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Autore: ELIOTbynight    26/07/2013    5 recensioni
E se Naruto, dopo la missione dell'insetto Bikochu, non si fosse mai dimenticato di quella ragazza bellissima che aveva visto alla cascata?
E se scoprisse che si trattava proprio della piccola Hinata, ormai diventata più forte dopo l'ultima esperienza passata?
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie
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La Dea Della Cascata

 

 
*

 
Azzurro.
C’è dell’azzurro nell’aria.
Un’atmosfera insolita, un senso di leggerezza, d’illusione. Pare di essere in un mondo parallelo.
Sento una freschezza nuova, come se inspirassi un’aria sacra, un’aria azzurra … azzurro chakra.
Avverto un chakra particolare nei dintorni, qui, in mezzo alle rocce e agli alberi.
La mia vista si sposta e assisto a un miraggio.
E’ una cascata, piena d’acqua viva e zampillante, che splende sotto le stelle.
Ma lì, nel cuore di questa paradisiaca immagine, vedo qualcos’altro … ma cosa?
Aguzzo la vista e mi rendo conto che è una ragazza.
È nuda, spoglia di ogni ostacolo che le impedisca di muoversi.
Tutto intorno c’è una nube di chakra celeste, cristallino, che si muove sinuosamente insieme a lei e all’acqua della cascata.
È un angelo.
Come se mi dimenticassi di esistere, mi blocco ad ammirare quella meravigliosa figura, rapito.
Non avevo mai assistito ad uno spettacolo così straordinario e sorprendente.
Sembra una regina, una dea … non sembra nemmeno reale.
Muovo debolmente una mano; voglio raggiungerla, voglio ... voglio …
Eccola, mi prende, mi trascina via con sé. Precipito in un dolce oblio, un vortice profondo, che somiglia ad una grande e confusa sfera di chakra, composta da mille e mille sfumature di energia cerulea.
Queste sfumature, queste linee si fanno sempre più definite … e diventano una rete, una fitta rete che m’imprigiona dolcemente.
Una rete che si muove a scatti, confondendomi, facendo sì che io mi ponga mille domande.
Vedo una mano, due mani. Piccole mani delicate, ma forti come due lame, che costruiscono ancora strati di questa infinita rete di energia pura.
E io ci sono dentro, mi ci sento prigioniero, cerco affannosamente una via d’uscita.
Le due mani compiono le stesse mosse impercettibilmente rapide, ma tra un movimento e l’altro distinguo una sagoma. È un viso.
Quegli occhi … io li ho già visti.
Quegli occhi, due occhi di perla, preziosi come due lune, splendenti e pieni di forza.
A poco a poco, questa bellissima visione si rende sempre più nitida, mentre io continuo a chiedermi chi sia a guardarmi in quel modo, con quello sguardo che mi ammalia sempre di più.
Ecco, ora riesco a vedere, ma … è lei. Sì, è proprio lei.
Colei che mi ha stupito, colei che mi ha fatto comprendere che cos’è il vero coraggio.
È lei … piccola Hinata
 
*
 
Naruto fu svegliato da un raggio di sole che penetrava dalla sua finestra e gli andava a battere proprio addosso. Il primo impulso fu di strofinarsi gli occhi, ancora gonfi di sonno. La solita pesantezza mattutina iniziò a opprimerlo sulle spalle … il giovane ninja non aveva proprio voglia di alzarsi.
- Umpf … - borbottò, affondando la faccia nel cuscino. - E’ già giorno!-
Il ragazzo si mise lentamente seduto e spalancò la bocca in un sonoro sbadiglio, poi passò distrattamente una mano in mezzo ai capelli dorati, che risplendettero alla luce del sole.
Fu proprio il sole a sorprenderlo di nuovo e a fargli spuntare un bel sorriso. Dopotutto, Naruto era sempre felice di cominciare una nuova giornata.
In totale assenza di pensieri – la sua mente era ancora troppo addormentata per partorirne anche solo uno – Naruto aprì il frigorifero alla ricerca di un pasto degno di lui. Sgranò gli occhioni azzurri, deluso nel vedere che di invitante c’era solo il latte in scatola. Allungò una mano e lo prese, sospirando.
- Uffa, mi tocca fare la spesa … - sbuffò lui, sedendosi ed aprendo la confezione.
Sul tavolo era rimasto abbandonato un bicchiere e Naruto ci versò lentamente il latte dentro. Il movimento del liquido che scendeva gli ricordò improvvisamente il sogno che aveva fatto quella notte.
L’immagine della cascata gli saltò subito alla mente, per poi sovrapporsi a quella della misteriosa ragazza che pareva danzare in un’insolita sfera di chakra.
“Come al solito Kiba non mi ha preso sul serio, ma io sono assolutamente certo che quella ragazza fosse vera!” rifletté il ninja della Foglia, inghiottendo avidamente la sua semplice colazione. “Non credo che mi capiterà mai di rivederla … Accidenti, se non fosse sparita!”
Con un altro sbadiglio, Naruto bevve ancora un po’ di latte e poi balzò in piedi per andare a vestirsi. Mentre lo faceva, si domandò come mai fosse apparsa nel suo sogno anche la sua amica Hinata.
“Possibile che la performance di Hinata mi sia rimasta così impressa da averla sognata? Beh, d’altro canto è stata davvero forte contro quei tre delinquenti!”
Il ninja finì di vestirsi, poi rimase per un attimo fermo, in preda ai tanti pensieri che gli si stavano accumulando in testa.
Rivide Hinata compiere quella strana tecnica di difesa, con cui era stata capace di respingere gli attacchi dei nemici. Aveva fatto tutto da sola, senza l’aiuto dei compagni, che erano prigionieri. Naruto non si sarebbe mai aspettato un cambiamento del genere da parte della giovane Hyuga, sempre stata timida e mite di carattere.
Hinata aveva fatto progressi … e Naruto ne fu molto contento. Al ricordo dell’amica che gli era quasi svenuta tra le braccia per la stanchezza, sorrise di orgoglio.
Il ragazzo si affacciò alla finestra. In cielo non c’era uno straccio di nuvola e il calore del sole metteva allegria. Con entusiasmo, Naruto esclamò:
- Che bella giornata! Penso proprio che mi farò un giretto!-
 
 
Il villaggio era immerso come al solito nella sua routine. Dovunque si girasse, Naruto vedeva persone a lui familiari indaffarate in chissà quali ordinarie faccende. Invece lui aveva intenzione di dedicare la giornata ad un’attività che amava: tanto ozio rilassante. Naruto sorrise tra sé al pensiero, anche perché quell’abitudine lo faceva sentire a casa. Passeggiava con le mani unite dietro la testa, inspirando a pieni polmoni quell’aria primaverile. Di tanto in tanto salutava qualche amico o qualche conoscente a cui tempo prima aveva fatto uno scherzo, ricevendo un’occhiataccia in risposta.
- Ah, è quello che ci vuole, dopo l’ultima missione che ho dovuto affrontare … - si disse il ninja, beato.
“Anche se è finita tutt’altro che bene, uffa, che figuraccia!” pensò subito dopo, corrucciando il viso.
Più tardi, all’angolo della strada che stava percorrendo, Naruto avvistò Sakura, intenta a discutere animatamente con Ino. Il giovane ninja biondo allargò un sorrisone e corse verso la sua adorata compagna di squadra, esclamando:
- Hey, ciao Sakura!!-
Lei, notando il ragazzo avvicinarsi in fretta, spalancò le orbite.
- Oh no, sta arrivando quel rompiscatole di Naruto!- fece, scandalizzata.
Ino rincarò la dose, sospirando:
- Il solito idiota … -
Naruto raggiunse le due kunoichi e con il solito sorrisone esagerato salutò:
- Sakura, che bella sorpresa! Oh, ci sei anche tu, Ino.-
- E mi nota solo adesso?- borbottò la bionda tra sé.
L’altra alzò rabbiosamente un pugno in aria, per nulla intenzionata a trattenersi a lungo con il ragazzo.
- Che cosa vuoi, Naruto??- sbraitò. - Pensavo avessi capito che non ti conviene farti vedere per un bel pezzo, a meno che non mi riporti il mio Sasuke!-
Con disappunto, lui si grattò la nuca ed esordì:
- Ma non è giusto, non ti posso neanche salutare … -
- Guardalo, Sakura, è il solito imbranato. Scommetto che non fa altro che escogitare stratagemmi per conquistarti, uno più stupido dell’altro!- commentò Ino con evidente pietà nei confronti di Naruto.
Quest’ultimo reagì d’impulso:
- Smettila di parlare a vanvera, perché non è vero! Per la cronaca, questa notte ho sognato un’altra ragazza che non è Sakura!-
Il giovane ninja si accorse troppo tardi delle parole che aveva appena tirato fuori e si tappò velocemente la bocca con le mani, imbarazzato.
- Senti senti, allora Sakura non è l’unica a piacerti … - fece ancora Ino, sorniona.
- No, aspetta, non fraintendere!- disse Naruto, mettendo le mani avanti. - E’ stato solo un caso che sognassi quella ragazza, che tra l’altro non è così bella come Sakura … -
Cercava di distogliere l’attenzione dalla novità e rendere le cose com’erano sempre state, ma Naruto sapeva che in realtà la misteriosa ragazza che aveva visto era molto, ma molto più bella della sua Sakura. Il problema era che gli pesava ammetterlo.
Inoltre, anche la kunoichi dai capelli rosa s’incuriosì:
- Invece io sono curiosa di sapere chi fosse … Naruto, forza dimmelo!-
- No, non voglio! Perché dovrei??-
- Dimmi subito chi era la ragazza che hai sognato o ti tiro un pugno!!- gridò ancora lei, terrorizzando il compagno di squadra.
Il biondino cacciò un urlo dallo spavento e poi fece:
- Non lo so, non l’ho mai vista in faccia!-
- Uffa, eppure dev’essere per forza qualcuno che conosciamo … - disse Sakura, pensierosa. - Prova a descriverla.-
Il ragazzo non ne aveva molta voglia, perché non era riuscito a liberarsi di quell’argomento, ma obbedì per evitare un’altra sfuriata da parte dell’amica.
- Beh, mi sembra di ricordare che fosse molto magra, non particolarmente alta … ah, e aveva i capelli corti e scuri! Era così leggiadra mentre si muoveva, sembrava che non avesse peso!-
Naruto si sorprese, notando il suo stesso sorriso che si allargava sempre di più man mano che parlava di quella straordinaria dea della cascata. Sakura e Ino ci rifletterono su per un momento.
- Una ragazza magra con i capelli corti e scuri? Incredibile, non mi viene in mente niente … -
- Aspettate un attimo!- esclamò poi Ino. - Ma questa è la descrizione di Hinata!-
Sentendo quel nome, Naruto ammutolì. Aveva sognato anche lei quella notte ... e se non fosse una coincidenza?
- Ma sì, hai ragione! E’ proprio Hinata!-
E se le due figure femminili di quella notte fossero in realtà la stessa persona?
- Quindi mi stai dicendo che stanotte hai sognato Hinata? Questa mi giunge nuova!-
E se la misteriosa e bellissima ragazza della cascata … fosse proprio la piccola Hinata?
Naruto non poteva crederci. Le immagini che aveva visto quella notte ricominciarono a sovrapporsi l’una all’altra nella sua mente, fondendosi insieme, come per convincere il ninja che era proprio così. Eppure no, lui non riusciva a realizzare la cosa.
- Allora, zuccone, è Hinata la ragazza che hai sognato, no??-
Sentendo le parole di Sakura, Naruto si risvegliò dal lieve stato di trance in cui era caduto e si giustificò:
- Ah, può essere. Sì, forse è lei, siccome eravamo insieme nell’ultima missione … E’ stata molto brava in combattimento e mi è rimasta impressa la sua tecnica; forse è per questo che l’ho sognata!-
Per convincere ancora di più le ragazze Naruto si mise a ridere, ma loro non erano molto convinte. Tuttavia, volevano liberarsi di quel rompiscatole, così lo assecondarono.
- D’accordo, se lo dici tu … Beh, noi dobbiamo andare, c’è un negozio in cui dobbiamo fare un salto, vero Ino?-
Detto ciò, le due amiche si congedarono, soddisfatte per non avere più il ninja tra i piedi. Aveva appena avuto il tempo di salutarle, poi lui ripensò alle loro affermazioni.
“Hinata, piccola Hinata … possibile che fosse proprio lei?”
La parte più razionale di lui era d’accordo con quello che avevano detto le ragazze; in fondo era assolutamente fattibile che quella ragazza fosse Hinata. Naruto, però, non riusciva a crederci ancora completamente. Aveva bisogno di conferme, aveva bisogno che la verità gli venisse sbattuta davanti. Solo allora ci avrebbe creduto.
 
 
Aveva deciso: ne avrebbe parlato direttamente con lei.
Naruto era fatto così, nelle cose doveva essere diretto. Ecco perché ora marciava a passo di carica verso casa Hyuga, non senza porsi mille domande oltre a quelle che si era già fatto.
Ripensò a quando l’aveva vista nella cascata la prima volta. Perché Hinata era lì nel pieno della notte? E perché non voleva farsi scoprire? Nascondeva qualcosa?
Ma soprattutto … possibile che non si fosse accorto prima di quanto fosse … bella?
Se avesse avuto la conferma che quella ragazza era proprio Hinata, per Naruto sarebbe stata una rivelazione. Avrebbe sicuramente guardato l’amica con occhi diversi e in fondo il giovane ninja ne era consapevole, ma questo cambiamento era ancora troppo grande da accettare. L’unico modo per abituarsi a quella nuova idea era accertarsene nel modo più diretto e semplice possibile.
Eccola, la dimora del clan Hyuga. Naruto era abbastanza sicuro di trovare Hinata lì, in casa o nel giardino. Si fermò un attimo, prima di avvicinarsi e chiedere di entrare.
“Spero solo di non parlare impulsivamente come mio solito! Chissà il vecchio Hiashi che cosa dirà vedendomi … aiuto!”
Il capostipite del clan Hyuga stava sorseggiando tranquillamente del tè nel cortile interno, quando da una finestra notò con la coda dell’occhio il ninja biondo che si aggirava intorno alla casa con aria strana. Anche Naruto se ne accorse e s’immobilizzò con un’espressione scandalizzata sul volto.
Vicino a Hiashi stava passando la primogenita Hinata con altre due tazze di tè su un vassoio, quando il padre le domandò:
- Scusami, Hinata, ma quello non è il ragazzo che custodisce il demone della Volpe a Nove Code?-
La ragazza si bloccò, stupita. Spostò lo sguardo nel punto in cui anche il padre stava guardando ed arrossì.
- Oh, sì!- esclamò lei. - Quello è Naruto!-
- Credo che ti stia cercando … - aggiunse Hiashi con aria sospettosa.
- Non preoccuparti, papà.- disse Hinata, posando il vassoio. - Posso pensarci io, non c’è bisogno che ti disturbi. Tu e Neji continuate pure con l’allenamento.-
Hiashi non poté fermare la figlia davanti a quel suggerimento datogli in un tono così gentile. Neji era appena arrivato e stava prendendo la sua tazza di tè, ma prima di bere si soffermò a fissare la cugina che correva fuori per parlare con l’amico.
“Che cosa vorrà Naruto da Hinata?” si domandò Neji con serietà.
Mentre Hiashi e Neji terminavano il loro allenamento, Hinata aveva raggiunto Naruto fuori da casa sua. Il ragazzo si stupì nel veder arrivare proprio lei e per un momento ebbe proprio l’impressione di non sapere cosa fare. L’amica si avvicinò e sfoderò un timido sorriso, arrossendo leggermente.
- Ciao, Naruto, come va?-
L’altro sorrise di rimando, solare come sempre:
- Ciao, Hinata! Sto bene, sono venuto a fare un salto per … ecco, per salutarti!-
Hinata ebbe la vaga sensazione che il comportamento di Naruto fosse un po’ diverso rispetto al normale, ma il ninja se ne accorse molto meglio di lei.
“Che mi succede? Io so sempre cosa dire! Perché ora invece no?”
Il ragazzo decise di rimediare aprendo un’ampia conversazione:
- Allora, ti stavi allenando, per caso?-
- Beh, non ancora.- rispose lei. - Ora è il turno di Neji, ma tra non molto voglio cominciare anch’io ad allenarmi.-
- Ah sì? In effetti Shino e Kiba mi avevano detto che hai iniziato ad allenarti seriamente … -
Hinata divenne rossa in viso ed abbassò un po’ gli occhi, confermando con un lieve cenno della testa. Naruto rifletté, corrugando la fronte:
- Ora che ci penso, forse è meglio che anch’io continui i miei allenamenti … E’ l’unica cosa da fare, visto che non posso andare a cercare Sasuke!-
- Sono sicura che migliorerai molto.- fece la ragazza con un’occhiata amichevole. - Anch’io voglio migliorare, sai, ci tengo molto … -
Naruto ammutolì a quella piccola confessione di Hinata, che sorrise tra sé. Lui notò qualcosa di nuovo in quell’espressione, una sicurezza che in lei non aveva mai visto. Ebbe una specie di dejà-vu e ricordò improvvisamente quel grande scontro cui aveva assistito durante l’ultima missione e l’inaspettata bravura dell’amica.
 
<< Hinata non si è mai data per vinta. Ha insistito, ce l’ha messa tutta per riuscire e alla fine ce l’ha fatta. Ciò che vedi è il risultato della sua fatica. >>
 
Quelle parole, che aveva sentito da Shino, gli balzarono in testa senza che se ne rendesse conto e la dimostrazione era davanti a lui. Era in quel sorriso piccolo e timido, era in quello strano bagliore che sembravano emanare quegli occhi. E come in fondo si aspettava, Naruto cominciò a vedere Hinata sotto una luce diversa.
Prima che il giovane ninja potesse commentare, lei trasalì.
- Oh, Naruto, devo andare. Tocca a me allenarmi adesso … ci vediamo, a presto!-
Hinata sfoderò un altro sorriso e corse verso casa, agitando una mano verso il suo adorato Naruto.
- Ciao Hinata, alla prossima!!- ricambiò lui con entusiasmo.
Quando lei fu ormai dentro, il ragazzo sospirò e fece per andarsene, ma senza aspettarselo vide Neji arrivargli tranquillamente incontro. “Che cosa? Che ci fa qui lui??” pensò drammaticamente Naruto.
Il cugino di Hinata alzò stancamente una mano in segno di saluto:
- Hey, Naruto … qual buon vento?-
Come al solito, Neji lo guardava con una certa diffidenza. Lo trovava un personaggio davvero strano e a volte anche pericoloso. Non capiva come Hinata potesse apprezzare così tanto uno come lui.
- Ciao, Neji!- rispose il biondo, ridendo con un po’ d’imbarazzo. - Passavo di qui e ho pensato di salutare! Spero di non avervi disturbato … -
Neji mise le mani in tasca e lo squadrò, poi si voltò nella direzione che aveva preso la cugina per tornare in casa. Con la solita compostezza e la solita serietà, esordì:
- Ho sentito che Hinata se l’è cavata piuttosto bene durante la sua ultima missione … -
- Sì, è vero. E’ stata fantastica!- esclamò Naruto.
- Direi che sta facendo progressi.- continuò l’altro. - Non l’avevo mai vista così determinata. Devo riconoscere che si sta impegnando tantissimo per migliorare le sue abilità ed acquisirne di nuove.-
Naruto gli chiese subito:
- Ammettilo, hai visto anche tu i risultati, non è vero??-
- Già. Detesto ammetterlo, ma … sta diventando veramente forte.- sentenziò Neji con un sorriso sornione.
Il ninja dai capelli d’oro ammutolì. Neji non era il primo a dire una cosa del genere.
 
<< Lei è forte. Lo è più di quanto pensi. Dico davvero. >>
 
Naruto aveva già avuto modo di apprezzare i miglioramenti di Hinata, ma non si era mai accorto di quanta dedizione e quanto lavoro ci fosse stato dietro. Quella ragazza aveva impiegato davvero tutta se stessa in quegli allenamenti, si era prefissata un obiettivo ben preciso e non si sarebbe arresa mai e poi mai. Il ninja se ne accorse solo guardando l’espressione di Neji, un’espressione di … rispetto.
Finalmente Hinata stava ottenendo anche il rispetto di suo cugino ed era una cosa troppo importante da trascurare. Piano piano, lei avrebbe stupito tutti. Aveva questo enorme desiderio di farsi vedere, di dimostrare che anche lei era coraggiosa ed in grado di farcela anche nelle situazioni più difficili.
In questo, Hinata era simile a Naruto.
 
<< Forse l’ha fatto per ottenere il riconoscimento di suo padre, anzi, il riconoscimento di tutti. >>
 
Già, e lui non se lo sarebbe mai immaginato, se non avesse visto l’espressione di Neji, se non avesse sentito le parole di Shino, se non avesse assistito lui stesso alla dimostrazione di forza e di coraggio della sua amica.
Ma ciò che infine lo sorprese di più, fu che Hinata, nonostante tutto, non aveva mai smesso di essere se stessa. La sua gentilezza, il suo altruismo, il suo affetto non erano mai cambiati e anzi, erano proprio queste nobili virtù a fare di lei una persona speciale.
Naruto ripensò a tutte le volte che Hinata l’aveva aiutato o gli era stata vicino. Ripensò al fatto che l’idea dell’ultima missione era stata proprio sua e ripensò a quando poco prima gli aveva sorriso prima di andarsene.
Solo in quel momento, Naruto comprese l’importanza di quelle piccole cose.
 
<< … ma soprattutto, lei voleva essere apprezzata da te, Naruto. >>
 
- Sì … Sì, hai ragione.-
Il ninja biondo pronunciò appena queste parole, ma l’altro non ci fece quasi caso e si congedò.
- Beh, io me ne vado. Voglio assistere all’allenamento di Hinata … A presto!-
- Ci vediamo, Neji!-
Mentre il giovane Hyuga si allontanava, Naruto restò immobile dove si trovava. Ormai ne aveva la piena convinzione: la ragazza della cascata era proprio Hinata.
Certo, non poteva essere che lei. Una persona così bella, così speciale, dalla forza e dal cuore così grande … non poteva essere nessun’altra.
“L’ho sottovalutata. Ah, come ho potuto essere così superficiale? Hinata è … è una ragazza straordinaria. E io, idiota, perché non me ne sono mai reso conto prima?”
 
 
Prima ancora di accorgersi di essere sveglio, Naruto sbadigliò sonoramente ed aprì gli occhi, prendendosela comoda. Fissò il soffitto, cercando di mettere ordine nei suoi pensieri, e sorrise.
L’aveva sognata di nuovo.
Naruto aveva ormai perso il conto, ma erano diverse notti che Hinata veniva a trovarlo di notte nei suoi sogni. La scena era sempre la stessa, anche se ogni volta si aggiungevano dei particolari. Un sorriso, un profumo, un movimento insolito. Per questo ogni sera Naruto non vedeva l’ora di prendere sonno per poter sognare la sua piccola Hinata, che danzava nella cascata ed incitava dolcemente il ragazzo ad unirsi a lei.
Sospirò beato. “Che bel sogno!” pensò, chiudendo gli occhi e tentando di rievocare le immagini che quella notte aveva nuovamente vissuto.
Quelle immagini gli erano entrate nel cuore, a poco a poco, con dolcezza. Ed ogni giorno, quando Naruto si fermava a pensare tra un allenamento e l’altro, qualcosa che riguardava Hinata gli tornava sempre in mente. Insomma, andò a finire che tutto cominciò a ricordargli lei e dopo quello che aveva scoperto, visto e sentito, Naruto non riuscì più a smettere di pensare a Hinata.
Ciò di cui però non era cosciente era che pensava a lei con piacere, come se fosse la causa di ogni suo sorriso. Quando si alzava al mattino e quando andava a letto la sera, quando si allenava e quando non faceva nulla di particolare: Hinata era sempre lì per lui, come un angelo custode … di cui Naruto si era lentamente ed inconsapevolmente innamorato.
Quella mattina il ragazzo si fermò a contemplare il Villaggio della Foglia dalla sua balaustra preferita, prima di fare il solito giro per la zona. Stavolta, però, non si concentrò su ciò che vedeva, bensì su ciò che pensava. Era lei, sempre lei, inevitabilmente lei: Hinata Hyuga.
Una folata di vento gli scompigliò la chioma dorata e a quel punto Naruto spalancò di più gli occhioni azzurri.
- Che ci faccio ancora qui? Voglio andare a trovarla!-
 
 
Hinata era circondata dai soliti alberi, concentrata sul suo allenamento. Era da un po’ che riduceva velocemente dei tronchi in piccoli pezzi e li triturava subito dopo con la sua tecnica nuova di zecca, la Tecnica Protettiva delle 64 Chiusure. Al termine dell’ennesima, sentì improvvisamente una voce familiare.
- Buongiorno, Hinata!-
La ragazza sussultò ed ebbe l’impressione di perdere qualche battito del cuore. Arrossì senza accorgersene e si rese conto che a parlare era stato proprio Naruto. Si voltò e dopo un attimo di smarrimento sorrise timidamente:
- Ciao, Naruto. Sei venuto per allenarti?-
- In realtà voglio farti una proposta.- rispose lui, mettendo le mani sui fianchi con fierezza. - Avresti voglia di combattere in un duello?-
Hinata trasalì. - Un du-duello?-
L’altro continuò con aria amichevole:
- Spero che non ti dispiaccia … Non lo trovi perfetto per misurare le nostre capacità e vedere quanto siamo migliorati?-
Incerta, lei dovette rifletterci un momento. Un duello con il suo amato Naruto? Avrebbe perso sicuramente. Non era abituata, in fondo, ad averlo vicino in situazioni del genere. Avrebbe perso la concentrazione e …
Ma a che cosa era servito, allora, tutto il suo lavoro? Come avrebbe verificato il suo livello se non in quel modo? E se fosse riuscita a vincere? Avrebbe dimostrato a Naruto il suo valore! Non poteva tirarsi indietro.
Il suo sguardo si fece serio ed annuì:
- Hai ragione. Chissà se riuscirò a batterti … -
Naruto considerò la sfida come accettata e si mise subito in posizione di guardia, stringendo i pugni. “Anch’io voglio proprio vedere se riesci a battermi!” pensò lui, divertito.
Hinata riattivò velocemente il Byakugan, l’abilità innata del suo clan, ed imitò Naruto nella posizione.
Il duello stava per iniziare. Ciò che i due non potevano sapere era che da quel duello non sarebbero emersi solo i miglioramenti dei due ninja, ma anche le loro sensazioni e i loro sentimenti attraverso la lotta.
Naruto si fece avanti immediatamente, fiondandosi verso Hinata in un attacco frontale come di consueto. La ragazza trovò il modo di reagire ed iniziò a scansare o magari bloccare i colpi che lui cercava di sferrarle; il tutto sempre nel suo particolare ed aggraziato stile di combattimento, la Tecnica del Pugno Gentile.
Tra un pugno e l’altro, Hinata vedeva accentuarsi l’espressione divertita di Naruto. Quest’ultimo, invece, indagava nello sguardo intenso e concentrato dell’amica per capire se fosse preoccupata.
“Sembra soddisfatto! Forse dovrei dargli un colpo più forte degli altri … sono sicura che non gli farò troppo male!” pensò Hinata, prima di bloccare l’ennesimo pugno e poi tirarne uno piuttosto potente all’altezza della spalla dell’avversario.
Al contrario di come lei si aspettava, Naruto fu sbalzato indietro di qualche metro e cadde. La ragazza si fece subito ansiosa, temendo di averlo colpito troppo forte. Tuttavia, lui si appoggiò sui gomiti e si massaggiò il punto dov’era stato colpito, senza dare molti segni di debolezza.
- Caspita! Che botta, complimenti!- gemette il ninja, per poi alzarsi subito in piedi ed esordire: - Non mi lasci altra scelta, Hinata ... Tecnica della Moltiplicazione del Corpo!-
Naruto posizionò le mani formando il sigillo del suo jutsu preferito e con uno sbuffo comparvero una decina di sue copie, che circondarono Hinata. Quest’ultima ebbe solo il tempo di rendersene conto, perché tutti i Naruto balzarono subito in aria e con un grido di battaglia alzarono i loro pugni per colpirla.
A quel punto, nemmeno Hinata ebbe altra scelta se non ricorrere ad una tecnica così funzionale da permetterle di difendersi ed attaccare in contemporanea.
- Rotazione Suprema!-
Hinata iniziò a far roteare rapidamente e sinuosamente allo stesso tempo i piedi, cosicché il suo corpo potesse seguire il loro movimento. Le bastò alzare le braccia, concentrare il chakra sui palmi delle mani e il gioco era fatto: Hinata creò attorno a sé uno scudo sferico formato dal suo stesso chakra, che si muoveva a velocità supersonica e le permetteva di respingere i pugni di Naruto, colpendo tutte le copie abbastanza forte da farle dissolvere nell’atmosfera in una serie di sbuffi. Quando tutte le copie furono svanite, la ragazza smise di girare su se stessa. Con sua grande sorpresa, notò che era rimasta sola. Il vero Naruto si era nascosto!
In quello stesso istante, l’amico la osservava dalla cima di un ramo dietro di lei. “Non si è persa d’animo ed ha reagito sempre nel modo giusto. Brava, Hinata, sono proprio contento che tu sia diventata così forte!” rifletté lui, sorridendo tra sé.
“Per ora siamo ancora pari.” pensò invece la kunoichi. “Ma non posso distrarmi e permettergli di ottenere il vantaggio. Devo concentrarmi … Dove sei, Naruto?”
Le bastò intensificare un po’ la sua arte oculare per riuscire a vedere l’avversario.
- Eccoti!- esclamò, girandosi di scatto e notando che Naruto aveva spiccato un salto e la stava già per colpire.
Il pugno che il ragazzo si accingeva a sferrare fu prontamente fermato dalla mano di Hinata. In quella frazione di secondo, i due si scambiarono un’occhiata veloce: Naruto pareva molto più agguerrito di prima e sembrava determinato a vincere; dopotutto era ancora orgoglioso delle sue abilità e Hinata si sentì un po’ in soggezione per questo. Non era più così sicura di riuscire a mantenere la concentrazione ancora a lungo.
Lo scontro proseguì ancora corpo a corpo. La ragazza ce la stava mettendo tutta per riuscire a colpire l’amico, ma quest’ultimo vanificava tutti i suoi tentativi. Di fronte alla determinazione e alla volontà di Naruto, lei perdette lentamente fiducia nelle proprie capacità e non si sentì più in grado di eguagliarlo.
Arrivò un momento in cui Hinata perse di poco l’equilibrio e Naruto ne approfittò per darle un pugno proprio in pieno stomaco. Al lamento di lei, il ragazzo si rese conto che l’amica era per il momento incapace di reagire. Ne approfittò quindi per far comparire una copia di se stesso ed aspettare che questo lo aiutasse a manipolare un po’ del suo chakra sulla sua mano.
- Vediamo come reagisci a questo!- fece lui con tono di sfida.
Hinata alzò gli occhi, stordita. Vide il sorriso beffardo di Naruto, i suoi profondi occhi azzurri … e in quell’istante non riuscì a pensare ad una mossa per evitare l’imminente attacco. Come accadeva quando lo incontrava per strada all’improvviso, Hinata andò in preda al panico e perse la capacità di pensare.
Il suo sguardo si spostò su una piccola sfera di chakra celeste che ruotava a velocità incredibile sulla mano del ragazzo. Quando la copia del ninja scomparve, egli capì che poteva sferrare il suo attacco ed alzò il braccio.
- Rasengan!-
Prima che il Rasengan andasse a segno, però, Naruto notò qualcosa negli occhi di Hinata. L’amica sapeva già che non sarebbe riuscita ad evitare quel colpo e si era già rassegnata.
“… Ma cosa sto facendo?” si domandò lui.
Durante il combattimento si era già dimenticato del sogno, della cascata, delle parole di Shino, del rispetto di Neji, di quella gioia che lo pervadeva quando pensava a lei. Le aveva proposto quel duello per vedere quanto era migliorata, quanto sarebbe stato in grado di affrontarla e viceversa.
Aveva avuto un gran bisogno di quel duello, perché doveva scoprire che cosa avrebbe provato a contatto con lei.
Ed ora stava per colpirla con un Rasengan?!
Negli ultimi istanti prima dell’impatto, Naruto riuscì a diminuire la potenza della sua tecnica, ma ormai non poteva più impedire che il suo braccio colpisse l’amica. Hinata cadde rovinosamente a terra e rotolò per qualche metro, prima di fermarsi. Invece il ragazzo, avendo improvvisamente interrotto l’intensità del colpo, aveva perso l’equilibrio ed era caduto sulle ginocchia. Non appena vide in che condizioni era l’avversaria, si rimise subito in piedi.
- Hinata! Accidenti, ho esagerato … Hinata!!-
La kunoichi sentiva dolori un po’ dappertutto, ma non aveva subìto grossi danni. Socchiuse gli occhi e vide Naruto correre verso di lei, accovacciarsi e sollevarle la schiena e il collo, per poi chiederle:
- Hinata, mi senti? Va tutto bene??-
- Sto … Sto bene … - mormorò la ragazza debolmente.
- Mi dispiace, Hinata, non dovevo colpirti così forte! Come al solito non mi so controllare … -
Mentre parlava, Naruto si accorse che il proprio battito del cuore stava accelerando e che stava provando una sensazione nuova, tenendo l’amica tra le braccia, stretta al petto. Dopo tutto ciò a cui aveva pensato, logicamente, era nato un naturale istinto di protezione verso di lei.
Quest’ultima strizzò gli occhi e gli sorrise:
- Non importa, N-Naruto … non è nulla di grave.-
Per dimostrargli che era così, si divincolò con cautela dalla sua stretta e si mise in ginocchio vicino a lui, con le sue sole forze.
- Visto?-
- Sei sicura che sia tutto a posto??- continuò il ragazzo.
- Sì, stai tranquillo.-
Entrambi sospirarono di sollievo. Hinata arrossì, pensando che l’amico non aveva esitato a soccorrerla, poi si domandò se fosse soddisfatto di quello scontro. Come per rispondere alla sua domanda, Naruto disse, divertito:
- Devo farti i complimenti. Hai raggiunto un livello altissimo! Mi hai messo in difficoltà all’inizio … -
Lei ringraziò con un lieve sorriso, arrossendo ancora di più.
- Sai … Io ne ero certo.-
Hinata si accorse che il ragazzo stava per dare una piega diversa al discorso ed ammutolì per ascoltarlo.
- Ultimamente ci ho riflettuto a lungo.- fece lui, guardandola negli occhi. - Non avrei mai creduto che tu potessi essere così forte. Non parlo della forza fisica, ma di qualcosa di più. Hai una bellissima forza di volontà.-
Lusingata, la ragazza tacque per un momento e poi ringraziò:
- Sei molto gentile. In effetti … sto facendo di tutto per migliorare me stessa, sotto tutti i punti di vista.-
- E’ per questo che durante l’ultima missione ti allenavi anche di notte?-
A quella frase, Hinata trasalì e il suo viso prese di botto un vivace colorito.
- Ti ho vista, lo sai?- proseguì Naruto, guardandola con gli occhi che brillavano. - Quella notte, alla cascata … Eri stupefacente.-
La ragazza non seppe come reagire. Spalancò le palpebre e si limitò a portare istintivamente una mano verso il mento dall’imbarazzo, senza smettere di arrossire. Lui smise di fissarla e rivolse la sua espressione assorta altrove, in un punto indefinito nell’ambiente circostante, poi fece ancora:
- Da quella volta, non so perché, non sono riuscito a dimenticare ciò che ho visto. Era lo spettacolo più bello a cui avessi mai assistito e quando poi ho realizzato che eri tu, Hinata … ecco, non saprei come dire … -
Naruto non se n’era accorto, ma piano piano anche lui era arrossito. Portò una mano alla nuca con un’evidente espressione di imbarazzo e tornò a guardare l’amica con ammirazione.
Notando che il ninja non si era mai comportato in quella maniera, Hinata si stupì nel constatare che era proprio lei a renderlo così insolitamente impacciato. Non lo avrebbe mai creduto possibile, se non lo stesse vedendo con i suoi occhi … ma l’immagine di quel ragazzo che sorrideva a trentadue denti con imbarazzo, passandosi la mano nei folti capelli biondi, beh, le suscitò la più pura tenerezza.
- Insomma, Hinata, mi sono sentito un po’ strano e … - balbettò Naruto, interrompendosi subito dopo.
L’amica – anche se non era ormai più certo di vederla solamente un’amica – gli aveva posato con delicatezza una mano sulla guancia e lo stava fissando dolcemente.
- So benissimo quello che provi.- disse poi lei, sorridendo.
Il ragazzo ricambiò quello sguardo e allo stesso tempo rimase stupito da quel gesto. Tempo prima non avrebbe mai immaginato una situazione simile e invece …
Hinata aveva intanto ritrovato la sua forza interiore ed aveva deciso che non poteva lasciarsi scappare quell’opportunità. Se non era riuscita a battere Naruto in combattimento, allora a trasmettergli i suoi sentimenti ce l’avrebbe sicuramente fatta.
In un gesto automatico, lui portò la propria mano a toccare quella della ragazza, quella che si era fermata sulla guancia all’altezza degli insoliti segni sulla pelle che ricordavano dei baffi di gatto. Non si era mai sentito così prima di allora ed era qualcosa di davvero unico. Con un filo di voce, sussurrò:
- Stai dicendo … che anche a te batte forte il cuore in questo momento?-
Hinata divenne ancora rossa ed annuì leggermente, senza smettere di sorridere. Il cuore pareva sul punto di scoppiarle ed uscirle dal petto, facendola tremare. Spostò di poco lo sguardo nel vuoto, per evitare di collassare rimanendo troppo concentrata su quello di Naruto. Quest’ultimo prese la sua mano e senza farci caso la strinse nella propria, abbassando il braccio; contemporaneamente si stava avvicinando al viso di lei, catturato da quegli occhi così luminosi e da quella pelle così chiara. Prima che Hinata potesse rendersene conto, Naruto poggiò le labbra sulle sue, sottili e delicate, perfette per accogliere un bacio.
La ragazza sussultò, senza riuscire a reagire immediatamente. Tenne gli occhi spalancati per un attimo, poi li chiuse e si lasciò andare a quell’infinità di sensazioni che stava provando. Era tutto ciò che in segreto aveva sempre desiderato ed avvertì un’immensa felicità che diventava più grande, ancora più grande, sempre più grande.
Naruto si ritrovò a provare lo stesso senso di pace e di armonia che aveva sentito per la prima volta quando aveva sorpreso Hinata alla cascata. Mille e più immagini gli piombarono nella mente ed infine il tutto sfociò in un’enorme sentimento d’amore. Era la cosa più bella che gli fosse mai capitata di provare e non aveva nessuna intenzione di smettere.
Quel bacio fu semplice, ma anche intenso. Quando Naruto si separò da Hinata, lentamente e di malavoglia, le dedicò il sorriso migliore che aveva. Lei ricambiò con lo stesso luccichio negli occhi, poi le scappò una piccola risata. Il ninja rise a sua volta e fece scontrare la fronte con quella della ragazza che aveva pian piano cominciato ad amare.
Entrambi capirono che il loro allenamento era finito. Dopotutto avevano altre cose a cui pensare. Si sarebbero amati di più? E chi lo sa? Una cosa era certa: Naruto aveva finalmente trovato la misteriosa e bellissima dea che si muoveva nella cascata ed aveva accettato il suo invito a danzare con lei … forse per sempre.

 
 
 


 
* Fine  *
 
 
 
 
Konnichiwa a tutti!
Che emozione... E' la prima fan fiction su Naruto che pubblico e sono troppo contenta!
Da grande romanticona e da fan sfegatata del NaruHina, non potevo non ispirarmi ad uno dei più bei filler della storia per scrivere questa shottina smielata. Spero che non vi sia venuta la carie, LOL, e che invece vi sia piaciuta. Mi farebbe davvero tanto felice sapere che cosa ne pensate, quindi per favore, lasciatemi qualche commento! Di solito non ne ricevo molti... la sezione di EFP in cui di solito pubblico ff è ormai quasi in decadenza! xD
Detto questo, mi dileguo... grazie mille se avete letto tutto fino a qui! ^-^
Bacissimi
By Eliot
;D
 
   
 
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