"Eravamo davanti la casa di Charlie quando successe tutto ciò che sto per raccontarti" disse con aria depressa, si sedette sul pavimento, prese una sigaretta e ricominciò a parlare "tuo fratello Ace mi stava raccontando di cosa successe quella notte tra lui e Grace Hadersty, 'le feci cacare l'anima a botte!' questo è tutto ciò che mi ricordo del discorso. In quel momento passò Bernadette per di lì. Era più bella che mai, nonostante ci fossero 20° e un leggerissimo filo d'aria, portava la mia giacca che le avevo prestato la prima sera che siamo usciti, camminava leggendo un libro e non sembrava andare di fretta. Le andai in contro anche se ero troppo sbronzo per rendermi conto di che cazzata avrei fatto..."

 

 << "Guarda un po chi si rivede, ti davo per morta!"

"Ti prego Christopher ho altro a cui pensare, non vedi che sto leggendo??"

"Ti ho vista con quella tua amica nei pressi di Harlow, sai?  La sorella di Ray Brower, Amy giusto?  Tu non volevi offendermi vero? Oh forse non sai...

"Chris, ti prego non farmi del male"

"... con chi hai a che fare adesso" >>

 

Diede l'ultimo tiro alla sigaretta, aprì la finestra e la gettò via e ricominciò a parlare. 

"avvertii la sua paura, ormai conoscevo Bernadette come le mie tasche. 

 

"Le parole di tuo fratello

 

le feci cacare l'anima a botte

 

si erano stampate nella mia mente a caratteri cubitali.

 

L'ultima frase della lettera con cui mi ha lasciato accese la miccia della mia rabbia.

 

Essere pestati davanti ai ragazzi più temuti di Castle Rock e dintorni,è il colmo della sfortuna. Nessuno si sarebbe messo contro di loro (o contro di me in questo caso) e nessuno sarebbe venuto a salvarti. In un certo senso, eri fottuto..."

 

<< "Chris... per favore ho paura"

" Io ti faccio paura?" dissi con tono beffardo e poco rassicurante "eppure quando ti ho vista ad Harlow non mi sembravi tanto intimidita da me. Almeno da quello che so. Credi che io sia stupido da non accorgermi come mi guardavi? Con quella tua spocchiosa aria di superiorità che ti fa sembrare tanto cogliona. Come se di me non avessi un briciolo di timore. Cosa c'è di diverso ora? Perché stai tremando come una foglia?"

"Io... ti prego Christopher, cosa ti ho fat..."

" Ancora non lo hai imparato?? Ti ho detto un sacco di volte di non chiamarmi Christopher, la lezione non ti entra proprio nella testa eh?? E dire che sei la studente modello della Castle Rock High School! Bhe, quale miglior occasione se non questa di fartelo imparare?" battei il pugno sul palmo della mano, scrocchiai le dita e mossi qualche passo verso di lei.

"C....Chris" non si mosse di un passo, restò ferma immobile davanti a me. 

Feci un altro passo. E un altro ancora. Ero così vicino a lei, forse troppo vicino. Un ultimo passo e mi fermai. 

"Hei Chris che vuoi fare alla tua Bernadette?? Non vorrai mica portartela a letto??" chiese mio fratello Eyeball con tono beffardo

"fa silenzio e torna a farti le seghe stronzo!" gli sbottai in tutta risposta. >>

 

Fece una pisciatina, si ri accese una sigaretta e tornò a raccontare che aveva fatto ieri sera - daltronde ero la sua migliore amica e mi ha sempre detto tutto. -

 

"Alzai un braccio verso di lei e chiusi le dita della mano attorno al suo collo, strinsi leggermente. Mi limitai solamente a spingerla contro lo steccato della casa di Charlie Hogan. Respirava affannosamente e tremava, mi ricordò quando l'estate scorsa la portai al lago di notte e facemmo sesso per la prima volta, ma tutta via non mi feci intimorire da tutto ciò e continuai a massacrarla. Contro il suo volere cominciai a baciarla, in fondo lei amava i miei baci. Allungai il braccio per dare più slancio e poi lo feci finire nel suo stomaco. Ebbe uno spasmo e poi vomitò, le mancava il fiato, era in uno stato agonizzante. Solo ora mi rendo conto di che azione stupida ho fatto ieri notte..."

 

<< "Sono lacrime quelle che vedo colare dai tuoi occhi Breandette Elizabeth Marie Hoffstader?? Sono quelle stesse lacrime che ho visto colare il giorno in cui mi hai mollato??" >>

 

Vidi gli occhi di Chris diventare sempre più lucidi mentre una lacrima scendeva dal suo occhio destro, dalla tasca dei jeans tirò fuori un fazzoletto di stoffa malconcio, si asciugò la lacrima e riprese a raccontare.

 

"Vedevo i suoi occhi colmarsi di lacrime mentre gli altri la prendevano per il culo, avrei voluto diffenderla ma la rabbia mi ribolliva nelle vene e ho continuato a pestarla. Rimase qualche istante con gli occhi chiusi raggomitolata per terra, mi feci passare il coltellino a serramanico da mio fratello, sapevo che Bernadette aveva la fobia delle lame e del sangue, ma non diedi tanta retta e aprii il coltellino. Bernadette si morse il labbro, strinse forte le palpebre e cominciò a respirare agonizzando. Appoggiai il coltello sulla sua tempia sinistra e applicando una leggera pressione le lacerai la sua pelle sofficie, vidi il sangue colare in goccie fino a scendere alla guancia. Bernadette, alla vista del suo sangue colare svenì sul colpo, - come Gordie quando gli si attaccò una sanguisuga alle palle e staccandola gli scoppiò tra le mani - ormai aveva sofferto abbastanza, presi la macchina di Eyeball, la adagiai sul sedile posteriore e la accompagnai fino al parco dove la lasciai vicino alla fontana in mezzo all'erba inumidita dalla rugiada. Stesi una vecchia coperta sopra di lei, le diedi un bacio sulla sua bocca e le sussurrai 'scusami piccola'. Mi infilai una sigaretta in bocca e disgustato dalla mia azione stupida di picchiarla ingiustamente me ne sono andato via."

 

 

Angolo Autrice: hei la! ho finito il capitolo alle 04.36 del mattino e ne sono pienamente soddisfatta! Allora: in questo capitolo si scopre cosa fece rimanere perplessa Mackenzie Merril nel capitolo precedente, ovvero il gesto folle di Chris nel picchiare la sua ex fidanzata Bernadette, spero che questo capitolo vi sia piaciuto, ora vado a dormire che sto per morire ehm.. niente al prossimo capitolo c: