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Autore: anns    27/07/2013    4 recensioni
Quando si arriva al punto di non riuscire più a tenersi tutto dentro,quando il solo vederlo ti fa tremare mani e gambe e aumentare la frequenza cardiaca,cosa bisogna fare se non dire al mondo intero quello che provi con il rischio di poter perder la battaglia?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Drunk on love
 

A Niall,che anche se non leggerà mai questa mia breve storia sarà per sempre parte integrante della mia vita. Ti amo

 

Era appena suonata la campanella che segnava l’inizio della pausa pranzo quando Hope si avviò verso il proprio armadietto con la consapevolezza che tutto sarebbe cambiato nel giro di pochi minuti. Si diresse a passo spedito verso la mensa; aprì le grandi porte in legno che davano accesso ad essa e le bastò vedere quegli occhi azzurri per dimenticarsi tutto il discorso che si era preparata nei precedenti due giorni. Non poteva più tornare indietro,ormai il danno era fatto e da quella mensa ci sarebbe uscita,se viva o morta questo ancora non lo sapeva. Adocchiò uno dei tre tavoli ancora liberi e si avvicinò ad esso inspirando ed espirando profondamente,come era solita fare nei momenti di profonda agitazione. Salì prima sulla panchina e poi in piedi sopra il tavolo. Il brusio degli studenti cessò e centinaia di occhi si puntarono sul suo fisico mingherlino. Si strinse ulteriormente nella sua grande felpa azzurra e guardò nella direzione di Niall: era seduto accanto ad Amanda,era il quarto giorno di fila che succedeva e Hope spiava tutto ciò che faceva in quei quarantacinque minuti di pausa per accertarsi che tra lui e la mora non ci fosse nulla di sentimentale. Ma avrebbe potuto giurare di averli visti baciarsi di nascosto negli spogliatoi maschili al termine della partita di pallanuoto della squadra di cui lui era il capitano da due anni. “Ehi sfigata,scendi da la! Chi ti credi di essere?!” sbottò una del terzo anno,innervosita forse dalla presenza silenziosa di Hope sopra quello che doveva essere il suo tavolo per quel giorno. Hope le rivolse un’occhiata di disprezzo prima di iniziare a parlare: “Ehi Niall” il biondo,sentitosi chiamato in causa spalancò le palpebre e cominciò a grattarsi la nuca ansioso “inizio col chiederti scusa se ti sto mettendo in imbarazzo davanti a tutti ma non ce la faccio più a tenermi tutto dentro e non so nemmeno perché sto facendo tutto questo ma voglio dimostrarti che io non sono la ragazza timida che mi hai definito qualche giorno fa nel biglietto che hai inviato durante la lezione di biologia a Matt. Si,l’ho trovato sotto il tuo banco e magari ora penserai che sono una ficcanaso ma mi sono accorta di tutte le volte in cui i tuoi amici parlano male di me alle mie spalle,di tutte le volte che,camminando per il corridoio,mi squadrano con disprezzo commentando i miei modi di fare o il mio stile per quanto riguarda il vestiario e non riesco più a sopportarlo. Ma anche di un’altra cosa mi sono accorta:tu sei l’unico,tra voi cinque,che non parla mai. Ti limiti a fissarmi senza mai giudicarmi e di questo te ne sono incredibilmente grata. Mi sono sempre domandata se non riesci a vedere quello che succede intorno a te oppure decidi di non farlo per tenerti così alla larga da possibili guai.
Non ti sei accorto di tutte quelle volte in cui Nicole,il martedì mattina,ti ruba il quaderno di matematica,mentre sei alla macchinetta a prendere il tuo solito caffè d’orzo,per copiare i compiti per poi riporlo nel tuo armadietto aperto dopo la prima ora,attenta a non farsi scoprire da te? Non ti sei mai accorto di Louis che ogni mercoledì e venerdì ti prende le patatine dal piatto mentre tu ti sei alzato perché,come sempre,ti sei dimenticato di prendere la bottiglietta d’acqua naturale da mezzo litro o il succo all’arancia? Non ti sei mai accorto degli sguardi sognanti di Penelope e Mandy ogni volta che passi davanti a loro? O di quando i tuoi compagni di squadra,per scherzare,ti rubano la cuffia e la nascondono in ogni angolo della scuola e tu devi chiederne una nuova al mister? Non ti sei mai accorto di tutto ciò Niall? Beh io si perché noto tutto quello che fai da tre anni a questa parte ma tu,sei troppo preso dalla partite,dalle belle ragazze e dalle feste per accorgerti di me. Ho sempre invidiato tutte coloro che riuscivano a strapparti un si per un appuntamento in centro il sabato sera o quelle che,anche con una battuta terribile,volevano farti sorridere. Ma tu esibivi sempre un sorriso tirato che nessuno notava perché sei troppo buono per non ridere a una barzelletta per paura di ferire i sentimenti altrui. Ma io ho notato che sorridi in tre modi diversi: il primo sorriso è quello di cui ti ho appena parlato,quello a denti stretti e braccia lasciate sciolte lungo il corpo; il secondo invece è quello in cui mostri i tuoi denti bianchi come la neve e fissi il tuo interlocutore con fare interessato ma il terzo tipo di sorriso è quello che amo di più: cominci a ridere di cuore portandoti le braccia all’altezza dello stomaco cercando,senza successo,di trattenerti mentre quel suono cristallino si libera nell’aria e giunge alle mie orecchie come una melodia appena scritta dal più bravo compositore. I tuoi occhi si riducono a minuscole fessure che ti rendono simile a un cinese;solitamente mentre ridi ti sporgi con il busto in avanti e,alcune volte,ti porti le mani all’altezza del viso sfregandoti gli occhi.
Quegli occhi che sembrano una porta sull’oceano più limpido. Quante volte ho sognato di potermi specchiare in quei pozzi così profondi e leggerci dentro quello che sei veramente,senza essere influenzata dai commenti altrui. Ho notato,in tutto questo tempo,come i tuoi occhi comincino a brillare di luce propria,esattamente come le stelle,quando stai affrontando un discorso particolarmente interessante come per esempio quando neanche una settimana fa parlavi con Dana dell’ultima canzone che eri riuscito a suonare con la tua chitarra,oppure quando discorri con i tuoi amici dell’Irlanda e di quanto ti manchi la tua terra natia. Hai il bellissimo vizio di parlare a voce alta quando qualcosa ti interessa davvero,dandomi così l’opportunità di sentire la tua voce angelica fuoriuscire dalle tue labbra perfette anche se sono nascosta dietro alla porta dell’aula di spagnolo.
Quante ragazze hai baciato Niall? Quante in questa scuola hanno avuto l’enorme fortuna di poggiare le loro labbra sulle tue,così morbide e rossee? Quante hanno avuto l’occasione di essere baciate all’improvviso da te,magari dopo una serata al cinema o durante una notte in discoteca? Il mio livello di invidia è pari al numero di ragazze che hanno avuto quel privilegio. Mi ricordo ancora quando l’anno scorso al ballo scolastico hai invitato Gemma e siete stati incoronati re e reginetta dell’anno. La folla ha cominciato ad urlare chiedendo un bacio davanti a tutti e tu non te lo sei fatto ripetere due volte e ti sei avvicinato a lei con la velocità di un corridore che sta per superare la linea dell’arrivo. E io ero li,inerme a guardarvi mentre il mio cuore emetteva un rumore sordo,come di un oggetto di cristallo che si frantuma al suolo dopo che un bambino l’ha accidentalmente urtato con la mano. E poi hai sorriso a tutti noi mentre magari pensavi che non avevi mai trascorso una serata così bella e le hai stretto la mano per infonderle coraggio. Le tue mani,quelle mani che profumano di vaniglia.
Ti chiederai come faccio a saperlo e non mi stupisco che tu non ti ricorda di quella volta che mi hai urtato per sbaglio in corridoio,facendo cadere a terra tutti i miei fogli di matematica,come accade nei film. Ti sei inginocchiato accanto a me e mi hai aiutato a raccoglierli per poi infilarmeli malamente in borsa. Dopo di che ti sei alzato e mi hai allungato la mano,volevi aiutarmi a rialzarmi. Ti sei scusato nuovamente e sei scomparso tra la folla. E io mi sono portata la mano alla bocca,non riuscivo a credere al fatto che,anche se per pochi minuti,la tua attenzione era stata rivolta solo e unicamente a me. E così,annusandomi la parte del corpo che era stata a così stretto contatto con te,un dolce odore di vaniglia mi ha avvolto e mi ha fatto istintivamente sorridere. E sembravo una bambina la mattina di Natale,che si trova davanti cinque o sei regali,solo per lei,e non sa descrivere quell’insieme di emozioni che le si aggrovigliano dentro,sa solo di essere felice e questo le basta. Ancora ricordo il giorno in cui ti sei presentato a scuola con la maglia con scritto “free hugs”. Tutte le ragazze si sono avvicinate a te,stringendoti forte mentre tu ricambiavi sorridente quel gesto di affetto e io mi dicevo che ce la potevo fare,che ero coraggiosa abbastanza da abbracciarti ma c’ho provato,non sai quante volte. Ma non ci sono riuscita e allora ho chiesto al mio cervello di farmi sognare me e te stretti l’uno nell’altra;e così è accaduto. E sembrava tutto molto realistico ma poi mi sono svegliata e mi sono resa conto che tutto ciò che mi aveva reso felice in verità era frutto della mia fantasia e ho cominciato a piangere perché la consapevolezza di non poterti avere davvero con me mi distruggeva a tal punto da sembrare una bambina a cui non hanno dato la sua caramella preferita bensì quella al gusto che tanto odia. Ma poi sono tornata a scuola e il solo vederti di nuovo mi faceva tornare in me,mi bastava spiarti durante la pausa mensa o i cambi dell’ora per essere felice di nuovo.
Ma la felicità più grande la provo quando suoni,quando le tue mani morbide pizzicano le corde della tua amata chitarra e la tua voce riempie l’aria che ci circonda. Se mi chiedessero di descrivere la tua voce credo che mi troverei in difficoltà nel farlo perché come si può spiegare un suono tanto dolce e soave? Io so solo che quando canti il mondo attorno a me sembra fermarsi e il cuore cessa di battere obbligandomi a trattenere il respiro per un tempo indefinito e penso di non aver mai sentito niente di così perfetto in vita mia. Niall,tu hai fatto per me più di quanto tu creda,mi hai salvato senza nemmeno saperlo perché molte volte ho pensato che non avesse senso vivere qui,che tutte le cattiverie che dicono su di me forse sono vere e allora,perché occupare spazio se sono solo un oggetto arrugginito e vecchio tra tanti splendenti e nuovi? Ma poi ho pensato che se me ne fossi andata in un nuovo paese,magari anche in un continente differente per poter così cambiare radicalmente la mia vita mi sarei privata di te e di tutto ciò che di bello racchiude la tua persona e non parlo solo dell’aspetto fisico. Tu Niall sei molto di più di un paio di occhi azzurro cielo o di un sorriso smagliante. Tu sei di una bellezza comparabile a quella delle stelle forse perché un giorno,prima che tu nascessi,eri una stella:la più bella del firmamento. Ma si sa,le cose belle non bisogna tenersele solo per se e così Dio ha deciso di fare un regalo a tutti noi; e sei diventato così la luce di un faro nel mio buio,la mia ancora di salvezza in un mare tempestoso,la stella polare in una notte d’estate e io mi sento legata a te da un sentimento profondo a cui non riesco nemmeno a dare un nome da quanto questa cosa che provo è grande e bella. Forse gli esseri umani sono soliti chiamarla amore ma per me va molto oltre a questo. Tu sei nei miei pensieri costantemente:quando mi guardo allo specchio penso: “Chissà se a Niall piace questo mio taglio di capelli!” ma tu non l’hai mai notato perché io sono una semplice ragazza tra milioni e come mai potresti accorgerti della mia esistenza? Ma ora Niall non mi basta più incrociarti per i corridoi e andare via dritta,come se non ti avessi visto,non mi basta più ascoltare la tua voce da lontano e ammirare sognante la tua foto su facebook; ti ho visto per anni come un sogno prezioso,custodito nel mio cassetto ma ho capito che quella nel cassetto ero io mentre tu eri la fuori e io non potevo più stare con le mani in mano. Perché voglio essere il tuo presente e il tuo futuro e non ti dirò:staremo insieme finche morte non ci separi perché neppure quella riuscirà ad allontanarmi da te,tu vivrai per sempre nel mio cuore e io vorrei sopravvivere nel tuo,solo se me ne darai l’opportunità. So di chiederti molto Niall,ma segui quello che dice il tuo cuore proprio come io ho fatto oggi e vedrai che non te ne pentirai. Cito una frase del tuo telefilm preferito -così l’hai descritto su facebook- Greys Anatomy: “Prendi me,scegli me,ama me”.Non posso giurarti di essere la ragazza perfetta,non lo sono affatto: alla mattina,quando devo mangiare la brioche, addento le parti finali di questa,lasciando il pezzo con la marmellata per ultimo così da potermelo godere meglio e con più calma, non azzecco mai un regalo di Natale e non so nemmeno come far sentire importante una persona,forse perché nessuno ha mai fatto sentire importante me ma farò del mio meglio per adattarmi alle tue esigenze:se mi dirai che il venerdì sera vuoi uscire e andare in discoteca,posto che odio fortemente,ti accompagnerò lo stesso e se mai mi inviterai a pranzo per presentarmi ai tuoi genitori beh,supererò la paura di non essere mai abbastanza e farò tutto questo solo per te,perché io ti amo proprio come un bambino ama mangiare il gelato al cioccolato,ti amo come Cenerentola ama il suo principe,come Lilli il suo vagabondo,come mia madre ama la nutella,ti amo come il sole ama la luna e lo dimostra andandosene ogni sera per lasciare spazio a lei.  E ora sono qui,sopra il tavolo della mensa,a mettermi in ridicolo davanti a tutti esprimendo ciò che penso e provo davanti a questa folla e sarei grata se tu dicessi qualcosa perché,oltre ad aver portato a termine ciò che dovevo dirti, mi sento pure ridicola” sorrise imbarazzata,certa che le sue guancie avessero già assunto una colorazione rosso porpora. Rivolse lo sguardo verso il basso,ammirando le sue toms rosse appena comprate e constatando che si abbinavano proprio bene con quelle calze nere della divisa scolastica ed era così assorta nei suoi pensieri che nemmeno si rese conto che il biondo irlandese si era alzato dalla sua panca per sedersi su quella del tavolo di lei. Lui le poggiò una mano sul polpaccio come ad avvertirla della sua presenza accanto a lei e quel contatto fece tremare Hope che piantò i suoi occhi azzurro cielo su quelli del ragazzo scorgendovi tante emozioni che si intrecciavano tra di loro come i fili di una matassa e lei si sentiva così vuota perché non era in grado di sgrovigliarla per capire veramente ciò che si celava dietro al suo sguardo. “Sono qui” disse lui in un sussurro e Hope sperò di averlo sentito solo lei perché quelle parole erano quanto di più bello potesse essere stato detto sulla faccia della terra e voleva che fossero dedicate solo a lei,che fossero un segreto tra loro due. Hope porse la mano a Niall che l’accettò di buon animo salendo sul tavolo proprio di fronte a lei.  Si avvicinò a lei con una lentezza disarmante e poggiò le sue labbra morbide su quelle di Hope che a quel contatto così intimo e inaspettato sbarrò gli occhi. La sala,inizialmente silenziosa, scoppiò in applausi e fischi e Hope decise di chiudere gli occhi per distaccarsi da ciò che la circondava così da potersi godere a pieno quell’attimo che sarebbe sicuramente rimasto così ben impresso nella sua memoria che nemmeno un possibile Alzahimer avrebbe potuto cancellarlo. “E comunque,anche tu sei cieca”sussurrò all’orecchio della ragazza e, notando lo sguardo confuso di Hope, continuò “Come hai fatto a non accorgerti che io sono stato qui per te tutto questo tempo,seguendo ogni tua singola mossa,ogni tuo minuscolo passo per accertarmi che non ti facessi male o che non ti ficcassi in qualche guaio? Ah,ti sbagliavi sul bacio negli spogliatoi. Quello che ha baciato Amanda era Jackson,non io. So che ci assomigliamo parecchio ma potrei offendermi perché mi hai confuso con qualcun altro” accennò un sorriso timido per poi stringere tra le sue braccia il corpicino di Hope la quale pensò,tra se e se,che in una vita passata Niall doveva per forza essere stato una stella,la più luminosa del cielo e quella che,per secoli, aveva indicato la strada ai re magi prima,e successivamente a milioni di pescatori per poi diventare la sua stella,la stella polare.





Questa os è molto personale in quanto racconta ciò che provo per Niall. Potrete giudicare stupidi i miei sentimenti oppure reputarmi una bambina ma questo è ciò che sento e ho voluto condividerlo con voi che forse mi potete capire più di chiunque altro. Se vi va fatemi sapere quello che ne pensate. Per il meraviglioso banner che vedete li sopra devo ringraziare Dreamer821__ ,autrice di efp nonchè mia grandissima amica,ti voglio bene Ju (passate a leggere le sue storie,non ve ne pentirete) Alla prossima!

anns

   
 
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