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Autore: ImagineMonkeys    24/07/2013    1 recensioni
cosa vuol dire essere una rockstar:
° Avere tanto coraggio
• Saper essere sicuri in se stessi (certo come no)
• Avere un guardaroba da paura (su questo ho dei ripensamenti, ho bisogno di un aumento di paghetta)
• Saper ballare e cantare contemporaneamente (work in progress)
• Sorridere per la fotocamera,SEMPRE e comunque
• Avere un ragazzo che tutte le teenagers possano invidiare (uh… meglio saltarla)
• Finire sulla copertina di una rivista
• Avere un TALENTO (mi sembra scontato,credo…)
• Saper dormire in piedi in caso di poco riposo dopo un concerto (dah,già lo so fare da me!)
• Saper trattenere cose imbarazzanti durante le interviste (Mission impossible)
• Più importante in questo momento: RESTARE CON I PIEDI PER TERRA!
Tra tutte queste opzioni sembra proprio che io segua solo l’ultima, essere l’ultima arrivata in un posto dove tutti sembrano predisposti a saper fare qualcosa è quasi come finire gettata come un pezzo di carne in una gabbia di leoni,ma credo che con i miei amici,una buona dose di caffè da Starbucks e la mia chitarra, riuscirò a sopravvivere (almeno spero)
ALL THE BEST
-Zoe :o)
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Carlos, James, Kendall, Logan, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                                                                                   6:







D riiiiiiiiiiin,la sveglia elettronica di Zoe iniziò a fare diversi bip,quando “Do you know the enemy” dei Green Day risuonò nella sua stanza.
Zoe spalancò un solo occhio,e si accorse di avere ancora la matita in mano e la sua chitarra acustica al suo fianco nel letto;
Si stiracchiò,il suo letto era diventato un ammasso di palline di carta,spartiti e penne di diversi colori,si era addormentata senza accorgersene la sera prima,ci aveva messo davvero tutta se stessa per quel progetto, e non vedeva l’ora di mostrarlo a Gustavo ed a Griffin.
Violence is an energy,Against the enemy,Violence is an energy,Bringing on the fury, The choir infantry Revolt against the honor to obey”
Zoe si alzò in piedi, infilandoli direttamente nelle sue Vans old Skool alla base del letto,e fiera come non mai si andò a lavare I denti,si legò I capelli in una treccia un pò spettinata e si vestì: pantaloncini a vita alta di jeans, maglietta monocolore giallo antico e felpa grigia;
Overthrow the effigy,The vast majority,Burning down the foreman of control,Silence is the enemy,Against your urgency,So rally up the demons of your soul…”
A quei lyrics Zoe ritornò nella sua stanza e raccattò tutti gli spartiti e fogli,infilandoli cercando di non stropicciarli nella sua borsa, poi si diresse in cucina,sua madre Alexa era anche quasi pronta per uscire;
-Hey, come mai di buon ora? Ero sul punto di andarti a svegliare!-esclamò,Zoe sorrise e bevve un grosso bicchiere di latte;
-Oggi ho la presentazione della canzone,oh,e prendo il bus che parte fra due minuti alla fermata del Palmwoods,non ho tempo e ci vediamo stasera!-
Tutto di un fiato Zoe diede un bacio sulla guancia alla mamma e si fiondò sull’uscio di casa;
“Do you know the enemy? Do you know your enemy?Well,gotta know the enemy
Do you know the enemy ?Do you know your enemy? Well,gotta know the enemy…”
Come se fosse fatto a posta, alla porta affianco, una ragazza castana e da uno svolazzante abito bianco da mare, I capelli sciolti e leggermente mossi ed un piccolo cagnolino Cavalier tra le braccia uscì sull’uscio dell’8J:Jenette.
-Oh,guarda chi c’è! Zoe!-esclamò,Zoe roteò le pupille e chiuse a chiave la porta.
-Hey,dove vai?  Lui è il mio cane Patrick,dici ciao Patrick!-continuò Jenette,il cane alzò la zampa e la salutò,Zoe sorrise;
-Wow,è bello vedere che il cane delle persone ha un quoziente intellettivo maggiore di quello del padrone! Complimenti Jenette!-rispose sarcastica Zoe,dirigendosi verso la hall,ma Jenette la fermò con la sua risata a squittio di topo;
-Mi fai sempre morire dal ridere! Comunque,visto che sono nuova qui,fammi fare un giro del Palmwoods,giusto per diventare più esperta e farmi conoscere in giro!-disse portandosi i capelli tutti da un lato,Zoe scosse la testa.
-Scusa,ma non ci tengo tanto.-rispose,Jenette rise.
-Stupidina! Guarda che la mia non era una domanda!-disse,Zoe sorrise maleficamente.
-Ma io ti ho risposto lo stesso!-
Al contrario,Zoe con una mossa della testa si spostò la frangetta biondiccia e la urtò con la spalla,dirigendosi alla fermata,Jenette brontolò e roteò le pupille;
 -Insurgency will rise,When bloods been sacrificed,We’ll be blinded by the light
In your eyes…-

Mise un auricolare nel suo orecchio e si sedette sulla panca del bus,Il quale si fermò a giusto Quattro passi dalla “Rocque Records”;
Salì per l’ascensore,ed anche se la sua sveglia/radio era lontana qualche kilometro, la canzone continuava a girovagare nel suo cervello;

 
-GUSTAVO!-
Griffin alzò la mano occupata da un bicchiere di carta di Starbucks e fece segno a Gustavo di ciao,le due guardie del corpo alte due metri e mezzo sbucarono dal nulla;
-Griffin! Stavo giusto per chiamarti,Zoe dovrebbe essere qui a momenti-
E proprio in quel momento,l’ascensore si spalancò;
Zoe prese un respiro profondo e raggiunse Gustavo,i ragazzi e Griffin.
-Oh,eccola qua!-esclamò Griffin indicandola e sorridendo.-Allora,sono ansioso di sentire questa canzone!-
Gustavo gli fece un occhiolino e sorrise;
-Tranquillo,è una can…-
-Ho un’altra canzone!-esclamò Zoe,senza fargli terminare la frase,Gustavo fece un’espressione così shoccata da immobilizzarsi,e Carlos scoppiò a ridere.
-Mi ricorda vagamente qualcosa…-esclamò Logan ridacchiando,Zoe entrò senza pensieri nella sala registrazione principale;
si guardò attorno,ma non c’era traccia di una chitarra,ed aveva lasciato la sua a casa;
-Dove sono le chitarre?-domandò attraverso il vetro;
-SALA B!-gridò indietro Gustavo,Zoe cercò di aprire la maniglia,ma Griffin sbuffò;
-NON C’E’ TEMPO!-esclamò,Zoe roteò le pupille;
poi,lo vide,solo soletto,appoggiato all’angolo della stanza,dietro la band di supporto,nessuno l’aveva notato,lì, impolverato e nostalgico;un banjo.
-Bene,vuol dire che mi arrangerò!-esclamò,afferrandolo e collegandolo all’amplificatore,Gustavo alzò un sopracciglio.
-Ma che diamine sta facendo?-disse a bassa voce,Kendall sorrise.
-Credo questo sia il suo piano…-rispose,Zoe prese il plettro,mimò alla band di seguirla,prese un lungo respiro ed iniziò a cantare;
 
-You, with your words like knives
And swords and weapons that you use against me
You have knocked me off my feet again
Got me feeling like a nothing
 You, with your voice like nails on a chalkboard
Calling me out when I’m wounded
You picking on the weaker man
 
Well you can take me down with just one single blow
but you don’t know, what you don’t know…
 
Someday I’ll be living in a big ol’ city
And all you’re ever going to be is mean
Someday I’ll be big enough so you can’t hit me
And all you’re ever going to be is mean
Why you gotta be so mean?
 
 A quel punto la band riuscì a seguire il passo della canzone;
 
You, with your switching sides
And your wildfire lies and your humiliation
You have pointed out my flaws again
As if I don’t already see them
I walk with my head down
Trying to block you out ‘cause I’ll never impress you
I just wanna feel okay again
 
I bet you got pushed around
Somebody made you cold
But the cycle ends right now
Cause you can’t lead me down that road
And you don’t know, what you don’t know…
 
Someday I’ll be living in a big ol’ city
And all you’re ever going to be is mean
Someday I’ll be big enough so you can’t hit me
And all you’re ever going to be is mean
Why you gotta be so mean?
 
 Zoe prese la situazione in mano,e con il suo banjo fece un assolo da vera country star,senza neanche accorgersene;
 
And I can see you years from now in a bar
Talking over a football game
 With that same big loud opinion
But nobody’s listening
Washed up and ranting about the same old bitter things
Drunk and grumbling on about how I can’t sing
But all you are is mean
 
All you are is mean
And a liar, and pathetic, and alone in life
And mean, and mean, and mean, and mean
 
But someday I’ll be living in a big ol’ city
And all you’re ever going to be is mean, yeah yeah
Someday I’ll be big enough so you can’t hit me
And all you’re ever going to be is mean
Why you gotta be so mean?
 
Someday I’ll be living in a big ol’ city
And all you’re ever going to be is mean, yeah yeah
Someday I’ll be big enough so you can’t hit me
And all you’re ever going to be is mean
Why you gotta be so mean?-
 
Zoe abbassò lo sguardo ai suoi piedi; una canzone piena di rabbia e di chitarra elettrica si era tramutata in una country,orecchiabile e forse persino ballabile,ma quel ballo che fai con la punta dei tuoi piedi quando la canzone è carina,quello in cui muovi la testa al ritmo della batteria;
Sorrise a sé stessa,una scarica di adrenalina l’aveva colpita da capo a piedi, e non poteva essere più fiera di ciò che aveva fatto,aveva mostrato di avere carattere,e soprattutto, creatività;
Ma non era lo stesso il pensiero dalla parte opposta del vetro…
 
 
 
Gustavo ed i ragazzi rimasero a bocca aperta, come se qualcosa li avesse confusi per un attimo;
-Griffin…non so davvero cosa dire!-esclamò Gustavo mortificato, Kendall aggrottò la fronte.
-Come non sai cosa dire? È stata bravissima!-disse, ma Gustavo lo fece tacere con una delle sue “occhiate attraverso occhiali gialli”, una di quelle potenti genere “CANE-LAVORO-VIA”.
Griffin prese un sorso del suo caffè e si pulì la bocca con un tovagliolo in cashmere che una guardia gli passò in mano;
-Beh,ti ho lasciato questa ragazza quasi una settimana fa,che cantava allegre canzoni d’amore con l’accento inglese e con un sorriso stampato sulla faccia,ed ora mi ritrovo una rocker arrabbiata col mondo che…suona il banjo,è piuttosto casuale, non trovi Gustavo?-disse Griffin in tono indifferente, Gustavo arricciò il naso ed annuì con un semplice “mhmhh”.
-Sono deluso Gustavo, ora metti in riga quella biondina o la rispedisco da dove è tornata, e tu non fai eccezione!-continuò, il respiro di Gustavo rimase bloccato nei polmoni come se fosse andato da 0 a 80kmh in due secondi.
-VA TUTTO BENE?-gridò Zoe dal vetro, Gustavo spalancò la porta della sala e sospirò.
-Hai scritto tu la canzone Zoe?-domandò Gustavo, Zoe alzò un sopracciglio.
-Si, perché?-
-Perché fino a ieri abbiamo provato per un’altra canzone,se ben ricordi!-continuò Gustavo innervosendosi ancora di più,Zoe si mortificò un po’.
-Lo so,hai ragione,però volevo che...in verità questo è stato solo uno sfogo,in questi giorni sono successe diverse cose…-rispose imbarazzata,Gustavo si mise gli occhiali sulla punta del naso grassottello.
-Beh,per quello esistono cose chiamate DIARIO DEI SEGRETI! MA NON LA TUA CASA DISCOGRAFICA? INTESI?-gridò,Zoe scosse la testa arrabbiata.
-Sarà anche la tua casa discografica ma io sono io,ed ho il diritto di poter scrivere le mie canzoni se non ti dispiace!-disse,i ragazzi indietreggiarono,ma non volevano fare la figura dei codardi,e mandarono Kendall avanti.
-Gustavo…hai ragione,ma anche Zoe da un punto di vista-esclamò,Gustavo gli fece segno di stare zitto.
-CANI RESTATENE FUORI!-gridò Gustavo,Griffin sbuffò;
-Mi sembra di guardare un episodio di “Vidas Robadas” –esclamò,poi si avvicinò a Zoe con entrambe le guardie del corpo.-Ora Zara o come ti chiami, o fai quello che ti diciamo,oppure dirai Bye bye Los Angeles,chiaro? Non voglio mai più sentire questa canzone.-disse,Zoe sospirò e strinse gli occhi.
-Ha ragione Zoe-disse James confortandola,Zoe incrociò le braccia.
-Okay,niente più banjo…-disse,Gustavo e Griffin si ricomposero;
-Bene,ora ecco il vero demo…-esclamò Gustavo dando in mano a Griffin il disco,il quale sorrise e lo diede in mano ad una guardia.
-Benissimo,vi dirò cosa ne penso domenica pomeriggio,fino ad allora…lavorate e sudate sangue,ma DIVERTITEVI!-
Griffin sorrise come un bambino di cinque anni,e sempre scortato dai due grossi uomini uscì dalla Rocque Records ;
-COME TI E’ VENUTO IN MENTE? DISUBBIDIRE A GRIFFIN,IL CAPO DEI CAPI? UN SOLO PASSO FALSO E CI BUTTA TUTTI FUORI ED IO RITORNO A LAVORARE NELLA PANETTERIA DI MIO CUGINO SPENCER NEL WISCONSIN!-gridò Gustavo a Zoe,la quale abbassò lo sguardo.
-Sono arrabbiata,e credo scrivere canzoni sia il miglior modo di sfogarsi-rispose,Gustavo sospirò.
-Lo so,infatti è così,ma Griffin ha un target da portare avanti,e tu sei…diversa,un po’ come i cani-esclamò,Carlos alzò un sopracciglio.
-E’ un complimento?-domandò,Gustavo fece segno di “così così” con le mani.
Ritornarono a registrare,ognuno nelle loro postazioni,e dopo qualche ora di prove,Gustavo chiamò solo i ragazzi nel suo studio;
-Cani,ho qualcosa da dirvi,di MOLTO importante!-
Tutti e quattro si scambiarono sguardi incuriositi,poi Gustavo si schiarì la voce;
-Quale band è stata invitata per gli MTV VIDEO AWARDS quest’anno?-gridò entusiasta,i ragazzi sorrisero ed iniziarono ad esultare.-I BIG TIME CAGNACCI RUSH! E,visto che avete bisogno di più ascolti,Griffin ha pensato ad una piccola ideuccia…-
-Ti prego,dimmi che non c’entra vestirci tutti di blu-esclamò James arricciando il naso,Gustavo scosse la testa.
-Ecco,credo tutti voi ricordate Jenette…beh,lei è nuova nel campo,e nulla farebbe più pubblicità ad entrambi che una storia “finta” con lei!-
A quelle parole tutti e quattro indietreggiarono,Kendall sbuffò;
-Gustavo,noi vogliamo essere sinceri con i fan,perché inventare tutte queste stupidaggini?-esclamò,Gustavo si tolse gli occhiali da sole gialli e li guardò con il suo sguardo assassino;
-Perché altrimenti di fan non ne avrete più,visto che Griffin ci sbatterà tutti fuori!-rispose alzando il tono della voce.-E non credo vogliate ritornare ad essere i quattro cani scimmia del Minnesota…-
-Infatti non vogliamo,però…-Disse Carlos timidamente,Gustavo puntò un dito contro ognuno di loro canticchiando “Eenie Meenie Miney Mo
-“If it hollers let it go…Eenie,Meenie,Miney…”-Gustavo indicò James,passando subito il dito su Kendall.-“Mo…”oh,guarda chi è capitato!-
Kendall incrociò le braccia ed indicò se stesso;
-Io non ci sto,non voglio altri gossip e stupidaggini nella nostra band!-esclamò, Gustavo aggrottò la fronte;
-La VOSTRA band,è la band di GRIFFIN, quindi, modera i termini cane…-disse,poi si avvicinò ancora di più a tutti e quattro.-Quindi, andrai sul red carpet con lei, oppure lui ci caccerà fuori!-
Kendall sospirò, pensando bene a cosa fare; se avesse detto di no, in soli due giorni si ritroverebbe di nuovo a giocare ad hockey nella palestra della scuola,nel freddo gelido di Minneapolis,dove il pomeriggio lavorava part time in un supermercato,canticchiando con Carlos Logan e James le canzoni dei Boy quake che trasmettevano ad MTV,e tutto il sogno di vivere a Los Angeles si sarebbe disintegrato in milioni di pezzi,mentre se rispondeva di si sarebbe rimasto, però avrebbe dovuto imbrogliare su se stesso,sulla band e su tutto, un vicolo cieco si apriva davanti a lui;
-Va bene, ma solo per la band.-rispose,Gustavo sogghignò e gli diede due schiaffetti sulle guancie;
-Bravo cagnolino.-disse sorridendo,poi fischiettando si diresse verso la porta d’uscita;
-Bene,sono una persona orribile!-esclamò Kendall,Logan roteò gli occhi.
-Ci sei arrivato in ritardo Kenny-disse scherzosamente,Kendall scosse la testa.
Zoe irruppe nello studio,e le conversazioni finirono;
-Quindi,cosa aveva di importante da dire Gustavo?-chiese,Kendall sgranò gli occhi cercando qualcosa da dire,sarebbe stato strano subito gridare ai quattro venti “devo fingere di stare insieme alla ragazza che non sopporti”.
-Ecco…siamo stati invitati agli Mtv Video Awards!-esclamò Kendall sorridendo,Zoe rimase a bocca aperta.
-Wow,complimenti ragazzi,sono felicissima per voi!-rispose,e James rise.
-Chissà se lo sarai ancora quando Ke…-
-Kendall porterà a casa un premio per miglior band dell’anno,vero James?-esclamò Kendall tagliando corto,James sospirò e fece il suo sguardo “ti prego dimmi che non fai sul serio”,se un occhiata potesse uccidere James sarebbe un killer perfetto.
-Già, sarà davvero fantastico,ora dobbiamo andare ciao!- disse Kendall correndo fuori la porta seguito dal resto dei ragazzi,Zoe rimase un po’ confusa.
Si rifugiarono nel ripostiglio degli studios,chiusero la porta dietro di loro ed aprirono una nuova conferenza sul loro argomento prediletto: guai.
-Amico,non sei per niente bravo con le ragazze vero?-esclamò James sarcastico,Kendall scosse la testa.
-Ed ora come faccio? Se glielo dico non credo mi darà un’altra chance…-esclamò Kendall,accertandosi che la porta fosse ben chiusa.
-Ma in qualche modo lo scoprirà lo stesso!-disse Logan.
-A meno che non ti travesti da panda gigante!-propose Carlos,ma l’idea lasciò a desiderare tutti e quattro.
James prese il suo pettine dalla tasca e si risistemò il ciuffo.
-L’unica cosa che devi fare è dirle la verità e poi trovare una scusa plausibile!-disse James,Kendall annuì.
-Credo sia la cosa migliore da fare…-
Prese un lungo respiro e spalancò la porta,tutti e quattro uscirono dallo stretto ripostiglio;
-Siete evasi?-disse Zoe scherzosamente,Logan fece una finta risata.
-Già,e Kendall deve dirti una cosa! Buona fortuna!-esclamò,scappando seguito dagli altri nel lungo corridoio,Kendall fece segno loro di tornare indietro ma lo ignorarono.
-Quindi,cosa mi devi dire?-chiese Zoe,Kendall iniziò ad esitare.
-Ecco,per quanto riguarda gli awards…beh,Gustavo ha detto che la band…cioè…-Kendall si arrampicava sugli specchi alla ricerca di spiegare ciò che stava succedendo.-Io…dovrò…-Kendall prese un lungo respiro.-INDOSSARE UNO SMOKING!-
Zoe aggrottò la fronte,cercando di capire il perché questo fosse tanto importante,e poi scrollò le spalle.
-Buon per te,ma non capisco perché…-
-Ora i ragazzi mi staranno aspettando al piano di sotto meglio che li raggiunga! CIAO!-
Di fretta e furia Kendall si catapultò nel corridoio,chiudendo le porte dell’ascensore e stringendo forte i denti e gli occhi;
Bene Kendall,ora,sei UFFICIALMENTE un’orribile persona”pensò,volendo rimangiarsi quel “Si” a Gustavo…
 
 
 
 
 
 
 
  -COSA?-
Emily si precipitò giù per le scale della sua casa,uno stivale nel piede e l’altro fra le sue mani.
-Mi hai sentito bene,sei in punizione,e non hai il permesso di stare con James o nessun altro tuo amico del Palmwoods,io avevo detto a tuo padre che non era un posto adatto a te-
-Posto adatto a me? Ma di che cosa stai parlando?-replicò Emily,avvicinandosi alla madre che freneticamente stava sistemando la cucina.
-Hai visto cosa ha combinato ieri sera quel James in solo due ore? Come puoi pensare possa essere una persona affianco a te?-rispose,Emily sbuffò.
-Non devo sposarlo mamma! Io te l’avevo detto che era un po’ goffo, e tu pretendi un po’ troppo,sono abbastanza grande per decidere chi frequentare o no!-esclamò Emily,Monica sollevò un sopracciglio;
-Davvero,perché dopo ieri sera ho qualche dubbio!-Continuò Monica,poi sbuffò e mise i piatti nel lavabo.-E comunque smettila di lamentarti, resterai qui in punizione per tutta la settimana,niente discussioni!-
Emily sbuffò e nervosamente risalì per le scale,battendo i piedi il più forte possibile quando erano a contatto con il legno;
Emily Williams,d’ora in poi avvolgerai James Diamond nella pellicola a bolle”
Pensò innervosita, sbattendo la porta lilla del suo rifugio: la sua stanza.
 
 
 
 
-Che cosa ho fatto?!-
Josh Radnor si lasciò cadere sulla sedia in pelliccia dell’appartamento che avevano fittato lui e la crew per una settimana,il suo manager gli porse un caffè in mano;
-Si rilassi signor Radnor,deve andare avanti,Lindsay è il passato,mentre Jennifer è il futuro,ed ai media piacerà una specie di triangolo amoroso!-
Josh sbuffò e prese un lungo sorso del caffè;
-Ma io non ho ancora dimenticato Lindsay! E poi,cosa potrebbe succedere se i giornalisti possono inventarsi certe stupide storie?-
Il manager roteò le pupille e  segnò diversi appunti sul suo taccuino,risistemò gli occhiali Rayban e poi aggiunse:
-Josh,lavori nello shobiz da un po’,sai come funziona,ed hai bisogno di dimenticare Lindsay,dopotutto,e non c’è niente di meglio di trovare una distrazione!-
-DISTRAZIONE? Jennifer non è una distrazione!-continuò Josh,il manager incrociò le braccia,e allontanandosi teatralmente,disse;
-Perché gli attori devono essere così melodrammatici?!!-
 
 
 
 
 
 
 
Mark si pettinò il ciuffo castano sopra le tempie per cercare di abbassare quel maledetto ricciolo che non aveva intenzione di restare in fila col resto dei capelli e sospirò;
-Sto bene così?-domandò ad Erikah,che con i piedi sul tavolino del salone stava scrivendo al cellulare;
-Si,sei okay,ma per quale motivo sei tutto in tiro?-domandò.senza quasi distogliere gli occhi dal piccolo schermo.
-Perché,a quanto pare,ad Emily non piaccio…-
-E te ne accorgi solo ora idiota!?? Io te l’ho sempre detto che ha qualcosa per me.-
Esclamò Billy,Mark innervosito lo chiuse dentro il cassetto delle mutande.
-Comunque, ho trovato quella nuova ragazza…Jenette,molto…carina-esclamò premendo la mano sui capelli.
-Già.piccolo dettaglio: LEI NON SA DELLA TUA ESISTENZA-disse Erikah,dandogli un’occhiata veloce e ritornando sul suo telefono.
-Non è vero! Mi ha guardato per un secondo negli occhi ieri nel lobby!-gridò Mark indietro, lasciando il ciuffo,peccato che gli si rizzò in testa di nuovo.
-Okay,okay, provaci, ma io ti ho avvertito,le attrici sono regine del dramma!-continuò Erikah,salutandolo con la mano e ritornando a digitare sul suo cellulare.
Mark uscì dalla porta, guardandosi nello specchio dell’ascensore,notando tutti i possibili difetti;
-Allora, ora vivi a Los Angeles,quindi sei interessante per definizione. Sei un comico amatoriale e Jenette cadrà ai tuoi piedi- disse fra se e sé,stendendo il ricciolo ancora un po’.
Uscì dall’ascensore, fiero come non mai,e si diresse verso la piscina, dove subito adocchiò Jenette;
Con il vestito da mare, il piccolo Patrick fra le sue mani da una manicure di duecento dollari, auricolari nelle orecchie e occhialoni da sole a goccia che le coprivano mezzo viso, un look da diva in tutto e per tutto.
-Ciao!-disse Mark con un sorriso da un orecchio all’altro,Jenette lo ignorò completamente muovendo le dita a ritmo della musica.
Mark imbarazzato la salutò con la mano,cercando di attirare la sua attenzione,ma Jenette era talmente presa dalla musica che non lo prese neanche in considerazione.
-CIAO!-gridò Mark ad alta voce,poi pensò:
Aspetta un attimo,lei non può sentirti,forse parlarle senza che ti possa sentire può essere positivo!”
Si sedette sulla sdraio affianco alla sua,spostandosi il ciuffetto diritto in testa su un lato.
-Ti sei fatta male quando sei caduta dal paradiso?-disse con un finto accento del sud, stringendo dopo gli occhi per essersi reso conto di ciò che aveva detto,certo, con Ben Affleck ha funzionato, ma a quanto pare, quotare attori super sexy e ricchissimi se si è un semplice teenager con problemi di autostima non è una delle idee migliori.
Jenette improvvisamente girò il capo di scatto verso di lui,dandogli un espressione interrogativa.
-Ti conosco?-disse,posando il piccolo cagnolino al suo lato.
-Ecco,no,però io conosco te,in un certo senso,cioè,non è che ti conosca,però io ti conosco!-rispose Mark arrossendo, non aveva idea delle parole che aveva formulato.
-Sei strano…e fai piuttosto paura.-esclamò Jenette, mettendosi gli occhiali da sole sulle tempie e mettendo di nuovo gli auricolari nelle orecchie.
Mark fece il broncio,ma non voleva mollare;
-Comunque io mi chiamo Mark! Tu sei Jenette,vero?-chiese,Jenette sbuffò e tolse un solo auricolare.
-Si mi chiamo così.-rispose annoiata,Mark sorrise imbarazzato e cercò di attaccare bottone in qualche modo.
-Okay! Beh,ti piace…Camminare?-disse goffamente per trovare un argomento,Jenette dopotutto gli piaceva,e anche tanto, stare vicino a lei gli aveva fatto battere il cuore così rapidamente che il respiro gli si bloccò in gola.
-Camminare?-disse Jenette confusa.-Che razza di domanda è questa?-
-Scusa, è che…sai ti ho vista l’altro giorno nell’atrio del Palmwoods,ed ho sentito che sei nuova, e mi chiedevo se ti andasse di…fare un giro del Palmwoods,con…me-esclamò Mark tutto d’un fiato,sistemandosi gli occhiali che larghi com’erano gli cadevano sulla punta del naso.
Jenette rise,spegnendo il suo Ipod e riafferrando il suo piccolo Patrick fra le mani.
-Quindi mi hai osservato?-disse con un sorrisetto malizioso,accarezzando il cagnolino che tentennava con le orecchie.
-No! Cioè,non che non ti avessi proprio visto, ti ho visto ma non ti ho fissato come un pazzo,non sono uno stalker! Ma se ti fa piacere posso fissarti,anche per lungo!-
rispose velocemente Mark,arrossendo e nascondendosi la faccia fra le mani.-Per favore ignorami.-
Jenette rise e si alzò in piedi,prendendo la sua borsa per il mare ed infilandoci dentro il suo cucciolotto, tipo come Paris Hilton.
-Come ho già detto,sei parecchio strano!-disse,poi continuò.-Ma un giro del Palmwoods non mi disturberà affatto! Ci vediamo alle sette nel lobby,Mark!-continuò facendogli un occhiolino con i suoi occhi castani con qualche macchia azzurrognola,Mark annuì in stato di shock.
E dopo 4 di vita passata a guardare Megan Fox su uno schermo,Mark si è ricavato un appuntamento!”Pensò fra se e sé,saltando in piedi dalla sdraio e dirigendosi di nuovo all’appartamento per sistemarsi (ormai per la sesta volta,quel ciuffetto castano era ancora eretto a mò di antenna televisiva) i capelli,per una delle serate più belle della sua vita!
 
 
 
 
 
-In che senso in punizione?-
James confuso decifrò ciò che Emily gli stava dicendo a telefono di nascosto dallo studio della madre.
-Nel senso,che se tu non avessi fatto il totale imbecille ieri,ora sarei al Palmwoods, ma invece passerò il week end con mia madre in camera mia!-gridò Emily dall’altro capo innervosita.
-Non stavo facendo l’imbecille,secondo te è divertente macchiarti la tua unica camicia elegante a posta?-rispose James.-Non è colpa mia se tu vuoi che davanti a tua madre diventi improvvisamente “Lord Cornelius terzo”-
-Invece è colpa tua! Senti, non avrei neanche il permesso di chiamarti,quindi ciao-esclamò Emily attaccando al telefono,James fece un’espressione confusa.
-Mi…ha…attaccato il telefono in faccia?-disse,Carlos improvvisamente entrò dalla porta con lo sguardo basso.
-SONO UNA PERSONA ORRIBILE.-
James gli diede uno sguardo inquisitorio veloce,e Carlos si gettò sul divano arancione a pancia in giù,tutto d’un peso.
-Okay,sono curioso,che succede?-chiese James sedendosi affianco all’amico,Carlos girò la faccia nel cuscino.
-La gelosia è una cosa orribile, ti fa fare cose orribili e ti fa sentire orribile.-esclamò Carlos mugugnando nel cuscino,James gli diede due pacche sulla schiena.
-Anche io sto piuttosto male,Ieri ho fatto una bruttissima figura con la madre di Emily, è così perfettina,mentre io sono così…imbranato.-disse,quando Logan spalancò la porta del bagno.
-James ha detto la parola imbranato mentre parlava di sé…KENDALLLLL!-gridò,ed un Kendall teso sbuffò e comparì dalla camera da letto.
-COSA C’E’?-gridò indietro arrabbiato,Logan alzò le mani in aria.
-Wow,siete tutti un po’…stressati oggi,non credete?-esclamò,sedendosi sullo sgabello dello snack e roteando su se stesso.-Che succede?-
-EMILY MI HA INVOLONTARIAMENTE LASCIATO!-gridò James incrociando le braccia.
-SONO UNA PERSONA ORRENDA.-disse invece Carlos, lamentandosi nel cuscino.
-NON HO IDEA DI COME POSSA DIRE A ZOE DELLA PREMIAZIONE!-continuò Kendall,mettendo i gomiti sul tavolo della cucina,Logan si girò intorno cercando di risolvere tutte le situazioni.
-Okay okay,non avrei mai pensato di dirlo ma…oggi sarò il vostro psicologo.-disse,prendendo gli occhiali da vista di mrs.Knight e mettendoli.-James,iniziamo da te!-
James sbuffò tristemente ed iniziò a spiegargli la storia;
-Ieri,a casa di Emily,ho combinato qualche “guaio” qua e là, e ora Emily è in punizione per colpa mia e sia lei sia sua madre sono infuriate con me!-
-Trama interessante…beh, l’unica cosa che puoi fare e fare qualcosa di speciale!-disse Logan,James aggrottò la fronte.
-Qualcosa di speciale?-
-Si,le ragazze amano i colpi di scena alla Romeo&Giulietta, ora voglio che ti alzi da quel divano, prendi un mazzo di fiori,ti munisci di una base musicale di titanic e vai a conquistare la tua dama!-esclamò Logan alzandolo in piedi,James rimase sconvolto.
-HAI RAGIONE!-gridò,prendendo i fiori dal vaso del tavolino.-Se mi cercate, sarò a riconquistare Emily!-continuò,correndo fuori dalla porta,Kendall fissò la scena per niente entusiasta.
-Non credi di esagerare un pochino?-domandò sarcastico, Logan roteò gli occhi;
-NON FARE DOMANDE NELLA SCIENZA DELL’AMOUR!-gridò fieramente, ed andò da Carlos.
-E tu signor Garcia?-
-Beh, sai Mark? Il nuovo ragazzo?-domandò Carlos,Logan annuì.
-Capelli neri, occhiali,alto e pupazzo?-esclamò Logan.
-Esatto,beh lui è fin troppo…cioè, lui ed Erikah sono fin troppo affiatati,sembrano conoscersi da una vita e…-
-Ho capito,sei solo un po’…-
-NON SONO GELOSO!-gridò in fretta Carlos,ma Logan gli diede un piccolo sguardo interrogativo,e Carlos sospirò.-Okay,okay, lo ammetto, sono un po’ geloso di Mark…-
Logan sorrise e gli appoggiò una mano sulla spalla;
-Beh, allora c’è solo una cosa da fare, ti potrà sembrare difficile,ma credo che parlarle sarebbe la cosa migliore da fare.-esclamò l’amico, Carlos scosse la testa.
-Parlarle? Ma sei impazzito? Lei è MOLTO riservata!-esclamò Carlos, Logan roteò gli occhi.
-Beh allora vedrai quanto sarà riservata quando lei e Mark usciranno a cena fuori…-
-COSA HAI DETTO?-gridò Carlos scattando in piedi,Logan gli puntò un dito addosso.
-E’ COSI’ CHE SI PARLA!-continuò Logan,aprendogli la porta d’ingresso.-E’ il tuo momento Carlitos!-
Carlos sospirò e con un gesto della mano salutò entrambi gli amici,chiudendo la porta dietro di lui.
-Ora veniamo a te Kenny…-esclamò Logan,Kendall scosse la testa.
-Grazie dottor “Ortence” ma non ho bisogno di alcuna terapia.-rispose Kendall dispiaciuto,Logan fece un espressione da cucciolo bastonato,tanto da fargli arrivare il labbro inferiore fin sotto ai piedi.
-Non mi va di vedere i miei amici soffrire! E,visto che ho già esaminato il tuo caso in precedenza,ti darò una mano!-continuò l’amico,Kendall sbuffò.
-So che mi pentirò amaramente di ciò che sto per fare ma…okay,aiutami-rispose,Logan strofinò i palmi delle mani fra loro.
-Beh, a quanto pare hai mentito a Zoe nascondendole del fatto che dovrai portare Jenette, la quale lei non sopporta,con te alla premiazione, ma solo per non ferirla…giusto?-esclamò Logan,Kendall annuì.-Ma non credi la ferirai ancora di più quando ti vedrà in tv? Con Jenette?-continuò.
-Si,ma…-
-Ma niente,non c’è cosa migliore della sincerità,e Zoe è piuttosto…ha dei problemi nel contenere la rabbia, ed è molto insicura, quindi dirle tutto è la cosa migliore-esclamò Logan,Kendall abbassò lo sguardo.
-Credo tu abbia ragione.-esclamò,alzandosi in piedi e facendo la sua via verso la porta.-Sai Logan, saresti perfetto come psicologo!-
Logan sistemò gli occhiali sulla fronte ed assunse una posa da presidente degli stati uniti.
-Lo penso anch’io,signor Knight!-
 
 


{Angolo della scrittrice}
hey ppl! :) sono tornata dal paesino sperduto senza connessione ad internet e finalmente ho postato questo nuovo capitolo asfdjhgfdsafghn so che vi sono mancata *nonèvero*
Zoe si è cacciata in un mare di guai, e Kendall non sembra passarsela bene, ha preso una decisione avventata che gli costerà cara, mentre Logan si cimenta nella psicologia...uhm...
Mark ci ha provato con Jenette, e sembra quasi possa nascere qualcosa fra i due, ma Jenette dovrà cercare di cambiare in qualche modo il suo atteggiamento.
Beh, al prossimo capitolo, la trama si infittirà sempre di più e i segreti verranno pian piano svelati...avete intuito qualcosa? Spero di no haha asdfvbg :o)
xoxoxo
-Lulu


  
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