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Autore: GiuliaGiuxi    24/07/2013    4 recensioni
Cosa sarebbe successo se Percy non fosse stato un mezzosangue?Se Annabeth Chase fosse solo una ragazza bionda con una vita del tutto normale?Se il parlare di Dei e di tutto ciò che riguarda la cultura greca fosse riservato solo ed esclusivamente all'ora più odiata di tutte,cioè quella di greco?E cosa,ancora,se il campo Mezzosangue non fosse in realtà soltanto il parco più grosso della città,quello a pochi passi dalla scuola?
Dal primo capitolo:
-Ciao,Testa d'alghe.-
La prima volta che litigammo mi stava per chiamare "testa di cazzo" davanti a tutti solo che all'ultimo la prof entrò in classe e fu costretta a cambiare "di cazzo" con la prima parola che le passò per la mente e quindi uscì "Testa d'alghe". Ora non so come gli fossero venute in mente le alghe nel bel mezzo della litigata, ma ora mi chiama così.
-Chase-dico facendo un sorriso sprezzante.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Prima di tutto, vorrei iniziare col dire che circa due settimana fa è morta una persona che stimavo molto e che, da quattro anni a questa parte, faceva parte della mia vita. Non so se qualcuno di voi è un gleek o meno, però sono sicura che tutti abbiate sentito parlare di Cory Monteith e della sua morte. Quindi vorrei in qualche modo ricordarlo e salutarlo perché, anche se può sembrare stupito, ero affezionata a lui e mi manca.

'He didn't die. He took the midnight train going anywhere'
 
-Ok ragazzi, ci siamo tutti ed è ora di iniziare- affermo afferrando il bicchiere di Coca che Beckendorf mi ha appena piazzato davanti.
Siamo tutti al bar per una riunione straordinaria indetta da me. Mi sembrava il posto più adatto e tranquillo per discutere del piano con i ragazzi. Il piano consiste, in pratica, nel controllare Annabeth nei prossimi giorni e, soprattutto, far si che lei non esca con Crono.
-Dobbiamo far si che Annabet non esca con Crono- spiego ai ragazzi.
Sono tutti qui oggi: Travis e Connor prestano il minimo dell'attenzione e sono super concentrata a fissare delle ragazze dall'altra parte della stanza che ridono come fossero delle oche. Grover, con una nuova stupenda maglia con un bel disegno di Nemo che dice 'tocco il motoschifo', mi guarda e annuisce, come se capisse esattamente cosa intendo, ma dubito che capisca per davvero. Tyson non sembra particolarmente sorpreso, così come Selena, seduta accanto a lui. Nico, invece, contempla il suo bicchiere d'acqua con aria assorta e non sembra minimamente interessato alla nostra conversazione.
-E come dovremmo fare, sentiamo- domanda Travis distogliendo lo sguardo dalle ragazze.
-Cercate di seguirla senza farvi notare.-
-Percy, non vorrei spaventarti, ma non siamo gli agenti 007, e io non mi chiamo James Bond. Sono Travis Stoll, piacere- dice allungandomi la mano.
-Non siete suoi amici- aggiunge Beckendorf- non pensi che si insospettirà nel vedermi sempre nei paraggi? Quella ragazza è molto più intelligente di voi tutti messi insieme.-
-Lo so, ed è per questo che ho un piano- aggiungo bevendo un sorso di Coca. Improvvisamente il mio piano non mi sembra più molto pianoso, ma solo una grande, patetica, cavolata.
-Quando mai uno dei tuoi piani ha funzionato, Percy?- chiede ghignando Travis.
Gli lancio un'occhiataccia e proseguo nell'illustrare il mio piano:-Io la seguirò con la ricerca, Grover è già suo amico quindi non ci dovrebbero essere problemi. Ty e Nico potrebbero avvicinarsi a Luke e Talia con la scuola di aver bisogno di ripetizioni di matematica. Selena e Connor dovete cercare di fare amicizia direttamente con lei dicendo che le siete grati per quello che ha fatto e cavolate del genere. E tu, Travis, dovresti cercare di fare amicizia con l'altra sua amica, la rossa che vive vicino a te, come si chiama?- domando infine.
Connor scoppia a ridere e da una pacca sulla spalla del fratello che è improvvisamente impallidito.
-Cosa- sbotta infine- stai scherzando, spero.-
-No, per niente.-
-Quella ragazza è completamente fuori di testa.-
-A me sembra carina- sogghigno divertito.
-Carina? Ma se a 4 anni ha tirato un sasso in testa a Connor- esclama Travis esasperato.
-Ora si capiscono molte cose- borbotta Tyson.
-Ei- protesta Connor lanciandogli una nocciolina,
-Va bene, però adesso sembra carina.-
-Percy, non passare al lato oscuro- sussurra infine Travis passandosi nervoso una mano tra i capelli.
-Devo dedurre che tu abbia paura di Rachel Dare- dico ammiccando.
Travis mi fissa con la mascella contratta:-Non ho paura si quella specie di ragazza, ok? Però non la sopporto e non vedo perché io debba mettere a repentaglio la mia vita per Annabeth Chase con cui non ho quasi mai parlato in tutta la mia vita e che, sono sicuro, mi butterebbe giù da un ponte senza pensarci due volte.-
-Potrebbe riassumere tutto il tuo interessante discorso, Travis- aggiungo avvicinandomi a lui e posandogli una mano sulla spalla - con due semplici parole: hai paura.-
Travis sbuffa infastidito e si scrolla la mano dalla spalla:- Se ti fa stare tranquillo, farò amicizia con Rachel-tiro-i-sassi-alla-gente.-
Sorrido trionfante: sapevo che avrei vinto questa battaglia perché Travis prende tutto molto sul personale ed è un ragazzo molto orgoglioso, a differenza di suo fratello Connor che se ne frega abbastanza di cosa la gente pensa, o dice, di lui.
Tyson guarda l'orologio e si alza in fretta, raccoglio la felpa che era finita a terra e prende in mano il cellulare iniziando a tastare freneticamente sullo schermo dell'aggeggio come se gli fosse venuto un attacco epilettico.
Mi ritrovo, inconsapevolmente, ad alzare le sopracciglia e ad avvicinarmi a lui di soppiatto, sotto agli sguardi sbigottiti di tutti gli altri che, come me, non hanno mai visto Tyson comportarsi così prima di oggi.
Quando Ty si accorge che mi sono avvicinato mette subito il cellulare in tasca e arrossisce un po'.
-Tutto bene, Tyson?- domando guardandolo come un pecora guarderebbe un lupo che le sorride.
-Si, certo. Era mia mamma, devo andare. Mi dispiace Percy, ma tanto abbiamo finito qui, no?- risponde tutto d'un fiato.
Io annuisco, lui si guarda le punte dei piedi e saluta gli altri e va via.
Conosco piuttosto bene mio fratello e so per esperienza che quando parla velocemente e si guarda i piedi non sta dicendo tutta la verità. O non sta dicendo nessuna verità.
Mi volto verso gli altri sorpreso e noto che anche loro sono sorpresi quanto me dal nuovo atteggiamento di mio fratello.
-Se vuoi, possiamo pedinare anche lui-commenta sarcastico Travis alzandosi dalla sedia.
-No, scoprirò cosa sta succedendo- borbotto sedendomi di nuovo sullo sgabello mentre gli altri si alzano per andarsene.
Quando non rimaniamo che io e Beckendorf, esclusi gli altri clienti, incomincio a masticare noccioline semplicemente perché mi annoio e sono sovrappensiero.
Oltre alla storia di Annabeth e Crono, ora mi tocca anche pensare a Tyson e il motivo per cui mi mente, perché sono più che sicuro che avesse mentito prima. Non ne capisco il motivo dato che io e lui, da quando ci conosciamo, ci siamo sempre detti la verità e, soprattutto, ci siamo sempre detti tutto. Era una sorta di patto che avevamo stipulato dopo che avevamo scoperto di essere fratelli e , soprattutto, dopo che avevamo capito cosa avesse fatto nostro padre, a noi due e alle nostre mamme. Avevamo capito fin da subito che mentire non era la giusta decisione e che, mentendo, alla fine avremmo sempre fatto del male alle altre persone, anche senza volerlo, perché la verità alla fine si scopre sempre. E poi, se avessimo mentito, non ci saremmo comportati meglio di nostro padre e se c'era una cosa su cui eravamo tutti pienamente d'accordo era che nostro padre non si era comportato bene e che non volevamo per nessuna ragione al mondo assomigliare a lui.
-Non mi sembra una buona idea, Percy- sbotta dopo un po' Beckendorf  facendomi sobbalzare e facendo cadere la nocciolina che avevo in mano, pronta per essere divorata.
-Sono solo noccioline, amico!- rispondo sorpreso.
-Cosa? Mangia pure tutte le noccioline del mondo, io parlo di Annabeth. Non mi sembra una buona idea spiare quella ragazza perché sicuramente se ne accorgerà e poi perché è liberissima di fare tutto quello che vuole. E se vuole uscire con Crono, lo può fare, Percy.-
Vorrei ribattere con qualcosa di furbo, ma non mi viene nulla in mente, perché il mio amico ha ragione: tecnicamente Annabeth può fare quello che vuole e se uscire con quel pazzo psicopatico che gira con i coltelli è quello che vuole fare, lo può fare. Non deve chiedere il permesso a nessuno. Eppure io devo mettere in atto il piano, perché ho un brutto presentimento a proposito di Annabeth che esce con Crono.
E non ho un brutto presentimento della serie 'si innamorano e vivono tutti felici e contenti', ma qualcosa del genere 'e poi qualcuno morì' e siccome Annabeth non gira con delle armi, a differenza di qualcun altro, penso proprio che quel qualcuno che muore sia Annabeth.
Così, tutto quello che riesco a dire è:-Non spiamo Annabeth, la controlliamo e basta. E non siamo così stupidi da farci beccare. Non capirà mai cosa stiamo facendo.
-Si, perché non lo capisci nemmeno tu- sbotta esasperato lui.
Mi blocco con la mano a mezz'aria e lo fisso stranito:-Cosa intendi dire?
-Cosa stai facendo? A cosa serve questo 'piano'- dice mimando le virgolette alla parola 'piano'.
-Ad impedire che Annabeth venga uccisa da un pazzo- rispondo sicuro di me.
-Quindi tu vuoi pedinare quella povera ragazza perché pensi che Crono possa farle del male?-
-Esatto.-
-Ti conosco Jackson- dice assottigliando lo sguardo e sporgendosi un po' oltre il bancone che ci divide -e non lo stai facendo per questo. O, almeno, non solo per questo.-
Mi alzo dallo sgabello con il sorriso sulle labbra e prendo la mia roba:- Mi piace quando ti fai i filmini mentali, Beckendorf, perché ti escono davvero bene. Potresti vendere il bar, trasferirti a LA e cercare di sfondare nel mondo cinematografico.
Beckendorf sorride e si rimette ad asciugare i bicchieri in silenzio finché non arrivo all'uscita:- Percy, io ti ho avvertito. Se continui così la prossima volta che verrai qui avrai il cuore spezzato e mi implorerai di darti dell'alcool che non ti darò.-
Chiudo la porta dietro di me e mi lascio investire dalla fredda aria di Londra che, spero, si porterà via anche la parole di Beckendorf.


 
Lo so, starete pensando 'Ah, allora la citrulla non è morta'
oppure
'Ha aggiornato, hallelujia'
oppure
'chi è questa?'
Vi chiedo umilmente perdono per il mio super mega ritardo. Sono successe talmente tante cose, alcune per niente belle, che non ho avuto tempo di scrivere.
Sono sincera: il capitolo che avevo scritto a mano non era così, ma diverso. E sono talmente di fretta che nemmeno ho riletto, cosa che farò più tardi.
C'è da dire ancora che ho letto SoN e quasi finito MoA.
Mi scuso ancora e, se ci siete e non mi avete abbandonata, godetevi il capitolo, per quanto faccia schifo.
Se volete contattarmi su twitter @FrogGiuls
Ask http://ask.fm/FrogGiuls

Vi voglio bene, Giuls.
 
   
 
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