Crossover
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Autore: Killkenny    05/02/2008    3 recensioni
Una storia incredibile, ove piu` mondi tra loro estranei si incontrano.
Dedicata a coloro che non vogliono smettere di sognare.
[Coppie: canon ed originali. Per quanto riguarda Mermaid Melody, serie 'colonna' della fic, sono LuchiaXKaito, HanonXShirai e RinaXMasahiro]
Genere: Generale, Romantico, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Fumetti, Videogiochi
Note: Alternate Universe (AU), Cross-over, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Ancora grazie a falcediluna per aver commentato

Ancora grazie a falcediluna per aver commentato. Lieto che l’apparizione degli Aka e della tua coppietta ti sia piaciuta.

Robychan, se ti è piaciuto lo spezzatino di cretino non oso immaginare quanto gradirai le polpette di idiota tra un capitolo.

Un benvenuto a Reina (guarda che la mia arte non è limitata dalle lemon. E per ora questa fic non ha bisogno di scene osé. Se il pubblico le vorrà… potrei cambiare idea ndKK) ed a sexycat, dal sito Manga.it. Grazie per il commento positivo.

Lord Martiya, per ora il suggerimento sullo strumento (anche perché sto rifacendo da capo la composizione della truppa, preferendo dare spazio al Girl Power) non potrà essere utilizzato… PER ORA.

Conoscere il nemico.

Ridotto a sushi Gizmo, i due gruppi si ritirarono al Red Moon.

Trovandoci pure Madame Taki.

-Le spiegazioni su cosa ci faccio io qui a dopo. Intanto chiaritevi tra di voi, perché penso che ne abbiate bisogno…- Disse la veggente del “La Perla” con voce calma.

-Allora… prima voi pazzi o prima noialtre?-

-Prima noi. Anche perché su di voi conosciamo abbastanza da potervi evitare di dover dare delle spiegazioni.- Disse Deidara, spolverandosi la giubba ed andando a rimettere a posto i suoi rotoli da evocazione.

-… e come… No, non credo di volerlo sapere…- Iniziò Luchia, massaggiandosi la testa.

-Sapere cosa?- Chiese Haku, togliendosi la sua maschera da Anbu ed andandosi a prendere un bicchiere.

Di latte, idioti.

-Come avete avuto le informazioni su di noi.-

-Tramite la variante internet usata dai maghi. Allenby, tra una trasformazione in gatta e l’altra, ha trovato talmente tanta di quella roba che potremmo persino dire quanti capelli avete in testa, a sbagliare massimo di due.- Disse Kurt, uscito dalla nebbia degli psicofarmaci ed insolitamente calmo.

*Crollo al suolo delle Principesse Sirene*

-Scusa kikko, una spiegazione meno folle non la potevi trovare?- Disse Noelle all’autore.

Questo è quello che mi è venuto in mente così su due piedi, Noelle – chan. Preferisci questo o quello che potrebbe suggerirmi Lord Martiya?

-Nononono! Tu almeno sai controllarti… almeno credo…-

Bene, ora torna alla storia e non scocciarmi, o giuro su Rei Ayanami che ti sparo in una fan fiction yuri con te, le Black Beauty Sisters e Lady Bat come protagoniste.

-*glomp* Obbedisco!-

-Scusa Noelle, con chi parlavi?- Chiese Karen alla sorella.

-Parlava con un pazzoide che conosciamo pure noi.- Intervenne Kisame.

Jaws.

-AAAAAAAAAAGHHHHHHHHHHH!- Urlò l’uomo – squalo andandosi a nascondere dietro Reika.

Adoro questo scherzetto. Debbo ricordarmi di offrire del ramen a quel biondino imprevedibile… e voi, piantatela di ascoltare la mia voce e ritornate a parlare tra voi, o vi sparo nel mondo degli Orsetti del Cuore.

-*coff* Allora… le persone che vedete qui costituiscono il… diciamo nucleo secondario del gruppo noto (almeno tra i maghi e le creature magiche) come Crimson Tears. La Crimson Tears nacque a causa di una scommessa vinta dal fondatore del gruppo, Dante del Regno Oscuro, con la Strega delle Dimensioni. Non chiedetemi che razza di scommessa fosse, perché nessuno di noi ha mai voluto saperlo.- Iniziò a narrare Kurt.

-Fatto stà che quella maga eternamente semi – ubriaca ci pescò da varie dimensioni, o addirittura dall’aldilà per alcuni di noi, e ci costrinse… ci più, chi meno, a lavorare con Dante.- Continuò Deidara.

-Successivamente iniziammo a viaggiare con quello psicotico durante un suo viaggio di allenamento.- Continuò Haku, che ricordava bene il viaggio, nonostante all’epoca avesse avuto circa sei anni.

-Ma perché parlate male di quel gran fiQo del capo? Vabbè, ho dovuto indossare la VOSTRA stramaledetta uniforme, ma ne valeva la pena…- Disse Reika con un rivoletto di bava alla bocca.

-Reika, sei stata sposata ed hai pure una figlia. Potresti piantarla di sbavare ogni volta che pensi al Capo?- Chiese Allenby, stufa della cotta di Reika per Dante.

-E perché mai? Prima o poi riuscirà a capire che la donna della sua vita non è quell’oca idiota di Aki, ma io. Ed allora verrà da me, e… OHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOHO!- Fece la ninja, ridendo come una certa ginnasta pazza od una maga pettoruta (s)vestita di cuoio nero.

A parte Luchia, Hanon, Rina, Kaito ed Itachi, il resto dei presenti durante le risate si dovette tappare le orecchie a causa delle onde sonore. In particolar modo Deidara, per alcuni motivi particolari di cui parleremo in seguito.

-Tu… tu come hai fatto a resistere?- Chiese Kakuzu, che pur di non dover sentire ancora quella risata sarebbe stato pronto a dare in beneficienza tutti i suoi averi.

-…-

-Come sarebbe a dire “Uno dei miei cugini aveva l’hobby del canto, ma era stonato come una campana.”?- Chiese Hidan, ottenendo come risposta un cenno affermativo dal moro.

-Oh! _Esattamente_ come Luchia quando non ha la perla od è in forma umana e prova a cantare!- Disse Hippo, pentendosene subito dopo per uno sganassone della bionda.

-Tornando a noi… dopo alcune vicende, il Capo decise di disperdere il gruppo, usando un simpatico incantesimo di trasferimento nello spazio e nel tempo. Peccato solo che qualcosa sia andato male: Kakuzu, Reika ed altri due non son manco partiti, Haku ed Allenby sono riapparsi qua un anno fa, Deidara è riapparso nella realtà due anni fa… per sua fortuna, in un luogo in cui l’hanno potuto curare dalle ferite che aveva al momento di partire… io, il mio socio ed Hidan siamo ricomparsi due mesi fa.- Elencò Kisame, stancamente.

-Sapete qualcosa di quegli idioti?-

-Zero assoluto. Probabilmente Dante avrebbe potuto chiedere ad alcuni suoi conoscenti demoniaci di fornirci informazioni, ma noi non siamo riusciti a scoprire nulla.-

Da un’altra parte…

-Giiiiiizzzzzmoooooooo…- Ringhiò la voce del capo della banda di incappucciati, reprimendo a stento l’ira.

-*glomp* S… scusi capo… non pensavo riuscissero ad individuare il punto debole del mio potere, né che riuscissero a distruggere un così elevato numero di miei io…-

-*grrrrrrrrrrrrr* Sparisci dalla mia vista, recupera TUTTI i tuoi corpi di supporto e và ad ammazzare quelle sirene ed i loro estemporanei alleati, prima che decida di fartela pagare caraaaaa…- Disse il capo, mentre il suo corpo iniziava a scricchiolare.

-Agli ordini!- Fece Gizmo eclissandosi prima di venir sbranato.

-Ora, cari lettori, premete sulla freccetta rivolta verso il basso e fate scorrere la pagina per cambiare scena.- Fece la voce apatica della più ‘piccola’ della truppa, mentre guardava in… in un portatile Oo?

Gizmo camminava per i corridoi della base in cui abitualmente viveva, mentre da varie porte uscivano le sue ‘copie’ superstiti.

|Memorizzate le capacità extra manifestate dai membri della Crimson Tears durante lo scontro con i miei/nostri io, ed adattatevi. Immunità acquisita. Togliamo anche i limitatori? Dobbiamo, o verremo distrutti. Dove si trovano i nostri obbiettivi? Attualmente sono radunati al locale noto come Red Moon. Con loro c’è Taki. ……… È una catastrofe. Possibilità di ritirarsi? O lei od il capo. Da chi preferiamo essere massacrati?……… Non abbiamo scelta. Dovremo combattere.| Chiusi i pensieri della mente globale, i Gizmo arrivarono presso uno strano pentacolo inciso per terra e vi entrarono in mezzo, svanendo subito dopo.

-Posso dirvi io di chi si tratta.- Iniziò Madame Taki, attirando l’attenzione dei presenti.

-Storia breve o lunga?- Chiese Kisame prendendo una sedia.

-Lunga. E complicata.-

-Comincia pure a narrare.-

-Per certi versi, la loro storia è collegata alla famiglia dei Phantalassa ed alle Sirene. Allora… circa diecimila anni fa, ancora prima che gli antenati di Kaito apparissero su questo mondo, esistevano svariate razze. Come quella di Mikeru, o totalmente diverse. Molte di queste utilizzavano l’umanità di allora come dispensa, o come servitù, a seconda delle abitudini sociali ed alimentari.- Iniziò a raccontare Madame Taki.

«Eravamo forti.

Eravamo eroi.

Potevamo avere tutto quello che potevamo desiderare.

Tranne il rispetto. Tranne la gratitudine. L’affetto di chi non era come noi.

Ed alla fine, quando non ebbero più bisogno di noi, diventammo i mostri da uccidere a qualunque costo.

Siamo stati traditi.

Braccati come animali, uccisi senza pietà… ed infine, cacciati in un limbo non dissimile a quello in cui i nostri più pericolosi nemici erano stati sigillati.

Come dicono gli umani, al Destino non manca l’ironia.»

-Per difendersi da alcune razze piuttosto aggressive, dei maghi e degli alchimisti trovarono un modo per creare dei guerrieri. Guerrieri nelle cui vene e nei cui corpi erano presenti il sangue, le carni ed i poteri di razze non – umane.-

-Mi ricorda un certo manga…- Fecero sottovoce Itachi ed Hidan, che in quel manga ed uno simile avevano trovato parecchie ispirazioni per certi lati del loro lavoro.

-*ah-emh* i guerrieri creati con quella particolare tecnica acquisivano elevate capacità fisiche, resistenza ai limiti dell’impossibile alla magia ed una capacità rigenerativa tale da arrestare il loro invecchiamento.-

-Allora è stato un bene che ojisan non abbia mai incontrato questi tipi… in pratica, avevano creato l’immortalità.- Disse Reika riferendosi ad un suo certo parente ben noto ai fan di Naruto.

-Solo finché il ‘guerriero’ desiderava vivere o non veniva decapitato. O comunque subiva danni tali da pregiudicare la sua integrità fisica.-

-In pratica, morte in caso di decesso psicologico, decapitazione o smembramento.- Fece Kakuzu, in qualità di medico.

-Una domanda: come possiamo riconoscerli… a parte quando ci attaccano?- Chiese Rina.

«Diecimila anni di storia, per il mondo che ci aveva rinnegato.

Centomila anni di prigionia, per noi.

Diecimila anni di oblio, per l’umanità traditrice.

Centomila anni di odio, per noi.

Pagherete il prezzo di tutto ciò.

Ogni singolo istante di dolore, ogni singolo momento di oscurità.»

-Semplice. I ‘guerrieri’ si potevano riconoscere, prima del loro esilio, da un simbolo personale e da un marchio speciale. Entrambi i ‘tatuaggi’ venivano apposti su una parte del corpo scelta dal guerriero. Il simbolo variava da guerriero a guerriero, e rappresentava il suo potere od il suo soprannome. Quanto al marchio, aveva questa forma.- Rispose la veggente, passando la mano destra sul dorso della mano sinistra… e facendo apparire un simbolo circolare simile ad un drago – serpente che si mordeva la coda, con inscritto dentro un omega; il tutto color nero.

-O.O … tu… tu eri…?-

-Una di loro, sì. Vedete, quando i Phantalassa combatterono la loro guerra personale contro le forze della precedente Aqua Regina, partecipammo al conflitto, combattendo contro quelli che all’epoca erano i nostri nemici giurati. Ovvero, gli antenati di Kaito. Tuttavia… dovete sapere che vi era anche un altro conflitto all’epoca.-

-Di che conflitto parli? Gaito me ne avrebbe parlato, pieno com’era di livore contro il mondo intero…- Disse Kaito riferendosi al fratello scomparso.

«Eterno odio agli Dei, che ci hanno snobbato.

Eterno odio ai Demoni, che ci hanno condannato.

Ed eterno odio agli Umani, che ci hanno tradito.»

-Veniva chiamata “Guerra del Cielo Demoniaco”. La guerra tra la stirpe dei Mazoku e quella degli Shinzoku.-

-Ce ne ha accennato il sé demoniaco del Capo… se non sbaglio, hanno vinto i Mazoku di stretta misura.-

-Esattamente. Una delle conseguenze della loro vittoria fu la creazione di una barriera attorno a qualsiasi pianeta abitato da esseri senzienti. La barriera impediva che esseri sovrannaturali potessero essere identificati a vista. Ma non solo. Inibiva la magia innata delle creature ‘estranee’ al pianeta. Ed impediva i passaggi da una ‘dimensione’ all’altra. E solo di recente… recente dal punto di vista demoniaco, ovvio… la barriera ha perso potere.-

-Immagino che voi ‘guerrieri’ non abbiate gradito la cosa.- Disse Coco, comprendendo più o meno quello che dovevano aver passato. Più o meno quello che avrebbero passato LORO se i ‘normali’ esseri umani avessero scoperto la loro esistenza.

-Ovvio. Le razze che eravamo assoldati a combattere mentre proteggevamo gli umani si ritirarono nel Makai o nei Meikai. La maggior parte delle altre invece emigrarono quasi tutte in ‘limbi’ in cui la loro magia poteva esistere liberamente. Risultato: venimmo cacciati e perseguitati. Quelli di noi che non vennero uccisi, vennero banditi in un limbo simile a quello abissale in cui erano stati sigillati i Phantalassa ed i loro alleati. Oppure ottennero ospitalità presso alcune delle razze non – umane che potevano esistere liberamente nel Ningenkai. Come ho fatto io.- Finì di narrare Taki.

«Ironia della sorte, i nostri nemici passati o futuri ci hanno aperto la porta.

Coloro che dovrebbero fermarci, sono responsabili della nostra possibilità di vendetta.

L’incuranza del Guardiano della Soglia, l’ira ed il dolore di una Principessa Sirena, la follia del Re Distruttore e la scomparsa del Re Alato(1) sono state le chiavi della nostra libertà.»

-È stato a causa delle azioni di Sara che i guerrieri sono potuti evadere dal loro limbo?- Chiese Seira, che si era sempre sentita ingiustamente in colpa per le azioni della sua ‘genitrice – sorella maggiore’.

-In parte. Con il sigillo apposto dall’Acqua Regina sulla ‘prigione’ dei Phantalassa indebolito, la scomparsa di Mikeru poco tempo fa e la distruzione, all’incirca venti anni fa, di un tempio nel Regno Magico da cui dipendeva l’esistenza del sigillo riguardante il limbo in cui vennero confinati i ‘guerrieri’

-*grrrrr*- Ringhiarono vari membri della Crimson Tears.

-Cosa c’è?- Chiese Hanon.

-C’è che sappiamo il motivo per cui la barriera ha perso potere.- Fece Haku, decisamente più controllato dei suoi colleghi.

-Ah. E quale sarebbe?-

-King ed il suo stramaledetto artefatto Eversor ex mundus (2)! Durante la Guerra dei Maghi, avvenuta appunto venti anni fa, King distrusse con il suo artefatto una base di youkai. Ed indovinate dov’era piazzata la base?- Imprecò Kisame.

- -_-‘’ fatemi indovinare. In un tempio, per caso?- Domandò Kaito, oramai rassegnato alla caterva di guai.

-Esatto. Un momento… hei veggente, come mai non si sono fatti vedere allora?-

-Kisame – san, i miei ex compagni saranno anche assetati di vendetta, ma non sono stupidi. Almeno, non fino a questo punto. Tra voi, l’Ala Rubra, la Doll Master a piede libero e chissà cos’altro in circolazione, non si sarebbero mossi per nessun motivo. Poi voi e la Doll Master siete scomparsi e l’Ala Rubra si è disciolta, Fuku e Mikeru hanno abbandonato questo mondo, Gaito è deceduto assieme a Sara durante la scomparsa del castello degli abissi…-

-In pratica, li abbiamo aiutati.-

-Più che altro si sono approfittati delle sconfitte altrui. E delle crisi amorose di altri…- Fece con massima ironia Itachi.

Da un’altra parte, una ragazza dai lunghi capelli castano – arancioni starnutì fragorosamente.

-Cosa dobbiamo aspettarci, adesso?-

-Dalle descrizioni che mi ha fatto Itachi – san, posso dire che avete ‘rimosso’ uno dei ‘guerrieri’ più deboli che conoscevo e FORSE uno dei dieci più forti di tutta la ‘compagnia’. Con Gizmo non si può mai sapere.-

-C… come?- Chiese Deidara perplesso. Li aveva colpiti/o con la tecnica più devastante del suo vecchio collega… e non era bastato?

-Sì. All’epoca in cui lavoravamo assieme, era solito inviare grosse quantità dei suoi corpi in avanscoperta, farli massacrare dai nemici per rendersi immune ai loro poteri e poi piombare con un numero ristretto di suoi io per eliminarli senza subire ferite. Di sicuro si farà aiutare da Riz, suo fratello gemello.-

-Poteri?-

-Simili a quelli di Gizmo. Anche lui ha dei corpi di ‘supporto’, ma solo dieci e basta. Lui, a differenza di Gizmo, non ha la capacità di immunizzarsi dai poteri altrui. Disgraziatamente, bisogna ferire tutti e undici i suoi corpi contemporaneamente perché una ferita sia permanente.- Spiegò Madame Taki.

-…- Traduzione istantanea dall’Itachese: “Mendokuze” (Che seccatura).

-Non sei per niente divertente Itachi.- Disse Hidan.

Nel frattempo, i Gizmo erano apparsi in una delle calette della zona. Trovandovi altri undici incappucciati e tre ragazzine dai capelli bianchi e dotate di ali piumate.

-Oh, persino i tre Cani da Guardia(3). Cosa vi ha convinto a venire qui?- Chiese un Gizmo.

-Cacciatore delle Tenebre, il nostro desiderio è impedire che delle sirene riescano ad evadere alle leggi celesti. Ed onorare il debito che abbiamo con voi.- Fecero le tre in coro.

-Benissimo, allora sapete benissimo cosa fare: sigillare in una forma umana il Demone Protettore dei Phantalassa: all’ultima guerra con loro, a causa sua abbiamo quasi perso l’intero conflitto.-

-Sarà fatto.- Altra risposta corale delle tre, che svanirono subito dopo.

-Iniziamo a lavorare, fratellino?- Chiese uno degli incappucciati.

-Ovviamente, fratellone. Hai portato le bestie di copertura?-

-Pochi pesi massimi o tantissimi pesi piccoli?-

-Entrambe le opzioni.-

-L’avevo immaginato.

Note:

(1) riferimenti rispettivamente a Hippo, Sara e Gaito, Mikeru (Mermaid Melody) ed il padre di Angol Mois (Keroro Gunso)

(2) nome inventato da me per riferirmi alla doppia mazza ferrata che si vede usare dal padre di Angol Mois in uno dei volumi del manga di Keroro Gunso.

(3) si tratta di tre odiose mocciose alate che rispondono al nome di Ker, Ber e Ros. Sono una citazione al live action Garo.

   
 
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