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Autore: beljectjoner    26/07/2013    15 recensioni
Non pensavo di incontrarne uno. Ormai avevo perso le speranze. Ma l'arrivo di quello strano ragazzo, mi fece ripensare su tutto. Quello che so, e che ho incontrato il migliore di tutti...
Genere: Dark, Drammatico, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La verità


Legenda: Justin; Alice; Bonnie; Alex


JUSTIN’S POV:
Ormai Alice aveva scoperto tutto, ed ora è il momento di raccontarle tutto. Quello era il mio più grande segreto, ma lei ora sapeva, e non voglio più mentirle su nulla. Mi avvio verso il salone, con lei che mi segue alle spalle. La faccio accomodare su una delle poltrone, mentre io mi dirigo verso la libreria. Cerco un libro specifico, grande, che narra la storia di una famiglia del fine Ottocento. La storia della mia famiglia. Non ci metto molto a cercarlo, perché ricordo perfettamente dove l’ho messo. L’ho nascosto bene, per farsi che nessuno lo trovasse. Lo prendo, e andando verso Alice, poggio il libro sul tavolino di fronte a noi.
-Che cos’è?
-Un libro.. della mia famiglia.
Gli faccio cenno di prenderlo, e lei, incuriosita, comincia a dargli un’occhiata. Rimane in silenzio per qualche minuti, finché non sgrana quei suoi splendidi occhi azzurri.
-1874?
-Si.. primo marzo del milleottocento settantaquattro.. è la mia data di nascita. Mio padre e mia madre volevano tanto un figlio, ma non ci riuscivano. Ormai avevano perso le speranze. Poi un giorno mia madre capì di essere incinta. Mio padre mi diceva che quello fu il giorno più bello della loro vita. Quando nacqui io, tutti erano felici. L’intera Volterra sapeva cosa avevano passato i miei genitori per avermi, e la mia nascita fu quasi.. un miracolo.
-Aspetta.. che cosa? Volterra? Tu.. sei nato qui?
-Sono nato qui.. ho vissuto la mia vita qui.. finché non sono.. quasi morto.
-E allora, quella volta.. che mi hai chiesto  di fare un giro della città? La conoscevi già?
-Bhè diciamo di si.. io conosco la Volterra di centovent’anni fa, e quella di oggi.. è molto diversa da come la ricordavo io, a quei tempi..
-Continua la storia.. deve essere successo qualcosa un giorno..
-Sei intelligente per essere una diciassettenne.. comunque si.. Avevo diciannove anni quando conobbi Clelia; era la figlia di mio padre che venne a vivere da noi, dato che suo padre era fuori per lavoro..
Le racconto tutto. Dell’incontro di Clelia, di quando ero colpita da quella donna, e di quanto l’amassi.
-È lei la donna che..
-Si, proprio lei..
Le racconto di quando tutta la mia vita andò in frantumi. Quando vidi Clelia che si nutriva di un uomo innocente.
-Quando mi risvegliai, non capivo nulla. Mi sentivo.. diverso, ma non riuscivo a capirne il motivo. Per mia fortuna al mio fianco mi ritrovai Bonnie, che mi raccontò tutto quello che mi era successo, e mi insegnò come.. andare avanti.
..me lo ricordo come se fosse ieri..

*flashback*
-Andiamo Justin! Non è così difficile..
-È che.. è impossibile! Non ci riesco.
-Ma se non ci hai nemmeno provato! Allora ora ti spiego di nuovo come devi fare. Parte tutto dalla mente. Chiudi gli occhi, e corri. Corri come non hai mai fatto prima..
Faccio come dice Bonnie. Chiudo gli occhi, e svuoto la mente, facendo intensamente quello che devo cercare di fare. Un secondo dopo, un fruscio di vento, e apro gli occhi, sentendo la voce di Bonnie in lontananza.
-Justin? Justin!
Mi guardo intorno, e riesco a scovare tra gli alberi il corpo di esile di Bonnie. Senza nemmeno pensarci due volte, vado verso di lei, e non riuscendomi a controllare ancora bene, le vado addosso. Sembra che abbia fatto un solo passo per andare da lei.
-Visto!? Sapevo che ci saresti riuscito.
-Wow! È incredibile Bonnie..
-Già..

 
-Quindi è stata questa.. Bonnie, ad aiutarti?
-Si, mi insegnò a controllarmi.
-E Clelia? Che fine aveva fatto?
-Era scappata. Non voleva essere scoperta, e mi lasciò nelle mani di Bonnie.
-Wow, che stronza..
-Già, io l’amavo. Ma lei no, a quanto pare. Mi rovinò la vita, ed ora eccomi qui.
-E tuo padre..?
-Mio padre fu la cosa più brutta che dovetti mollare della mia vecchia vita. Non volevo metterlo in pericolo, e poi sicuramente si sarebbe spaventato di me. In quegli anni le storie sui vampiri circolavano molto, e quello non era un buon posto.. per un novellino.
Annuisce, comprendendo quello che dico. Feci pensare a mio padre, che fossi scappato, così non mi avrebbe mai cercato. Ed anche se lo avrebbe fatto, non mi avrebbe mai trovato.

-Non ha mai pensato, di fare una specie di.. dieta? Come nei film, con quei vampiri che odiano essere dei mostri, e quindi bevono sangue.. animale?
-Una volta ci ho provato. Per dieci anni ho bevuto sangue animale, pensavo di riuscire a vivere in quel modo. Ma alle prima goccia di sangue umano, persi il controllo. Ero in una cittadina al nord del Canada. Avevo sete, e decisi di entrare in un bar per bere qualcosa di forte, per non pensarci troppo. Anche se era da stupidi entrare in un bar piene di persone, ricche di sangue, quando hai fame.
Sorrisi leggermente, anche se non ci azzecca niente in questo momento.
-Cosa successe?
-Mi accomodai al bancone, dove chiesi uno scotch. Mentre bevevo, notai che duo uomini stavano litigando, ma non ci feci molto caso, anche perché non volevo essere partecipe di una stupida rissa. Stavo per alzarmi dallo sgabello per andarmene, quando uno dei due uomini si armo di una bottiglia vuota. La spacco in mille pezzi, e trafisse l’uomo di fronte a lui. Non riuscii a resistere; il sangue era troppo, ed ormai avevo già capito che il sangue animale non mi bastava più. Avevo fame, e così avanzai verso di loro. C’erano circa ventidue persone in quel bar, e non diedi loro nemmeno il tempo di capire costa stava succedendo. Li uccisi uno ad uno. Ormai ero fuori controllo. Quando Alessandra mi trovò i quelle condizioni, fu lei ad aiutarmi a ristabilirmi. Se non fosse stato per lei…
Non finisco la frase, e guardo verso di lei. Le si legge la sorpresa negli occhi. Non sembra più impaurita.
-Quindi anche Alex è..?
-Si.. ha quasi la mia stessa.. età
-E quella ragazza, Bonnie?
-Bonnie.. era una strega. Quando mi aiutò le fui grata, e la salutai, lasciandole vivere la sua vita. Solo un paio di anni dopo scoprii che bruciò sul rogo. Scoprirono cosa era e.. le streghe sono sinonimo di demonio.
-Se tu fossi rimasto con lei, forse avrebbe vissuto la sua vita
-Lo so, ma non sarebbe stato lo stesso. Lei.. voleva proteggermi! Anche se non me ne sarei andato di mia spontanea volontà, mi avrebbe obbligato lei. Era diventata come una sorella maggiore, per me.. e quando conobbi Alessandra, e le chiesi di venire a fare un giro qui per capire come stanno le cose, lo scoprì. Quando me lo disse.. ne fui distrutto.
Rimane in silenzio, pensando a chissà cosa.
-L’hai mai cercata? Clelia, intendo..
-Si, all’inizio la cercai. Volevo sapere perché mi aveva fatto quello. Ma dopo un po’ capii che era inutile.
Dopo qualche altro minuto di silenzio, all’improvviso Alice si alza dalla poltrona dove era seduta, e posando il libro narrante la storia della mia famiglia, fa un sospiro, e viene verso di me.
-Ti ho dato la possibilità di raccontare, ed io ti ho ascoltata. Ora sarà meglio che torni a casa. Devo pensare a tutto quello che è successo in questo giorno.. pazzesco?
-Va bene.. so che sembrerà una domanda stupida.. ma vuoi che ti accompagni?
-No, vado a piedi. Non preoccuparti, non dirò niente a.. nessuno.
Mi sorride leggermente, e mentre esce dalla porta, spero con tutto il cuore che non si allontani da me.
 
ALICE’S POV:
Non so.. come sentirmi.. Sono appena uscita dalla casa dove vivono due vampiri. Dove fino a cinque minuti fa il ragazzo che mi piace, e che credo di amare –nonché uno dei vampiri della casa- mi ha raccontato che ha quasi centocinquant’anni, e di come, e da chi, è stato morso. Penserete voi, che sia sconvolta, impaurita, e che vorrei scappare il più lontano possibile da Justin, dato che ho appena scoperto che è il mostro di cui ho tanto cercato e ricercato. Invece.. no. Non ho avuto paura mentre mi raccontava la sua storia; forse ero un po’ sconvolta, e sorpresa. Ma non impaurita. Anzi, mi faccio paura da sola a dirlo, ma ne ero.. affascinata. Vivere per tutto quel tempo, viaggiando in ogni singola parte del mondo.. anche se però vedevi tutte le persone a te care morire davanti a te. Mentre loro invecchiavano, tu rimanevi per sempre giovane. Cavolo, il ragazzo che mi piace dice di essere un vampiro, e non solo sono leggermente arrabbiata con lui, perché non me lo aveva detto prima, ma stavo pensando anche che la sua vita è magnifica, e che vorrei essere… no! Io.. non posso nemmeno pensarlo..
Torno a casa, sono circa le otto, ma fortunatamente stamattina ho mandato un messaggio ai miei dicendo che sarei andato al lago con Justin. Non avevano risposto, quindi poteva indicare solo due cose: o non sapevano rispondere al messaggio dato la loro minima intelligenza nell’usare i cellulari, oppure mi avrebbero fatto la ramanzina appena sarei entrata per la porta di casa.
Apro lentamente, e sento che la tv nel salotto è accesa, e sicuramente sono i miei genitori. E chi altro poteva essere se no?
-Mamma, papà? Sono tornata!
-Tesoro, buonasera!
Che strano.. non erano arrabbiati..
-Ehm, vado in camera, sono molto stanca. Buonanotte!
Mi mandano entrambi il bacio della buonanotte, e salgo frettolosamente le scale, per poi entrare in camera mia, e chiudere a chiave la porta. Perché l’ho fatto, non saprei. Ritornare in quella stanza, mi faceva ricordare alla settimana passata sul letto a coccolarmi insieme a Justin, a parlare e scherzare per ore ed ore, finché non usciva dalla finestra.
‘ora capisco perché era così facile salire fino alla finestra’ penso tra me e me.
Indosso il pigiama, e prima di andare a dormire sono indecisa se chiudere la finestra o meno, nel caso Justin sarebbe venuto durante la notte. Infine decido di rimanerla aperta, anche se trovo improbabile che venga, dopo che gli ho chiesto di lasciarmi, un po’ sola, per pensare..
Ma a cosa dovevo pensare!? A me Justin piace, e molto anche! E spero con tutto il cuore che all’improvviso mi piombi davanti entrando dalla finestra, e che mi baci, come aveva fatto quella mattina stessa..
 
JUSTIN’S POV:
Ormai sono passate un paio d’ore da quando Alice è tornata a casa. Fortunatamente so che è al sicuro, dato che l’unica cosa pericolosa in quella città sono io, a parte Alessandra. Spero con tutto il cuore che Alice, non ce l’avesse con me, o che, peggio ancora, avesse paura di starmi accanto. Sono disteso sul letto nella mia stanza, quando sento la porta aprirsi.
-Hey, Justin..
-Hey..
-Qualcosa non va?
Alessandra si che è una vera amica. Mi capisce al volo.
-No, va tutto bene.. A parte il fatto che quando io e Alice, siamo tornati dalla nostra gita al lago, lei è entrata in cantina, mentre io ero su in bagno a buttare delle fottute asciugamani nel cesto dei panni sporchi!
-Puoi spiegarti meglio?
-Ha visto le sacche di sangue..
Dalla bocca di Alessandra, ne esce solo un leggero ‘ooh’, mentre aspetta che continuassi a raccontarle dell’accaduto.
-Quando sono sceso dal piano superiore, ho visto che stava uscendo di casa. Aveva usato la scusa della mamma arrabbiata del suo ritardo..
Sorrido a quel ricordo. Era così bella, anche quando mentiva. Racconto il resto della storia, dino al ritorno a casa di Alice, facendola rimanere a bocca aperta.
-Così sa tutto.. E sa anche che io sono un vampiro?
-Si, lo sa. E anche se non gliel’avrei detto, avrebbe capito da sola. Scusa..
-Non preoccuparti. Non fa niente. Però quello che voglio sapere ora, è come è andata stamattina al lago. Dai raccontamelo!
-Bhè, siamo andati al lago in moto.. ci siamo divertiti.. e ci siamo.. baciati…
-Oddio, davvero!? E com’è stato?
-E stato.. incredibile. Alice, mi piace tanto. Anzi, credo quasi.. di amarla.
-Si! Finalmente! Justin, innamorato! Questa devo segnarmela!
Incomincia a scherzare e prendermi in giro, e per vendicarmi, le lancio un cuscino sul suo viso. Lei ovviamente ricambia, lanciandomene uno in faccia. Incominciamo una piccola battaglia con i cuscini, finché non ci accasciamo entrambi sul letto, ormai esausti. E finiamo per addormentarci insieme.

 

*Spazio Autrice*
Scusate il ritardo sorelle mie, ma ultimamente sto passando più tempo con la mia migliore amica, dato che domenica parte per un mese :'(..
Comunque ecco il nuovo capitolo, spero che vi piaccia! Grazie. <3

P.s.
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2016825&i=1 Questa è una mia nuova FF, e vorrei tanto che voi passaste, grazie se lo fate.
https://twitter.com/_beljectjoner Questo invece è il account Twitter; se volete chiedermi qualsiasi cosa.
Ancora Grazie Mille! <3

  
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