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Autore: Cruel Heart    25/07/2013    1 recensioni
“Avril! Avril!”
Eccolo, lo sento.
“Sei qui…” mormoro appena.
“Sì, amore, sono qui, sono qui…”
“Ti amo…” ho solo la forza di dirgli.
Poi, finalmente, il buio cala su di me.
*********
Una ragazza con una corazza forte e menefreghista, ma con un'anima fragile e bisognosa d'amore, si trasferirà in una città che odia, con la madre di cui non ha notizie da dieci anni, e il nuovo patrigno.
Le sue giornate saranno una battaglia continua, sia a casa, ma soprattutto a scuola.
Cosa succederà, se incontrerà un antipatico testardo e strafottente?
Cosa succederà, se quel ragazzo capace di tenerle testa, sarà un biondino con uno skate?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve gente!

Come sempre(non è vero),ringrazio chi legge e chi ha messo questa fan fiction tra:

-        i preferiti:-  Beliectioner_FE_love_FE   Look_at_the_sky

-        i ricordati:- Look_at_the_sky

-        i seguiti:- AliceKeepHoldingOn -  Brazza - Hakkj -  Look_at_the_sky

Ed eccoci qua con un nuovo capitolo,tutto Pov Avril.

Come la prenderà la nostra ribelle quando si ritroverà davanti alla sua porta di casa LUI?

Leggete e scopritelo!

Pov Avril

 

Dopo la “minaccia” neanche troppo velata di mia madre nei miei confronti,la vedo avvicinarsi alla porta e aprirsi in quel sorrisetto falso che ho imparato fin troppo bene a conoscere,nonostante sia con lei da poco tempo.

Porge la mano ad una donna minuta,bella e molto elegante, e a quello che immagino essere il marito di lei, un uomo decisamente affascinante,nonostante delle piccole rughe facciano la loro comparsa intorno agli occhi.

 
“Ami, è splendida! Come sono felice che abbia accettato il mio invito!”

 

“Grazie Judy,mi fa sempre piacere partecipare a questo tipo di eventi”dice la donna.

“Oh,che gentile. Dottor Taubenfeld,che piacere,come sta?”chiede ancora Judy,più per cortesia che non per vero interesse.

 

“Molto bene,grazie Judy,ma di certo non posso raggiungere il suo livello di splendore. È veramente magnifica.”replica il dottore,facendole il baciamano.

 

“Oh,che adulatore…ma questa volta ci sono tutti i vostri ragazzi? Sono proprio contenta di avere una famiglia così perbene nella mia umile dimora.”

 

Ok,devo trovare un cesso per vomitare.

Ma quanto può essere falsa una persona sulla faccia della terra? Sono veramente disgustata,tutte queste smancerie mi stanno incominciando a dare al cervello.

Salgo le scale in fretta,devo sparire.

Oh menomale,mi restano solo pochi gradini,poi sarò salva e lib-

 

“Avriiiiil,aspetta tesoro.            

Oh,perfetto. Non solo mi aveva beccata,ma mi aveva anche chiamato “tesoro”.

No,sul serio,tesoro?! E da quando?!

La sfortuna mi perseguita,ne sono certa.

“Signori,posso presentarvi mia figlia Avril? Oggi pomeriggio è andata a correre ed è appena tornata. È una salutista...sapete,le adolescenti capricciose di Los Angeles,no…tutte molto attente alla linea.”

No,no,no,fermi un attimo!

Io,una salutista?!

Io,un’adolescente capricciosa di Los Angeles?!

Ma soprattutto,IO MOLTO ATTENTA ALLA LINEA?!

Eh no,non posso sopportare ben tre insulti gratuiti così,senza fare nulla.

 

Inarco le sopraciglia,scettica che sappia veramente quello che sta dicendo.

 

“Ma veramente io non ero proprio andata a…”

 

“Si,certo,ne parliamo dopo...amore,loro sono i nostri vicini, Ami e Mark Taubenfeld.” Ci risiamo…beh,almeno stavolta ha cambiato soprannome.

“ ‘Sera.”dico,rivolgendo per la prima volta lo sguardo alla famiglia al completo e….

No…

No,no,no!

Lui,NO!

 

Merda, ma che situazione di cacca!

 

Mi sento così a disagio, che non mi ricordo di aver provato mai tanto imbarazzo in vita mia.

 

E lui che fa…ride!

Certo,il motivo della mia vergogna,il ragazzo dello skate e del bacio,sghignazza con un sorrisino bastardo,evidentemente molto divertito dalla situazione.

 

Io l’ho sempre saputi di essere sfigata,ma questo è davvero troppo,per chiunque.

 

Così,presa dallo sconforto,faccio una cosa che non avrei mai pensato di poter fare. Scappo.

Semplicemente,corro via da tutto quel casino,per rifugiarmi in camera mia.

 

Non è solo il mio povero cuore ad essere in iperventilazione,impazzito e fuori controllo per esserselo ritrovato davanti, ma anche il mio cervello è completamente e totalmente in stand by.

Spento,morto,deceduto.

 

Dio,se ripenso a quanto sia perfetto nei suoi jeans e nella camicia blu con le righe bianche con le maniche arrotolate sui bicipiti muscolosi,mi viene solo voglia di…di andare là e spaccargli quella bella faccetta da deficiente che si ritrova,ecco!

 

Ho proprio bisogno di una bella doccia ghiacciata,devo riprendere la mia lucidità,e calmare i bollenti spiriti che mi sconvolgono il basso ventre da quando ho incontrato i suoi occhi pieni di malizia.



Non appena esco dal box doccia con indosso solo l’accappatoio, mi dirigo nella mia camera,ma,invece di essere sola,trovo Dolores che armeggia nella cabina armadio vicino alla mia stanza.



“Ehm ehm…cerchi qualcosa?” le chiedo,ma pur non volendo essere acida, la domanda mi esce carica di veleno. Bussare non si usa in questa casa per caso?!

“Oh,vostra madre mi ha pregato di assicurarmi che non vi vestiate come vostro solito,ma che vi presentiate dagli ospiti come si confà.”mi risponde tranquilla lei.

 

Ok,se prima mi stava solo un po’ simpatica,adesso la sua popolarità è scesa fino ai minimi storici.

“Come si confà”?!

No,ma è uscita da qualche romanzo dell’ottocento?

 

“Mmh…nessuno le ha mai detto che siamo nel XXI secolo?!” le chiedo sarcastica. Lo so che lei non ha nessuna colpa,ma solo il fatto che ha dato ascolto a quella serpe di Judy,mi irrita a morte.

 

Lei,in tutta risposta,mi squadra da capo a piedi. “Questo è l’intimo e questo il vestito, non costringetemi a venire nella vostra camera per assicurarmi che ve li mettiate, evitatevi questa umiliazione di certo non troppo decorosa per voi.”

 

Sono rossa dalla rabbia, non sono una bambina e non ho bisogno della bambinaia.

 

“Spostati!” le ordino.

 

Dolores è una signora di circa una cinquantina d’anni,grande come un armadio e probabilmente con la forza di un toro,ma il disprezzo che provo in quel momento per tutto e tutti,potrebbero farmi spostare una montagna.

 

Lei si sposta di quel tanto che mi permette di entrare nella cabina armadio,e incomincio a frugare tra i vestiti per cercare uno slip non di pizzo e un paio di jeans,ma niente…il mio sguardo si posa solo tra calze,gonne e scarpe col tacco. E che cazzo!

 

Dolores,per niente intimorita dallo sguardo furente che le rivolgo,mi dice con un sorrisetto sulle labbra:“Mi sono premurata personalmente di togliere dal vostro armadio qualsiasi capo d’abbigliamento che non fosse consono per la serata. Quindi,come dicevo pocanzi,questo è l’intimo e questo il vestito. Mentre voi vi vestite,io cercherò di domarvi quella massa informe di capelli che avete sopra la testa.” 

 

“Ma guarda,cosa c’è in questa casa,la convention mondiale delle stronze?!”le chiedo,con l’acidità al massimo.

Mi guardo in giro per la cabina armadio, e alla fine,mi devo convincere che questa volta non posso vincere la battaglia.

 

Dopo che i miei capelli sono stati “domati”,neanche fossero dei leoni affamati in una gabbia,prendo il perizoma di pizzo e il vestito che mi aveva “consigliato”,o meglio ordinato di mettere Dolores e mi chiudo in bagno per vestirmi.

 

Ora che ho un po’ più di calma,posso anche osservare meglio gli abiti che indosserò.

 

Devo dire che non sono male,anzi,stranamente mi piacciono.

 

Si tratta di una maglietta aderente nera,una mini,ma molto “mini” di jeans e dei sandali a tacco alto.

Fa molto stile dark,proprio come piace a me.

 

E poi,la maglietta farà risultare anche le mie forme,e quel ragazzo là sotto aveva proprio la faccia di uno che voleva essere stuzzicato un po’.

 

Mi trucco velocemente,ed esco dal bagno.

Mi volto verso Dolores,se non approva le stacco la testa a morsi!

 

Lei inclina la testa di lato pensierosa,e alla fine mi sorride.

Ma non con un sorrisetto come quello di prima,no…questa volta,mi sembra sincero,credo…

 

Apre il cassetto degli accessori,ma appena lo fa,inizio a storcere il naso,tutti quegli orecchini,bracciali,collane di oro…non mi fanno sentire a mio agio.

 

Ma poi,sopra il comodino del letto,noto la mia ancora di salvezza,l’unica collana che abbia mai portato in vita mia,quella con il teschio.

 

Sono soddisfatta delle mie scelte, non pensavo che Dolores le potesse approvare.

 

Chissà,forse così potrei anche fare colpo su un proprietario di uno skateboard “Antiz Serie Vampire”! 

   
 
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