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Autore: boobearsmile    27/07/2013    10 recensioni
Dopo non essersi fatto vivo per una settimana, Louis si presenta a casa di Claire per portarla in un posto a sorpresa, ma un tragico evento sconvolgerà la serata e la vita di Claire per sempre...
E' LA MIA PRIMA OS, SPERO VI PIACCIA
ENJOY!
Genere: Drammatico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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"Die for live again"

Louis Tomlinson's One Shot

< Pronto? > < Ciao piccola > < Weilà Tomlinson, era un po' che non ti facevi sentire, pensavo ti fossi scordato di me > < Come faccio a scordarmi della mia migliore amica?! > < E allora perché non ti sei fatto vivo? > < Sono stato fuori città per un po' > < Okay, ma almeno potevi avvertire > < Sì, lo so, scusami > < Non ti scusare, scemo, comunque perché mi hai chiamata? > < Stasera ti porto in un posto > < Dove? > < Sorpresa! > < Almeno posso sapere come vestirmi? > < Normale, saremo solo io e te > < Jeans e felpa? > < Puoi venire anche nuda se vuoi! > < Andata, jeans e felpa > < Benissimo! però ora vieni ad aprimi che qui fuori fa abbastanza freddo! > < sei sempre il solito> Attaccai, buttando il telefono sul letto e corsi ad aprire.
< Cazzo Claire, ce ne hai messo di tempo, stavo congelando! > < Mi scusi,ma la prossima volta suoni il campanello invece di telefonare! > < Gnignigni! Mi fece il verso e iniziò a rincorrermi per tutto il salotto fino a quando non ebbe la meglio e mi portò in collo fino a camera mia. < Inizia a prepararti, che è tardi > disse mettendomi giù. < Se qualcuno mi avesse avvertito prima a quest'ora sarei già stata pronta! > < Claire mi conosci da una vita, sai che amo sorprenderti! > < Lo so. > Gli diedi un bacio sulla guancia e corsi in bagno a prepararmi.
Rimasi per un po' a pensare davanti allo specchio, in effetti era vero, io, Louis Tomlinson 
lo conoscevo da una vita, la nostra era un amicizia infinita, partita dalle nostre mamme (anche loro migliori amiche) che ci portavano a giocare insieme al parco di fronte casa, e poi da lì abbiamo fatto tutto insieme: le scuole elementari, le medie, abbiamo persino scelto lo stesso liceo, e ora eccoci qua, ancora insieme, all'età di venticinque anni; Louis che mi arriva a casa all'improvviso, e io che ne rimango ancora sorpresa. Come quando a sedici anni aveva preso il vizio di venire a lanciarmi i sassi alla finestra ogni sabato sera per portarmi in discoteca di nascosto, anche se i miei alla fine ci scoprivano sempre. 
< Allora, lì dentro? Abbiamo finito?! Devi solo infilarti una felpa e un paio di jeans, non mi sembra un impresa così ardua! > < Ho fatto! >  dissi aprendo la porta < Oh! Alleluia! > < Andiamo? > < Andiamo > disse lui entusiasta prendendomi per mano.

< Prego, prima le signore > aprì la porta invitandomi ad uscire , < Da dove spunta tutta questa gentilezza Tomlinson? Mi sorprendi! > < Volevo solo guardarti il culo > < Ah, ecco! Ora torna tutto > < Sai, ti stanno veramente bene questi pantaloni > < Zitto e monta in macchina > Ordinai.


* * * 
 

< Senti questa: Chuck Norris parla a vanvera, vanvera risponde > < Sul serio Lou, tra tutte le barzellette che hai raccontato in tre ore e mezzo di macchina questa è la peggiore! > < Cazzo Claire almeno un po' di soddisfazione dammela però! > disse facendo labbruccio < Devo ridere? >< Sì, grazie > < AH AH AH meglio adesso? > < Molto... Vieni qua scema > mi avvicinai e lui mi schioccò un bacio sulla guancia, e fu in quel momento che mi accorsi del furgone che ci stava venendo addosso contro senso  < LOU! MERDA LOU! >.
Il suono del clacson, le mie urla, uno schianto fortissimo e poi più niente, il vuoto, tutto nero....

Ora vi consiglio di mettere questa canzone di sottofondo ( 
https://www.youtube.com/watch?v=YNplrl0Qv-c ) per il resto della OS. Ok, me ne vado, ciau ewe

Mi ritrovai in una stanza completamente bianca, due flebo attaccate al braccio, testa e polso destro fasciati e un letto vuoto di fianco al mio, fu nell'istante in cui mi accorsi di essere sola che iniziò a salirmi l'ansia, dov'era Lou? Dove cazzo era Louis? Inizia a premere i bottoni vicino al letto nella speranza che arrivasse qualcuno, dovevo sapere.
< Buongiorno signorina, finalmente si è svegliata > < Dov'è Louis? > Sputai. < Il ragazzo che era con lei in macchina? > Annuii, sperando in una bella notizia < Beh, vede... lui non ce l'ha fatta > < È morto > commentò il secondo infermiere. Non dissi niente, lo sguardo perso nel vuoto, le lacrime che scendevano giù a fiumi, la testa piena di domande - perché lui? Perché lui e non io? Come avrei fatto a vivere senza il mio migliore amico? senza la mia ragione di vita? - I sensi di colpa che mi assalivano, perché sì, alla fine era colpa mia, perché lui voleva farmi una sorpresa, voleva farsi perdonare per non essersi fatto vivo per una settimana intera, se non fosse stato per me lui sarebbe ancora vivo.
Passai la notte insonne tra lacrime, sensi di colpa e ricordi che mi trafiggevano come se fossero lame. 

 

* * *
 

< ...Nel nome del padre, del figlio, dello spirito santo. Amen. >
< Voglio vederlo > dissi a mia mamma, lei annuì leggermente, accennando un sorriso tenero, di incoraggiamento.
Avevo passato tutta la messa a piangere, nell'ultima panca, con mia mamma che mi consolava dicendomi che lui sarebbe rimasto con me per sempre, nel mio cuore, e che ora era il mio angelo custode.
Percorsi la navata della chiesa, fino ad arrivare alla bara. Rimasi a guardarlo un po', poi i miei occhi si annebbiarono a causa delle lacrime che ricominciavano a scendere. Rividi quel momento, Louis che suonava il clacson, io che gridavo e il furgone che ci veniva addosso, mi accasciai a terra. < LOUEEEEEEH! >.

Mi svegliai di botto, la fronte sudata, le lacrime che non accennavano a smettere di scendere, era solo un incubo, un incubo che si ripeteva tutte le notti da due anni ormai, da quando ebbi quell'incidente d'auto con Louis. Due anni che io ero sopravvissuta e lui no, due anni che "vivevo" senza il mio migliore amico, i due anni più lunghi della mia vita. Una doccia fredda e le mie pasticche di sonnifero che da due anni a questa parte prendevo tutte le notti, solo che fu in quel momento che decisi di fare una pazzia, le pasticche che ingoiai non furono due, ma tre, poi quattro, poi cinque, e intanto la testa iniziava a girare, le gambe tremavano e poi BOOM... caddi in terra e vidi una luce e un ragazzo che mi sorrideva... ma io conoscevo bene quel ragazzo, era Louis, mi stava aspettando. Ci abbracciammo, un abbraccio di quelli che speri non finiscano mai, un abbraccio che fece comparire un sorriso sul mio volto...



La ritrovarono così Claire la mattina seguente, distesa in terra, morta, a causa delle pasticche e del trauma cranico - per via della botta violenta contro il pavimento al momento della caduta - e con un sorriso dipinto in volto, solo che nessuno seppe mai che in quel momento, Claire, stava sorridendo perché morendo aveva potuto riabbracciare il suo Louis e ricominciare a vivere.


 



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HOOOOOOOOOOOOOOLA
allora, questa è la mia prima OS, so che è un po' drammatica, ma in un certo senso finisce bene,
perché poi Louis e Claire si rincontrano.
Ho cercato di fare qualcosa di diverso, per cercare di non essere banale.
Anyway, spero vi piaccia.
Lasciatemi qualche recensione.
UN KIZZ.
.Chiara




 

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