24/07/2013
0 recensioniCapitolo 3: Dove tutto ebbe inizio: uno strano incidente, cosa succede a Emily?
Emily si sentiva come pietrificata, non sapeva che fare, si era incantata guardando gli occhi verdi di quel suo strambo professore, altrettanto lui, che quasi non voleva più lasciarla andare...«Ehm... G-grazie professor Stein, se non mi avesse afferrata in tempo avrei potuto farmi del male...»
«Figurati, non avrei mai permesso che una mia alunna si facesse del male.»
Stein si accese un'altra sigaretta e dopo si sistemò gli occhiali che gli stavano scivolando sul naso, il suo sguardo era rivolto verso il terreno, anche se il riflesso degli occhiali gli copriva totalmente gli occhi...
Emily lo guardava, guardava quell'uomo che sembrava sempre malinconico, cercava di capire meglio che tipo fosse, ma lo ammirava, lo trovava strambo, infatti la cicatrice sul volto, i suoi strani abiti e sopratutto la vite in testa non faceva di lui un tipo normale come gli altri.
Lei però, nonostante tutto cio, lo trovava interessante, e le sarebbe piaciuto conoscerlo a fondo.
Stein Alzò lo sguardo sulla ragazza che aveva continuato a guardarlo per pochi secondi, ormai il riflesso dagli occhiali era sparito, perciò i suoi occhi adesso si vedevano benissimo, e i loro sguardi s'incrociarono...
«Che hai ragazzina? Qualcosa non va?»
In effetti la ragazza in quel momento si sentiva strana, sentiva il cuore che le batteva forte in petto, non capiva cosa le stesse succedendo...
«Ehm, ma no... Va tutto bene, ora vado da mia sorella! Ci si vede prof!»
La ragazza si staccò dalle braccia del suo insegnante euscì di corsa dall'aula, ma ripensare al momento in cui cadde fra le sue braccia la mandava in completa agitazione, il suo cure batteva forte come un tamburo, e le sue guance diventano rosse come peperoni...
Si appoggiò ad un muro per riprendere fiato, quando sua sorella Juliet la vide e corse subito da lei.
«Sorellina ma che fine hai fatto?» Chiese Juliet.
«Scusami Sorellona... Mi ero fermata in aula a ripassare la lezione, ma poi mentre uscivo sono caduta e il professor Stein mi ha presa per non farmi cadere... E... E poi abbiamo parlato un po...»
Emily divenenne ancora rossa, la sorella se ne accorse e cominciò a ridere.
«Ahahaha Emily sei sempre la solita secchiona, poi appena parli con qualcuno che non sono io arrossisci così, tranquilla, diventerai meno timida presto!»
Le due sorelle si avviarono nei corridoi della scuola per uscire dall'edificio e tornare a casa, ma poi s'imbatterono in Spirit.
«Salve Ragazze, mi sbaglio o siete due gemelle?»
«No, non sbaglia, io sono Juliet e lei Emily!»
«Io sono Spirit, siete proprio delle bellissime ragazze!» All'uomo cominciò a scendere un po di sangue dal naso mentre le guardava dalla testa ai piedi...
«Grazie...» Disse Juliet.
«Siete Maestre d'armi?»
«Io sì, mia sorella è un'arma e voglio farla diventare falce della morte!» Disse la ragazza dai capelli rossi.
«Ah sì? Sapevate che io sono una falce della morte?»
«EHHHHH? DAVVEROOOOOOO?» Urlò la biondina con gli occhi che le brillavano dalla felicità per aver incontrato una falce della morte, per Juliet era un vero onore, il suo più grande sogno nella vita è poter diventare falce della morte, e incontrarne una la mandò totalmente in estasi.
«Sapevate Ragazze che in passato Spirt è stato la mia falce?» Fu Stein a pronunciare tali parole che dal nulla sbucò dietro le spalle di Spirt facendolo spaventare a morte...
«S-Stein! Smettila di apparire così!» Gli disse Spirit...
Emily appena lo vide sentì nuovamente la strana sensazione al cuore che ebbe prima stando tra le sue braccia, Juliet invece era ancora troppo entusiasta di aver d'avanti una falce della morte.
«Spirit... Perché non mostri alle due ragazze la tua trasformazione in falce?» Disse Stein, mentre si accendeva una sigaretta...
«Ohhh si ti prego Spirit, voglo impugnarti io!» Disse la biondina euforica.
«Juliet! Non è modo di rivolgerti ad una persona più grande di te!»
«Suvvia non preoccuparti, può parlarmi tranquillamente cosi tua sorella, non essere così severa con lei!»
Una volta detto ciò, Spirit si trasformò in falce, e Juliet lo impugnò, e lo guardava con ammirazione... Non riusciva a credere di avere fra le mani una vera e propria falce della morte.
«Tieni sorellina! Impugnala anche tu, per te essendo una maestra d'armi dovrebbe essere ancora più bello dover impugnare una falce della morte!»
«No Juliet, non lo farò... Perché la prima falce della morte che terrò fra le mie mani sarai soltanto tu! E ti prometto che presto diventerò un'eccellente maestra d'armi!»
Juliet si commosse sentendo le parole della sorella, affidò Spirit alle mani del professor Stein e abbracciò sua sorella con le lacrime di gioia negli'occhi.
«Oh sorellina, grazie, grazie di cuore! Ti adoro!»
Emily arrossì ancora, e vide anche che Stein le stesse guardando... Spirit tornò alla sua sembianza umana.
«Juliet trasformati anche tu in falce, sono curioso di vederti in quella sembianza...» Disse Stein mentre sistemava ancora gli occhiali.
Juliet si trasformò, era una grande falce dal manco lungo e nero come la pece, mentre la lama era molto grande e di color argento, ad impugnarla era la sorella.
«Interessante, e vedo pure che le vostre anime sono sulla stesssa lunghezza d'onda, brave! Voi due avete la stoffa per diventare tra le migliori allieve della Shibusen, e sono sicuro che Juliet diventerà falce della morte, mentre Emily diventerà una grande maestra d'armi, forse anche migliore di me... Spero di vedervi presto in azione, io ripongo molta fiducia in voi ragazze!»
Emily era felice di sentire tali parole dal professor Stein, Juliet riprese la sue sembianza umana.
«E noi siamo felici che lei sia il nostro professore...» Disse Emily a Stein.
«Ora noi torniamo a casa, a domani professor Stein!» Disse Juliet, le due si voltarono per andare verso l'uscita, ma Juliet rivolse lo sguardo verso Spirit, facendogli un'occhiolino e mandandogli un bacio con la mano, l'uomo dopo tale gesto per poco non sveniva lì.
«Guarda che sono allieve del mio corso, perciò hanno la stessa Età di tua figlia Maka! Perciò non farti strane idee!» Disse Stein seccato, mentre fumava una sigaretta e fissava il pavimento con lo sguardo spento...
«Hanno l'età di Maka? Cavolo... Non sembra proprio!» Disse Spirit abbattuto...
Nel frattempo mentre le due sorelle tornavano a casa, Emily non faceva altro che pensare al momento in cui Stein l'afferrò tra le sue braccia per non farla cadere, il solo pensiero le faceva battere il cuore come un taburo, le sue gambe tremavano, era la prima volta che le capitava una cosa del genere, non capiva perchè si sentisse così...