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Autore: Kaleidoscope_    26/07/2013    1 recensioni
“Allora, ci stai?”
Sembrerei una pervertita se accettassi?
“Certo!” rispondo decisa.
Troppo tardi.
Vedo formarsi nel suo viso uno sguardo malizioso che non tardo a ricambiare.
“Sei consapevole del fatto che vincerò, vero?”
“Povero illuso!”
Che il gioco abbia inizio!
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mark Hoppus, Nuovo personaggio, Tom DeLonge
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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#1

E' il primo giorno di scuola e sinceramente, di tornare in quella dannata struttura, ne ho poca voglia.
Sono davanti all'entrata e sono una delle prime ad essere arrivata, così mi siedo sul muretto aspettando l'arrivo di qualche mio amico.
Ad un tratto sento qualcuno stringermi i fianchi e poggiare una mano sui miei occhi. D'istinto tolgo la mano e mi volto : è il mio ragazzo, David. Ci siamo conosciuti ad una festa tre mesi fa, ha un anno in meno di me, ma è un ragazzo molto maturo. Stiamo insieme da due mesi ormai!
Appena ci scambiamo gli sguardi mi sorride e mi schiocca un bacio a stampo sulle labbra.
“Pronto per il primo giorno?” chiedo accarezzandogli la guancia.
“Certo che lo sono, tu piuttosto?”
“Sì dai, anche se di iniziare a studiare, non ne ho per nulla voglia”
Lui ridacchia e mi stringe a sé. Ci stacchiamo dopo poco dato che vedo arrivare i miei compagni di classe, che accolgo in un caloroso abbraccio.
Dopo qualche chiacchiera, sentiamo la campanella suonare, così entriamo. Saluto David ed entro nella mia classe. E' il primo giorno di scuola, quindi prevedo cazzeggio a volontà! Mi siedo da sola dato che in classe siamo dispari e naturalmente sono l'unica che non fa storie a rimanere senza compagno di banco.
Stranamente la nostra professoressa d'italiano ritarda, non è per nulla normale!
Mi distraggo scarabocchiando su un foglio e parlando con Jamie, fino a quando sentiamo il suono dei tacchi arrivare in classe.
“Ragazzi, devo presentarvi un nuovo alunno!”
Alzai lo sguardo e la persona che vedo non è proprio uno “nuovo”, o almeno, non per me.
“Lui è Thomas DeLonge, un ex alunno della Poway High School”
Saluta con un cenno la classe – che subito ricambia, dato che è alquanto famoso in giro per Poway – e non appena la professoressa indica il posto a fianco al mio, lui sfoggia uno dei suoi sorrisi mettendo in mostra tutti i denti.
Dentro di me c'è una grande felicità, finalmente un compagno di classe adatto a me! Accelera il passo e si siede, subito mi abbraccia e mi scompiglia i capelli.
“Com'è che non mi hai detto nulla? Testa di cazzo!” gli sussurro.
“Volevo farti una sorpresa frequentando la tua scuola, ma non pensavo di ritrovarmi nella tua stessa classe! Prevedo un bell'anno scolastico”
“Idem! Dopo devo farti conoscere una persona”
Mi guarda confuso e io faccio segno di azzittirsi subito dopo aver notato l'avvicinamento della professoressa. Due ore passano in fretta, tra chiacchiere e scherzi, così all'uscita decido di portarlo da David.
Dopo averlo trovato, vedo Tom dargli un'occhiataccia.
“Tom, questo è David”
“Ciao Tom!” esclama il più piccolo.
“Ciao” dice freddo l'altro.
“Quanta allegria! Quasi mi gelo”
I due si scambiano poche parole e mi fanno capire che si conoscono già, anche se non mi spiego come. Dopo aver salutato David con un bacio, io e Tom ci dirigiamo allo skatepark.
“Meg, non mi piace quel tipo” mi dice poi, nel tragitto a piedi.
Lo guardo confusa, non capisco cosa ci sia di male in lui! Comunque sia, non gli rispondo e appena arriviamo a destinazione, prendiamo i nostri skate dentro la piccola capanna e ci buttiamo sulle rampe. Proviamo tutti i trick possibili, non ci scambiamo neanche una parola. C'è una strana atmosfera, lo capisco quando si ferma e mi tira giù dalla tavola, rischiando di farmi anche male.
“Ma sei stupido?”
“Dobbiamo parlare”
Rabbrividisco al suono di quelle due parole, mi hanno sempre fatto paura.
Ci sediamo in una panchina, poi inizia a parlare.
“Conosco David, non è una brava persona come sembra”
“Tom, lo conosco anche io ed è un ragazzo dolcissimo! Mi tratta come una principessa, sto benissimo con lui”
“Meg, dimenticatelo” dice secco e tagliente.
“Ascolta, tu non sei mio padre, non puoi dirmi che cazzo fare! A me lui piace, se non è lo stesso per te, è un tuo problema!”
“Megan, cazzo, perché non mi dai mai ascolto? Non fare la bambina, avrò i miei motivi per dirti tutto ciò!”
“Sarebbero?”
“Ha abbindolato mia sorella, se l'è scopata e l'ha lasciata. Ti basta come motivo?”
Rimango sorpresa da ciò, ma non riesco a realizzare che sia vero, David con me è diverso.
“Non è più così allora. Non mi sta abbindolando. Gli piaccio davvero.”
“Certo, certo! Allora facciamo così: quando ti avrà lasciata, non venire a piangere dal sottoscritto.”
“Piangere? Da te? Ma fammi il favore! Smettila di impicciarti nella mia vita, fattene una tua.” rispondo fredda.
“Possibile che me ne vado per tre mesi e quando torno ti trovo così?”
“Così come?”
“Cambiata, stupida, ingenua.”
Odio essere presa in giro, per questo gli mollo uno schiaffo in pieno volto.
Non abbiamo mai litigato, né discusso. Inizio a sentirmi male, un nodo al cuore che fa sprigionare in me mille brutte sensazioni. Gli voglio bene, ma detesto sentirmi dire quello che devo fare.
Scioccato dalla mia reazione, si alza e se ne va come se niente fosse.




Kaleidoscope's space:
182 anni per scrivere/pubblicare maaa ecco qui! Questo capitolo è dedicato a Francesca, se mi sono messa d'impegno a scriverlo è grazie a lei u.u 
  
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