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Autore: Cara_Sconosciuta    05/02/2008    8 recensioni
Che succede se una prof un po' impicciona decide di rendere una classe più unita, piazzando le persone che più si odiano nella stessa tenda? Per ora rating arancione, ma quasi sicuramente dovrò cambiarlo per alcune scene che ho in mente...
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kelsi Nielsen, Ryan Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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SSSSSSSpecial thanks to:

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cheesecake94: hihi, anche io sono curiosa di vedere come continuerà! XD

_Marty94_: mi sembra di aver letto “mio Ryan”… guarda che devi esserti sbagliata…xkè er ist mein!!!!

Lilly: chissà chissà….

Miss_ka: no problemos! Taylor in quel chappy è la mia eroina!

Titty90: sìsì, proprio giusta x il mio comply ed era davvero bella! Spero che anche questo capitolo ti piaccia!

Armony_93: beh… io non sopporto né Troy né Gabriella…quindi fai un po’ tu quanto mi possono piacere le Troyella!

Romanticgirl: Thank you very much, girl!

Fittoria (Vitto_LF): atesso, tu, Fittoria, non zi fa! Fetrai, fetrai ze alla fine Ryan non ti piacerà! Ach…. Atesso lecci, fa, che è meglio! Un pacio! La tua zore

 

Eccomi qua eccomi qua con un capitolo nuovo nuovo…allora, siccome al momento non ho ancora idea di quello che scriverò, non vi do anticipazioni. Vi suggerisco, invece, di scaricarvi “Can you feel the love tonightdi Elthon John…sarà la colonna sonora di uno dei capitoli più romantici…..

Ok, ora leggete! È un ordine!!!!

Un bacio a tutti,

Temperance

 

 

3 – In which a marshmallow gets on fire

 

“Allora, come è andato il montaggio della tenda?” Chiese Chad, allegro, sedendosi accanto a Taylor.

“Iniziato male, finito peggio… ma almeno sono riuscita a far fare qualcosa anche a quella là. Rispose lei, indicando Sharpay con un gesto della testa.

La bionda, nel frattempo, era impegnata a mostrare le mani, a sua detta irrimediabilmente rovinata, al fratello che le si era appena seduto accanto e già sembrava aver voglia di fuggire.

“Sai, se Sharpay ti dà troppo sui nervi, puoi sempre venire a dormire con me…” Propose Chad con tono casuale, fingendo di stiracchiarsi, per poi posare una mano sulla spalla di Taylor che, prontamente, la rimosse.

“Credo che la iena sia meno pericolosa di te, mr bravo ragazzo.

Ma dai, Tay, che vuoi che faccia? Mica ti mangio!”

“Ciao, ragazzi!” Salutò Kelsi, sedendosi a fianco di Taylor.

Kel, Kel, di a Tay che io non sono affatto pericoloso… dai, diglielo diglielo… per favore….”

“Non so, Chad…”

“Visto?!” Esclamò Taylor, trionfante. “Ora sparisci che dobbiamo parlare.”

Okvedrai, McKessie, ti conquisterò! È una promessa!”

“Certo, certo….”

Chad si allontanò, poi, andando ad unirsi al gruppo dei ragazzi, sul tronco-panchina a lato di quello.

“Allora, quando ti deciderai a smettere di farlo soffrire così?” Chiese Kelsi, quando fu certa che il ragazzo non la sentiva più.

“Quando la smetterà di essere così sicuro delle sue qualità di Casanova….. e spero che succeda in fretta, perché giuro che gli salterei addosso tutte le volte che lo vedo!”

Kelsi ridacchiò, mentre i suoi occhi si posavano sul ragazzo intento a chiacchierare con Chad.

Kels… perché non glielo dici?”

Cosa?”

“Dai, lo sai di che parlo… perché non dici a Jason quello che provi per lui?”

“No, no, no, tu sei pazza! Non avrei mai il coraggio di fare una cosa simile!”

“Beh, tua decisione… ma io mi sbrigherei, perché potrebbe arrivare qualcun’altra per lui… a anche qualcun altro per te e io vi vedo troppo bene insieme!” Concluse Taylor, apparentemente molto soddisfatta del proprio discorso.

“Senti chi parla! Quanto credi che sarà disposto, Chad , a sopportare il tuo fare la difficile?”

Taylor non rispose, abbassando gli occhi sul pavimento, cercando disperatamente qualcos’altro di cui parlare. Lo trovò in un ragazzo dai capelli chiari seduto di fronte a lei e intento ad infilzare un pezzo di carne su uno degli spiedini di sua sorella che, a quanto pare, aveva troppa paura di sporcarsi le mani per farlo da sola.

“A proposito di altri ragazzi…” Cominciò con fare cospiratorio. “Come va con Evans?”

“Per ora meglio di quanto avessi pensato. Rispose Kelsi, stringendosi nelle spalle. “È gentile… così gentile da non sembrare nemmeno vero… ha molto del principe azzurro delle fiabe, non so se mi capisci.

“Capisco sì, poveraccio… è così felice di poter stare per un po’ lontano da quell’arpia della sua gemella che ti tratta come una regina solo per non farsi cacciare.

“Probabile….Magari esistesse davvero un ragazzo così!”

“Già… invece quando sono così è solo perché vogliono ottenere qualcosa…”

 

 

“Bene, ragazzi!” Esclamò la Brighton, pochi minuti dopo la fine della cena. “Ora tocca al dolce… e poi canteremo qualcosa insieme. Ricordatevi domani sveglia alle sette per l’escursione!”

L’intervento della professoressa venne ascoltato solo fino alla parole ‘dolce’, poi l’attenzione di tutti si spostò al coach Bolton, che aveva iniziato a fare il giro dei tronchi, distribuendo ad ognuno un sacchettino di marshmallows.

“Quante calorie avranno questi cosi?” Domandò Sharpay, schifata, rigirandosi tra le mani la piccola confezione di zuccherini bianchi.

“Non ne ho idea, sorellina.” Rispose Ryan, totalmente disinteressato, iniziando ad infilzare i propri dolcetti.

“Oh, beh, io mi rifiuto di mangiarli.”

“Fa un po’ come vuoi….”

Mentre Ryan avvicinava lo spiedino al fuoco, alzò per un istante gli occhi, incrociando quelli di Kelsi e arrossendo violentemente.

Quando aveva letto sulla bacheca a scuola, che la piccola pianista sarebbe stata la sua compagna di tenda, per poco non si era messo a saltare di gioia. Forse, dopo due anni passati a spiarla di nascosto da dietro un sipario o durante una lezione particolarmente noiosa, avrebbe finalmente avuto la sua occasione.

Certo, c’era quel piccolo problema di nome Jason da sistemare… ma per ora gli bastava poterle stare vicino senza Sharpay che lo richiamasse ogni dieci secondi.

Ryan!”

Ecco, appunto.

Ryan, è normale che i tuoi marsh… cosi siano così scuri?” Domandò la bionda, attirando l’attenzione del fratello.

Il biondo lanciò una rapida occhiata a ciò che era rimasto dei suoi dolcetti, per poi lasciarli cadere tutti nel fuoco, completi di bastoncino….. erano diventati praticamente dei pezzetti di carbone!

Ops….” Biascicò, tentando un sorriso.

“Toh.” Disse Sharpay, passandogli il proprio sacchetto.

“Grazie, Pay.”

“Vedi di non fargli fare la stessa fine… altrimenti mi toccherà far spedire la Nielsen a casa, o finirai per morire di fame.

Che… che c’entra Kelsi ora?”

La sorella gli rivolse uno sguardo di sufficienza, prima di sospirare e iniziare a parlare.

“Certo, perché io vivo con te e non mi sono mai accorta che muori per quella là. Dai, è così ovvio che non so come abbiano fatto gli altri a non capire nulla fino ad ora! Adesso, ad esempio, è evidente che il tuo dessert, se così si può chiamare quella cosa, è finito così perché la tua attenzione era rivolta a lei.

“Ah sì?” Rispose Ryan con aria di sfida, ma rosso in viso. “E da cosa l’avresti capito?”

“Sono dieci minuti che la fissi senza nemmeno battere le palpebre. E ora non fare quella faccia da pesce lesso… sono pur sempre una ragazza, certe cose le capisco al volo.

 

Mezz’ora più tardi, dopo essere miracolosamente sopravvissuti alla performance musicale del coach Bolton –cosa che mise a dura prova Troy, facendogli venire voglia di sotterrarsi- i ragazzi si ritirarono nelle proprie tende, pronti ad una bella notte di sonno, in previsione delle fatiche del giorno seguente.

Sharpay, in piedi appena dentro, avvolta in una vestaglia rosa dai bordi di pelliccia e con già in testa la mascherina da sonno, si rifiutava di mettersi a sedere mentre Taylor, distesa all’interno del suo sacco a pelo, faceva i tutto per impedire ai propri nervi di saltare già la prima notte.

“Non c’è nessunissimo insetto, Sharpay.” Ringhiò per la ventesima volta.

“Non è vero.” Piagnucolò l’altra. “C’era un ragno sulle mie coperte, l’ho visto!”

“Per l’ultima volta, razza di principessa sul pisello, era solo un’ombra! Non c’è nessun ragno! Ora sdraiati e dormi.”

Ma Taylor….”

“Niente Taylor e Taylor. Se ti va bene è così, altrimenti è ancora così, ok? Siamo in campeggio, Sharpay, non in un Hilton, santo cielo! Ora, non so tu, ma io voglio essere riposata per la camminata di domani, quindi ora buona notte. Conluse la mora, spegnendo la torcia che usavano per illuminare l’interno della tenda e lasciando Sharpay in piedi a piagnucolare nel buio.

 

Mmm… verità.”

Ok.” Rispose Kelsi, seduta a gambe incrociate sul proprio sacco a pelo, corrugando leggermente la fronte, pensando alla domanda da porre a Ryan. Nessuno dei due aveva sonno, così avevano pensato di trovare un modo per ammazzare il tempo. “Con quante ragazze sei stato, fino ad ora?”

“Ahi…domanda critica…” Scherzò il biondo, assumendo un’aria sofferente. “Valgono le storie dell’asilo?”

“Dai, non ci credo che non sei stato con nessuna!”

“Lo so, lo so…sono troppo bello perché sia possibile crederci…ma ti giuro che è la verità. D’altronde, con mi sorella sempre intorno, non è che abbia molta privacy, no?”

Ma non ti stufi mai di lei?” Domandò Kelsi, piuttosto stupita dalla risposta del giovane. Dopotutto, Ryan era un bel ragazzo e sapeva che a scuola erano in più di una a sbavargli letteralmente dietro.

“Certo, non la sopporto… ma Sharpay è debole, ha bisogno di me.”

“Wow… Sharpay debole?”

“Non sembra, eh?”

“No, proprio no… quella ragazza fa paura, a volte.

“Lo so… ma non è cattiva. È solo molto, molto sola…”

Se l’è scelta lei, questa vita…” Constatò lei, mordendosi la lingua subito dopo. Ryan non sembrava male come aveva pensato, ma non erano di certo così in confidenza da potersi permettere di insultare la sua famiglia… “Scusa, non intendevo offendere.”

“No, nessuna offesa… è solo che… non sempre nascere ricchi è la cosa migliore che possa capitare. Insomma, la gente si aspetta chissà che cosa da te… devi essere sempre perfetto, sempre impeccabile, gentile, alla moda… rimane ben poco tempo per essere se stessi.”

“Wow…” Commentò Kelsi, stupita. “Non l’avevo mai vista in questa prospettiva…”

“Nessuno lo fa mai… Allora, tocca a me: obbligo, giudizio o verità?”

 

Continua….

 

 

 

 

   
 
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