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Autore: Yuki Kiryukan    25/07/2013    4 recensioni
Disperazione e paura. Sono queste le cose che la dodicenne Yuuki ricorda della notte nella quale i suoi genitori morirono.
Non sa chi ne sia l'artefice, tanto meno il perché di tale strage. C'era solo il sangue, il buio, la paura ed una Luna Rossa che illuminava i cadaveri.
Sono passati cinque anni e da quel massacro Yuuki ha ottenuto la capacità di vedere i morti.
Ha fatto di tutto per lasciarsi quel trauma alle spalle e andare avanti, ma ancora non sa che un'altra catena di eventi sanguinari la porterà faccia a faccia con la verità nascosta dietro quella notte.
Per andare avanti non potrà che affidarsi ad una sola cosa; al significato del suo stesso nome: "coraggio".
Dal capitolo 23:
Yuuki aveva avuto due nuovi inizi.
La prima volta che si era inabissata nel buio, prigioniera delle proprie paure, era stato Rain a riportarla alla luce, aiutandola a rimettersi in piedi.
Era stato il suo coraggio.
La seconda volta, quando era stata inghiottita di nuovo dal vortice oscuro per colpa di Rain stesso, era stato Kyo a farla risorgere.
Era stata sul punto di tramontare per sempre ma Kyo era stato la sua nuova luce.
Genere: Azione, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo, Violenza
Capitoli:
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Come ogni giovedì, eccomi qui a postare! ^^ Anche questo è un capitolo che mi piace molto e l'ho scritto piacevolmente! E' composto principalmente da diversi flaschback che ci aiuteranno a capire meglio il passato dei personaggi, concentrando l'attenzione principalmente su Yuuki e Rain ^^ ma non vi ci abituare troppo eh! XD presto arriveranno capitoli più seri e la situazione prenderà un'altra piega! ;)
Probabilmente, con la lettura comincerete a capire meglio perché ho scelto questo nome per la protagonista! ^^
Vi lascio alla lettura adesso! Grazie per le belle recensioni che mi avete lasciato! :)
Un bacione a tutti!
Yuki!
 
 
 
 
 
 
 
             

                                 Il Dono del Coraggio
 
                                                             
                                                                                                 ***
 
 
 



                                                                                                         

                                                                                                               "E' normale che esista la paura, in ogni uomo.
                                                                                                             L'importante è che sia accompagnata dal coraggio.
                                                                                                                Non bisogna lasciarsi sopraffare dalla paura,
                                                                                               altrimenti diventa un ostacolo che impedisce di andare avanti".
                                                                                                   


                                                                                                                                                              Paolo Borsellino
 
 
 
 
 
 




  << Tutto bene? >>

Erano state quelle le parole che lo sconosciuto le aveva rivolto, dopo averle salvato da vita dal demone che aveva tentato di ucciderla. 

Yuuki non sapeva chi fosse, se fosse pericoloso anche per lei. Si era limitata a fissarlo, con le lacrime che scendevano copiose sul suo viso già bagnato dalla pioggia.

Aveva fissato terrorizzata il sangue che quell'individuo aveva sparso dappertutto e aveva preso a tremare.

La sua grande mano le era andata davanti agli occhi, come per impedirle di vedere  << Smettila. Se la vista del sangue ti fa questo effetto che motivo hai di farti del male? >>

Yuuki aveva chiuso gli occhi, sotto il suo palmo, seppur continuando a singhiozzare. In quel momento desiderava solo dimenticare ed addormentarsi, per non svegliarsi più.

  << Senti... che ci fai da sola di notte? Come ti chiami? >> le aveva chiesto ancora  quello. Ma lei si era ostinata a rimanere in silenzio. 

Aveva capito fin troppo bene che colui che aveva davanti non era un essere umano. Nessuna persona normale avrebbe mai potuto uccidere in quel modo, trapassando il cranio da parte a parte. 

  << Dai, alzati >> l'aveva sentito dire e poi le sue mani forti, le stesse ancora imbrattate della materia celebrale del demone morto a terra, la tirarono su.

Il ragazzo dai capelli di platino le aveva rivolto uno strano sguardo e poi, forse vinto più dalla compassione  che da altro, l'aveva abbracciata. 

  << Su, è finita adesso. Non devi avere paura di me, non intendo farti del male >> le aveva sussurrato.

Yuuki aveva trattenuto il fiato, senza però scostarsi. Si scordò che quello che la teneva tra le braccia era inumano e addirittura un assassino. 

Non aveva motivo di fidarsi di lui eppure.... l'aveva fatto fin dal primo momento che l'aveva visto, senza spiegarsi il perché. Si cullò in quel calore, in quel paradossale senso di protezione che quella persona le stava trasmettendo con la sua pelle.


I suoi ricordi dopo il trauma della morte dei suoi genitori iniziavano così: di nuovo il sangue, di nuovo la paura. 

Ma anche con qualcosa di più: l'incontro con  un angelo macchiato di sangue che aveva ridato un senso a quella vita che credeva distrutta.

 
                                                           




                                                                                                     ***
 
 




  << C'è scritto tutto? >> si accertò Yuuki, leggendo mentalmente il foglietto della spesa datole da Shika.

Lei annuì  << Si e scusa se affido a te il pedante compito di andare in centro città. Ma Jade e Nix sono stati convocati dalla L.A.E.D ed io ho ancora delle faccende da sbrigare quindi... >> 

  << Non preoccuparti, tanto mi accompagna Rain >> la tranquillizzò lei, ridendo  << Gli farò portare le buste pesanti! >>

  << Ti sento >> disse il diretto interessato, scendendo in quel momento dalle scale.

  << Sei in ritardo! >> lo canzonò lei mettendosi il foglietto nella tasca dei jeans.

  << Tsk, osi anche lamentarti? Guarda che posso benissimo decidere di rimanere a casa >> 

  << Mmh.... che noioso che sei >> soffiò lei.

  << Muoviti. Ti aspetto fuori >> disse, prendendo le chiavi della sua moto, precedentemente appartenuta a Nix.

Yuuki sospirò pesantemente  << Allora noi andiamo >> si congedò.

  << Si, e grazie >> 

  << Senti Shika... >> disse però, prima di raggiungere Rain  << Cosa credi che la L.A.E.D debba dire a Nix e Jade? Riguarda Rain? >>

La bionda si arricciò una ciocca di capelli al dito con aria pensierosa  << Sinceramente non ne ho idea... però è probabile che sia come dici. Anzi, non me ne stupirei se ne fossero già venuti al corrente >> 

  << Il che vuol dire... che sono venuti a sapere anche della "missione" non autorizzata... vero? >>

  << Beh, erano quattro demoni dopotutto. Dubito che un'organizzazione grande e ben inserita come la L.A.E.D ne sia all'oscuro >>

Yuuki intrecciò le dita delle mani, leggermente ansiosa   << Speriamo che riescano ad inventare una scusa decente... mi sento un po' in colpa... >> 

  << Oh, con la mente malefica che si ritrova Jade vedrai che se la caveranno benissimo >> la rassicurò l'amica, dandole una pacca confortevole sulla spalla   << Vai adesso, non vorrei che Rain ti lasciasse a piedi per davvero >> 

  << Umh hai ragione, conoscendolo ne sarebbe capace. Ci vediamo dopo >> 

Detto ciò, si affrettò ad uscire di casa e raggiungere Rain nel piccolo spiazzale. Aveva già messo in moto il mezzo e si rigirava un casco tra le mani.  Non appena la vide glielo lanciò senza la minima grazia. Per fortuna Yuuki lo prese al volo.

  << Togliti quel grugno dalla faccia. Sembra che tu stia andando al patibolo! >>

  << La cosa non è poi tanto diversa >>

  << Quanto esageri! >> sospirò Yuuki, concentrata nell'ardua impresa di allacciarsi il casco.

Rain sbuffò per la sua goffaggine e non ebbe altra scelta che aiutarla. Le sue dita affusolate e fredde le solleticarono la mascella e Yuuki si irrigidì per la sorpresa. 

  << Non è mica la prima volta che ti accompagno a fare spese, purtroppo >> disse poi il mezzo-demone  << La conosco la tua innata capacità di trovare qualcosa di "interessante" in ogni singolo negozio. Anche quello che vende le cazzate più assurde. Certo, ci sarebbe da definire il tuo concetto di "interessante".... >> 

  << Non è vero >> si difese immediatamente lei mettendo il broncio come una bambina.

  << Si, come no. Su, sali. Mi sono già stufato >> 

Yuuki obbedì e, sistemandosi sul sellino, allacciò le braccia alla vita di Rain, come altre volte aveva fatto in passato. Il rombo del motore emise un tuono e la moto partì a tutto gas, sfrecciando per la strada come piaceva a Rain.

  << Accidenti, vai piano ok? >> biascicò, stando attenta a non mordersi la lingua.

  << Sempre la solita storia >> sospirò lui  << Abbiamo mai fatto un incidente? >>

  << B-beh, c'è sempre una prima volta... >> 

Rain le lanciò un'occhiata, voltando la testa. Era terribilmente serio  << Ti fidi di me? >>

Yuuki sobbalzò incontrando i suoi profondi occhi ma fu solo per alcuni istanti  << Si, si mi fido ma guarda avanti, cavolo! >> 

Il mezzo-demone fece una mezza risata e si concentrò nel guidare, per immensa gioa della sua passeggera.

"Ti fidi di me?" Certo che si fidava. Che domanda sciocca.

Yuuki si strinse ancor di più a lui e poggiò la testa contro la sua ampia schiena.

Passando del tempo insieme così le sembrava che niente fosse cambiato. 

D'altro canto, l'aveva già capito no? 

Rain era sempre Rain. Lo stesso ragazzo che cinque anni prima l'aveva fatta rialzare e andare avanti.


Colui che le aveva ridato il coraggio.

 
 
 




5 Anni prima.
 


  << Insomma, si può sapere cosa facevano due ragazzi come voi da soli in giro di notte? >> chiese loro Nix, una volta  che gli ebbe portati nella sua  casa e fatti accomodare nel salotto   << Per i civili il coprifuoco è scattato da un pezzo >> 

Shika si portò all'indietro i capelli ,che in quel periodo le toccavano a malapena le spalle  << Per fortuna che siamo passati noi >>

   << Su, su, sembrate dei vecchi. Sempre a fare le prediche >> intervenne Jade, servendo sul tavolo due tazze di cioccolata calda e biscotti con glassa  << Ve la sentite di parlarci? >> 

  << Jade.  La faccenda è seria >> lo riprese Nix, per poi tornare a rivolgersi agli interessati  << Allora, da dove viene tutto quel sangue? >> 

Rain, per la prima volta, prese la parola:  << Con la scusa del coprifuoco come prevenzione verso gli atti criminali recentemente compiuti, ingannerete a malapena i civili >>

I tre si irrigidirono  << Vedo che sai più cose di quante dovresti... >> 

  << L'esistenza dei demoni dovrebbe essere qualcosa di dominio pubblico, in modo che la gente che in questo momento vive ignara nel proprio giardino in miniatura, prenda consapevolezza che nel mondo ci sono molte più cose da temere di quanto immaginino >> ribatté il giovane, con l'aria di chi sa bene quello che sta dicendo. 

Lo sguardo nocciola di Nix era quasi una sfida   << Demoni come te? >> 

A quel punto la piccola Yuuki, accovacciata nell'angolo del divano, ebbe un sobbalzo.

Shika intervenne, andandole vicino e dicendo:  << Vieni con me, ti preparo un bagno. Vedrai che starai subito meglio. Ok? >> 

Le toccò con cautela le spalle e la spronò a seguirla. Yuuki non fece resistenza, limitandosi ad obbedire a quella ragazza gentile.

I tre le osservarono sparire oltre le scale, poi Nix tornò a rivolgersi a Rain:  << Capisci che, in una situazione simile, come Esorcista non posso lasciarti andare? >> 

  << Lo capisco benissimo. E la cosa mi sta bene >>

L'uomo aveva incurvato le sopracciglia  << Desideri morire? >> 

  << Qualunque cosa sarebbe meglio del destino che mi aspetta >> 

  << Io penso che stiamo accelerando troppo le cose >> intervenne Jade, mordendo un biscotto  << Per il momento possono rimanere entrambi qui,  no? Perché affrettare le cose? Prendiamoci tutto il tempo per decidere il da farsi! >> spinse il vassoio vicino al biondo  << Prendine uno, li ho appena sfornati >> 

Rain l'ignorò  << Se deciderete di consegnarmi alle vostre autorità io non mi opporrò >>

Nix poggiò il mento sul palmo della mano, perso nei suoi pensieri   << Hai salvato quella ragazzina dall'aggressione di un altro demone >> considerò  << Proprio come farebbe un Esorcista a tutti gli effetti. E questa è una cosa che non possiamo ignorare >> 

  << Giusto >> convenne Jade, addentando il terzo biscotto.

  << Quello che non riesco a spiegarmi è... il perché. Sei un demone... vai contro la tua razza? >> 

  << Sono un mezzo-demone >> lo corresse prontamente Rain, come se gli desse fastidio che lo scambiassero per un demone completo  << Mia madre era un'umana e mio padre un demone, capo di un clan nelle Lande >> 

Quella rivelazione aveva lasciato senza parole gli altri due. 

  << Quindi... hai sia un lato demoniaco che un lato umano in te? >> chiese Nix.

  << Vedo che sei informato >> 

  << E... hai deciso di essere fedele alla tua parte umana >> continuò l'uomo, sempre più sbalordito. Non gli era mai capitato prima di vedere una cosa simile.

Quella volta Rain non rispose, limitandosi a fissare il vuoto.

  << Credo di aver capito... almeno un po' >> Nix si alzò dal divano  << Ti spiace seguirmi? Vorrei che mi raccontassi meglio >>

Gli occhi del mezzo-demone erano tornati ostili   << E se non volessi? >> 

  << Se non mi parli non posso aiutarti. Cosa che invece vorrei fare, dato che non mi sembri una persona cattiva >> 

Dopo diversi secondi anche Rain si alzò con uno sbuffo seccato. 

  << Jade, tu potresti dare una mano a Shika con quella ragazzina? >> chiese poi il padrone di casa  << Non mi pare che stia in forma... inoltre si ostina a non parlare... >>

Quello annuì  con vigore  << Contaci. Le preparerò i miei piatti forti. Il cibo è il miglior antidepressivo del mondo! >>

Nix sorrise  << Vedi di fare miracoli >>

  << Stanne certo! >> 

Prima di seguire Nix al piano di sopra, Rain aveva afferrato uno dei biscotti nel vassoio che Jade gli aveva precedentemente offerto, mangiandolo sotto il sorriso compiaciuto del "cuoco".

 


 

Dall'altra parte della casa intanto, nel grande bagno Shika, improvvisandosi parrucchiera, aveva appena finito di sistemare i capelli di Yuuki. 

Per eliminare tutte le punte bruciate non aveva potuto far altro che tagliargli corti fin sotto le orecchie, in un caschetto arrangiato e non uniforme.

  << Scusa... non sono riuscita a farli meglio >> disse, un po' impacciata.

La ragazzina seduta di fronte a lei aveva osservato il suo riflesso nel grande specchio circolare sopra il lavandino, ma era come se non si vedesse. Le iridi verdi erano vuote ed inespressive.

Shika, a disagio, notando che indossava ancora l'accappatoio, disse:  << Vado a prenderti dei vestiti, ok? Non credo che la mia taglia ti stia, però... vedo cosa posso trovare >>

Ancora non ottenne risposta, così uscì silenziosamente dal bagno. Le fece indossare un suo vecchio pigiama, ma le stava largo comunque. 

Lei aveva sedici anni e quella ragazzina silenziosa ne dimostrava all'incirca dodici... Non aveva proprio abiti che potessero calzarle.
Arrotolò diverse volte le maniche delle braccia e delle gambe ma il risultato non cambiò. In una situazione più allegra si sarebbe sicuramente messa a ridere per quanto sembrava buffa.

Osservò la piccola ma lei aveva un'espressione assente. Capì che non le importava nulla di cosa avrebbe indossato.

  << Se vuoi, possiamo andare a compare dei vestiti tutti per te... che ne dici? >> le propose ugualmente Shika, sperando in una sua qualche reazione.

L'altra ancora non rispondeva ma non se la prese. Era perfettamente comprensibile dopo quello che aveva passato.

  << Senti... la tua famiglia? >> provò ancora  << E' lontana da qui? Vuoi che proviamo a contattarla o... >>

Si bloccò quando vide gli occhi della piccola riempirsi di lacrime e cominciare a singhiozzare.

Non servirono parole per farle capire cosa dovesse essere successo ai suoi cari. Quella notte non era stata l'unica vittima dei demoni. Quelle creature sanguinarie dovevano aver fatto del male anche alla sua famiglia.

Purtroppo non era qualcosa di raro. Sempre più di frequente i demoni stavano facendo stragi di umani.

Sentendosi in colpa per averle revocato quei brutti ricordi, l'abbracciò delicatamente, quasi con il tumore che potesse cadere a pezzi tra le sue braccia << S-scusami, non... non volevo. Adesso va tutto bene, sei al sicuro. Scusami..... >> 

La portò in cucina, dove trovarono Jade indaffarato ai fornelli.

  << Oh, eccovi! >> fece allegro lui, rivolgendosi in particolar modo a Yuuki   << Spero tu abbia fame! Sto cucinando molte cose buone. Oppure hai qualche richiesta particolare? >> 

  << E' inutile Jade; non parla >> gli sussurrò mesta Shika, andandogli vicino  << Ci ho provato all'infinito >>  

Il ragazzo osservò a lungo quella bambina che guardava con aria assente il legno del tavolo, poi le si sedette davanti e sorridendo disse: << Io mi chiamo Jade. Tu? >> 

Come immaginava, non ottenne risposta. 

Senza scoraggiarsi, fece un altro sorriso, questa volta più amaro  << Sai, non ti biasimo. Quello che ti è successo toglierebbe la voglia di parlare anche a me. Figuriamoci di mangiare... >>

La bambina continuò a stare in silenzio ma, in compenso, alzò gli occhi verso di lui.

  << Sarà solo una mera consolazione, ma sappi che tutti noi possiamo capire quello che stai passando. Dopotutto, per essere Esorcista, devi aver provato quel dolore e quel senso di perdita, altrimenti non sei abbastanza motivato nel lavoro >> continuò lui  << Ognuno di noi... ha desiderato almeno una volta di smettere di parlare, o mangiare... forse anche di vivere. Ma sai cosa ci porta ad essere ancora qui? >>

Sorrise, senza aspettare una risposta:  << Il coraggio >> 

A quel punto, la ragazzina sgranò gli occhi, sobbalzando a quella parola. Poi aveva annuito.

Jade inclinò leggermente la testa di lato, forse per decifrare la sua reazione, così come Shika.

Alla fine il ragazzo scattò in piedi ed esclamò con un sorriso grande da un'orecchio all'altro:  << Ho capito! "Coraggio"... "Yuuki"! Ti chiami Yuuki non è così? >>

Lei annuì ancora, con lo sguardo basso.

  << Jade, allora non sei bravo solo a fare i dolci >> lo punzecchiò Shika.

Lui le sorrise con aria saccente  << Cara mia, quella è solo una delle mie infinite qualità >>  

  << Certo... >> la ragazza si rivolse alla più giovane  << Yuuki eh... è un nome bellissimo >> 

  << Yuuki >> intervenne all'improvviso la voce di Nix, spuntando da dietro il corridoio e facendoli sobbalzare tutti e tre  << Che bello poter conoscere il tuo nome. Mi stavo chiedendo se non potessimo fare due chiacchiere >> 

  << E il ragazzo? >> chiese Jade.

  << Rain >> lo corresse il padrone di casa  << L'ho fatto sistemare in una delle camere degli ospiti. Vi racconto meglio dopo >>  tornò a guardare la più piccola, sorridendole con aria gentile  << Andiamo? >>

 
 
 

Nix, con Jade e Shika, le avevano spiegato tutto quello che doveva sapere sui demoni.  E, come se quella scoperta da sola non bastasse per traumatizzarla a vita, di recente aveva anche cominciato a vedere cose insolite.

Sentiva sussurri, lamenti, voci, che gli altri non udivano. Vedeva persone inesistenti agli altri occhi.

Non ne fece parola, anche perché si ostinava a non parlare con nessuno. Tutto era motivo di spavento. 

Osservava fuori dalla finestra con il continuo terrore che dei demoni venissero ad attaccarli; intorno a sé vedeva "anime" e se chiudeva gli occhi, ciò che l'attendeva erano i dolorosi ricordi della morte dei suoi genitori.

Senza contare poi, che ogni volta che guardava Rain capiva che era tutto vero.


Non aveva posto in cui scappare.

 


  << La L.A.E.D  sarebbe più che contenta di avervi come Esorcisti >> disse Nix, una sera  << Certo, valuteranno con occhio critico le vostre capacità, ma non dovrebbero esserci problemi. Dopotutto, quando una persona viene a conoscenza dell'esistenza dei demoni, non ci sono altre strade che possa percorrere >> aveva preso diversi fogli  << Inoltre, se non avete nulla in contrario, potrei diventare il vostro tutore legale... >> 

  << Hai messo una buona parola anche per me? >> chiese Rain con aria scettica.

L'altro sembrò stupito della domanda e lo guardò come se avesse appena chiesto la cosa più ovvia del mondo  << Certo >>

  << Non te l'ha chiesto nessuno >>

  << A giudicare da come hai protetto la piccola Yuuki saresti un Esorcista coi fiocchi! >> intervenne Jade  << Non dirmi che l'idea non ti piacerebbe! >>

  << Un mezzo-demone come Esorcista? Non diciamo cazzate >>

  << Lascia giudicare la L.A.E.D >> lo riprese Nix  << Sono certo che ti troveranno più che idoneo >> 

Shika si era avvicinata a Yuuki  << E tu che ne dici? Sei d'accordo? >> 

Lei non rispose, ma non era una novità. 

In verità, il solo pensiero di trovarsi ogni giorno faccia a faccia con i suoi peggiori incubi la riempiva di terrore.

Lei non aveva tutto quel coraggio. Desiderava solo fuggire; nascondersi in un luogo in cui nessuno mai avrebbe potuto trovarla.

Raggiungere i suoi genitori, magari.

 
 

Quella sera stessa, sentì bussare alla porta di quella che era diventata la sua stanza. Dopo alcuni secondi la maniglia venne girata e dietro l'uscio vide la figura di Rain. 

Yuuki, che sedeva sul letto con le gambe al petto si era irrigidita, seppur ostinandosi a rimanere in silenzio.

  << Posso entrare? >> le chiese, forse per scrupolo. 

Ancora silenzio, ma non fece nulla per impedirgli l'accesso. Così il mezzo-demone si chiuse la porta alle spalle e si sedette sul bordo del letto, il più distante possibile da lei.

Parlò dopo diversi secondi di silenzio:  << Non sono venuto per incoraggiarti, o consolarti. Anzi, lasciami dire che sei una gran codarda. Solo a guardarti  mi sale il nervoso >> 

Yuuki sobbalzò e lo guardò allucinata.

Rain alzò un sopracciglio biondo   << Che c'è? Vuoi dirmi che mi sbaglio? Ma guardati, fai pena >>  le si avvicinò di qualche centimetro  << I demoni sono creature orribili e sanguinarie, che in un istante ti hanno portato via quanto avevi di più caro. Piangere è un tuo diritto, ma adesso hai la possibilità di riscattarti. Rialzati! >>

Azzerando la distanza che li divideva le prese le spalle ed iniziò a scuoterla senza riguardi  << Tu sei sopravvissuta. Puoi vendicarti, puoi impedire ai demoni di continuare le loro stragi. Puoi risparmiare a qualcun'altro il dolore che tu stai provando adesso >> i suoi penetranti occhi le avevano marchiato a fuoco l'anima  << Ma se invece preferisci la parte della povera vittima da compatire, fuggendo dal dolore invece di affrontarlo, allora sappi che mi pento di averti salvata >>

Il cuore di Yuuki accelerò i battiti in maniera spropositata. Tutte le parole che Rain le stava rivolgendo si stamparono nella sua mente e nella suo cuore, per sempre.

  << Usa questo dolore per diventare più forte, Yuuki! >> esclamò il mezzo-demone, chiamandola per la prima volta usando il suo nome. 

In quel momento, fu come se una luce penetrasse nella sua mente. Un vortice si aprì nella sua anima facendone penetrare consapevolezza.

Quello che Rain aveva detto era completamente giusto. Lei era viva, in un modo o nell'altro. 

I suoi genitori erano morti ma lei, inspiegabilmente, era stata risparmiata dagli autori di quel massacro, demoni o non.
 


                                                                              Non doveva sprecare la sua vita.
 


Cominciò a piangere, ma erano le lacrime di chi ha finalmente capito.

  << G...grazie, Rain >> 
 
 




                                                                                                       ***
 
 



  << Ohi, Yuuki. Scendi, siamo arrivati >>

La voce di Rain la fece sobbalzare e per poco non cadde dal sellino  << Oh, di già? Cavoli... >> 

Così persa nei ricordi non aveva fatto per niente caso al percorso.

  << Stai dormendo in piedi? >>

  << Sto bene >> 

Yuuki osservò con aria assorta il mezzo-demone sistemare la moto e disporre i caschi sotto la sella. Era cambiato davvero pochissimo in quei cinque anni, forse per causa della sua parte demoniaca, che contrastava il gene dell'invecchiamento.

Bizzarro che lei, così traumatizzata dai demoni, fosse stata salvata, in tutti i sensi, proprio da uno di loro.

Rain l'aveva fatta uscire dall'oblio in cui si stava inabissando. Le aveva dato la spinta per affrontare i suoi incubi. 

Nix era diventato il loro effettivo tutore legale e lei aveva abbandonato la sua vecchia vita, i suoi vecchi amici, persino la sua vecchia città per diventare un'Esorcista della L.A.E.D. 

Per cinque anni tutto era andato per il meglio. Ma adesso era Rain che rischiava di scivolare in un vortice di disperazione.

Yuuki aveva già preso la sua decisione. Non aveva nemmeno dovuto pensarci più di tanto: toccava a lei adesso, essere la fonte di coraggio d Rain. 

Non lo avrebbe in alcun modo lasciato sopraffare dalla paura di diventare un Divoratore. Non lo avrebbe mai lasciato solo. L'avrebbe aiutato a diventare più forte.

  << Ti muovi? >> la incitò il mezzo-demone. 

  << A-ah si, arrivo >> 

Lui le prese la mano per incitarla ad andare più svelta ma non la lasciò nemmeno quando la ragazza raggiunse il suo passo.

Yuuki da parte sua, col cuore in subbuglio, intensificò la stretta, sapendo in fondo al suo cuore che non avrebbe mai lasciato quella mano.
 
 
                                                        




 

                                                                                                      ***
 
 
 
                           

                                                                           Continua...
 
 
  
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