilio" Allarmandosi del loro nemico, il quale per un pelo erano riusciti a fargliela in barba, anche se sicuramente si sarebbe vendicato di quella battaglia persa nella preistoria.
 
"Quel riccio non mi fa paura" Juckles era sicuro di se. "Noi siamo più forti di lui, l'abbiamo sempre avuta vinta e sempre l'avremo" Aggiunse. 
 
" ’Mai fidarsi delle apparenze’ Diceva sempre mio padre quando ero piccola, ‘Da un aspetto misero all'esterno si può celare il più pericoloso tra i tuoi nemici’ " Recitò l'insegnamento del suo vecchio quando aveva sei anni.
 
L'echidna porse un'occhiata a Somy. Sospirò, per poi mettergli una mano sulla spalla. "Senti Somy, ho una domanda da farti, ma non credo che sarà piacevole" L'avvisò subito, con voce consumata.
 
"Di che domanda intendi Juckles?" Continuando mentre si aggiustava un aculeo.
 
"Ho notato l'abilità di Emilio nel correre ..." Disse, con tono serio "Poi i suoi occhi minacciosi color smeraldo ... e anche della testardaggine ... " Aggiunse, forse stava facendo conclusioni troppo affrettate. 
 
"Non è che ... quel riccio" Si bloccò un attimo. 
 
Strinse denti e pugni, per poi concludere il discorso " ...Potrebbe essere un parente di tuo padre?"
 
"Non saprei, può darsi, non conosco a fondo la mia famiglia, ma è altamente probabile la tua teoria" Mettendosi il pollice e l'indice sul mento come i detective riflettendoci su.
 
"Probabilmente quello che ho detto è una sciocchezza" Disse guardando in avanti "Somy, siamo rimasti in dietro. Dai raggiungiamo gli altri" Sorrise di nuovo, prese la mano della riccia e corse insieme a lei verso i loro compagni. 
 
Ripresero gli altri proprio mentre stavano salendo le scale di pietra che portavano al piano superiore, e dopo qualche lamentela detta in sussurro per quanto fossero tanti i gradini da fare, alla fine arrivarono a una grande porta di legno, con la maniglia di ferro che luccicava come uno specchio.
 
"Dove conduce questa porta?" Domandò infantilmente Kim.
 
"Alle camere degli ospiti ovviamente" Rispose ingenuamente Sir Sonic. "Qui potrete riposare quanto volete, se volete potete anche leggere qualcosa, nell'ultima stanza in fondo c'è una biblioteca, dove noi teniamo tutti i testi antichi. Per il pranzo dovrete aspettare, in cucina stanno ancora preparando" Specificò il ricci sottolineando ogni parola per non correre il rischio che qualcuno si perdesse le sue informazioni.
 
* * *
 
"Aaaahh" Esclamò soddisfatta Jecky saltando sul divano della stanza "Finalmente posso dormire!"
 
"Jecky, per piacere, un po' di educazione" Mormorò il fratello imbarazzato.
 
"Eh no, quello è il mio divano, mollalo!" Le saltò addosso Row cercando di toglierla di li, con la conseguenza che caddero uno sopra l'altro sul divano provocando un grande tonfo.
 
"Ti pareva che quei due non ricominciassero" Se la rise Violet sdraiandosi sul letto con la maglietta che si scopriva un po', facendo vedere l'ombelico e la pancia.
 
"Sei proprio un cretino!" Urlò Jecky dandogli una botta in testa. "E poi laggiù ci sono cinque letti e altri due divani, perché proprio sul mio dovevi venire!?" Esclamò di nuovo, con tono da ragazzina.
 
“E’ perché quel divano è rosso, ed il rosso è il mio colore preferito!” Si giustificò Row.
 
"Beh, si dia il caso che sia anche il mio preferito" Rispose Jecky, seccata.
 
"Straordinario, abbiamo una cosa in comune nonostante tutto" Ghignando mentre si rialza dal suo corpo.
 
L'echidna gli fa una smorfia "Lo dici come se ti piacesse".
 
"Perché, a te non piace?" Domandò furbetto guardandola con lo stesso sguardo di prima.
 
"Guarda" Disse spingendo lo giù dal divano "Che si tratta solo di un colore" Gli fece un'altra smorfia, ghignando.
 
"Come lo sei tu di quel colore" Provocandola.
 
"E allora? Si dia il caso che il rosso rappresenti la forza" Con un sorriso beffardo.
 
"Fratellone" Mormorò Kim stropicciandosi gli occhi "Io ho sonno".
 
Cheam si girò verso di lei con uno sguardo sereno "Va bene sorellina, ti porto a letto".
 
La prese dolcemente in braccio e la sistemò nel letto "Dormi pure tranquilla, adesso siamo al sicuro".
 
Il ragazzo mostrava un po' di preoccupazione per la salute della sorella, era troppo giovane per affrontare un viaggio del genere. 
 
Violet vedendo la sua preoccupazione si avvicinò a lui mettendogli una mano sulla spalla per dargli un senso di sicurezza. "Vedrai che ce la caveremo" Mostrando un sorriso a trentadue denti.
 
"Noi potremmo anche cavarcela, in fondo siamo abbastanza adulti" Sospirò lui "Però lei é ancora una ragazzina, dici che può farcela lo stesso?" Chiese rivolgendosi alla riccia viola.
 
"Per me si, ricordi cosa ha fatto nella preistoria? Aveva una potenza straordinaria, e poi è un elemento prezioso per noi, ma soprattutto per una persona in particolare" Rispose spostando il capo nella direzione  di Coils, il quale discuteva con Row.
 
"Hai ragione, mi ero scordato di questo particolare" Tornò a sorridere "Mia sorella é abbastanza forte dopotutto".
 
"Che ti dicevo? Eheh" Sorrise contenta di vederlo di nuovo allegro.
 
"Coils, Row! Smettetela di fare chiasso! Sto cercando di dormire" Urlò Juckles, raggomitolandosi sul suo letto.
 
"Scusaci Juckles" Risposero all'unisono i due interpellati reputando giusto parlare sottovoce.
 
Blaze per prevenire a questo casino prese dalla tasca dei pantaloni due tappi per le orecchie, cadendo tra le braccia di Morfeo dopo l'esperienza ricevuta, scuotendo ogni tanto il cuscino per renderlo più soffice, stando in una posizione adagiata per non correre il rischio di cadere per terra e farsi un gran male al fondoschiena.
 
Violet era curiosa di andare a vedere la biblioteca, per scoprire qualcosa di bello dell'antichità, ma non voleva andarci da sola, per cui ci rifletté su e prese la decisione con chi andare in quel luogo magico di libri. "Jecky, ti andrebbe di venire con me in biblioteca? Per favore?" Mostrando una faccia da cagnolino con gli occhi luccicosi.
 
"Devo proprio?" Si lamentò Jecky sbadigliando.
 
"Il fatto è che mi secca andarci tutta sola, avendo un po' di compagnia mi sentirei a mio agio" Decretò la riccia mettendo le braccia incrociate, titubante per la scelta fatta.
 
"Va bene, andiamo, magari trovo un libro che illustra numerosi tesori" Rispose l'echidna alzandosi dal divano e stiracchiarsi subito dopo.
 
E così le due ragazze andarono in direzione dell'ultima stanza, aprirono la porta e ciò che videro fu incredibile, montagne di libri, manoscritti, pergamene e oggetti di antiquariato ordinatamente accatastati in appositi scaffali fati di legno di quercia a giudicare dall'intagliatura e disposti secondo ordine alfabetico.
 
"Wow, questo posto è grandioso" Disse meravigliata Violet fissando ogni singolo particolare con attenzione.
 
"Certo che però é tutto molto disordinato, forse é così che tenevano gli archivi nel Medioevo" Disse Jecky afferrando un libro ed iniziando a sfogliarlo "Spero di poter leggere almeno un bel racconto".
 
"Pensavo che tu fossi esperta per queste cose, tuo fratello mi ha accennato che sei una che ha scoperto molti reperti antichi nel nostro tempo" Fece notare la riccia prendendo un altro libro nella sezione ‘Oggetti magici’.
 
"Si, ma in realtà me la cavo con i tesori, non con i libri" Ghignò Jecky guardando sugli scaffali.
 
"Ah, quindi ne devi aver  raccolti molti, chissà? Magari troviamo un tesoro tra questi libri" Rise di gusto alla sua stessa battuta Violet.

"Anche se forse il tuo tesoro lo hai trovato già eh?" Continuando dandogli una gomitata con fare maliziosetto.
 
"Come sarebbe a dire che l'ho già trovato?" Domandò Jecky dubbiosa. "Mmhh parli forse del Master Emerald? Beh, quello si che é il mio grande tesoro!" Esclamò poi.
 
"Non dicevo a quel tesoro, dicevo di una persona che ti sta vicino" Restando maliziosa.
 
"Mio fratello? Ma che dici!?" Gridò Jecky deglutendo. 
 
Subito dopo, però, gli venne in mente un pipistrello ficcanaso che lei tanto conosceva. 
" ... Non dirmi che è Row".
 
"Andiamo, non dirmi che non ti piace" Facendogli l'occhiolino.
 
L'echidna arrossì all'istante "Ma smettila. Tanto le nostre famiglie si odiano" Si coprì subito il volto color porpora con il suo libro. "Però posso dire che non lo odio poi così tanto".
 
"Quindi provi molto interesse nei suoi confronti?" Cercò di continuare quel discorso molto piacevole per lei, essendo divertita dell'imbarazzo dell'amica.
 
"Interesse!? Ma piantala!" Gridò di nuovo, rovistando da tutte le parti per non far notare la sua agitazione.
 
"E dai, a me puoi dirlo, non lo dirò a nessuno" Calmandola tenendola ferma con le mani.
 
"Ti ho detto di no, e poi dovresti pensare alla tua vita sentimentale!" Le rispose l'echidna mettendo il broncio.
 
"Che cosa intendi? Che io non ho una vita sentimentale?" Mettendo anche lei il broncio.
 
"Al contrario" Disse Jecky ridendo sotto i baffi "Ho notato che anche tu hai puntato gli occhi su qualcuno"
 
"N-Non è vero" Cercando di rimanere impassibile, anche se difficilmente.
 
"Ma come? É ovvio che provi interesse per quella persona" Ghignò Jecky.
 
"Ehm ... di che persona parli?" Facendo la finta tonta e ridendo indifferente.
 
"E non fare finta di niente, tanto lo so che sei interessata a qualcuno"
 
"E chi se posso?" Domanda curiosa, anche se sapeva già la risposta.
 
"Se pensi che mi piace Cheam ti sbagli di grosso" Arrossendo come un pomodoro, non riusciva a trattenersi.
 
"Cheam?" Domandò Jecky sorpresa "Ma non é Coils quello che ti piace?" Continuò con un gocciolone sulla testa.
 
"Come Coils?" Stupita. Davvero pensava che gli piacesse quella volpe? Si, era dolce anche lui, però sentiva per Cheam qualcosa di diverso, più intenso.
 
"Beh, a quanto pare mi sbagliavo" Concluse infine l'echidna "É ovvio che non me la cavo con queste cose" Mormorò posando una pergamena e prendendo un'altro libro con una copertina rovinata.
 
"Perché pensi questo? Hai una persona nel cuore su cui contare e su quello penso ci hai azzeccato" Fece l'altra guardando tra le righe cose strane tipo la pietra filosofale con annesso descrizioni e utilità di essi.
 
"Ma piantala di dire sciocchezze! Era meglio se non ti accompagnavo!" Strillò di nuovo con voce acuta. "Almeno lasciami leggere in pace" Sbuffò poi.
 
"Ok o...Oh cavolo" Strabuzzò gli occhi Violet appena voltò pagina e fu talmente spaventata e allarmata che il libro gli cadde per terra, rimanendo immobile e con il corpo agitato.
 
"Violet, ma che ti è preso!?" Domandò l'echidna girandosi di colpo verso di lei.
 
"G-guarda i-il l-l-libro" Balbettando e con gli occhi che guardavano un punto indecifrato della stanza.
 
Jecky raccolse il libro da terra e lanciò un'occhiataccia verso la pagina dove Violet si era fermata "Parla delle placche del tempo" Disse, iniziando a leggere solo le prime righe "E allora?".
 
"Leggi quello che c'è scritto" Si riprese un po' seccata per l'incomprensione della sua amica su quello che a lei fece spaventare.
 
L'echidna continuò a leggere, ma a lei parevano le stesse cose che già sapeva "Senti ma, queste cose già le ... " Prima di finire la frase iniziò a leggere un'altro paragrafo. Aprì leggermente la bocca per lo spavento e spalancò meglio gli occhi, nel caso si fosse sbagliata nel leggere bene. Ma a quanto pare era tutto vero "Violet!" Gridò con voce tremante "Perché ce l'hai tenuto nascosto!?" Continuò agitandosi.
 
"I-Io non lo sapevo, o meglio, non credo di aver mai saputo questa particolarità" Agitandosi e correndo impaurita per tutta la stanza.
 
Nella pagina del libro c'era scritta questa frase:
"Chiunque riesca a trovare la prima Placca del tempo deve per forza trovare le altre rimanenti entro un tempo limite di 210 ore. Altrimenti l'essere che le ha toccate scomparirà per sempre!"
 
"Quanto tempo è passato da quando l'abbiamo toccata la prima?" Andando a sclerare causando il panico pure a Jecky che era in preda a una crisi isterica contro l'amica.
 
"Credo cinque o sei ore" Rispose Jecky cercando inutilmente di tornare calma "E adesso cosa facciamo!?".
 
"Non lo so, però dobbiamo agire in fretta, restano 204-205 ore prima di sparire" Cercando di tranquillizzarsi fermandosi dalla sua folle corsetta, mettendosi le mani sulle ginocchia per riprendere aria.
 
"Presto! Dobbiamo avvisare gli altri!" Urlò l'echidna afferrando per un braccio la riccia viola e strascinandola fuori dalla biblioteca "Basta poltrire!"
 
"Aspetta, il libro!" La riccia lo prese e se lo mise sotto l'ascella per poi inseguire l'amica che stava già andando nella stanza dove risiedevano i loro amici, la maggior parte dormiente.
 
Prima che potessero però dire parola dando così preoccupazione ai loro compagni da sotto si udì una voce a loro familiare, era Sir Sonic a destarli.
 
"Ragazzi, il pranzo è pronto, potete scendere se volete" Disse con fare tranquillo.
 
"Ahah! In effetti ho un certo appetito! Ragazzi scendiamo?" Domandò Juckles stiracchiandosi.
 
La riccia e l'echidna si guardarono interdette e perplesse, poi con uno sguardo d'intesa decisero di dire tutto nel mezzo della mangiata, così scesero tutti, o quasi, visto che Blaze rimase a dormire, non accorgendosi di nulla.
 
"Tua madre non viene Violet?" Domandò Somy pensierosa.
 
"Non credo, ha faticato molto, credo che un po' di riposo ci voglia per lei" Fece quest'ultima rispondendo alla domanda dell'amica con tono un po' triste sia per la scoperta avuta insieme a Jecky, sia per la salute della madre.
 
* * *
 
Nel frattempo un vortice temporale si aprì nei pressi del regno di King Arthur, facendo comparire Emilio, il quale era più deciso che mai a togliere di mezzo quei mocciosi.
 
Il riccio dopo essersi alzato da terra si guardò in torno per scoprire in che epoca fosse finito. "E così ... " Il suo sguardo si posò sul castello di King Arthur che si intravedeva in lontananza "Sono finito nel Medioevo" Concluse ghignando.
 
Arrivò davanti al portone d'ingresso, due guardie che sorvegliavano quell'entrata lo fermarono subito.
 
“Alt, chi sei tu e che cosa vuoi? “ Domandarono tenendolo in pungo con una lancia e un'alabarda.
 
"Mi chiamo Emilio, dovrei parlare col vostro sovrano per una questione urgente" Scandendo le parole in modo da far intendere le sue intenzioni.
 
"Ce l'hai il permesso da parte del Re?" Chiese una guardia con tono autoritario tenendogli ancora addosso la sua lancia.
 
Il riccio nervoso gli diede un pugno in faccia e all'altro con una mossa rapida lo fece girare per aria facendolo scaraventare sulla porta in legno.
 
"Spero che questo sia sufficiente per farmi parlare col re, o volete che vi conceda il bis?" Ghignò lui con aria di superiorità.
 
"E'ovvio che sei una spia mandata dal regno di Mitrild!" Esclamò un'altra guardia "Adesso ti aspetta un bel viaggio nella prigione del castello, decidi: con le buone o con le cattive!?"
 
"Pensi che io verrei qui da solo se fossi una spia? Pensaci bene, non chiederei di parlare col re se lo fossi" Diede a vedere Emilio con una gran serenità in volto.
 
"In effetti non ha tutti i torti." Disse una guardia studiandolo da cima a fondo "Facciamolo entrare, ma teniamoli le lance contro per sicurezza, capito ragazzino!? Ti teniamo d'occhio!" Esclamò poi facendo segno di aprire il portone. 
 
"Come volete" Sbuffò Emilio notando quanto vicine erano le loro armi mentre camminavano.
 
 
Il cammino verso il sovrano era durato poco, mentre la visuale degli oggetti all'interno dei corridoi svariava di ogni cosa, da fiori esotici a piante carnivore, da oggetti sacri e oscuri, a pozioni di diverso colore dentro armadietti di vetro, fino a delle armi molto vecchie, ma dalla lama ancora tagliente e affilata come se fossero appena uscite dalla fucina del fabbro.
 
Per quanto riguarda gli arredamenti sembrava essere nell'antro di una strega, visto che c'erano dei lampadari con cristallo nero e delle ragnatele qua e la sul soffitto, ornato per terra da qualche tappeto persiano di vecchia fattura, con le finestre ai lati di colore nero e bianco.
 
Arrivarono infine ad un portone con la maniglia dorata ed uno stemma di un grifone , protetto da sette guardie che vigilavano ad ogni movimento sospetto.
 
"Chi è costui? Cosa vuole dal sovrano?" Domandò una delle sette guardie.
 
"Vuole essere ricevuto a corte, comunque lo controlliamo noi, per sicurezza" Risposero all'unisono le due sentinelle che accompagnavano Emilio.
 
 
"Siete ben addestrate a quanto vedo, la durezza nei vostri volti è un chiaro esempio di costanza al vostro compito” Emilio si finse sorpreso del loro mestiere per non trarre sospetti.
 
"Eheh, questo ragazzino ci capisce molto" Disse un'altro vigilante "Va bene potete passare" Detto questo tutte e sette i guardiani si spostarono facendo passare Emilio e compagnia.
 
Entrarono nel portone e ciò che Emilio vide lo sorprese moltissimo. La stanza era tutta piena di denaro sonante e molti sacchi con lo stesso contenuto. Qualche arazzo attaccato alle mura e in fondo, sorretto da un possente trono risiedeva il re, il quale stava con la sua armatura lucente a osservarlo da ogni singola angolazione, rimanendo impassibile. Il silenzio regnava in quella sala, ma durò poco, perché una delle guardie fece cessare il silenzio iniziando a parlare.
 
 
"Spero abbiate una questione convincente per disturbarmi" Sbraitò in modo arrogante King Arthur alzandosi in piedi.
 
"Vedete vostra maestà ... " Iniziò una guardia deglutendo, era evidente che il sovrano gli incuteva terrore "Questo ragazzo voleva essere ricevuto a corte"
 
"Esatto" Si incamminò lentamente Emilio verso il re con un sorrisetto strano, quasi sadico. "Avrei una proposta interessante da farvi" Mettendo le mani unite e smuovendosele tra loro rimanendo con quel sorriso.
 
Continua...
 
Chappy Shinran & Greenblood:
 
Shin: U.u sembra che il nostro riccio blu vuole fare il furbo, chissà che proposta vorrà proporre a King Arthur? Tu che ne dici collega? * passandole il microfono *
 
Greenblood: E bene signore e signori questa è una delle cose che dovrete scoprire ù.ù niente da fare, non faccio spoiler e mai lo farò.
 
Shin: eheh, la mia collega è sempre presa dal lavoro, per cui vi propongo una sfida, provate voi lettori a scoprire che piano ha Emilio, dalle vostre recensioni vedremo se ci avete azzeccato o meno, anche se non diremo ne si, ne no alle vostre risposte *sorridendo*
 
Greenblood: Yahoooooo ottima idea collega!
 
T.D: Ops, ho sbagliato storia, siamo in Soul Doll fusion per caso? *confuso*
 
Greenblood: Cioè, già mi tocca sopportare quel ritardato di Sonic, mo ti ci metti anche tu!?
 
Shin: Fila via T.D, che poi ti mostro la storia dove andare.
 
T.D: va bene, ma non ci mettere troppo * si mette nell'angolino e fissa sadico quello che tiene la videocamera sui 2 autori *
 
Greenblood: Ehm ... dicevamo?
 
Shin: Continuiamo facendovi vedere 2 copertine che la nostra cara Greenblood ha fatto, si meriterebbe un bell'applauso * applaude mostrando le due copertine *
 
 
http://i44.tinypic.com/f2zrt.jpg ( la seconda immagine, purtroppo non sono riuscito a poterla far vedere, causa problemi pc, chiedo scusa PS Shinran)

 
 
Greenblood: Ci ho messo 3 giorni per farle -w- spero ne sia valsa la pena.
 
 Shin: Di sicuro i nostri cari autori apprezzeranno il tuo impegno, non preoccuparti.
 
Greenblood: Sia chiaro: I capelli di Violet sono al vento, non sono storti ç.ç
 
Shin: Mi parevano un pochino strani, grazie per il particolare
 
Greenblood: Avrei un'altra cosa di chiedere ai lettori! Quale delle due preferite? Io e Shin non sappiamo decidere :/
 
Shin: Dateci un giudizio tra la prima e la seconda, noi ci vediamo al prossimo capitolo, la storia è solamente all'inizio * facendo l'occhiolino *
 
Greenblood: Allora al prossimo capitolo! Ciaoooo a tuttiii :D 
 
 
 
     Shinran Amore 
   &
   Greenblood
  
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