Le cose vere della vita non si studiano, né si imparano, ma si incontrano.
Oscar Wilde
Giornata di studio
Elena sta cercando di studiare, davvero. Ma... la matematica non le è mai piaciuta.
Sbuffa, appoggiando il mento alle mani, comodamente sdraiata sull'enorme letto che condivide con Damon.
Lo adora. Gli dice spesso, scherzando, che ha scelto lui solo per poter approfittare di vasca e camera da letto. Certo, poi deve aggiungere un sorriso e un “ti amo” per tranquillizzarlo, per scacciare il dubbio insistente che s'insinua, maligno, in quelle iridi chiare.
Forse, una donna che non lo conosca come lo conosce lei, potrebbe offendersi, pensando di non averne la completa fiducia. In realtà, Elena sa perfettamente che con lui scherzi di quel genere sono pericolosi in quanto giocano su quello che viene comunemente chiamato “tasto dolente”.
E' consapevole di tutto il dolore che gli ha provocato, e l'ultima cosa che desidera è riaprire quelle vecchie ferite che spera verranno presto sepolte da nuovi ricordi.
Sospira ancora, alzando nuovamente lo sguardo e tentando di concentrarsi sulle parole e i numeri affiancati da segni incomprensibili che le si incrociano davanti agli occhi.
Senza successo, ovviamente.
Poggia la mano alla guancia, tenendo sollevata la testa, e sorride divertita quando sente Damon accennare un motivetto, la bella voce – anche se non è decisamente portato per il canto – quasi completamente sovrastata dal rumore dell'acqua della doccia.
Serra le palpebre, stanca, iniziando a massaggiarsi piano le tempie con le dita.
Persa in pensieri che, più tardi, non riuscirà a ricordare, nemmeno si rende conto che Damon è uscito dal bagno, ancora gocciolante. Al momento è pigramente appoggiato allo stipite della porta, un asciugamano stretto in vita – strategicamente un po' più in basso di quanto si usa solitamente – e un sorriso intenerito sulle labbra.
Le si avvicina, attento a non far rumore, e mentre si abbassa a sfiorarle i capelli con un bacio, chiude il libro.
Elena apre gli occhi di scatto, alzando la testa di colpo – e rischiando di colpirgli il mento –, mugugnando qualcosa che assomiglia molto a un “no, Damon. Fra una settimana ho l'esame.”
Non è molto convincente, a dire il vero.
Damon la osserva inclinando il capo di lato, scettico, le sopracciglia inarcate.
«Non mi stai dicendo che preferisci un libro a me, vero, Elena?» lei lo osserva, supplicante. Se la guarda ancora così no, non potrà più preferirgli un libro.
Damon sospira, comprendendo l'antifona.
Si volta, alzando teatralmente le iridi al soffitto, e mentre si dirige verso il bagno lascia cadere casualmente l'asciugamano.
Si immobilizza, contando piano.
Uno. Due. Tr...
Non fa in tempo a finire che si ritrova sul letto, il volto di Elena a due centimetri dal suo, e il tonfo pesante di un tomo scolastico che cade nelle orecchie.
Sorride, felice di averla avuta vinta anche quella volta.
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N/A - Note dell'Autrice
Buonsalve, lettori. *_*
Prima che facciate qualsiasi cosa, vi do il motivo dell'aggiornamento anticipato (nessuna motivazione funesta, comunque): è per festeggiare un primo posto ad un Contest, ragazze! <3 <3
Prima Classificata, a parimerito! *_* Vi rendete conto?!? <3 Sono euforica ù.ù
I risultati sono arrivati oggi, e quando li ho letti non ci potevo credere (sorvoliamo sul fatto che ho cacciato un urlo assurdamente acuto e che mia madre, molto sensatamente visto che stava dormendo fino a cinque secondi prima, mi ha mandato in vacanza non si sa bene dove ù.ù)
Cooomunque... sono così felice che ho deciso di farvi un regalino ù.ù
Ed eccoci qui *_*
Se volete passare, questa è la storia: Solo una ninnananna
Ovviamente, anche l'altra mia Raccolta è stata aggiornata cine regalino per chi la segue! *_*
Ora, prima che mi scordi, una cosa che mi è venuta in mente: grazie a chi Ricorda, chi Segue, chi Preferisce, chi lascia commenti e chi legge soltanto!
Ottimo, ora posso dileguarmi tranquillamente ù.ù
A presto,
la vostra entusiasta e iperattiva Soqquadro