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Autore: ThePrinceofNight    27/07/2013    0 recensioni
Da tempo lo avevano osservato; era la prima volta che loro si prendevano la briga di tenere d' occhio un comune mortale. Gabriel non sa ciò che lo attende, lo bramava da tanto, ma non lo sa.
I Volturi daranno lui un posto nel loro clan, ma Gabriel non è tipo da clan ed è indeciso se accettare la loro offerta e unirsi a loro, o rifiutare e cacciare da solo.
Genere: Avventura, Dark, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Clan Cullen, Nuovo personaggio, Volturi
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza | Contesto: Nessun libro/film
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ThePrinceofNightSalve a tutti, vi lascio questa piccola informazione di servizio, che vi sarà utile nel caso decideste di seguire l' intera storia. Nelle mie ff su Twilight, i Vampiri non brilleranno alla luce del sole, ma bruceranno e moriranno, com' è giusto che sia.

L' iniziazione


Gabriel era sempre stato un tipo molto testardo, ma Aro non pensava lo fosse a tal punto di opporre resistenza.
Non voleva farsi portare via, non sapeva quello che stava per accadere.
-Buonasera, mio caro Gabriel.- Disse docilmente Aro, una volta che il ragazzo fù messo in ginocchio dinanzi a lui. -Non trovi che sia una deliziosa serata?-
Gabriel grugnì qualcosa, troppo arrabbiato per parlare.
-Scusa, temo di non aver compreso.- Disse Aro avvicinandosi al ragazzo e osservandolo attentamente.
Il ragazzo continuò a guardarlo in silenzio. Rimase abbastanzaa affascinato dagli occhi del Vampiro.
-Tu sei un Vampiro?- Chiese infine.
Aro sorrise affabile e prese la mano di Gabriel fra le sue. Vide che il ragazzo viveva da solo con il padre, ma egli era molto assente, in quanto alcolizzato. Gabriel era costretto ad occuparsi da solo di se stesso, frequentava la stessa scuola dei Cullen e da quel che Aro vide, una volta o due Gabriel si era anche fermato a fare due chiacchiere con Carlisle.
-Si, io sono un Vampiro.- Disse lasciandogli la mano. -Ho visto che...Hai una lettera nella tasca dei pantaloni. Potrei vederla?-
Gabriel lo guardò diffidente, ma Aro sembrava disposto a trasformarlo.
Se avesse voluto uccidermi lo avrebbe già fatto; pensò estraendo il foglio dalla tasca e porgendolo al Volturo.
-Ti ringrazio.- Disse Aro prendendo il foglio.

"Caro papà,
me ne voglio andare di casa, tu non sei mai stato un granchè come padre
ho deciso di iniziare a cavarmela da solo.
Sono grande abbastanza e mi sento pronto anche percchè fino ad oggi mi sono sempre occupato da solo di tutto
anche se so non proverai a cercarmi, voglio solo che tu sapp"

La lettera aveva qualche cancellatura ed era incompleta a causa del fatto che Gabriel era stato preso mentre la scriveva.
-Hai una casa tutta tua, Gabriel?- Chiese Aro dolcemente.
Gabriel scosse il capo, non sapeva nemmeno lui dove avrebbe passato le notti, ma voleva comunque andarsene di casa. Non sopportava di vedere il padre tornare a casa ubriaco ogni notte e sempre con una donna diversa.
-Mh, capisco.- Disse infine
andando a sedersi sulla sua grande sedia. -Procedete.-
Gli altri due Volturi lo afferrarono ognuno per una spalla e lo tennero fermo.
-Volete uccidermi?- Chiese Gabriel senza opporre resistenza.
-No, mio caro, vogliamo che tu ti unisca a noi.- Rispose Aro con un sorriso.
Un terzo Vampiro si avvicinò a grandi passi a Gabriel e gli morse la spalla. Diede un morso leggero, non si soffermò a bere il suo sangue; voleva trasformarlo, non ucciderlo.
I due Volturi lo lasciarono andare e Gabriel iniziò a contorcersi dal dolore. La trasformazione stava avendo inizio.
-Cosa mi sta succedendo?!- Urlò, mentre il dolore straziante lo faceva rotolare su se stesso.
-Non preoccuparti, vedrai che ne varrà la pena!- Disse il Vampiro che lo aveva morso.
Passarono i minuti, sembrava fossero passate ore ma quando il dolore cessò, lui aveva tanta sete.
I suoi occhi, che prima erano di un color nocciola, ora erano di un rosso acceso.
-Eccellente!- Esclamò Aro alzandosi nuovamente. -Davvero eccellente. Farai grandi cose, fidati di me.-
Gabriel si guardò intorno, cercava disperatamente un umano, qualcuno da bere, doveva nutrirsi!
-Ho sete!- Disse portandosi una mano alla gola.
Aro fece un cenno con la mano agli altri due Volturi e loro uscirono subito dalla grande stanza. -Non preoccuparti, presto potrai dissetarti.-
Infatti pochi istanti dopo, i due Volturi tornarono con una ragazza urlante.
-Ecco il tuo pasto, mio caro.- Annunciò Aro indicando la ragazza -Buon appetito.-
Gabriel si scagliò su essa e azzannò subito il suo collo.
Il sangue...Com' era buono il sangue, non lo aveva mai sentito così delizioso.
Aro lo guardava fiero, come fosse suo figlio. -Molto bene...-
Alcuni neonati erano molto tentati di assaggiare il pasto di Gabriel, ma quella tentazione avrebbe potuto costare loro la morte.
-Resta con noi, Gabriel.- Sussurrò Aro al suo orecchio. -Vedrai che con noi, farai grandi cose!-
Passò una mano sui suoi capelli spettinati, neri come la pece ed induriti dal gel. Aro aveva grandi progetti per quel neonato, progetti, che avrebbe fatto il possibile per realizzare.
  
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