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Autore: Jane The Angel    05/02/2008    8 recensioni
"I quattro obbedirono, annusando l’aria un po’ confusi. Era sempre così. Quando si entrava in quel negozio per la prima volta. L’aroma di cioccolata ti coglieva impreparato, ti entrava dentro, inducendoti a pensare ai tuoi più nascosti desideri. Si, la cioccolateria McKassy era piuttosto famosa, nel quartiere, anche se solo in pochi ne avevano sentito parlare nel resto della città." un esperimento^^
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo nono

   Ci fu un secondo di silenzio. Poi, Gabriella e Sharpay scoppiarono a ridere –Taylor, ci ho quasi creduto!- esclamò Sharpay –Davvero, dovresti entrare nel Drama Club.-
   Chad e Ryan erano indecisi su cosa fare: da una parte, avrebbero desiderato che una voragine si aprisse sotto i loro piedi per inghiottirli. Tuttavia, in tal caso, il loro secondo desiderio, ossia prendere la testa di Sharpay e sbatterla ripetutamente contro il bancone, non avrebbe potuto diventare realtà… mentre i due si interrogavano su come risolvere questo inconveniente, Taylor disse –Beh, come preferite. Ad ogni modo, devo uscire… diciamo allora che devo andare a fare una passeggiata su Marte… o che il Gobbo di Notre Dame mi ha inviata a cena, scegliete la versione che preferite.- uscì dal negozio –Mi chiudete per favore? Sono in ritardo.-
   I quattro rimasero in silenzio, nel negozio ormai vuoto.
   -Chissà dove deve andare…- disse Gabriella dopo qualche attimo.
   -Credo, a dire il vero… che vada sul fiume.- disse Ryan. Chad era troppo imbarazzato dalla figura che avevano appena fatto per parlare.
   -Si, certo, ma andiamo, che idee…- scosse le spalle la sua ragazza.
   -Credo proprio che sia così.- riuscì a dire Chad –Lei… conosce uno di loro. Sono amici. Me l’ha presentato l’altro giorno.-
   
*-*
   -Scusa il ritardo.- disse Taylor salendo sulla casa galleggiante di Yoel, dove lui stava arrostendo qualcosa su una specie di falò improvvisato –Non è pericoloso? Se andasse a fuoco?- domandò accennando al fuoco.
   -Ho preso le mie precauzioni, non preoccuparti.- rispose Yoel salutandola con un sorriso –Non ti metterei in pericolo.- aggiunse guardandola di sottecchi.
   Taylor, un po’ sorpresa, lo guardò con un gran sorriso –Lo so.- disse. Ci fu un attimo di silenzio, in cui lui continuò a cucinare e lei si sedette ad osservarlo, dietro di lui.
   Piegò la testa da un lato, accigliandosi senza capire cosa attirasse di preciso il suo sguardo. Era così strano guardarlo lì, alla luce tenue del fuoco, in un silenzio rotto solo dallo scoppiettare delle fiamme, dal tenue sciabordare delle acque…
   -Cosa guardi?- domandò lui voltandosi con in mano un piatto su cui erano poggiate alcune fette di carne.
   -Niente.- Taylor arrossì, ma lui non lo notò grazie alla poca luce e si sedette con lei. Mangiarono quasi in silenzio: cosa, questa, piuttosto strana, poiché non era mai capitato loro di non avere nulla di che parlare. Ma non era imbarazzante, stavano bene, e ad entrambi bastavano gli sguardi e le poche parole che si scambiarono.
   Dopo cena, Taylor insistette per lavare i piatti. Fu il turno di Yoel osservarla, mentre da una delle altre baracche galleggianti si levava una musica allegra. Senza rifletterci, lo zingaro si alzò e raggiunse la ragazza.
   -Lascia stare, finisco domani.-
   -Ma no, poi si incrostano e…- cercò di ribattere Taylor, ma lui ridendo le tolse il piatto dalle mani e la attirò gentilmente verso di sé –Balliamo.- sussurrò.
   Taylor arrossì di nuovo, ma lo stesso passò le mani ancora umide attorno al collo di Yoel.
   -Sei cresciuta molto.- disse Yoel. Non si guardavano negli occhi: entrambi erano troppo imbarazzati, e la cosa per loro era davvero strana.
   Quando la musica si interruppe, rimasero per un attimo fermi, ancora abbracciati. Taylor alzò lo sguardo e incontrò gli occhi di lui.
   Yoel sobbalzò, colto da un’improvvisa scoperta. Si separò in fretta dalla ragazza –Ti accompagno a casa… scusa, vorrei poterti ospitare di più, ma ho promesso a Swami di farle un cavallo di legno…- si scusò senza più guardare verso di lei.
   -Oh… certo, d’accordo.- annuì Taylor. Il cuore le batteva in modo strano, irregolare… e non poteva non domandarsi il motivo dello strano comportamento di Yoel.

_____________-Nota di Herm90
Quanto tempo che non aggiornavo questa! Scusate non ho tempo di ringraziarvi uno per uno ma siete sempre splendidi e vi abbraccio tutti, multimedialmente parlando XD
VVTB!
  
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