Rachel entrò in camera cercando di non fare rumore, per evitare di svegliare le sue coinquiline, ma le sue precauzioni furono vane: le due ragazze erano perfettamente sveglie e chiacchieravano allegramente tra di loro.
La ragazza lasciò
andare il fiato che non si era resa
conto di trattenere e si abbandonò sul suo letto. Clara e
Ines la guardarono,
incuriosite, poi la ragazza italiana si arrischiò a
chiederle: «Tutto
bene?»
«Più
o meno» rispose Rachel.
«Cosa
è successo?» chiese curiosa Ines.
«Ines!»
esclamò Clara, scandalizzata dalla sua mancanza di tatto.
Rachel
si tirò su per guardare le sue compagne di stanza e
scoppiò
a ridere nel vedere le loro facce. Le due ragazze la fissarono, poi
scoppiarono
a ridere con lei. Quando si furono calmate, Rachel decise di rispondere
alla
domanda della ragazza spagnola: «Ho parlato con Garfield, ma
è stata una
conversazione piuttosto… Strana?»
«Se
non lo sai tu, tesoro» commentò la spagnola,
più che
soddisfatta dalla risposta.
«Hai
ragione. È stata strana» ammise Rachel,
ridacchiando.
«Ma
voi due state insieme?» chiese Clara, buttando
all’aria l’idea
di ragazza discreta che Rachel si era fatta di lei.
La
ragazza americana arrossì di botto alla domanda.
«No!» esclamò,
poi.
«Strano,
sembrate così affiatati. E poi si vede chiaramente che tu
gli piaci» si intromise Ines, arrotolandosi con aria annoiata
un ricciolo
intorno al dito.
«Come?!?»
strillò Rachel, diventando, se possibile, ancora
più
rossa.
«Non
te ne sei accorta? Ma è chiaro!»
esclamò stupita l’italiana,
sgranando gli occhi verdi.
«State
scherzando, vero?» chiese la ragazza, fissandole a
ripetizione.
«Assolutamente
no. Vi abbiamo visto per pochissimo tempo, eppure
si capisce subito» spiegò la spagnola, cominciando
ad infilarsi nel letto.
«Già,
è un ragazzo piuttosto semplice da leggere»
confermò Clara,
seguendo l’esempio dell’altra ragazza e sollevando
il lenzuolo candido. «Comunque,
credo faresti meglio a tenertelo stretto. È un bel ragazzo e
non escluderei che
qualcuno possa provarci con lui. Anzi, qualcuna.»
Rachel
guardò le due compagne di stanza mentre le auguravano la
buonanotte e spegnevano le loro abat-jour. Non potevano dire sul serio,
giusto?
Insomma, era ridicolo. Garfield… Innamorato di lei? No, no,
era un errore,
ovviamente.
Continuò
a pensarci mentre si infilava il pigiama e anche una
volta sotto le lenzuola, non riuscì a chiudere occhio. Dopo
un’ora passata a
rigirarsi, decise che non aveva sonno. Si alzò e raggiunse
la scrivania. Silenziosamente,
accese il suo computer e in breve si connesse ad Internet.
Sbirciò
le due compagne di stanza, beatamente addormentate, poi
avviò il programma di messaggistica istantanea.
Controllò l’ora: erano le due
di notte, quindi a Jump erano le undici. Perfetto, sia Richard che
Jennifer
erano ancora svegli.
_rach_:
Jess, sei sveglia?
Jinx_98:
Rach! Certo che
sono sveglia! Tu, invece, che ci fai sveglia?
_rach_:
Secondo te Garfield è innamorato di me?
Jinx_98:
Cosa?!?
_rach_:
Jess, hai capito. Sì o no?
Jinx_98:
…
_rach_:
Jess!
Jinx_98:
Ooooh, com’è tardi ^^” Devo proprio
andare a dormire!
Ciao Rach!
Jinx_98
è offline
«Maledizione»
imprecò Rachel sottovoce, augurando ogni sorta di
incidente alla sua presunta migliore amica.
Sbuffando
di rabbia, aprì la chat con il cugino.
_rach_: Rich, sei
sveglio?
night_rich:
Ehi, allora sei viva!
_rach_:
Non sono in vena di sarcasmo, Rich.
night_rich: Oh, come
siamo tetre… Rach,
hai mangiato stasera?
_rach_:
Cosa…? Sì, ho mangiato. Rich, non ho tempo da
perdere.
Garfield è innamorato di me?
night_rich:
Scusa un secondo, mi sta chiamando la mamma.
night_rich
non è al computer
«Anche
lui? Qui c’è sotto qualcosa. E l’unica
che può dirmelo è
Kori» mormorò la ragazza, scorrendo
l’elenco degli amici online e trovando la
ragazza dai capelli rossi.
_rach_:
Kori, sei sveglia?
*brightstar*:
Rach! Cm va a NY?
_rach_:
Tutto bene, Kor, ma adesso mi serve sapere se Garfield è
innamorato di me.
*brightstar*:
ehm… nn posso dirtelo… è un
segreto…
_rach_:
Kori, ti prego!
*brightstar*:
prometti di nn dire a gar ke te l’ho dtt?
_rach_:
Prometto.
*brightstar*:
gli piaci tantissimo
_rach_:
Sei sicura?
*brightstar*:
l’ho sentito con qst orecchie, credimi. Ora scs ma
dv andare. Ciao :*
_rach_:
Ciao Kori, grazie.
*brightstar*
è offline
“Chattare
con Kori mi fa sempre venire il mal di testa. Non le
hanno detto che le abbreviazioni sono passate di moda?” si
chiese la ragazza,
uscendo dal programma, prima di essere contattata da
quell’idiota di Harper o
altri. Non era in vena di chiacchiere.
Guardò
lo schermo spegnersi, poi restò immobile nel buio per
qualche secondo a digerire l’informazione ricevuta da Kori.
“Io
piaccio a Garfield. Io. Piaccio. A Garfield. A Garfield”
pensò, cercando di calmarsi. Sentì la subdola
voce della sua coscienza
interferire: “Continuare a ripeterlo non cambierà
la realtà, sai? E poi
ammettilo, piace anche a te. Se no perché gli avresti
raccontato di tua madre?”
“Zitta, coscienza!”
La
ragazza si portò le mani alle tempie, massaggiandole
delicatamente. Doveva stare calma. Di sicuro sarebbe riuscita ad
affrontare la
situazione, giusto? Lentamente, si alzò dalla scrivania,
recuperò l’iPod dalla
borsa e si infilò nel letto con le cuffiette nelle orecchie.
Armeggiò un po’
con il tasto di accensione, che ultimamente aveva deciso di incantarsi
ogni tre
per due, poi si accomodò contro il cuscino, lasciando che la
musica l’avvolgesse.
You're not alone
Together we stand
I'll be by your side, you know I'll take your hand
When it gets cold
And it feels like the end
There's no place to go
You know I won't give in
No I won't give in
Proprio quella canzone, doveva selezionare il suo stupido iPod? Quelle erano le parole che le avrebbe detto Garfield, in quel momento, ne era sicura. Non poteva pensare a lui, in un momento come quello. Non doveva. Eppure non riusciva a costringersi a premere il tasto che avrebbe fatto partire la canzone successiva.
Keep
holding on
'Cause you know we'll make it through, we'll make it through
Just stay strong
'Cause you know I'm here for you, I'm here for you
There's nothing you could say
Nothing you could do
There's no other way when it comes to the truth
So keep holding on
'Cause you know we'll make it through, we'll make it through
Sostanzialmente era quello che le aveva fatto capire in ospedale, quando l’aveva abbracciata. Insieme ce l’avrebbero fatta, lei avrebbe dovuto tenere duro, in qualunque caso, qualsiasi cosa fosse accaduta. E lui sarebbe stato con lei, in tutto. Sentire quelle parole le fece salire le lacrime agli occhi, che si affrettò ad asciugare con il lenzuolo.
So
far away
I wish you were here
Before it's too late, this could all disappear
Before the doors close
And it comes to an end
With you by my side I will fight and defend
I'll fight and defend
Yeah, yeah
Lei si fidava di lui. Ovvio, gli aveva raccontato di sua madre. Sapeva che sarebbe rimasto accanto a lei. Ma ci sarebbe stato un momento in cui lei si sarebbe chiesta dove fosse? Sperava di no, era un segno di debolezza. “Ma non ho problemi a mostrarmi debole davanti a lui. Perché con lui al mio fianco so che posso farcela” pensò, ricordando quanto era accaduto all’ospedale e anche a scuola, quando lui l’aveva vista piangere per quell’idiota di Jason.
Keep holding on
'Cause you know we'll make it through, we'll make it through
Just stay strong
'Cause you know I'm here for you, I'm here for you
There's nothing you could say
Nothing you could do
There's no other way when it comes to the truth
So keep holding on
'Cause you know we'll make it through, we'll make it through
Lui l’aveva aiutata in entrambi i casi. L’aveva addirittura protetta da Jason! E quel ragazzo era almeno il doppio di lui… Sì, probabilmente con lui ce l’avrebbe fatta. Bastava resistere.
Hear
me when I say, when I say I believe
Nothing's gonna change, nothing's gonna change destiny
Whatever's meant to be will work out perfectly
Yeah, yeah, yeah, yeah
La da da da
La da da da
La da da da da da da da da
Era una persona così sincera… Le aveva confessato senza timore che aveva rifiutato la Markov. Che bisogno aveva di dirlo proprio a lei? Eppure gliel’aveva detto. Sicuro che lei avrebbe capito i sottointesi e cosa avrebbe significato per loro.
Keep holding on
'Cause you know we'll make it through, we'll make it through
Just stay strong
'Cause you know I'm here for you, I'm here for you
There's nothing you could say
Nothing you could do
There's no other way when it comes to the truth
So keep holding on
'Cause you know we'll make it through, we'll make it through
Keep holding on
Keep holding on
Loro? Da quando erano diventati un “noi”? Lei era Rachel e lui era Garfield. Non poteva esserci un “noi”. Non secondo logica,almeno. Lei era una gotica asociale, che era legata a solo due persone. Lui era solare, aperto, circondato da amici. Diametralmente opposti. Eppure tutto sembrava indicare che loro due fossero perfetti insieme, complementari. Come il giorno e la notte, il ghiaccio e il fuoco…
There's nothing you could say
Nothing you could do
There's no other way when it comes to the truth
So keep holding on
'Cause you know we'll make it through, we'll make it through
Mentre l’iPod passava alla canzone successiva, Rachel scivolò lentamente nel sonno, le parole della canzone mescolate con i suoi pensieri…