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Autore: FriedLarge    24/07/2013    1 recensioni
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Deliri pseudo-rockettari di una me di qualche tempo fa.
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Hai visto? Potevo benissimo aprire la porta.- Plant deglutì rumorosamente.

-Non te la prendere! Sai, non sono abituato a vedere maghi logorroici che spostano rocce con le corde vocali.- Disse Zappa stizzito.

-Piantatela ed entriamo. Sembrate una coppia di fidanzatini.- Angus scoccò un'occhiataccia a Zappa.

-E non guardare me!- ringhiò Zappa.

Entrarono e la roccia rotolò dietro di loro, chiudendo la porta.

L'ambiente aveva un che di surreale. Zappa, Angus, Plant, Borchia e la fenice si trovavano dentro una grotta, un tunnel che aveva tutta l'aria di qualcosa di sconfinato. Il soffitto, tuttavia, non era molto alto: Zappa rischiò più volte di sbattere la testa contro una stalattite, mentre il gruppo percorreva la galleria. In testa al gruppo, Plant teneva tra le mani un globo luminoso che emanava una luce verdastra e rischiarava il cammino.

-Ragazzi, attenti alle stalattiti e alle stalagmiti. Potreste farvi del male. Specialmente tu, montagna.- squillò lo stregone.

“Me ne sono accorto”, pensò Zappa tastandosi un bernoccolo.

-Allora... voi aspettate qui. Non vi preoccupate, non dovrete pazientare molto, sempre che Jimmy non stia dormendo. Accomodatevi. Ci siamo quasi.- Plant, detto questo, si dileguò nel buio, fischiettando.

Zappa si sedette con le gambe incrociate ed Angus si appollaiò sul suo ginocchio.

-È insopportabile.- Bofonchiò Zappa.

-Chi? Plant? A me sembra simpatico.-

-Ma dai. Hai visto come mi fissa? Come se avesse paura di venire mangiato.-

-Piantala. È soltanto che... non è più abituato a stare in mezzo alla gente. Magari lo spaventi.-

Il discorso fu interrotto dall'improvviso arrivo di Plant.

-Ragazzi, ho svegliato quel pigrone. Seguitemi.-

Si incamminarono, fino ad arrivare in una stanza piuttosto piccola, per Zappa.

Le pareti erano lisce e color terra e il soffitto a cupola. Plant fece un cenno alla fenice, che tornò indietro.

-Ragazzi, vi presento il mio amico e collega, Jimmy.-

Jimmy, seduto in terra, si alzò, si scostò i capelli scuri dal viso e tese la mano ad Angus sorridendo.

-Heilà.-

Angus esitò e si tirò indietro. Non andava matto per il contatto fisico.

-No- Plant avvicinò la sua faccia a quella di Angus. -Devi stabilire un contatto fisico.-

-E per quale motivo?-

-Potresti non essere l'uomo adatto per suonare quella Chitarra. In tal caso il tuo tocco la deteriorerebbe. Se stabilisci un contatto fisico, lui te lo saprà dire.-

Angus, senza farselo ripetere, afferrò l'avambraccio di Jimmy e lo strinse con entrambe le mani. Era arrabbiato, improvvisamente temeva di non essere colui che finora non aveva dubitato di essere.

-Attento! Idiota, così mi fai male!- Jimmy se lo staccò di dosso e gli lanciò un'occhiata colma di odio.

-Ti ha fatto male?- Plant si avvicinò apprensivo all'amico e gli prese il braccio tra le mani.

Entrambi squadrarono Angus con aria contrariata.

-Sai, è meglio che li lasciamo un po' da soli.- Zappa sollevò delicatamente Angus e i due uscirono, lasciando gli stregoni nella stanza.

-Io non volevo, ti giuro che non volevo fargli del male. Gli avrò troncato il braccio.- Angus era visibilmente preoccupato.

-Ma cosa ti era saltato in mente, cretino?-

-Io...io non lo so.-

-Non pensare nemmeno per un minuto di essere la persona sbagliata, perchè io so che non è vero. Non importa quello che diranno quei due maghi, o stregoni, o quel che sono.-

Plant li raggiunse.

-Venite, andiamo. Hai avuto tanta fortuna, Angus.-

Mentre Plant e Zappa venivano inghiottiti dall'oscurità, Angus rimase per qualche secondo ad aspettare Jimmy. Quando quest'ultimo uscì, a testa bassa, il cavaliere si avvicinò.

-Ti ho fatto male? Ascoltami. E guardami in faccia, per favore.-

Jimmy grugnì, poi alzò la testa.

-Scusami. Ti supplico di farlo. Ecco, non volevo farti del male, credimi. Ho avuto un improvviso attacco di rabbia. Comunque, è qualcosa di grave?-

-Niente che Plant non abbia saputo sistemare.

Angus tirò un sospiro di sollievo.

-Vieni, ti faccio strada. -Continuò Jimmy.- Ma.. Raccontami, da dove sei partito? Ci vorrà un po', per arrivare alla stanza, e l'unica persona con cui parlo è quel pazzo di Plant.-

“Non è poi così antipatico”, pensò Angus. I due s'incamminarono fianco a fianco.

  
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