Fanfic su artisti musicali > B.A.P
Segui la storia  |       
Autore: RingDingDong    25/07/2013    3 recensioni
[BangLo - HimUp - DaeJae]
FF ispirata a tutte le canzoni dei B.A.P fino all'ultima, Hurricane.
Choi Junhong, un ragazzino del secondo anno preso di mira dai bulli solo perchè è gay, un giorno incontra un ragazzo che lo salva da quell'incubo diventando il suo eroe...o qualcosa di più?
Kim Himchan, studente dell'ultimo anno, una sera entra in un bar e lì scatta l'amore. Il suo sarà un sentimento corrisposto?
Yoo Youngjae, appena trasferito a Seoul, scopre di essere in classe con il ragazzo più bello che abbia mai visto. Riuscirà a conquistarlo?
Genere: Drammatico, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Himchan, Un po' tutti, Youngjae, Zelo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Eccomi!! Ok, lo ammetto, non ho resistito a non postare subito il secondo capitolo, inizio della parte dedicata alla HimUp. Mi sa proprio che posterò velocemente anche il terzo dando così inizio anche alla DaeJae, poi rallenterò i tempi sul serio postanto una o due volte a settimana, altrimenti sul serio che mi suicidio con tutto sto lavoro D: Ma prima di lasciarvi alla lettura vorrei ringraziare le mie prime quattro lettrici che hanno recensito, in particolare Stopthefire che mi ha commossa solo leggendo le prime tre frasi e la ringrazio anche per avermi dato una bella idea da aggiungere al prossimo capitolo dedicato alla BangLo ** ma anche le altre mi hanno resa felice, sono sempre commenti bellissimi e apprezzati. Aaah, la verità è che io vivo delle vostre recensioni, che siano positive o meno, mi basta sapere il vostro parare per stimolarmi a continuare, anche solo un "mi piace" o "non mi piace" **
Beh, ora è meglio che finisco il terzo capitolo così potrete scoprire anche come inizierà la DaeJae (che, a parere mio, penso che sarà quella che verrà meglio...forse anche perchè è il mio pairing preferito e mi ci dedico di più xD). Aspetto le vostre recensioni, sia contenenti pareri sia consigli.
Buona lettura, RingDingDong <3


 
Destiny


Coffee Shop
 
POV Himchan
Odio la scuola, non la sopporto proprio! Ti stanchi di più a stare seduto otto ore accanto al tuo banco a fare equazioni matematiche che a sgobbare per tutto il giorno. Per fortuna, questo è l'ultimo anno per me, dopo potrò finalmente rilassarmi! Ma come si dice, dopo la tempesta viene sempre l'arcobaleno...e, infatti, eccoci qui, in questo bar insieme ai miei amici. "Coffee Shop" è il suo nome, non ci vengo spesso, oppure sì ma non me lo ricordo. Figuriamoci se, oltre a tutte le materie a scuola, devo ricordarmi pure tutti i nomi dei bar in cui entro! 
Ci accomodiamo ai tavolini esterni attendendo il cameriere. Aspettiamo qualche minuto, ma alla fine arriva. Già ho capito che siamo finiti nel bar più lento di Seoul!
- Buonasera, cosa desiderate?
La voce di quel ragazzo è molto bassa, faccio fatica a sentirlo. Dopo aver guardato il listino ordino il mio caffè e, mentre parlo, mi giro verso di lui per assicurarmi che, data la sua lentezza (e possibile ignoranza), capisca quello che dico. Ecco il mio errore più grande. Le labbra fine ma non troppo, gli occhi piccoli e leggermente obliqui, i lineamenti del viso perfetti, i muscoli non troppo accentuati sulle braccia scoperte, il corpo non troppo alto ma dalla forma perfetta. E' stupendo. Non avevo mai visto un ragazzo tanto bello. Continuo ad osservarlo mentre, con la sua penna, segna le ordinazioni sul suo blocchetto e torna all'interno del bar. Posso vederlo mentre prepara i nostri caffè attraverso la finestra, è un po' impacciato, sembra che non abbia mai fatto il barista. Dopo un altro po', torna da noi con delle piccole tazzine bianche appoggiate su un vassoio. Con le mani tremanti le prende una ad una e le appoggia sul tavolo versando un po' di quel liquido caldo e scuro sui piattini per poi chinarsi, voltarsi ed andarsene. I miei occhi lo hanno seguito per tutto questo momento, solo quando non riescono più a vederlo dentro il negozio tornano ad incrociare quelli dei miei amici. Ma i miei pensieri sono ancora rivolti a quel ragazzo. Chi è? Come si chiama? Quando lo rivedrò?
- Che schifo! E questo lo chiamano caffè? - si lamenta il mio compagno attirando la mia attenzione e richiamando quel cameriere che, finendo in fretta di prendere le ordinazioni degli altri clienti, corre di nuovo da noi. - Mi hai portato una schifezza! Davvero speri che ti paghi per questa roba?
- Mi scusi. Se vuole, posso portargliene un altro.
- Per carità! Riprenditelo pure! Forza, andiamo in un bar dove fanno del caffè decente!
I miei amici si alzano allontanandosi, ma io non li seguo nemmeno quando mi chiamano. Voglio restare lì ad osservare quel ragazzo.
- Tieni, pago io per loro.
Senza obbiettare prende i soldi e li mette in tasca, raccogliendo poi le tazzine e combinando un bel disastro. Nel prenderne una la rovescia e, per cercare di fermare il caffè sparso sul tavolo, ne fa cadere un'altra. E' proprio un incapace! Mi alzo in fretta e lo aiuto a raccogliere i pezzi, non badando alle sue scuse, poi, mentre va a buttare quelli, appoggio dei pezzi di carta in modo che possano assorbire quel liquido che, fra un po', inizierà a gocciolare pure per terra. Torna, pulisce nel suo modo goffo e si scusa ancora, tornando al suo lavoro. Perchè sono così attratto da un ragazzo del genere?
 
Un'altra soffocante giornata di scuola è terminata. Velocemente riempio il mio zaino e corro fuori avviandomi verso casa, voglio stare il meno possibile dentro a quell'edificio in mezzo a tutti quei ragazzini immaturi. Cammino per la mia strada ascoltando "It's you" dei Super Junior, rilassandomi. Amo quella canzone, penso proprio che rispecchi me in questo momento. Infatti non ho fatto altro che pensare a quel ragazzo tutto il giorno, ho disegnato il suo volto sui quaderni di scuola, ho immaginato così tante classiche scene da ragazzine delle medie con lui. C'è stato solo lui oggi e anche domani, e dopo domani, e il giorno dopo ancora. Ne sono sicuro, penso sia amore a prima vista.
Senza nemmeno accorgermene ho preso la strada più lunga tornando in quel posto. Mi siedo allo stesso tavolo di ieri e lo aspetto, ordinando un caffè. Anche oggi lo osservo mentre lo prepara e si avvicina a me per portarlo. Sono completamente perso. Mentre mi viene contro, mi guarda in un modo abbastanza strano, il suo volto si fa sempre più rosso. Forse lo sto mettendo a disagio. Fa ancora qualche passo, prende la tazzina in mano e si china per servirmela. Prima una piccola smorfia, poi il caffè che vola e finisce proprio sulla mia nuova camicia bianca. 
- S-Scusi! - Velocemente va a prendere uno straccio e lo passa su quella macchia marrone e bollente che mi sta bruciando il petto, poi si china a terra tenendo ben bassa la testa. - Mi dispiace, signore! Le ho rovinato la camicia, mi dispiace!
Più che guardare lui e ascoltare le sue parole, i miei occhi si spostano sulle sue braccia: ha alcuni lividi. Non voglio chiedergli come se li è procurati, mi sembra fin troppo inopportuno, ma lo aiuto a rialzarsi e gli do una pacca sulla spalla, anche se, non volendo, gli faccio male.
- Non ti preoccupare, ne ho un'altra uguale.
Risolto il problema, mi porta un altro caffè, lo bevo e me ne vado, ma il suo pensiero non vuole andarsene. E' così carino col suo modo di fare, nonostante sia solo un combinaguai. 
 
- Himchan, per favore, visto che non hai voglia di seguire la lezione puoi andare a farmi le fotocopie di queste schede?
Sa più di un ordine che di una domanda. Odio la prof di storia, sempre a dare ordini. Poi la sua materia è così noiosa, nessuno la segue eppure prende di mira solo me. Con la mia grandissima voglia mi alzo ed esco da quella stanza dirigendomi verso la stampante. Non ho voglia di camminare, questa notte non ho dormito. Già, ho pensato tutto il tempo a quel ragazzo, alle sue labbra, ai suoi occhi, al suo caffè. Non è poi così bello, non sembra nemmeno essere intelligente, perchè mi piace allora? Cosa ci trovo di così interessante?
Le mie gambe stanche continuano a muoversi lentamente, la strada sembra non finire più. Devo ancora arrivare alle scale per scendere al piano inferiore. Ci sono quasi, ma un imprevisto mi blocca. Un ragazzo che corre nel corridoio, appena svolta l'angolo mi viene addosso facendo volare tutti i fogli e cadendo a terra sopra di me, a pochi centimetri dal mio viso. Il suo respiro veloce e irregolare è forte sulle mie labbra, il suo cuore batte sul mio petto, il suo profumo arriva al mio naso, i suoi occhi sono puntati dritti ai miei. Lo riconosco, riconosco ogni suo lineamento, ma che ci fa qui? 
- S-Scusa!
Non faccio nemmeno in tempo a realizzare che si è alzato che è già li ha raccogliere le schede per me. Imbambolato, rimango a guardarlo continuando a chiedermi perchè è in questo stupido edificio.
- T-Tieni e s-scusa ancora!
Ed ora corre via sparendo dietro ad una porta. Torno a fissare i miei fogli messi perfettamente in ordine, più di com'erano prima che ci scontrassimo, poi i miei occhi tornano nella sua direzione. Il mio cuore non ha mai battuto tanto forte.
 
Perchè mi fai questo effetto?
 
POV Jongup
Flashback
Arrivo insieme a lui di fronte a quell'edificio. Non ho voglia di andare ancora a scuola, ma è mio dovere farlo. Non diventerò mai nessuno se prima non studio. Veramente, questo non succederà mai. Sono talmente imbranato che non riuscirei mai a combinare qualcosa di buono nella mia vita. Non sono nemmeno capace di servire un caffè senza fare qualche guaio! Mi chiedo come abbia fatto il mio titolare a non licenziarmi durante quest'estate di completi disastri.
- Non ti preoccupare, Uppie. Andrà tutto bene.
Le sue parole mi rincuorano, ma non sarà così facile. Non conosco nessuno in questa città e, tanto meno, di questa scuola. Con il carattere timido che mi ritrovo farò fatica a socializzare. Spero solo che, come primo giorno di scuola, non mi farò riconoscere proprio per la mia goffaggine.
Schiocco un bacio sulle labbra del mio ragazzo e supero il cancello, ma non va proprio come avrei voluto. Tutti mi guardano male dopo aver visto tale scena e un ragazzo, insieme al suo gruppetto, ridono già di me. Iniziamo bene!
 
Dopo le prime ore di lezione è finalmente arrivato l'intervallo. Da solo mi dirigo in bagno cercandolo per qualche minuto, trovando poca gente al suo interno. Apro l'acqua del rubinetto e me ne butto un po' in faccia cominciando a riflettere. Non ho dato una bella impressione prima, ma ora mi devono squadrare tutti male per forza? Che ho fatto di male? Appena sono entrato in classe hanno iniziato tutti a parlare tra di loro in segreto, sussurrando all'orecchio dell'altro o scrivendo bigliettini. Fa così schifo vedere due ragazzi che si baciano? Si chiama amore, è un sentimento umano. Lascio perdere quell'argomento e prendo un pezzo di carta per asciugarmi e faccio per andarmene, ma qualcuno mi blocca la strada. E' lo stesso ragazzo di prima, un mio compagno di classe per giunta, Jung Daehyun. 
- Moon, cosa ci fai in bagno tutto solo?
- M-Mi stavo solo r-rinfrescando il v-viso.
- E perchè? Forse il tuo ragazzo ti ha sporcato troppo l'ultima volta che avete scopato e non ti sei lavato bene? Guarda, ti ha lasciato un ricordino proprio qui! - con il dito mi indica le labbra che vado subito a tastare non trovando niente. Mi sta solo prendendo in giro. - Mi spiace, ma non riesco proprio a sopportarli i froci come te.
Senza che me ne accorga ricevo un pugno in pancia, poi uno in faccia, un calcio nelle gambe e via dicendo. Nel giro di pochi minuti sono a terra, mi sembra di avere le ossa completamente distrutte, ho male ovunque. Perchè mi ha fatto questo? Cos'ho fatto di sbagliato per meritarmelo?
Fine flashback
 
Un'altra giornata di scuola ha inizio. I punti colpiti quel giorno mi fanno ancora male, ho pure versato del caffè sulla camicia di un cliente ieri sera. Per fortuna, però, non si è più avvicinato ed ha preso di mira altri sfortunati ragazzi. Cosa c'è di così divertente nel picchiare le persone? Scaccio via quei pensieri e continuo a correre in quel corridoio, sono fin troppo in ritardo! Appena svolto l'angolo mi scontro con un ragazzo cadendo a terra sopra di lui. Ci mancava pure questa! In fretta mi alzo e gli ridò i fogli che gli ho fatto perdere per poi correre in classe. Non posso perdere altro tempo!
 
Le lezioni sono piuttosto noiose, i miei compagni non fanno altro che fare casino e il prof di matematica è obbligato a continuare a ripetere sempre le stesse cose. E' quasi un'ora che ascolto le stesse frasi, fra un po' rischio d'addormentarmi, ma la campanella che annuncia la fine delle lezioni della mattina mi fa alzare velocemente per poi uscire da quell'aula e dirigermi verso la mensa.
Oggi sono riuscito a non finire del tutto in fondo, altrimenti, con questa fila, non arriverei più al banco per prendermi qualcosa da mangiare. Gli altri studenti davanti di me procedono lenti, il mio stomaco brontola sempre più forte. E, infine, ancora quella voce.
- Hey, Moon! Spostati e lascia il posto ai veri uomini.
 
Veri...uomini?
 
Strattonandomi la maglietta mi spinge via mettendosi dove stavo io pochi secondi fa insieme ai suoi amici.
- Scusa, Daehyun, ma ho fame anch'io.
In un attimo me lo ritrovo a pochi centimetri da me che mi stringe il viso con una mano e lo sguardo infuriato. Perchè gli ho risposto così? Non potevo stare zitto?
 
Moon Jongup, preparati alla tua morte.
 
Chiudo gli occhi nel vedere il suo pugno alzato. Ho già provato quella sensazione, fa più male dentro che fuori, non voglio riviverla. Ma non ricevo nessun colpo. Attendo, ma niente. Provo a sbirciare, non è più lì. Un altro ragazzo poco più alto di me mi sta dando le spalle.
- Lascialo stare e rispetta la fila come fanno tutti!
Quella voce la conosco, l'ho già sentita prima. 
 
POV Himchan
Odio andare in mensa e farmi tutta quella fila, ma oggi non ho proprio voglia di andare al bar a pranzare. La verità è che, dopo aver rivisto quel ragazzo a scuola questa mattina, spero di poterlo incontrare di nuovo qui. Ci sono quasi tutti gli studenti e, se, come penso, frequenta questa scuola c'è la possibilità che si trovi tra tutta questa gente. Mi continuo a guardare attorno, ma non lo trovo. Forse la mia idea era sbagliata. Quando torno con lo sguardo rivolto in avanti, però, riesco a intravederlo tra le persone. Sta parlando, non sento le sue parole ma posso vedere le sue magnifiche labbra muoversi. Poi, di nuovo quel bullo. Jung Daehyun, lo conoscono in molti per le sue azioni violente, si diverte sempre a mettere in difficoltà i più deboli. E, a quanto pare, ha preso di mira pure lui mettendolo al muro. Prima che possa lanciargli quel pugno corro nella loro direzione allontanandolo e mettendomi davanti al ragazzo per poterlo difendere.
- Lascialo stare e rispetta la fila come fanno tutti!
In un primo momento, a giudicare dalla sua espressione, vorrebbe sfidarmi, ma i suoi "amici" lo tirano indietro tornando al loro posto ad attendere il loro turno di prendere quel cibo schifoso della mensa. Visto che ora posso finalmente rilassarmi, mi volto prendendo quel gracile ragazzo e portandolo fuori andando al solito bar di fronte alla scuola per pranzare.
- Tu lavori al Coffee Shop, giusto?
- S-Sì.
- Sono Kim Himchan, il ragazzo a cui hai versato addosso il caffè e con cui ti sei scontrato questa mattina.
- S-Scusa! Scusa di nuovo! - mentre dice ciò si china per l'ennesima volta. Devo ammettere che questa cosa inizia ad irritarmi un po'.
- Preferirei un grazie.
- Ah, sì! G-Grazie.
- E smettila di chinarti. 
- S-Scusa.
- E anche di chiedermi scusa!
- Scu...- faccio in tempo a tappargli la bocca. Possibile che non sappia dire altro? E' veramente irritabile, ma quel suo viso così angelico e innocente mi fa dimenticare completamente quel lato del suo carattere. Non avrei mai creduto di poter star seduto così vicino a lui, è la mia opportunità!
- Senti, dopo la scuola se vuoi ti accompagno al bar. Mi fermo lì prima di andare a casa perciò non è un problema.
- Veramente io esco un'ora prima da scuola per poter andare a lavorare. Ci vediamo lì se vuoi.
- D'accordo.
Lo ammetto, ci sono rimasto letteralmente di merda. E poi come ho potuto fargli una richiesta simile così, all'improvviso? Sono proprio uno stupido. 
Restiamo lì a parlare fino alla fine dell'intervallo, conoscendoci meglio, per poi tornare ognuno nella propria classe. E' meno timido di quello che sembrava, però, a volte, dice cose senza senso, ma è una delle cose che mi piacciono di più di lui. 
 
Al bar, questa sera, c'è poca gente. Oggi può fare i suoi lavori con più calma, portandomi il mio solito caffè ed io, come sempre, osservo ogni suo più piccolo movimento, chiacchierando ogni volta che ha cinque minuti liberi.
- Adesso che ci penso, non mi hai detto come ti chiami.
- Moon Jongup, signore.
- Smettila di chiamarmi signore, ho solo qualche anno più di te, non sono mica un cinquantenne!
- Giusto. Bene, ci vediamo domani, Himchan-hyung!
Così, le nostre strade si dividono, ma sono pronte ad unirsi un'altra volta domani, a scuola e anche al suo Coffee Shop.



   
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > B.A.P / Vai alla pagina dell'autore: RingDingDong