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Autore: Pandacoffee    25/07/2013    4 recensioni
It's Ziall.
Dal testo: "E non è che fosse molto convinto di quanto stava dicendo, non lo era affatto. Gli sarebbe bastato qualcuno dicesse “lo sappiamo che sei coraggioso dai, non fare stronzate”, sarebbe tornato in piscina con gli altri a ridere di quanto fosse cretina quell’idea. Niente invece, il più totale silenzio.
Qualcuno aveva riso, qualcuno forse aveva anche tentato di dissuaderlo ma lui ormai era stato distratto da una frase, sussurrata a mezza voce ma comunque udibile.
“Buttati” aveva detto Zayn. Era seduto per terra, una birra in mano e la schiena contro il muro della casa.
Niall lo aveva solo guardato negli occhi, lo aveva avvertito con quello sguardo che l’avrebbe fatto, che non stava affatto scherzando"
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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C’è un confine estremamente sottile tra pressione sociale e temerarietà. Stava pensando esattamente questo Niall mentre osservava la piscina, con le gambe a penzoloni dalla finestra del terzo piano, meditando di tuffarsi.
Alcuni ragazzi lo osservavano da bordo piscina e gli urlavano di lanciarsi, senza troppi problemi.
Lui era un fifone, lo era per natura e lo sapevano tutti. Era stanco però, non tollerava più l’etichetta di codardo che gli era stata appiccicata addosso diversi anni prima. Non riusciva più a sopportare la parola “paura”, non dopo gli avvenimenti dell’ultimo mese. Non dopo...non dopo quello che era successo.
Per questo aveva preso una decisione: era uscito dall’acqua dove lui e suoi amici si erano mollemente abbandonati a bere birra, si era messo in piedi su una sedia sdraio e aveva annunciato: “mi butterò in piscina dal terzo piano!!! Non ho paura di niente”.
E non è che fosse molto convinto di quanto stava dicendo, non lo era affatto. Gli sarebbe bastato qualcuno dicesse “lo sappiamo che sei coraggioso dai, non fare stronzate”, sarebbe tornato in piscina con gli altri a ridere di quanto fosse cretina quell’idea. Niente invece, il più totale silenzio.
Qualcuno aveva riso, qualcuno forse aveva anche tentato di dissuaderlo ma lui ormai era stato distratto da una frase, sussurrata a mezza voce ma comunque udibile.
“Buttati” aveva detto Zayn. Era seduto per terra, una birra in mano e la schiena contro il muro della casa.
Niall lo aveva solo guardato negli occhi, lo aveva avvertito con quello sguardo che l’avrebbe fatto, che non stava affatto scherzando.
“Dai, fallo” era stata la nuova esortazione di Zayn “codardo”
E Niall semplicemente aveva ubbidito.
“Stai a guardare allora” gli aveva detto passandogli davanti ed entrando in casa.
Niall li aveva sentiti i passi che lo seguivano su per le scale ma aveva deciso di ignorarli. Lui correva e chiunque lo stesse seguendo, invece, procedeva lentamente, quasi in modo stanco.
Era arrivato davanti alla porta della camera, l’aveva spalancata e si era fiondato alla finestra. Aveva inspirato ed espirato un paio di volte, profondamente, poi l’aveva aperta e si era seduto a cavalcioni sul davanzale con una gamba abbandonata nel vuoto.
“Ti spiace se mi siedo qui mentre trovi una scusa per non buttarti?” gli domandò Zayn comparendo sull’ingresso della camera. Prese una sedia dalla scrivania e si sedette con la braccia conserte, strette al petto.
Niall fece una specie di sorriso tirato e pieno di rancore.
“Non ho bisogno di scuse” disse portando anche l’altra gamba a ciondolare nel vuoto “perché mi butto davvero”.
“E perché?” domandò Zayn
“Perché io non ho paura” disse Niall guardando in basso, verso la piscina e i ragazzi che lo incitavano.
“Avresti potuto dimostrare molto tempo fa di avere coraggio... buttarsi da una finestra è essere idioti, non coraggiosi” disse Zayn “ma certo non ti fermerò io, anzi...prego, buttati pure”.
Niall si leccò le labbra e si protese verso il vuoto, allentò appena la presa delle mani sul marmo del cornicione. Sentì distintamente l’aria fresca accarezzargli il volto e raffreddargli la pelle ancora bagnata di acqua e di sudore.
“Mi butto davvero Zayn”
“Lo dirò a tutti Zayn”gli fece eco il moro, imitando la sua voce “suona tanto come una frase già sentita questa”.
Niall si girò di scatto a guardarlo.
“Vaffanculo” gli disse e aggiunse le lacrime al misto di cloro e sudore “vaffanculo” ripeté togliendo definitivamente le mani e poggiandosele sulle ginocchia.
Si mosse leggermente per trovare una posizione più favorevole al salto, inspirò a fondo e chiuse gli occhi.
“A te non sembra simile questa situazione?” gli domandò Zayn “è uguale invece, io seduto a guardarti e ad aspettare il tuo gesto coraggioso. Io come un coglione ad aspettare che tu abbia le palle di fare una scelta”
“È tutto facile per te” gli rispose Niall dopo una breve pausa, si asciugò le lacrime “tu sei adorato da tutti, l’intera scuola ti venera. Io sono solo uno sfigato”
Zayn inspirò sonoramente fingendo di voler trattenere una risatina.
“Scuse. Tutte scuse. Quello che stai facendo ora è quello che hai fatto per mesi. Te ne stavi con le gambe penzoloni nel vuoto a cercare scuse per non buttarti, per non lanciarti in qualcosa di nuovo” e poi aggiunse, con tutto l’astio possibile, con tutta la rabbia che aveva in corpo “codardo”.
“Oh Zayn perché non te ne vai? Vai a guardartelo da giù lo spettacolo. Mi butto, ti giuro che lo faccio. Non preoccuparti”.
“No, perché prima che tu muoia spiaccicato a pelo d’acqua voglio sentirti dire quello che devi dirmi da mesi”
Niall inspirò nuovamente, a fondo, fu quasi doloroso il dilatarsi dei polmoni. Si sentiva proprio come quel giorno, provò di nuovo quella sensazione di panico misto ad insopportabile stanchezza.
Ricordò il volto di Zayn mentre annunciava ai loro amici di essere gay, ricordò come Zayn si girò a guardarlo in attesa che lui dicesse “lo sono anche io e stiamo insieme”.
Ricordò come lui non avesse aperto bocca, di come Zayn avesse abbassato lo sguardo deluso.
Provò nuovamente i brividi ricordando il respiro caldo di Zayn accanto al suo orecchio, che gli sussurrava “è finita”.
Si riscosse dai ricordi scuotendo la testa.
“Cosa devo dirti?” domandò con la bocca secca e un nuovo groppo di lacrime fermo in gola.
“Che ti dispiace”
“Certo che mi dispiace”
“E che mi ami”
Niall girò il viso per guardarlo negli occhi, Zayn si era alzato in piedi e si era avvicinato alla porta.
 “...Ti amo...e lo sai” bisbigliò tornando poi a guardare la piscina.
“Allora buttati” disse Zayn uscendo dalla stanza.
Niall restò da solo. Senti i passi lenti del moro scendere stancamente le scale.
Mosse lentamente i piedi nudi nella leggera aria di maggio. Si concentrò su quello che i ragazzi da bordo piscina gli stavano urlando.
Cercò di capire cosa stesse attirando la loro attenzione. Alcuni urlavano qualcosa in sua direzione altri invece sembravano concentrati su qualcosa fuori dal suo campo visivo.
Si sporse in avanti per cercare di capire cosa stesse causando quel trambusto. Da quell’angolazione riusciva solo a vedere un mucchio di vestiti accatastati per terra. Vide Zayn fare un passo avanti ed entrare nella sua visuale.
Lo vide lasciar cadere gli occhiali sopra la maglietta e i pantaloni che si era appena tolto. Lo vide voltarsi verso la finestra e accennare un sorriso. Lo vide fare due passi verso bordo piscina e respirare a fondo.
“NO” urlò Niall perdendo quasi l’equilibrio “No Zayn, no...”
Lo vide buttarsi in acqua e vide gli imbecilli troppo ubriachi per capire, ridere di quello sgraziato tuffo.
Quello che non vide fu Zayn emergere dalla superficie cristallina. Quell’imbecille non sapeva nuotare. Perché l’aveva fatto?
“Zayn” urlò nuovamente tornando a posare le gambe all’interno della stanza.
Urlò nuovamente il suo nome mentre si precipitava giù per le scale.
Quanto può sembrare lunga una strada che ti porta nella direzione giusta? I gradini sembravano infiniti.
Zayn era la direzione giusta. Amare Zayn era il gesto eclatante che avrebbe dovuto fare diverso tempo prima, il gesto che lo avrebbe spogliato dall’etichetta di codardo. Amarlo alla luce del sole.
Percorse l’ultima rampa di scale saltando gli ultimi quattro gradini, si precipitò all’ingresso e superò i vestiti di Zayn abbandonati per terra.
Arrivò a bordo piscina e quasi senza accorgersi si gettò nell’acqua, il salto che aveva mentalmente preparato per gli interminabili minuti passati sul cornicione della finestra, era finalmente stato compiuto.
Riemerse per prendere fiato e poi tornò sottoacqua.
Aprì gli occhi e cercò Zayn con lo sguardo, la bocca serrata e le guance gonfie a trattenere quanta più aria possibile.
Lo vide adagiato sul fondo piastrellato in azzurro, gli occhi e le labbra chiuse, bellissimo e perfetto in quell’innaturale immobilità.
Nuotò verso di lui e lo afferrò per le braccia, cercò di trascinarlo verso l’altro, verso l’aria, verso la salvezza. Si ricordò quello che gli aveva insegnato proprio Zayn: bisogna sempre avere un motore e un motivo. Ripensò al giorno in cui avrebbero dovuto fare outing e a lui che si era tirato indietro. Avevano deciso di dichiararsi e poi di baciarsi, davanti a tutti gli altri.
Ecco il suo motore. Quel credito di un bacio sarebbe stata la loro spinta propulsiva.
Strinse maggiormente le mani intorno alla braccia di Zayn e si spinse verso l’altro.
Riemergere fu quasi doloroso, di nuovo la sensazione bruciante dell’aria che dilata i polmoni.
“Aiuto” urlò Niall tenendo Zayn per le braccia “aiutateci”.
Soltanto uno di quegli idioti ubriachi si degnò di sporgersi verso il centro della piscina tendendogli una mano.
Riuscirono a trascinare Zayn a bordo della vasca. Niall iniziò a scuoterlo e a chiamarlo.
Il battito cardiaco era debole ma ancora presente.
“Zayn” continuava a chiamarlo “ti prego svegliati”.
Niall gli salì a cavalcioni sull’addome e gli dischiuse le labbra con un leggero tocco delle mani. Posò le proprie labbra su quelle di Zayn e soffiò piano tutta l’aria che aveva in corpo in quello dell’altro. Ripeté per tre volte la respirazione artificiale e si fermò solo quando sentì le labbra di Zayn muoversi lentamente.
Niall si lasciò cadere al suo fianco stremato dalla fatica e dalla paura.
Sentì Zayn tornare a respirare in modo quasi regolare. Lo sentì prendere tre volte il respiro prima di riuscire ad articolare il suo nome “Niall?”.
“Sono qui”.
Gli altri ragazzi si erano finalmente accorti di quello che era successo e si stavano radunando intorno a loro. Odoravano di birra e crema solare ma l’odore di cloro che Niall si sentiva addosso riusciva quasi ad oscurare anche quelli.
“Niall” ripeté Zayn “...buttati”
E in effetti non sembrava avere molto senso come frase. Sembrava anzi priva di logicità ma Niall la capì lo stesso.
Si mise a sedere e afferrò la mano di Zayn.
Respirò a fondo e questa volta i polmoni si adattarono bene alla nuova forma che il cuore stava assumendo.
“Ragazzi” iniziò “volevo dirvi che anche io sono gay e...”
Era davvero riuscito ad attirare l’attenzione degli altri? Era forse la prima volta nella sua vita che qualcuno gli prestava attenzione.
“...e, volevo anche dirvi che io e Zayn stiamo insieme”.
A quel punto accadde quello che Niall non si sarebbe mai aspettato accadesse: nulla.
Un paio di ragazzi si erano protesi verso Zayn per vedere se stava bene, alcuni avevano solo alzato le spalle e detto qualcosa tipo “contenti voi”.
Uno soltanto cercò di quantificare e datare l’intera faccenda: “da quanto tempo?”.
Zayn ancora non sembrava avere la forza di rialzarsi ma sorrise e strinse maggiormente la sua mano.
“Da sempre” disse Niall girandosi poi verso il moro.
Gli sorrise e sentì Zayn bisbigliare “Sei stato coraggioso”.
Niall si sporse a baciarlo causando negli altri ragazzi piccoli attacchi di tosse e l’irrefrenabile voglia di lasciarli da soli.
“Come ti senti?” gli domandò poi staccando le loro labbra.
Zayn sorrise e cercò di mettersi seduto.
“Felice” disse poi abbracciando Niall.
 

Note: è la prima volta che scrivo una One Shot ed è la prima volta che scrivo una Ziall. Consideratela una prova... :) è un "regalo", diciamo così, per la mia Beta KoalaTea, sempre lei. La poverina è proprio malata di Ziall, vi giuro che quando la mattina apro WhatsApp vedo che il suo ultimo ingresso è sempre intorno alle 3, 4 del mattino. Guarda film? Va a ballare? Assolutamente. "Stavo leggendo Ziall, ok?". Legge FF di notte.

<3 tanto amore per te KoalaTea, dalla tua Pandacoffee.
  
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