|| So cold ||

Continua a correre. Muovi le gambe più in fretta. Non fermarti, dannazione!
Che cosa stai facendo? Dove stai andando?
Sei sicuro? Scappi per davvero?
Ma tornerai?
Vuoi tornare?

-Payne, fermati.-
Mi si gela il cuore in gola appena le parole funeste del moro bloccano la mia strada, quella che avrei percorso tutta la notte. Non mi rendo conto di essere ormai fermo, con i pugni stretti e freddi.
Sta ancora piovendo, la mia giacca è ormai lucida e riflette il bagliore del lampione lontano.
Il vento da pace alle foglie, smette di soffiare con insistenza e decide di cullarle, lasciandolo loro respiro.
Un cane in lontananza sta abbaiando, probabilmente sta semplicemente sprecando fiato, nessuno sarebbe uscito a calmarlo. È troppo scuro il cielo.
La pioggia scrosciante comincia ad infastidirmi, ma non reagisco, rimango pietrificato di fronte alla figura del ragazzo desueto alla fine del vicolo. Il mio sbocco verso la libertà, tappato da un algido giovane adulto.
Rispondo involontariamente al dolore che sento adagiarsi sulla mia pelle. Posso ancora mandarlo via. Sono ancora in tempo.
Ma è talmente bello, essere soli, finalmente. Provo piacere nell'averlo di fronte, ma lui mi sta logorando l'anima. Lo fa essendone consapevole, e non si fermerà.
Ho la percezione della possibilità di perdere quel piacere, ma continuo a muovermi verso esso.
-Ho detto, fermati.-
Il tono è rude. Lo sto infastidendo. È una minaccia. Vuole ferirmi, ma io, pur di averlo vicino continuerei a provare dolore. Sto lottando contro me stesso. Il desiderio e il timore stanno generando una situazione di conflitto, e lui.. lui deciderà chi lasciar vivere in me.
-Da che parte stai?- Mi sforzo di non balbettare, lasciando passare troppo tempo fra una parola e l'altra, così che lui riesce a capire il mio stato d'ansia.
La sua risata maliziosa, peculiare di chi non ha buone intenzioni sottomette il coraggio che a poco a poco si stava facendo sentire forte nel petto.
I miei occhi cadono a terra, quando la sua scarpa affonda in una pozzanghera, distraendomi dal resto del suo corpo. Nel momento in cui alzo lo sguardo impaurito, la forte pressione delle sue nocche sul mio zigomo destro mi fa cadere a terra. Il mio respiro si rompe drasticamente, lasciandomi senza aria. Il cuore riprende a battermi con prepotenza. Sono di fianco e mentre tento di rialzarmi il suo piede schiaccia la mia mano, spalmandola sul cemento.
-Sei un ragazzo molto debole, Liam, ma cambierai.-
Non riesco a replicare. Mi sembra di avere un masso sul lato destro del volto, ma non mi soffermo troppo su quel male perché quello alla mano è notevole. Le parole si rompono in secchi colpi di tosse, la mia gola comincia a bruciare.
Lo vedo passarsi una mano fra i capelli. L'arroganza è meravogliosamente stampata sulla sua faccia.
-Sei debole e.. solo.- Il modo in cui ha articolato l'ultima parola, punge più dell'asfalto sulla mia pelle.

I'ts so quiet here, and I feel so cold.

Cerco di farmi piccolo nella giacca, come se in essa potessi una risposta. Continuo a muovere la bocca, non riuscendo a stringere i denti quando la pressione del suo piede sulla mia mano aumenta.
-Io non sono solo.-
Il cemento scuro, bagnato, ma caldo; accoglie la mia voce, le mie parole soffiate, la mia insicurezza.
Un riflesso lucido, nitido, sembra potermi salvare.
Mi levo una scarpa, senza dare nell'occhio e con un gesto veloce e deciso del piede, provo a lanciarla più lontano da me.
Riesco nel mio intento, quando il suo volto viene rimpiazzato dal suo profilo.. duro.
Mi affretto a sottrarre la mano dalla sua presa.
Rotolo di fianco e riesco a rialzarmi.
Il calzino si bagna in fretta, insieme ai pantaloni troppo lunghi.
-Non sono solo come credi, ho Harry.-
Un paio d'occhi neri come la pece mi immobilizzano. Tutta la sicurezza che, fino a qualche secondo fa, pensavo di aver acquistato.. svanisce.
Tutti i miei sforzi diventano cenere.
-Ti sta solo prendendo in giro.-
La sua smorfia pare perfida. Fa apparire la sua figura più fredda e senza cuore.
Zayn è trasparente. Senza un'anima.
Zayn è nero.
Zayn è senza alcun sogno.
Zayn è stanco.
Zayn è ormai morto.

-È troppo tardi.-
-Per cosa? Scappare, Liam?-
-Per salvarti.-

Non mi aspettavo di certo una risata fragorosa come questa.
Da arrogante diventa sarcastico.
Le sue impurezze diventano fastidiose.
La sua presenza, però, necessaria.
Deglutisco, come se stessi per premere il grilletto, come se stessi per fare qualcosa che mi sarebbe costata la vita.

-Sai, sei triste.-- Il suo viso diventa pallido, fermo. -..non hai nessuno da amare.-

Le nocche delle sue mani sono bianche, non ho il tempo di indietreggiare che il suo respiro si unisce al mio.
I suoi occhi spalancati, rotti e spaventati urlano il mio nome.
I suoi occhi mi provocano un groppo in gola.
I suoi occhi diventano i miei.

Fumo, acido, rabbia si mischiano alla mia paura.
Affonda la sua disperazione nella mia nuca.
Buca il mio silenzio con la sua arroganza.
Il bacio che tanto ho sognato, ha un sapore triste.
Mi sento come una lastra di vetro in mille pezzi. Mi sto frantumando.
Le scheggie rimangono a terra, risuonano fra loro, mentre in me si agita un oceano di incomprensione.
Le sue labra si muovono senza tregua.
I nostri corpi si sputano sudore.
Le sue lacrime alimentano la mia tempesta.

Zayn Malik, è morto.

Bella la mia prima OS deprimente no?
Il finale non ve lo spiego nemmeno se mi pagate.
(evil child)
Chi vuole intendere.. intenda.
No, seriamente, è solo da interpretare.
Spero vi sia piaciuta.
Amo la coppia Ziam adsjhkdj. E amo Federica che mi ha dato l'ispirazione.