Storie originali > Storico
Segui la storia  |      
Autore: Elenoire la kebabbara    24/07/2013    1 recensioni
Si avvicinò a me lentamente,sentivo il suo calore sul viso.
I cristalli di neve si fermavano fra i suoi capelli biondi,i suoi occhi cerulei mi scioglievano dal Gran Freddo ed un filo d'imbarazzo arrossiva le mie guance paffute.
"Perché mi guardi così?"chiesi scossa
"Io lo so...Io lo so cosa sta succedendo qui in Russia!"rispose con tono acido.
Come faceva saperlo?
Genere: Fluff, Malinconico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Novecento/Dittature
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Eravamo atterrati da qualche minuto e stavamo aspettando,all'uscita dell'aeroporto,l'auto che ci avrebbe portati nel nostro appartamento. Il cielo era chiaro,faceva molto freddo,la strada era coperta di neve e si sentiva il vento ululare. Papà e mamma parlavano fra loro,la mia sorellina di 2anni,Elisabetta,giocava con la neve ed io invece pensavo a quanto strana era quella situazione. "Mamma!"implorò Elisabetta per farsi prendere in braccio "Quando arriva l'auto?"chiesi "Dovrebbe essere qui a momenti"rispose guardando il suo orologio prezioso che le aveva regalato la nonna Celeste. "Eccola lì!"disse papà indicando una lunga macchina nera che stava arrivando verso di noi. Salimmo,per tutto il tragitto guardai fuori dal finestrino il paesaggio russo che mi circondava. Era tutto molto diverso dall'Italia,c'erano moltissimi manifesti su un uomo,non sapevo chi era,non lo avevo mai visto ma aveva un viso da uomo forte e deciso. "Chi é quell'uomo?"chiesi indicando un manifesto "Lui é Lenin,é il capo del partito bolscevico ed il presidente del Consiglio"rispose papà "Ah...Dev'essere molto importante visto che é dappertutto!"dissi a bassa voce "Siamo arrivati"disse l'autista fermando la macchina davanti a delle case a schiera "Grazie mille,questi sono suoi"disse papà porgendogli dei soldi,appena scendemmo un signore ci accolse e contemporaneamente un facchino prese le nostre valige. Prima di entrare mi guardai attorno,realizzavo solo in quel momento cosa stava accadendo. Ero in Russia,con la mia famiglia,avevo tredici anni e avrei passato cinque lunghi anni qui,in questo posto,lontano da tutto e da tutti. Sospirai e poi entrai,un signore ci portò fino alla nostra porta e ci diede il benvenuto. Non ero felice di dovermi separare da parenti e amici per così tanto tempo,ma allo stesso tempo ero così emozionata di stare in un continente diverso,imparare una nuova lingua,una nuova cultura e fare conoscenze. Entrammo nella nostra casetta,non era un granché ma era tutto quello che ci potevano dare,visto che ci pagava il capo del lavoro di mio padre. Curiosa iniziai a ispezionare la casa: "Soggiorno...Bagno...Cucina...Camera del papà e della mamma...Ed infine due camere"andai da mamma tutta eccitata "Mamma ho una stanza tutta mia!"lei mi sorrise,ma non mi disse niente. Qualcuno suonò il campanello,andai ad aprire,era il facchino che ci aveva portato le valige "Oh grazie"dissi mentre prendevo le valige per portarle dentro casa, chiusi poi la porta. Presi la mia valigia ed iniziai a cantare tutta allegra "Ed ora vado nella mia stanza nuova,nella mia stanza nuova!"sentivo i miei che ridevano,ero abituata ad essere il claun della famiglia. Una volta in camera svuotai la valigia,mi ero portata via anche delle foto dei miei amici,e mentre le sistemavo sul comodino guardavo i loro volti con malinconia. Non volevo piangere ma un grande nodo alla gola si fermò,quando ricordai tutti i momenti passati assieme,le lacrime erano pronte a scendere,bastava un'altro piccolo pensiero su di loro e sarei scoppiata a piangere. Come potevo stare così tanto tempo senza di loro? E le giornate al parco? Con chi parlavo quando avevo bisogno? E come avrei passato questi anni? Una lacrima percorse il mio viso. Avevo così tante domande, ma nessuna risposta apparteneva a queste. Era solo l'inizio di una grande avventura.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Storico / Vai alla pagina dell'autore: Elenoire la kebabbara