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Autore: we_willfinishlike_us    26/07/2013    2 recensioni
Jamie ha cercato di andare avanti, di metterci una pietra sopra, di chiudere con il passato ma non ci è riuscita. Ogni cosa, ogni piccolissima cosa le ricorda Harry.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jamie ha 18 anni, vive ad Holmes Chapel ed è stanca. Stanca di aspettare e di sperare che un giorno Harry possa ritornare da lei.
Sono passati millenovantacinque giorni dall’ultima volta che ha visto Harry. Tre anni esatti da quando prima di andarsene, Harry le ha detto che l’avrebbe chiamata e che avrebbe potuto raggiungerlo a Londra così sarebbero rimasti insieme. La loro relazione era durata sei mesi e Jamie non poteva affatto credere che quelle di Harry erano state parole al vento.
Tre anni, nessuna chiamata, nessun messaggio, neanche uno straccio di lettera e l’aveva persino bloccata su Twitter.
Jamie non aveva potuto fare a meno di chiedersi il perché del comportamento di Harry. Perché non l’aveva telefonata? Non si era degnato nemmeno di alzare la cornetta e di dirle “Senti, è finita.”
Harry non l’aveva telefonata per dirglielo ma Jamie l’aveva capito, non era stupida. Lo aveva capito quando, dopo 5 mesi dalla partenza di Harry, sui giornali uscirono foto di Harry e di bellissime ragazze. Tutte modelle con gambe chilometriche. Ne cambiava una al mese.
Le loro promesse erano andate in frantumi. Harry si era perso tutto. La gita in Europa di sette giorni, il ballo scolastico al quale le aveva promesso che l’avrebbe accompagnata, la cerimonia del suo diploma, tutte le feste alle quali dovevano andarci insieme a ballare e a scatenarsi come se non ci fosse un domani. Beh, non hanno fatto niente di tutto questo.
Harry è diventato una star di fama mondiale non riesce nemmeno a venire a trovare sua madre. Molto spesso è lei che parte e lo raggiunge in una di quelle tante città sparse per il mondo.
Jamie ha cercato di andare avanti, di metterci una pietra sopra, di chiudere con il passato ma non ci è riuscita. Ogni cosa, ogni piccolissima cosa le ricorda Harry. Da quando Harry era partito il giorno prima del suo sedicesimo compleanno, non aveva festeggiato nessuno degli altri compleanni seguenti. Si era limitata a tagliare la torta a casa sua con la sua famiglia e poi se ne era salita in camera, aveva tirato da sotto il letto il vecchio scatolone e si era messa a guardare tutte le foto. Ama guardare le foto della sua vecchia comitiva, la prima foto scattata con Harry nel parco dietro la panetteria e le foto di quando andavano al fiume d’estate e si schizzavano in acqua fino a quando Harry non la prendeva sulle spalle e la buttava in acqua. Rimpiange tanto quei giorni passati senza pensieri. Quando Harry sapeva ancora che lei  esistesse e se qualcuno le avesse detto come sarebbe andata a finire lei si sarebbe fatta una risata e avrebbe detto: “non sperarci amico, Harry non diventerà un ragazzo superficiale e maleducato, resterà sempre il ragazzo dolce e buono di sempre”.
 
E adesso che si trova in cucina davanti a tutta la sua famiglia, il giorno del suo diciottesimo compleanno, con una torta sul tavolo, uno scatolone in mano, a leggere un biglietto:
“Da: Harry
Per: Jamielle
Non credo che le mie scuse possano entrare in un biglietto di quattro righe ma ti chiedo di aprire il mio regalo e indossarlo. Ti aspetto al nostro posto.”
Jamie è rimasta imbambolata, non può credere che Harry sia di nuovo qui e soprattutto che l’abbia cercata, che si ricordi la panchina dove si sedevano ogni giorno dopo scuola. Le viene da piangere ma si limita a guardare sua madre negli occhi che le dice “cosa aspetti? Vai da lui”.
Jamie sale in camera sua, indossa il vestito e corre, corre come non ha mai fatto in vita sua, corre per non prendere quel treno che arriva e parte, fa dei giri immensi e poi torna all’improvviso. Quel treno che farebbe bene a chiamarsi “amore”. Ed è allora che bisogna essere pronti, pronti a prenderlo e iniziare di nuovo o semplicemente continuare quello che si era interrotto.
 
Jamie lo vede lì, in piedi ad aspettarla. Si ferma a guardarlo. Quant’è cambiato. I suoi capelli non sono più ricci come una volta, forse sarà alto 1.80, non è più un ragazzino e lo smoking gli dona moltissimo.
Jamie non fa in tempo a dire una parola che Harry inizia a parlare:
“Ho sbagliato e voglio chiederti scusa. Quando sono partito non sapevo a cosa sarei andato incontro. Ti avevo promesso che saremmo potuti stare insieme anche una volta partito, ma la vita di una celebrità non è solo quella che appare in tv e non è solo concerti e interviste. La vita di un cantante di una band come la mia è insulti, odio, regole da rispettare e io non potevo trascinarti in quello schifo, tu sei così sensibile, non potevo farti arrivare minacce di morte giorno e notte.
Ho conosciuto molte persone, sono uscito con molte ragazze ho provato a dimenticarti, volevo dare un taglio al passato, non sono neanche tornato più qui per non incontrarti perché sapevo che se ti avessi rivista non me ne sarei più andato. Ma non potevo permettermelo, per un contratto, per la mia carriera e per quella degli altri ragazzi, allora ho deciso di andare avanti, ma tu sai che ho sempre creduto al destino e quando Gemma un mese fa mi ha portato uno scatolone con la mia vecchia roba, ho trovato il mio vecchio cellulare e tutte le nostre vecchie foto. Lì ho capito che forse la nostra storia non poteva finire così. Ho passato notti intere a rileggere i nostri vecchi messaggi e noi ci amavamo Jamie. E chissà forse ci amiamo ancora”.
Jamie ha gli occhi lucidi, quanto aveva desiderato che Harry tornasse e ora che è qui davanti a lei, non può fare a meno di buttarsi tra quelle braccia che le sono mancate tanto. Parte la musica e ballano un lento, Harry le sussurra all’orecchio che avrebbero dovuto far finta di essere al ballo scolastico. E per finire in bellezza non poteva mancare la pioggia, quella pioggia che fa sempre da spettatrice agli innamorati.
Le migliori storie d’amore si sono interrotte e poi riprese sotto la pioggia.
 
 
 
Questa storia la trovo molto banale, ma ho voluto pubblicarla per sapere cosa ne pensate voi.
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