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Autore: Minori Kuscieda    27/07/2013    0 recensioni
Un concorso.
Cinque Ragazze.
Una sola possibilità.
L’avventura di cinque V-Lovers, Giusy(IO), Sabry, Gaia, Lucia e Chiara, che parteciperanno ad un concorso dove si balla e si canta, dove tutti i partecipanti avranno una sorpresa: i giudici che decideranno i vincitori saranno i fantastici attori della serie (Sia prima che seconda stagione, ma non sono tutti: ho messo solo quelli che mi piacciono di più, tranne Diego che è però una figura indispensabile).
Le V5 (Nome del gruppo) dovranno affrontare tanti altri ragazzi della loro età per raggiungere la vittoria e ricevere il tanto agognato premio!
è la prima storia che scrivo su Violetta e voglio ringraziare l'autrice MileyCyrus per le dritte che mi ha dato!!!! Grazie:*
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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CAP. 13


I giorni in Argentina passarono velocemente, tra musica, balli, giornata in piscina, uscite serali e tanto tanto divertimento.
Era arrivato venerdì, l’ultimo giorno della nostra permanenza a Buenos Aires, e quella mattina, cosa strana, non sapevamo come trascorrere la giornata.
-Cavolo ragazzi! È il nostro ultimo giorno tutti insieme visto che domani mattina Giusi, Sabry, Gaia, Luci e Chiara ripartiranno! Fatevi venire in mente qualcosa da fare, altrimenti mi annoio!- Sbuffò Facundo
-Caro saputello, perché non ti fai venire in mente tu un’idea?!- Lo stuzzicò Cande
-Beh perché io…io non ho idee!- Si difese Facu, incrociando le braccia
-Allora non fiatare!- Disse la ragazza con le mani sui fianchi
Facundo gli fece la linguaccia cercando di non farsi vedere, ma Candelaria se ne accorse e stava per buttarsi su di lui se non fosse stato per Diego che la trattenne prima che un pugno potesse colpire la testa del ragazzo.
-Lasciami Diegooo…lasciamiiii!- Urlò divincolandosi
-Ragazzi su, non litigate! Io ho un’idea ma se non la smettete non ve la dico…- Disse Martina attirando l’attenzione di tutti
Candelaria si calmò e Diego la lasciò.
-Dai dicci, Tini!- Disse mentre inviava sguardi di fuoco a Facundo che si era nascosto dietro a Jorge
-Posso chiedere a mia madre se oggi pomeriggio possiamo organizzare una festa nel giardino di casa mia!- Spiegò
-È un’idea straordinaria! E noi potremmo dare una mano per organizzare!- Esclamò Alba
-Una festa! Perché non ci è venuto in mente prima?- Disse Lodovica euforica
-Però devo chiedere a mia madre se è d’accordo, altrimenti…- Disse Tini
-…la faremo sul set dello studio!- La anticipò Candelaria
-Oh beh non è male come idea…ma Tini deve chiedere alla madre, prima!- Dissi
-Ora la chiamo subito e glielo chiedo!- Disse alzandosi dalla sedia e afferrando il cellulare- Aspettatemi qui!-
E si allontanò mentre Lodovica prendeva un foglio e una penna e iniziava a scrivere la lista di quello che ci sarebbe servito per rendere questa festa indimenticabile.
Martina tornò poco dopo.
-Allora?- Chiese Lodo alzando la testa dal foglio
Tini si sedette alla sedia con un’aria triste.
Tutti pensammo che sua madre non le aveva vado il permesso, ma lei ci sorprese.
-Mia madre ha detto che sarebbe felicissima di ospitarci a casa per la festa!!!!!- Esclamò
Tutte le ragazze, comprese il nostro gruppo, lanciarono urletti di gioia e di euforia.
-Evviva!- Disse Cande- Adesso noi ragazze usciamo e andiamo a comprare le cose necessarie!- Aggiunse sventolando la lista in aria.
Uscimmo dal palazzo e svoltammo a destra, e dopo un kilometro raggiungemmo un super-market.
Entrammo e, mentre Candelaria teneva il carrello e Lodovica leggeva la lista, io, Martina e le altre cercavamo negli scaffali tutte le cose che potevano servire.
 
Intanto nella sala del condominio…
-E noi?- Chiese Nicolas
-‘Noi’ cosa?- Chiese Jorge
-Che facciamo mentre le ragazze sono via?-
-Mmm…vediamo…- Ci pensò Pablo
-Niente, finché non tornano!- Lo anticipò Diego
-Ah va bene, se lo dite voi!- Si arrese Toti
 
Quasi un’ora dopo tornammo, cariche di buste, al condominio dove trovammo i ragazzi così come li avevamo lasciati.
-Immagino che voi non avete fatto nulla…- Chiese Cande
-Hai immaginato giusto.- Ammise Diego
-Oh bene, ora caricate tutte le buste sull’autobus, perché si va a casa di Tini!!!- Disse Lodo, con un tono che non ammetteva repliche
-Ma voi non ci avete detto nulla…- Cercò di salvarsi Pablo
-Ma voi potevate prendere l’iniziativa, non siete impediti!!!!- Rispose Mechi
-Ok ok!!- Disse Pablo afferrando la busta che aveva la bionda
Mechi incrociò le braccia, con uno sguardo di vittoria, fece l’occhiolino e tutte scoppiammo a ridere.
-Dai, ora andiamo!- Disse Alba
Mentre i ragazzi salivano sull’autobus, notai che si erano dimenticati una busta. La presi e uscii dal condominio seguendo gli altri. Stavo per raggiungere gli altri, ma non vidi il gradino davanti a me e inciampai. Pronta per ritrovarmi con la faccia a terra chiusi gli occhi, ma qualcuno mi afferrò prima che potessi toccare il terreno…
-Stai attenta, la prossima volta potresti farti male-
Riconobbi subito la voce di Ruggero. Alzai lo sguardo e notai che le nostre facce erano a pochi centimetri di distanza.
Sentii il viso avvampare e abbassai lo sguardo.
-G-grazie!- Balbettai, allontanandomi da lui
Ruggero prese la busta e raggiungemmo gli altri sull’autobus che, anche se facevano i finti tondi, avevano visto tutta la scena.
 
A casa di Martina, mentre i ragazzi decoravano il giardino, tutte noi ragazze eravamo in cucina per preparare da mangiare.
Ero silenziosa, non smettevo di pensare a quella scena, a quanto erano vicini i nostri volti, a quanto ero rimasta affascinata dai suoi occhi…
-Ehi Giù! Torna fra di noi!- Disse Martina, toccandomi la spalla
-A cosa pensi?- Mi chiese Lodo
-Ma è naturale…- Disse Sabrina
-…a Ruggero!- Continuò Gaia
-Ah già! Ti ha salvata, vi siete guardati e…?- Ammiccò Mechi
-…niente!! Non è successo niente!- Mi affrettai a dire
-Ma ora non la smetti di pensare a lui!- Disse Alba
Non risposi subito, pensando che avevano ragione.
-Si- Bisbigliai
-Eh? Non abbiamo sentito!!- Disse Tini, indicandosi l’orecchio
-Si, avete ragione. Non riesco a smettere di pensare a lui perché…- Sospirai- Lui mi piace!-
Le ragazze si guardarono.
-Allora, dobbiamo dirti una cosa…- Disse Tini
-Vi prego, non ditemi che è fidanzato…altrimenti potrei scoppiare a piangere!- Dissi
-L’unica cosa che potrai fare è piangere…di gioia!- Disse Mechi, elettrizzata
-Eh?- Chiesi
-A te Ruggero ti piace, giusto?- Annuii- E tu piaci a lui!-
A quelle parole sussultai. Non poteva essere possibile!
-Ma come fate a…-
-Lo sappiamo perché lo ha detto ai ragazzi, e loro a noi!- Spiegò Alba
Mi voltai verso la finestra e lo vidi, insieme ai ragazzi, che si divertiva e rideva.
Sorrisi, con gli occhi lucidi, e lui se ne accorse sorridendomi a sua volta.
 
Nel pomeriggio era tutto pronto per la festa: tavoli apparecchiati, festoni, patatine, bibite, dolci di tutti i tipi e gelato. Era tutto molto buono e invitante…
Ma prima di iniziare, dovevamo cambiarci… Ma come dovevamo fare se non avevamo il cambio?
Capii subito la risposta quando Lodo e Cande entrarono nella camera di Martina con una valigia piena di vestiti per la serata.
-È un nostro regalo per voi!- Spiegò Clara
-Ma non ce n’era bisogno!- Esclamai, vedendo il bellissimo vestito che mi avevano fatto indossare
Si cambiarono anche le altre e uscimmo in giardino, dove i ragazzi ci aspettavano pronti per fare musica e per ballare.
Quella sera ci divertimmo tantissimo, e quasi mi dimenticai di quello che mi avevano detto Tini e le altre…
‘Lui piace a te, e tu piaci a lui!’
Chissà se era la verità…non avrebbero avuto motivo di imbrogliarmi.
-Ehi!- Qualcuno mi toccò- Vuoi ballare?-
Mi girai e vidi…Ruggero.
Dietro di lui Tini mi strizzò l’occhio.
-V-va bene! Ma ti avverto che non sono bravissima…-
-Neanche io!- Disse prendendomi le mani
Ballammo sulle note di ‘Ahi Estare’ e alla fine, senza aspettarmelo, lui si avvicinò a me… e posò le labbra sulle mie. All’inizio rimasi scioccata, poi mi rilassai e ricambiai il bacio.
Quando ci staccammo, continuai a guardarlo.
-Aspettavo da tanto questo momento!- Disse
Con gli occhi ancora lucidi lo abbracciai.
Quella sera di festa si trasformò nella sera più bella della mia adolescenza…
Quando tornammo nel condominio, stavo per entrare in camera ma Ruggero mi fermò… Mi chiese di seguirlo in camera sua, perché doveva dirmi una cosa.
La cosa che mi disse mi lasciò senza parole.
-Ascoltami, dopo quello che è successo sta sera non posso evitare di pensare che non possiamo lasciare tutto al caso. Io ti amo e desidero che noi due…ci fidanziamo.- Mi disse
A quel punto, non sapendo che dire, con le lacrime lo abbracciai.
-Io devo ripartire…- Bisbigliai
-Ma possiamo stare insieme anche a distanza! – Disse accarezzandomi i capelli- Io non starò in Argentina per sempre, e tornerò a casa mia! Ti verrò a trovare-
Sorrisi…nessuno mi aveva mai detto una cosa del genere.
-Va bene, ma sarà difficile!-
-Ci riusciremo, non è impossibile!- Mi sorrise e mi baciò.
Poi tornai nella mia camera, dove mi addormentai subito.
 
 
La mattina dopo, all’aeroporto, fu molto difficile salutare il cast.
Abbracciai tutti quanti, trattenendo a stento le lacrime.
Prima di metterci nell’aereo, il regista di Violetta ci bloccò per darci una bella notizia.
-Avevo intenzione di girare un episodio speciale, e vorrei che tutto il gruppo partecipasse come protagonisti speciali. Poi vorrei iniziare un tour in alcune città italiane e vorrei che voi ci seguiste!- Spiegò- Vi andrebbe di fare parte del cast per un po’?-
-Beh a noi piacerebbe tantissimo e sarebbe un’occasione da non sprecare, ma dobbiamo chiedere ai nostri genitori!-
-Allora fatemi sapere, tanto il numero di Lodovica lo avete e lei ci riferirà la vostra decisione!-
-Ora andate! Altrimenti perdete l’aereo!- Disse Lodo
-Aspetta!- Disse Ruggero
Mi voltai verso di lui: aveva in mano un pacchettino che mi mise tra le mani.
-Aprilo quando l’aereo sarà decollato!- Mi spiegò
Annuii con la testa e gli diedi un piccolo bacio, l’ultimo fino al nostro prossimo incontro.
Salutai tutti con la mano e insieme a Lucia, Sabrina, Gaia e Chiara oltrepassammo i controlli e salimmo sull’aereo pronte per tornare a casa.
Quando l’aereo decollò e prese quota, aprii la scatola e dentro ci trovai una collanina insieme ad un foglietto.
Presi quest’ultimo e iniziai a leggere:
‘Dolce Giusi,
sei partita da pochissimo ma già mi manchi. La collana che c’è insieme a questo bigliettino dovrai portarla sempre con te per ricordarti di me. Ci rivedremo presto,
Ti amo.
Ruggero’
 
Sorrisi e guardai fuori dal finestrino, mentre sotto di noi Buenos Aires scompariva veloce.
Pensai al concorso, al nostro arrivo, a Lodovica, a Martina, a Candelaria, a Jorge, a Diego, a Ruggero e a tutti gli altri, alla festa e a tutto quello che era successo in quella settimana e, inevitabilmente, sorrisi.
Ero un po’ triste, ma in fondo sapevo che ci saremo rivisti…e anche presto. 

*Angolo Autrice*
Ecco l'ultimo capitolooooo!!!! Vi piace? :') Aspetto recensioni!
Voglio ringraziare:
Tutti quelli che hanno letto e recensito la storia!
Mia sorella, che mi ha appoggiata e le mie tre cugine.
Vi avviso che, forse, scriverò il continuo di questa storia e vorrei sapere cosa ne pensate della mia idea di continuarla.
A presto, Minori :3
  
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