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Autore: tabula rasa elettrificata    27/07/2013    1 recensioni
Una raccolta di piccole dichiarazioni d'amore. Confessioni mai fatte racchiuse per molto tempo, troppo tempo in cartelle dimenticate da dio nel mio computer. Alcune hanno senso, altre no.
Quando scocca la mezzanotte mi trasformo in una languida fanciulla innamorata.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Few Small Bruises.



 

E non dovrei dirlo ma mi fa male il cuore quando sei sulla soglia della porta e non entri. Lo sento infiammarsi e rotolarmi dentro poggiandosi sullo stomaco in subbuglio, alla ricerca di un respiro che non arriva mai.
Il fatto di averti detto cose che volevo far marcire negli angoli pių bui del mio essere e morire con me ed il ricordo di due mani che camminavano assieme mi fanno svegliare dai miei sogni ad occhi aperti.
Il lungo sogno in cui ho nuotato con l'odore di salsedine sulla pelle.
E non dovrei dirlo, ma sento il cuore catapultarsi con me quando mi rabalto a terra per un tuo spintone.
E non dovrei dirlo ma odio quando non riesco a risponderti ed odio quando lo faccio e tu ti rivolti per guardare da un altra parte.
Mi ritorna in mente la scena di quel mio sorriso che riuscivo vedere riflesso sul tuo e che sembrava avessi voluto dedicarti da sempre quando invece era partito tutto da una mezz'ora o poco pių.
E cinque dita lunghe abbracciate alle mie come non le ho mai avvertite prima.
E dicevo che era la prima volta, ma probabilmente se non mi fossi ritrovata a nuotare tra le mie risate etiliche e le mie lacrime sul viso avresti sentito il mio cuore battere nitidamente dal palmo della tua mano. Ed avresti continuato a farmi da salvagente mentre io speravo invano che in quel sogno alcolico ti ci perdessi anche tu.
Ti ho guardato per tutta la notte con la coda dell'occhio ballare assieme alle note di quella pista da ballo agitando mani e muovendo i piedi. E mi sentivo stupida ed un po' felice ad avere la tua schiena contro la mia.
Ti guardavo con la coda dell'occhio e vedevo che mi guardavi, ed il cuore mi ha fatto male come non mai.
Ti ho guardato in faccia ed i tuoi occhi non erano pių su di me ed io ti ho risposto per l'ennesima volta nel modo sbagliato, ma quando mi toccavi il baccio sorridendomi sembrava mi stessi dedicando le parole di quelle note con cui ballavi.
Le parole che mi hai cantato ad occhi socchiusi ballandomi di fronte, le parole che mi hai sospirato seduto a fianco a me e con l'occhio proteso verso il mio profilo, le parole che hai riso mentre camminavamo con la vodka ancora in bocca per le spiagge desolate.

  
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