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Autore: xMinely    24/07/2013    1 recensioni
Non ho mai confidato nelle persone.
Soprattutto da quando quella mattina parte del mio mondo mi aveva abbandonato dopo una lunga lotta.
L'unica migliore amica che ho ormai, è la mia tavola.
La gente è troppo superficiale e ignorante, non capisce.
Sulle rampe nulla esiste più. Il mondo scompare, i suoni si affievoliscono.
Siamo io, la mia tavola, e la musica che pompa nelle orecchie.
Eppure a me basta questa piccola gioia, mi rende libera.
Come si dice? Ah si: 'valvola di sfogo'.
Ma forse la vita vuole mettermi ancora in gioco, vuole forse darmi una seconda opportunità per mettermi alla prova?
Sfida accettata.
Genere: Commedia, Romantico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Altro sole e altro vento sul viso. Come sempre, io e lo skate. Vado incontro a Tyler, mi ha mandato un sms dicendomi di aspettarlo vicino al bar.
Da li sono 5 minuti in skate. Lo vedo in lontananza con il solito berretto sulla testa e le cuffiette alle orecchie.
Sta seduto su un muretto, distratto a ritmare con le mani la canzone che sta sentendo. Arrivo velocemente, mi fiondo praticamente addosso a lui.
L’intento è quello di spaventarlo, mi sento stranamente in vena di scherzare questa mattina.
Quando arrivo davanti a lui alza lo sguardo e sorride.
-Ti avevo già vista, non sono affatto spaventato se quello era il tuo intento.- mette lo skate a terra.
-Volevo solo fare un’entrata insolita, lasciami la mia gloria.- rido cercando i pezzi della mia dignità a terra.
-Dai andiamo scema, almeno oggi arriviamo puntuale, te la senti di fare una gara?- mi sta provocando con quella sua ignobilissima aria di sfida.
-Ci sto, idiota!- non gli do il tempo di dare il via che parto a gran velocità sull’asfalto. Su queste sfide non ci sono regole, il più sleale sei meglio è con Tyler.
Dopo poco me lo ritrovo vicino, ha la mascella serrata per la concentrazione.
-Sei dannatamente infida, sappilo- da due spinte forti e mi supera. -purtroppo sono più veloce di te!-
Mi ha superata e la scuola è ormai vicina, se recupero un po’, mi gioco tutto sulla discesa.
-Non fare lo spavaldo, posso ancora vincere!- urlo mentre aumento la velocità con un paio di spinte. Sono dietro di lui, che come sempre non mostra segni di cedimento.
Un metro e siamo sulla discesa.
 
Hear the sound of the falling rain, coming down like an Armageddon flame, the shame, the ones who died without a name
 
E’ poca discesa, ma posso recuperare. Ci siamo, siamo uno vicino all’altro, ma il mio peso è minore così lo supero subito.
Il distacco è poco ma con qualche spinta sono ancora più veloce e taglio il traguardo.
Mi fermo e Tyler mi segue subito dopo.
-Sei partita in anticipo!- protesta non volendo ammettere la sconfitta.
-Si ma eri in vantaggio. Se dimagrisci forse potrai fare le discese e battermi!- gli faccio la linguaccia e tiro giù la palpebra inferiore con l’indice.
–Su! Si un po’ sportivo, non sai perdere con stile.- rido e lo sfotto un po’.
-Va bene facciamo che lascio la vittoria ai baroni, hai bisogno di sentirti forte.-
-Si grazie, modestamente parlando sono meravigliosa.-
-La modestia in persona, eh!- ci incamminiamo verso le scale.
Arrivati al nostro piano il bidello, Simon, ci ferma: -ragazzi fate solo un’ora, poi dopo un’ora di buco facciamo uscire tutti. Fate poco casino, lasciate le aule pulite, non mi va di sistemare il vostro porcile.- si da il cinque con Tyler che scherzando risponde: -ma se noi non sporchiamo come ti guadagni da vivere? Noi lo facciamo per te, così puoi portare lo stipendio a casa.-
si finge commosso e asciuga le lacrime immaginarie.
–Non serve che mi ringrazi, ti voglio bene amico.- Simon sta per dargli uno schiaffo sulla testa, ma Tyler lo evita e scappa via ridendo. Entra in classe per prendere il posto.
-Lascialo perdere Simon, li costringo io a tenere pulito, promesso.- gli dico sorridendo. Forse lui e la prof di filosofia sono gli unici adulti a starmi simpatici.
-Grazie Aileen, ora entra in classe, la prof ti aspetta. Ciao!- faccio un cenno con la mano e corro in classe.
La prof sorride e mi fa cenno di sedermi. Solito posto con Tyler.
-Ci avete onorato della vostra puntualità oggi! Quale onore signori Evans.- scoppio a ridere.
-Prof io e Tay siamo amici, nada di più.- Tyler ride e non dice nulla.
-Si si, stavo giocando ragazzi, suvvia.- Cambia discorso e io e Tay continuiamo a ridere. Ci dicono sempre questo genere di cose quando la gente ci vede insieme.
–Ragazzi, visto che è l’ultimo giorno non vi assillerò con nessuna spiegazione o interrogazione. Basta che state buoni e vi lascio pure liberi.-
Ecco perché adoro questa prof. Ha carisma e sa farsi amare. La classe è contenta ovviamente e tutti cominciano a parlare per conto loro.
-Oddio ma oggi ci sono i gavettoni! Ho fatto la piega proprio ieri pomeriggio, e ora come faccio?- una delle tante oche della mia classe si lamenta e gesticola come solo uno stupido volatile dotato di scarsa intelligenza saprebbe fare. Le faccio i versi e Tay ride.
-Sai che tornerai a casa bagnata oggi?- un brivido mi scorre lungo la schiena.
-Non osare Tyler, sai che odio i gavettoni.- lo guardo un po’ fulminea. Non voglio farli davvero, anche se è divertente.
-Che c’è? Hai paura di romperti le unghie?- ride e fa un’imitazione di me con voce femminea mal riuscita.
-Sembri un travestito, smettila – rido immaginandolo con le ciglia finte, ombretto viola e il rossetto. Delizioso, davvero.
–Si, in effetti le mie nuove unghie potrebbero staccarsi e visto che l’estetista ci ha messo parecchio, mi rifiuto!- scandisco le ultime parole e scoppiamo a ridere sul banco, beccandoci sguardi di odio dalle oche.
L’unica ora di lezione passa così, tra un’imitazione e l’altra. Quando suona la campanella, la prof se ne va augurandoci buone vacanze.
Noi scendiamo giù a fumare una sigaretta. Seduti sulle scalette parliamo un po’ di tutto. Dai tricks che dobbiamo imparare, alle scadenti sigarette che si fuma, all’imminente ballo scolastico.
-Tu ci vai?- chiede Tay facendo un tiro.
-Si, mi vestirò con un bellissimo vestito rosa di tull e andrò saltando ovunque con un cestino di fiori che tirerò in aria in segno di amore universale.
Poi però do fuoco alla sala.- ridiamo immaginando la scena.
-Voglio vederti con un vestito del genere, poi mettere le tue foto per tutto lo skatepark e per il quartiere.-
-Ma nemmeno morta e sotto tortura metterò mai un vestito del genere. Nemmeno da svenuta, mi alzerei come uno zombie e inizierei a picchiare chiunque tenti di fare tale cosa.- butto la cicca a terra e la schiaccio con il piede.
-Prima o poi ti costringo a metterlo. Sono disposto a comprarlo io stesso!- si alza e mi porge una mano per alzarmi. La prendo ed è sempre calda.
-Si poi do fuoco anche a me stessa oltre che al vestito. Saliamo,mancano 10 minuti.- Torniamo in classe e aspettiamo la campanella. Gli ultimi 5 minuti di scuola, poi basta compiti, interrogazioni e professori acidi.
Suona. Urla di gioia ovunque.
 
I beg to dream and differ from the hollow lies, this is the dawning of the rest of our lives on holiday!
 
Ci uniamo al casino anche noi. Tutti giù nell’atrio stanno cantando e urlando. E si lanciano i temuti palloncini d’acqua. Tiro il braccio di Tay per farlo uscire da un’altra porta, per evitare quella guerra.
-Vieni di qua, evitiamo l’acqua che è meglio.- appena fuori, sento una botta sulla schiena e in seguito acqua fredda fino al sedere. E uno, due e altri tre palloncini addosso. Uno in faccia, uno direttamente sulla testa. Spalanco la bocca, ma ho ancora gli occhi chiusi. Li apro e vedo Tyler, Kyle e Nate con buste e buste di palloncini.
-Chi ha cominciato?!- Si indicano l’un l’altro. -Ora siete morti!- li rincorro e loro continuano a tirarmi palloncini e palloncini freddi addosso. Afferro la busta di Kyle e mi butto a terra tra le risate di tutti, nella speranza di fermarlo e prendere qualche munizione. Invece no. Sarebbe facile. Invece mi svuotano un secchio gelato in faccia. Mi alzo.
–Fottetevi, me la pagherete! Amaramente, direi!- Tyler mi prende per le braccia e gli altri continuano a tirarmi gavettoni su gavettoni. Scappo dalla sua presa e prendo una busta lasciata incustodita.
–Vendetta!- urlo e li inizio a colpire mentre scappo via. Mi nascondo dietro una colonna e mi accorgo di aver finito le munizioni. Esco fuori con le mani in alto, segno universale di pace. Non soddisfatti, mi danno un’altra secchiata d’acqua. Non mi lamento.
-Ora stop, vi prego.- ridiamo tutti. Siamo bagnati da capo a piedi, ma non ci importa.
-Andiamo allo skatepark? Vediamo che fanno gli altri.- Nate ha i capelli biondi schiacciati sulla fronte per colpa dell’acqua. Scuote la testa e con la mano li manda indietro.
-Si andiamo ma non mi va di allenarmi.- Tyler si leva il berretto, lo strizza e si leva la maglietta inzuppata.
Un ‘Ooooh’ di gruppo, provoca il sorriso di Tay. Uno di quei sorrisi che farebbe esplodere il mondo. Mi domando come mai non abbia la ragazza, non gli si può dire nulla. Alto, moro e un sorriso fantastico. Le ragazze lo guardano, ma lui non se le fila. Potrei pensare che sia gay se non fosse che con i ragazzi commenta sempre culi di la e culi di qua. Quindi l’opzione ‘amico gay’ è da escludere.
Sfrecciamo via sugli skate e con poco tempo arriviamo allo skatepark.
Solito angolino con gli altri. Mangiamo il nostro solito panino per il pranzo e vediamo le solite facce. Sam è appena scesa dalla rampa, è facile vederla con i capelli arancioni.
Definirei il colore ‘arancio sparafleshato’. Sam è più grande di me,ha fatto l’ultimo anno. Povera lei che ha gli esami. Spesso mi chiede di fare parte della sua squadra alla gare di skate. E’ un po’ il capo dello skatepark. Tutti le portano rispetto, anche se è una ragazza, essendo alta un metro e settanta, i ragazzi sono spesso intimoriti. E’ una dura, ma ci sa fare.
Le faccio un cenno con la mano per salutarla e lei ricambia, venendomi incontro.
-Ehi Sam!- ci salutiamo dandoci il pugno.
-Aily, come te la passi?- le sue lentiggini sono meravigliose. Incuterà pure terrore, ma è una bellissima ragazza.
-Bene, grazie a dio abbiamo finito scuola. Gli esami?- mi accendo una sigaretta mentre parliamo e ci sediamo a terra.
-non male, meglio di quanto mi aspettassi, mi manca solo l’esame orale ed è fatta- era evidentemente soddisfatta. Le sorrido e in lontananza vedo l’idiota di ieri.
-Ehm, Sam una domandina: conosci quei due?- le indico i ragazzi.
-Sono Alex Rivera e Hunter qualcosa. Si sono trasferiti da poco. Non so molto, solo che sono abbastanza bravi. Perché vuoi saperlo?- mi chiede incuriosita, non ho mai fatto una domanda del genere infatti.
-Quell’idiota di Alex ieri mi ha fatto cascare giù dalla rampa. Quando si è accorto che sono una ragazza è rimasto di sasso. Niente di più, mi sembra un po’ un cretino.- faccio una faccia indifferente. Sam mi guarda un po’ dubbiosa, ma non insiste.
-Senti ora io vado, devo studiare un po’ e mi sono allenata abbastanza per oggi. Ci vediamo in giro.- mi sorride e scappa via. Mentre parlavo con Sam non mi sono accorta che gli altri sono già sulle rampe ad allenarsi.
Sto per raggiungerli ma l’idiota mi corre incontro.
-Ehi!- tutto sorridente mi saluta, anche con troppa allegria. Di tutta risposta cerco di rimanere abbastanza fredda.
-Chi non muore si rivede.- cerco di essere sarcastica e acida il più possibile. Sono capace di amarmi e diventare parecchio narcisista quando faccio così.
-Non dirmi che ce l’hai ancora con me per via della caduta!- mi guarda sempre troppo allegro e con un pizzico di sorpresa.
-Ma no! Perché dovrei odiare chi per poco non mi ha sfracellato il culo? Io adoro le persone che mi fanno cadere col culo a terra, sono le mie preferite!- mi sento al quanto masochista in questa frase.
-Come sei sadica, cazzo!- ride. È sinceramente divertito l’idiota. Questo vuole morire sul serio.
-Potrei sapere il motivo per cui mi stai parlando?- sono schietta. Se volessi gli darei un pugno, ma sono troppo curiosa di sapere che vuole.
-Mi hai beccato…- si avvicina. –volevo chiederti di ricominciare da capo. Non abbiamo cominciato nel migliore dei modi e vorrei avere una seconda possibilità.-
-Mi hai quasi ucciso.- ribatto stizzita.
-Si ma non credevo fossi una ragazza. Pensavo fossi un pivello che si stava dando troppe arie. Potrai mai perdonarmi?-
Avevo due semplici scelte:
1.       Perdonarlo davvero e lasciar perdere l’accaduto.
2.       Dargli un pugno per il dolore al culo del giorno prima.
Gli do un pugno in faccia. Queste sono soddisfazioni. Quando si rigira, fa una faccia semi-rassegnata.
-Ok, me lo meritavo, anche se mi avevi già colpito ieri. E’ la seconda volta che una ragazza mi picchia, per giunta sempre la stessa.- Sorride e la sua guancia diventa un poco rossa.
-Bene ora possiamo ricominciare. Piacere Aileen, ma chiamami Aily.- gli porgo la mano e con l’altra butto la cicca a terra. Dubbioso la stringe.
-Alex Rivera, mi sono trasferito da poco qui con il mio migliore amico, Hunter.- indica l’armadio di colore che si allena sulle rampe.
-Sappi che se mi fai incazzare ancora, non ti darò un semplice pugno.- sorridendo furbamente, lascio la sua mano.
-Allora la prossima volta arriverà presto, sono una persona difficile da controllare.- si passa la mano tra i capelli.
-Quindi devo darti un altro pugno? Dai, sono in vena se vuoi.-
-No grazie, è già stato tutto abbastanza umiliante. Stavolta salto.- mi fa l’occhiolino. Lo fulmino con lo sguardo, ma quell’occhiolino mi ha fatto venire una strana sensazione allo stomaco.
Kyle arriva tutto sudato.
-Aily tocca a te, non hai fatto nulla oggi. Ti lascio il posto, vai!- si scola tutta la bottiglietta.
-E’ ora che vada, ci si becca in giro, Alex.-
-Sarà un piacere, Aileen.-
Mi avvicino a Jade, ha sempre le casse portatili appresso.
-Metti questa Jade.- gli do l’iPod e salgo sulla rampa.
 
(http://www.youtube.com/watch?v=sXd2WxoOP5g)
 
Singing Radiohead at the top of our lungs, with the boom box blaring as we're falling in love
I got a bottle of whatever, but it’s getting us drunk

Singing here's to never growing up
 
La musica inizia altissima dalle casse. Sono al massimo. Sfreccio giù dalla rampa. Non chiedo nulla di meglio.
Siamo tutti in visibilio.
Faccio un 360. Viene benissimo.
 
Say, won't you stay forever stay,
If you stay forever hey
We can stay forever young.

 

Angolino dell'autrice.
Eccomi come promesso!
Ci ho lavorato duramente,
anche perchè ho più idee
per il prossimo capitolo.
Cercate di recensire,
non vi cascano le manine <3
Vi lascio twitter: https://twitter.com/xMinely_
Il prossimo mi sbrigo.
Tanti baci!
Sempre in volo, Minely.


P.s.: Le canzoni sono Holiday dei Green Day, e Here's to never growing up di Avril Lavigne.
 

ATTENZIONE!!
La storia qui  sopra scritta è affiliata a un'altra fanfiction di una mia amica,
ambientata però in archi temporali leggermente differenti.
Ecco il link: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2024858&i=1

   
 
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