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Autore: SheilaPhoenix    27/07/2013    4 recensioni
Questa è semplicemente una continua della mia precedente storia : La verità di un falso legame, dove mostrerò la vita quotidiana dei nostri eroi, non ci saranno capitoli legati tra di loro o quasi, vedremo Sasuke e company alle prese con l’amore, madri gelose e protettive e soprattutto Gattini e figli…
QUINDI BUONA LETTURA !!
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Io ed Ako stavamo correndo nella foresta, non sapendo dove andare ci chiedevamo cosa fare una volta arrivate al fiume dove i nostri genitori erano spariti.
<< Riko ? Sei sicura che questa sia la cosa giusta ? Possiamo sempre chiedere al maestro Akira >>.
<< Se non ti senti sicura, torna indietro >>
Urlai senza voltarmi, era logico che non sarebbe tornata indietro, ma anche se sapevo che sarebbe rimasta al mio fianco, ugualmente mi voltai leggermente per vedere l’espressione del suo volto.
<< Riko… Sento qualcosa >>.
All’improvviso sento mia sorella fermarsi su di un albero, seguo il suo esempio osservandomi attorno.
<< Non c’è nessuno >>.
Cercai di tranquillizzarla, ma forse non eravamo del tutto sole, appena mi avvicinai a mia sorella un ninja ci attacca all’improvviso, entrambe saltiamo da un albero all’altro.
<< Chi sono questi ? >>
Chiesi a mia sorella, era ovvio che non sapeva che rispondermi, poi decidemmo di attaccarli insieme.
Sia io che Ako combinammo i nostri attacchi, il ninja quindi fu mandato K.O.
<< Dai andiamocene subito >>.
Dissi afferrando il braccio di mia sorella, ma Ako non mi volle dare ascolto, insisteva che c’era ancora qualcuno, fu nel momento che mi voltai a guardarla che un Kunai sfrecciò verso di noi, spinsi Ako a terra e mi presi il Kunai in pieno al posto suo, sulla spalla ora sanguinante.
< < RIKO >>
La mia gemella si mise avanti a me sorreggendomi.
<< S-sto bene >>.
Mentì, il dolore era fortissimo.
Ako rimase accanto a me aspettando che quel ninja che mi aveva attaccato si facesse vedere, non aspettammo molto, da dietro un albero comparve un uomo che ci venne addosso, chiusi gli occhi aspettando un attacco che non sarebbe mai avvenuto.
<< Ako ? >>
Aprì di scatto gli occhi, mia sorella era in piedi avanti a me e a proteggerla c’era…
<< Akira Sensei >>.
Urlammo insieme sorridendo.
<< Siete due pazze, meno male che qualcuno vi ha viste >>.
Disse il nostro maestro, da dietro al corpo del sensei sbucarono Mion e Shion.
<< Voi cosa ci fate qui ? >>.
Entrambe ci sorrisero  spiegarono che stavano facendo due passi quando ci hanno viste uscire dal villaggio.
<< Finito di medicarti >>
Una decina di minuti dopo, Ako mi aveva disinfettato e medicato il braccio, Akira rimase in silenzio.
<< Verrò con voi >>.
<< Sensei … >>
Si venne a sedere accanto a me.
<< Siete sotto la mia responsabilità, e inoltre… Mi sento in colpa >>.
Sia io che Ako guardammo il nostro maestro.
<< Perché ? >>.
Chiesi agitata.
<< E’ una storia lunga… >>
<< Possiamo ascoltare >>
Rispose Ako puntando gli occhi in quelli di Akira Sensei, il mastro sfuggì subito allo sguardo di mia sorella..
<< Io sono un ex ninja traditore del mio villaggio… Ma non per mia scelta, vedete…Sono nato Nel villaggio della nuvola, vivevo in una famiglia composta da me e da mio fratello più piccolo, avevo ereditato un potere che tutti invidiavano, con solo l’uso degli occhi sono capace di manipolare le menti e così di mettere fuori gioco l’avversario, è una tecnica pericolosa quando desiderata… Allora per mettere fine a tutto ciò decisi di andare via da casa mia, anche perché non sapevo controllare bene quel  maledetto potere, mio fratello e mia madre cercarono subito di fermarmi e involontariamente… Ho guardato nei loro occhi, ho ucciso così due persone a me molto care… Mio padre da allora mi ha considerato un ninja traditore del villaggio della nuvola, lui è l’attuale Hokage del nostro paese e quindi mi vuole riportare indietro vivo.. Per porre fine alla mia vita avanti ai suoi occhi, per vendicarsi e per farmela pagare… >>
Ora capivo perché il maestro era sempre fuggito agli sguardi della gente, anche se i suoi occhi erano ipnotizzanti e belli, lui cercava sempre di non guardare nessuno in faccia.
<< Ma cosa centra con i nostri genitori ? >>
Chiese Ako.
<< Quei ninja che sono entrati più volte nel vostro villaggio fanno parte del mio, e molti di loro erano i fedeli di mio padre, li ho riconosciuti, cercavano me e io non mi sono mai fatto vedere, forse sanno che ora vivo a Konoha >>.
Spiegò Akira Sensei, strinsi i denti e mi alzai da terra.
<< Andiamo, dobbiamo cercare mamma e papà… Akira Sensei portaci al tuo villaggio >>.
Dissi con rabbia.
<< Forse li troveremo i nostri genitori e… Daremo fine alla tua esistenza inutile secondo tuo padre, gli daremo una bella lezione … >>.
Decisi quindi non solo di salvare mamma e papà che credevo ancora vivi, ma di salvare anche l’esistenza del mio sensei, anche se lo consideravo ancora un antipatico, ora questa era la mia missione personale.

  
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