AMAMI
Erano le nove e di Harry nemmeno l’ombra.
Suppongo fosse andato con i ragazzi per l’intervista alla radio. Da quando stavamo insieme la mia vita era stata sconvolta. Sia in bene che in male.
Harry era stupendo. Ogni volta che era in tour mi chiamava o mi mandava messaggio sdolcinati. Non era mai stata una ragazza che amava il romanticismo, ma lui. . . Con lui era diverso. Mi faceva sentire bellissima ogni giorno, ora, minuto e perfino ogni secondo.
Mi portava sempre un regalo dai posti in cui stava.
Stavo pensando ai bei momenti trascorsi insieme quando posai il mio sguardo sull’orologio. Erano le 10:30 e avevo una fame, cosi mi alzai.
La sua casa era a dir poco stupenda. Chissà quanto gli era costata.
Mi preparai delle fette biscottate con la nutella e un bicchiere di latte. Dopo di che andai sul divano e guardai un po’ di tele.
Che noia! Trasmettevano degli stupidi documentari sulla sopravvivenza nella natura. Pff. . . Come dire che prendo e vado nella foresta, proprio io. Non servono a niente questi programmi.
E mentre pensavo a questo un messaggio mi fece distrarre dai miei pensieri. Era Harry.
“ Amore preparati, a pranzo ti porto fuori :)
Ti amo xxx ’’
Oddio! Ora cosa mi metto? Insomma. . . Non voglio che noti la pancia.
Ebbene si, sono incinta. Harry non lo sa ancora. Ho paura della sua reazione. Se mi caccia di casa non so dove andare e lui con la Modest finirebbe nei guai. E le sue fan non lo ameranno più come prima.
Oramai erano le dodici e decisi di vestirmi con dei semplici jeans chiari, una maglietta larga e dei semplici sandali.
Legai i miei capelli neri e ricci in una coda. Decisi di mettermi un semplice lucidalabbra. Da come avete capito non mi piace truccarmi molto, sono un casino.
Per esempio al primo appuntamento con Harry avevo deciso di mettermi la matita nera. . . Sembrava che mi avevano preso a pugni. Che figura! Avevo anche perfino rovesciato l’acqua su quelle preziose tovaglie di quel raffinato ristorante. Insomma era un ristorante di lusso e come mio solito fare ho bagnato le sue stupide tovaglie. Ma Harry non se l’è presa, anzi, ha riso fino allo sfinimento al posto di darsela a gambe levate. Insomma stavo rovinando il nostro primo appuntamento.
*Drinnnnnnnn*
Mamma mia! Ho capito! Arrivo. Pensa che sia sorda?
Sendo lentamente le scale, ho paura che scopra del bambino. . .
- Hei piccola! –
- Ciao – lo saluto
- Sei bellissima, come sempre – Lui e i suoi complimenti mi fanno arrossire. E io come una deficiente ho stampato un sorriso da ebete.
- A-anche tu - E caspita come lo era. Quei jeans scuri che gli fasciavano le gambe snelle e la maglietta bianca che lasciava travedere i tatuaggi e i suoi muscoli. Splendido.
- Vieni - mi dice con il suo solito sorriso aprendomi la portiera della Ranger Rover. I sedili hanno il suo profumo. Ok, sembro una pervertita. Ma non lo sono eh.
- Mi stai ascoltando? - Come? Mi stava parlando?
- Ehm, si? – e ride.
- Perché ridi? – gli chiedo.
- Avevi su una faccia. Ahahahahaha, a che pensi? –
- A niente – faccio l’arrabbiata adesso, cosi impara a ridermi dietro ogni volta.
- Ok, comunque ti avevo chiesto se stasera vieni in discoteca con me e i ragazzi. Ci sarà anche Perrie –
- Mmmh. . . Va beneeee – Evviva! Perrie è da tanto che non la vedo, è un’ ottima amica, sa sempre consigliarmi.
- Bene! Siamo arrivati. Hai fame? –
- In effetti si! Molto! Prendo le lasagne! E poi il gelato e poi la torta! Ah e le patatine fritte! Che buone! –
- Ahahahahaha sei la solita – dice per poi baciarmi.
- Allora come va la pancia? – mi chiede.
- C-cosa? P-pancia? –
- Ehm si. . . Ieri sera non stavi bene – mi dice con uno sguardo preoccupato.
- Sto bene. Avrò mangiato troppo –
Arrivati a casa lui se ne va a fare una doccia mentre io mi sdraio sul divano e come mio solito accendo la TV e mi appisolo.
Delle goccioline d’acqua mi bagnano la faccia. Ma sta piovendo in casa? Mi alzo di scatto e mi ritrovo un Harry sorridente davanti.
- Ma che fai? – chiedo divertita.
- Sono venuto a svegliarti –
- Perché? –
- Cosi guardavamo la tele insieme –
- E non potevi asciugarti i capelli? – chiedo tirandoglieli un po’ prima che si accoccoli vicino a me.
- Non ne avevo voglia – repilca come un bimbo.
- Non cambiare, mi piace questo programma –
Si sono già fatte le sette e dopo aver cenato la mia buonissima pasta ( lo ammetto, non era buona, faceva schifo ) io e Harry cominciamo a prepararci.
Metto un vestitino blu notte con dei tacchi del medesimo colore. Lascio i capelli sciolti e meto un poco di eyeliner sugli occhi verdi-azzurri. Pronta!
Harry è perfetto. Con il suo fisico fasciato dai jeans scuri e la maglietta dei Green Day nera. I suoi capelli sembrano ancora più morbidi da qua. Lo sto fissando dal basso siccome lui è di gran lunga più alto di me.
Arriviamo al locale che è pieno di gente, per fortuna che Harry ha prenotato.
Ci dirigiamo verso i ragazzi che se ne stanno seduti su delle poltroncine rosse, fino a quando unvoca squillante urla il mio nome.
- Holly! Che bello vederti! Come stai? Ho cosi tante cose da raccontarti! –
- Perrie! Sto bene e tu? Anche io! – Ci stringiamo in un caloroso abbraccio. Lei è cosi bella, indossa un vestitino viola e delle scarpe col tacco bianche.
- Ciao ragazzi! – li saluto.
- Ciao Holly – ricambiano il saluto in coro.
- Piccola – mi chiama una voce profonda – cosa vuoi da bere? – è Harry.
- Nulla, sto bene cosi grazie –
- Holly vieni qui, dobiamo dirci tante cose! – esclama Perrie.
Ci dirigiamo verso il bancone e le racconto tutto.
- Devi dirlo a Harry. Alla fine è suo figlio o figlia. La prenderà bene, lui ti ama -
- Ma ho paura. Siamo ancora giovani, cioè. . . Lui ha una carriera da portare avanti, forse gli saremo solo d’ intralcio.
- Non dire cosi! Non è vero! – esclama una Perrie tutta arrabbiata.
- Ok. Stasera glielo dirò. Promesso! –
La serratura di casa scatta, è il momento.
- Harry? – lo chiamo mentre si toglie le scarpe.
- Si? – quel sorriso. Tra poco scomparirà, lo so.
- Devo dirti una cosa, ma ti prego non arrabbiarti! Non so come dirtelo, ecco. . io. . –
- Tu? – Mi guarda male!
- A-aspetto un b-bambino da t-te – chiudo gli occhi e sento un sospiro di sollievo. Sollievo? What? Apro gli occhi di scatto. E’ li fermo a guardarmi con gli occhi lucidi. Mi viene incontro e mi solleva da terra facendomi fare una giravolta.
- Non sei arrabbiato? Insomma. . –
- Non dirlo nemmeno per scherzo! E’ una cosa bellissima! Io ti amo! Non potrei essere arrabbiato! –
- Anche io ti amo – dico piangendo.
- Ora dobbiamo solo dirlo a tutti! Saranno felici! – è cosi bello quando è euforico.
- Giusto! Agli altri. . . –
- Tranquilla! Nessuno fermerà in nostro amore. Nessuno sa cosa proviamo e nessuno ci giudicherà –
- Ti amo Harry! – lo bacio e lui mi porta in camera.
Salve a tutti! Questa è la mia prima storia. Non credo di essere brava a scrivere ma ci provo. :)
Fatemi sapere voi ;) Ho altre idee per altre fanfiction :)
Grazie per chi commenterà <3 Alla prossima :)