Louis giace sul suo letto di morte.
Harry è seduto vicino a lui, gli sta tenendo la mano mentre le lacrime nei suoi occhi minacciano di scendere.
Non hanno avuto il tempo nè la forza di uscire allo scoperto. Non gliel'hanno mai permesso. Non hanno mai potuto camminare fianco a fianco stringendosi la mano.
Ed ora è troppo tardi.
Louis se ne sta andando.
Harry, con un sorriso malinconico in viso, inizia a cantare sottovoce per lui:
"Vorrei che pensassi che sono la ragione per cui sei al mondo
Vorrei che mi avessi stretto la mano quando ero triste
Vorrei che non dimenticassi mai l'espressione sul mio viso quando ci siamo incontrati per la prima volta
Vorrei che senza me il tuo cuore si spezzasse
Vorrei che senza me passassi il resto della notte sveglio
Vorrei che senza me non riuscissi a mangiare
Vorrei essere l'ultima cosa nella tua mente prima che tu vada a dormire
Tutto quello che so è che sei la cosa più bella che io abbia mai visto
Vorrei che potessimo vedere se possiamo essere qualcosa"
A quest'ultima frase gli si spezzo la voce e una lacrima gli rigò la guancia destra.
Louis lo guardò e sorrise, per poi fargli un po' di spazio in quello stretto letto d'ospedale.
Harry senza pensarci due volte si sdraiò vicino a lui.
Louis gli asciugò la lacrima e la sua mano rimase poi ferma sulla guancia di Harry, muovendosi lentamente per accarezzarla. Harry si avvicinò e lo baciò piano.
Un gemito di dolore lasciò le labbra di Louis. "Oops!" esclamò Harry. Gli occhi di Louis brillarono come quando sentì quella parola uscire dalla sua bocca la prima volta, e prima che si chiudessero per sempre "Hi" gli sussurrò.






* The Nicest Thing: canzone di Kate Nash